Frasi su scena
pagina 4

da L'école des maris, atto III, scena IX

citato in Gerolamo Bottoni, prefazione a La locandiera

“Pietà del Cielo! Ma non c'è nessun uomo al mondo che si lagni che gli manca l'intelligenza!”
Atto I, Scena Terza
La ragazza sciocca

“È lecito al maestro castigare lo scolaro ignorante!”
Atto I, Scena Quinta
La ragazza sciocca

“La chiarezza è piacevole a tutti; sia nello scrivere sia nel parlare.”
Atto I, Scena Settima
La ragazza sciocca

“Non sempre l'interesse e l'avidità riescono a far nascere l'affetto!”
Atto II, Scena Prima
La ragazza sciocca

“[…] gli intelligenti si ammalano a forza di sopportare gli idioti.”
Atto II, Scena Prima
La ragazza sciocca

“Chi ama e soffre, o è pazzo o non sa quel che si fa!”
Atto II, Scena Seconda
La ragazza sciocca

“È […] un difetto delle persone intelligenti, quello di non essere affabili.”
Atto II, Scena Terza
La ragazza sciocca

“Una volta che ne va della vita, si fa presto ad appianare una lite.”
Atto II, Scena Nona
La ragazza sciocca

“Non si deve mai far troppo affidamento sugli sciocchi.”
Atto III, Scena Quattordicesima
La ragazza sciocca

“Il desiderio è una malattia degli occhi.”
Atto I, Scena Sesta
San Giacomo il Verde

“L'uomo ammogliato, per chi sta aspettando una carta buona, è la matta che non vale niente!”
Atto I, Scena Dodicesima
San Giacomo il Verde

“L'attesa, quando si ama, è un piacere.”
Atto II, Scena Nona
San Giacomo il Verde

citato in Mike Evans, Marilyn, p. 295

“[…] solo saziato l'uomo può farsi migliore! | Pochi discorsi, il punto è tutto qui.”
Macheath: II, III, Secondo finale da tre soldi; p. 73
L'opera da tre soldi

“[…] quanto piú oscura è l'ora, piú vicino è il soccorso”
Macheath: III, III; p. 98
L'opera da tre soldi

“Io sono migliore della mia fama.”
da Maria Stuarda, atto III, scena 4

Origine: Serie del Mondo Disco, 10. Stelle cadenti (1990), p. 297

“La lode che s'acquista in non lasciarsi offendere avanza la gloria che si guadagna vendicandosi.”
Armileo: atto III, scena XVII
La talanta

“Non ci sono le più false pazzie, che quelle che talor fanno i savi.”
Peno: atto II, scena X
La talanta

Citato in Ralph Waldo Emerson: Il pensiero e la solitudine


Origine: Processo a un liberale (libelli), Petizione alle due Camere (1816), pp. 15-16

“[Maximilien de Robespierre] Il più grande statista apparso sulla scena tra il 1789 e il 1794.”
Origine: Citato in George Rudé, Robespierre, traduzione di Maria Lucioni, Editori Riuniti, Milano, 1981.

da Was ich mir dabei dachte

Origine: [Citato in Matt Damon bacia Michael Douglas: gay o solo affari professionali? http://www.gqitalia.it/show/cinema/2012/12/matt-damon-bacia-michael-douglas-gay-o-solo-affari-professionali, GQItalia.com, 14 dicembre 2012.

“Donn'Anna: Chi siete dunque?
Don Giovanni: Un'infelice, vittima di una passione disperata.”
scena III
Il Convitato di Pietra
Variante: Donn'Anna': Chi siete dunque?
'Don Giovanni': Un'infelice, vittima di una passione disperata.

scena III
Il Convitato di Pietra

“I denari per noi sono buoni sempre, ad ogni età.”
scena I
Il Cavaliere Avaro

scena II
Il Cavaliere Avaro

“La solitudine e l'ozio rovinano i giovani.”
scena III
Il Cavaliere Avaro

“Spesso […] la vita mi è sembrata una ferita insopportabile.”
da Mozart e Salieri, in Opere, scena I

Origine: Confessioni di un peccatore, pp. 36-37

da La Grotta di Trofonio, atto I, scena VIII

“L'anima del gran mondo è l'allegria.”
da La Grotta di Trofonio, atto I, scena IX

“Senza soldi e senza regno | Brutta cosa è l'esser re.”
da II Re Teodoro in Venezia, atto I, scena I

Origine: Balconate del cielo, p. 25

Vittorio Messori
Parole sull'uomo, Citazioni sul libro

“La plebe | Sempre è stanca dei casi: odia i presenti, | Ama i futuri, ed è tiranna, o serva.”
Calcante: da Polissena, Atto II, Scena I, in Opere, 1852, p. 242
citato in Yahoo! http://it.tv.yahoo.com/29082007/8/tv-jennifer-morrison-terza-serie-bacero-dr-house.html

“Aristodemo: Han forse i figli scudo migliore del paterno petto?”
Atto II, Scena IV, p. 297
Aristodemo

“Aristodemo: Se Messenia piange, Sparta non ride.”
Atto II, scena VII, p. 298
Aristodemo

“Aristodemo: Tutti siamo infelici. Altro di bene | Non abbiam che la morte.”
Atto III, Scena VII, p. 304
Aristodemo

“Cesira: Qualunque ei sia | il tuo misfatto nel mio cor sta scritta | La tua difesa.”
Atto IV, Scena II, p. 306
Aristodemo