Frasi su soggezione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema soggezione, essere, proprio, uomo.

Frasi su soggezione

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“Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto […]. Se il fascismo è stato un'associazione a delinquere, io sono il capo di questa soggezione a delinquere! […] Il governo è abbastanza forte per stroncare definitivamente la secessione dell'Aventino.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

dal discorso alla Camera, 3 gennaio 1925
Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Citato in Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto, Il mondo contemporaneo. [Dal 1848 a oggi], Laterza, Roma, 2008, p. 332. ISBN 978-88-420-8741-0

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“La donna è in procinto di liberarsi dallo stato di soggezione che per lunghi anni l'ha resa schiava dell'uomo.”

Ashley Montagu (1905–1999) antropologo e saggista inglese

cap. 1, p. 8
La naturale superiorità della donna

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“Con questo stesso amore si debbono conciliare tanto gli altri diritti quanto gli altri doveri del matrimonio, in modo tale che non solo sia legge di giustizia ma anche norma di carità quella dell'Apostolo: «Alla moglie renda il marito quello che le deve, e parimenti la moglie al marito». Rassodata finalmente col vincolo di questa carità la società domestica, in essa fiorirà necessariamente quello che è chiamato da Sant'Agostino ordine dell'amore. Il quale ordine richiede da una parte la superiorità del marito sopra la moglie e i figli, e dall'altra la pronta soggezione e ubbidienza della moglie, non per forza, ma quale è raccomandata dall'Apostolo in queste parole: «Le donne siano soggette ai loro mariti, come al Signore, perché l'uomo è capo della donna, come Cristo è capo della Chiesa». Una tale soggezione però non nega né toglie la libertà che compete di pieno diritto alla donna, sia per la nobiltà della personalità umana, sia per il compito nobilissimo di sposa, di madre e di compagna; né l'obbliga ad accondiscendere a tutti i capricci dell'uomo […]. Se l'uomo infatti è il capo, la donna è il cuore; e come l'uno tiene il primato del governo, così l'altra può e deve attribuirsi come suo proprio il primato dell'amore. […] anzi, se l'uomo viene meno al suo dovere, appartiene alla moglie supplirvi nella direzione della famiglia.”

cap. I
Casti Connubii
Origine: Paolo di Tarso, I Cor., VII, 3: Il marito compia il suo dovere verso la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito.
Origine: Paolo di Tarso, Ephes. V, 22-23: Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo.

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“La soggezione economica del lavoratore […] forma la base della servitù in tutte le sue forme, la base di ogni miseria sociale, di ogni degradazione spirituale e dipendenza politica. Di conseguenza l'emancipazione economica della classe operaia e il grande fine qui deve essere subordinato, come mezzo, ogni movimento politico.”

Karl Marx (1818–1883) filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco

Origine: Citato in Giovanni Sabbatucci e Vittorio Vidotto, Il mondo contemporaneo. Dal 1848 a oggi, Editori Laterza, Roma, 2008, <nowiki>ISBN 978-88-420-8741-0</nowiki>, pag. 34.

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“Non ho un'ammirazione incondizionata per Fellini. Potrei usare una bandiera: Strada no, Vitelloni sì. Ma credo che se ci si lasciasse completamente andare, Otto e mezzo apparirebbe, aldilà dei pregiudizi e delle reticenze, come un oggetto prodigioso. Una fantastica generosità, un'assenza totale di precauzioni e d'ipocrisia, una sincerità evidentemente priva di compiacimento e un grande coraggio artistico e finanziario caratterizzano questa impresa stupefacente. […] Otto e mezzo, intellettualmente ed esteticamente, è uno sforzo lirico, patetico e forsennato verso l'unità, al di là delle contraddizioni e degli ostacoli interni o esterni. Da questa permanente inquietudine nasce un'opera, da questa follia barocca un'architettura molto ben congegnata, in un'appassionata negazione delle convenzioni e dei valori consolidati, in una ricerca neo-francescana, al di là delle false ricchezze, d'una specie di equilibrio. Io non amavo né La strada né Cabiria. Fellini riprende, riesamina senza pietà tutto ciò che ha detto fino ad ora con la follia e il movimento di Vitelloni e dello Sceicco bianco. Non credo che si tratti di un gusto per l'auto-citazione. […] Fellini affila il suo coltello contro se stesso. Così facendo supera le proprie angosce, e quelle di ogni uomo di cinema, traumatizzato […] dallo stato d'inferiorità e di soggezione in cui vegeta, come un pesce delle caverne, l'arte di fare dei film.”

Pierre Kast (1920–1984) regista francese

da Cahiers du Cinéma, 145, Parigi, luglio 1963
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, p. 109 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA109. ISBN 8876059318

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“Già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina col titolo che cercavi. Seguendo questa traccia visiva ti sei fatto largo nel negozio attraverso il fitto sbarramento di Libri Che Non Hai Letto che ti guardavao accigliati dai banchi e dagli scaffali cercando d'intimidirti. Ma tu sai che non devi lasciarti mettere in soggezione, che tra loro s'estendono per ettari ed ettari i Libri Che Puoi Fare A Meno Di Leggere, i Libri Fatti Per Altri Usi Che La Lettura, i Libri Già Letti Senza Nemmeno Bisogno D'Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Prima Ancora D'Essere Stato Scritto. E così superi la prima cinta dei baluardi e ti piomba addosso la fanteria dei Libri Che Se Tu Avessi Più Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri Ma Purtroppo I Giorni Che Hai Da Vivere Sono Quelli Che Sono. Con rapida mossa li scavalchi e ti porti in mezzo alle falangi dei Libri Che Hai Intenzione Di Leggere Ma Prima Ne Dovresti Leggere Degli Altri, dei Libri Troppo Cari Che Potresti Aspettare A Comprarli Quando Saranno Rivenduti A Metà Prezzo, dei Libri Idem Come Sopra Quando Verranno Ristampati Nei Tascabili, dei Libri Che Potresti Domandare A Qualcuno Se Te Li Presta, dei Libri Che Tutti Hanno Letto Dunque E' Quasi Come Se Li Avessi Letti Anche Tu. Sventando questi attacchi, ti porti sotto le torri del fortilizio, dove fanno resistenza
i Libri Che Da Tanto Tempo Hai In Programma Di Leggere,
i Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli,
i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento,
i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza,
i Libri Che Potresti Mettere Da Parte Per Leggerli Magari Quest'Estate,
i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri Nel Tuo Scaffale,
i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile.
Ecco che ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D'Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero.”

Italo Calvino (1923–1985) scrittore italiano

If on a Winter's Night a Traveler

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“Fin dai primi momenti della mia carriera mi sentivo guardata in un certo modo, quasi con soggezione. Mi vedevano alta, regale, con un portamento naturale che sembrava mettere in riga la gente. Entravo in scena, o in una stanza, e mi rimiravano come la Madonna.”

Rossella Falk (1926–2013) attrice italiana

Origine: Citato in Addio a Rossella Falk, grande mattatrice http://www.repubblica.it/spettacoli/teatro-danza/2013/05/05/news/rossella_falk-58112536/, Repubblica.it, 5 maggio 2013.