Frasi sulla storia
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“Bruno, paradossalmente, viene ucciso dal Papato della Controriforma in quanto difensore delle tesi sulla monarchia universale pontificia sostenute dallo stesso papato un secolo prima e ormai abbandonate.”

Paolo Prodi (1932–2016) storico italiano

da Introduzione alla seconda sessione, in Autobiografia e filosofia. L'esperienza di Giordano Bruno, Istituto nazionale di studi sul Rinascimento – Atti del convegno (Trento, 18-20 maggio 2000), a cura di Nestore Pirillo, Edizioni di storia e letteratura, Roma, 2003

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“Noi siamo la Chiesa cattolica padana. Roma non ci piace, Roma è la prigione del cristianesimo, vi sono accumulate tutte le putrescenze della storia, non è posto per attività spirituale.”

Gilberto Oneto (1946–2015) architetto, giornalista e scrittore italiano

Origine: Citato in Gian Antonio Stella, Il Lutero padano, Corriere della sera https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1997/agosto/28/LUTERO_PADANO_co_0_97082810937.shtml, 28 agosto 1997.

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“Checché ne sia di questi racconti favolosi, certo, Cecco per ingegno poetico non è neppure paragonabile al genio sovrano dell'Alighieri; e l'Acerba, al cui grandioso disegno non poté dare il debito svolgimento, rimane una nebulosa di fronte al sole sfolgorante della Commedia; ciò non pertanto anch'egli fu molto stimato nei tempi suoi e nei posteriori, e godette di una certa popolarità, anche alla stregua dei codici e delle edizioni della sua Acerba.
Né vi è storia politica e letteraria, che occupandosi di Dante non consacri un ricordo a Cecco d'Ascoli, e alle loro relazioni; e non celebri più o meno la sua Acerba. Basti rammentare che l'Alidosi la chiamò opera divina, certo esagerandone il merito. Dante, che è Dante, non ebbe sempre lo stesso culto, stando al numero delle edizioni della sua Commedia, il quale nel sec. XVII fu scarsissimo, a cagione del cattivo gusto predominante.
La civiltà italiana si può misurare alla stregua della varia fortuna di Dante, come direbbe il Carducci, ossia del culto di Dante rivelato principalmente dalle edizioni e dalle illustrazioni del suo poema. Qui cade opportuna la osservazione del Labriola, che essendo stata composta lAcerba quando appena si conosceva e forse non intera la Commedia, non aveva ancora potuto aver luogo quella educazione letteraria, che poi andò facendosi sul gran Poema, dal quale data e non prima lo svolgimento largo e magnifico della nostra letteratura.”

Carlo Lozzi (1829–1915)

da Cecco d'Ascoli e la musa popolare, pp. 35-36

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“I tempi sono maturi per una teologia e filosofia della storia cristiana, globalizzante.”

Alberto Methol Ferré (1929–2009) filosofo uruguaiano

L'America Latina del XXI secolo

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“Tangentopoli non è mai terminata, è anzi divenuta uno stile di vita con cui gli italiani hanno imparato a convivere grazie a modelli distorti imposti dalla classe politica e celebrati da un'informazione sempre meno indipendente.”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

La mia storia attraverso Tangentopoli http://www.antoniodipietro.com/2008/09/la_mia_storia_attraverso_tange.html, 16 settembre 2008
Dal suo blog

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“[Atanasio di Alessandria] Il più grande uomo del suo secolo, anzi, considerato sotto tutti gli aspetti, il più grande di quanti n'abbia avuti la Chiesa.”

Jean-Philippe-René de La Bléterie (1696–1772) storico francese

citato in Cesare Cantù, Sant'Atanasio, p. 511, Biografie per corredo alla storia universale, Volume I

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“[Fryderyk Chopin] Sarà perché ha scritto solo per pianoforte, ma nonostante abbia rivoluzionato la storia della musica il suo genio non è compreso appieno.”

Daniel Barenboim (1942) pianista e direttore d'orchestra argentino

Origine: Citato in Corriere della sera, 1° febbraio 2010.

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“Tra i difensori ad oltranza ed i liquidatori sino allo sterminio, s'interpone l'uomo di ragione e incomincia a interrogare la storia.”

Norberto Bobbio (1909–2004) filosofo, storico e politologo italiano

Politica e cultura

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“Quando Fairbanks e Chaplin facevano le loro tournée europee, negli anni Venti, erano accolti da un'universale adulazione, da un'apoteosi di massa di un'intensità che la storia non aveva mai registrato sino ad allora.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 50

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“Semplicemente non esiste in tutta la storia del cinema un'interpretazione dell'angoscia per la perdita dell'amore più memorabile di quella che diede Jimmy in La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 351

“La storia è una parabola e la vera realtà sta dietro le apparenze.”

Bruno Maggioni (1932–2020) presbitero, biblista e docente italiano

La brocca

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“Il corpo vivente è mio nel senso che la sua storia mi costruisce. Nel corpo è il divenire dell'io ed è in questo senso che lo chiamo mio il mio corpo. Ciò che dico mio è interamente me. L'appartenenza si identifica inevitabilmente nell'identità.”

Carlo Flamigni (1933) medico, accademico e scrittore italiano

Origine: Da La proprietà del corpo http://www.carloflamigni.it/scripta/la-proprieta-del-corpo.html, carloflamigni.it, dicembre 2012.

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“Della nostra storia nulla vive se non raccontato (cantato).”

Lalla Romano (1906–2001) poetessa, scrittrice e giornalista italiana

da Dall'ombra

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“Fu Marx a dire: «La borghesia ha avuto da svolgere nella storia un còmpito sommamente rivoluzionario.»”

Sergio Ricossa (1927–2016) economista italiano

Origine: Straborghese, p. 14

“Quando seppi quello che era successo a My Lai potevo benissimo dirmi: è la guerra, in guerra si muore, in Vietnam gli altri uccidono senza guardare in faccia a chi ha la divisa e chi non ce l'ha, lascia perdere, Ron, cosa te ne viene a raccontare la storia di Song My. Me lo dissi del resto. Ma conclusi che dovevo denunciare ciò che sapevo di Song My. Lo dovevo fare nel quadro di una denuncia completa della guerra e delle sue atrocità. A spingermi non è stato il desiderio di veder puniti i colpevoli del massacro di Song My ma la convinzione che portando dinanzi agli occhi del mondo un fatto specifico potevo contribuire a dimostrare la bestialità della guerra. Ho scritto trenta lettere, le ho imbucate, e per due settimane non ho saputo nulla. Poi è arrivato un colonnello dell'ispettorato generale militare. Mi ha detto: stia tranquillo, la faccenda non sarà insabbiata, ma avevo paura che si cercasse di impedire lo scandalo. Certo che al Pentagono la presero molto alla larga: bisogna essere prudenti, mi dicevano. Per qualche tempo ebbi l'impressione che il Pentagono cercasse di limitare l'affare buttando la responsabilità su qualche uomo del plotone, per tenerne fuori gli ufficiali e i comandanti. Allora scrissi un'altra lettera con cui dicevo che se le cose non si fossero mosse avrei informato la stampa.”

Ronald Ridenhour (1946–1998) giornalista statunitense

dall'intervista pubblicata sullEuropeo; citato in Oriana Fallaci, prefazione a Niente e così sia, BUR, 2002

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“Suppongo che la percezione del pubblico sia quella per cui io devo vincere ogni settimana. È vero, non vinco come ho fatto nel 2000, ma sapete una cosa? I giocatori nella storia che ci sono riusciti sono davvero pochi. Il fatto è che lo standard usato nei miei confronti è spietato. Ho vinto un torneo a inizio stagione, ma nessuno lo ricorda. Invece è come se non mi qualificassi neppure. Ma in campo ci sono anche gli altri giocatori, tutti bravi e migliorati.”

Tiger Woods (1975) golfista statunitense

Origine: Citato in Riccardo Romani, Tiger, ovvero l'impossibilità di essere normale https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/aprile/13/Tiger_ovvero_impossibilita_essere_normale_co_9_040413108.shtml, Corriere della sera, 13 aprile 2004.

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“[Su Jean Borotra] […] Più artista e il ciarlatano; senza dubbio il più grande showman e il maggior imbroglione della storia del tennis.”

Bill Tilden (1893–1953) tennista statunitense

Origine: Citato in Enos Mantoani, Non dire gatto se non ce l'hai nel... http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/02/28/466252-dire_gatto_sacco.shtml, Ubitennis.com, 28 febbraio 2011.

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“[Sul rapporto tra gli inglesi e Diego Maradona in confronto con quello che hanno con Lionel Messi] Penso che con Maradona è più forte. Messi è il migliore della storia, ma anche Maradona non giocava bene ogni settimana, c'è una poesia su di lui che Messi non ha. E c'è una storia tra Maradona e l'Inghilterra che non esiste con Messi.”

Simon Kuper (1969) scrittore britannico

Creo que con Maradona es más fuerte. Messi es el mejor de la historia, pero aunque Maradona no jugaba bien todas las semanas, hay una poesía alrededor de él que Messi no tiene. Y hay una historia entre Maradona e Inglaterra que no existe con Messi.

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“[Su Ferdinando II delle Due Sicilie] Pochi principi italiani fecero tra il '30 e il '48 il bene che egli fece. Mandò via dalla corte una turba infinita di parassiti e di intriganti: richiamò i generali migliori, anche di parte liberale, e licenziò gli inetti; ordinò le leve militari; fece costruire, primo in Italia, una strada ferrata, istituì il telegrafo, fece sorgere molte industrie, soprattutto quelle di rifornimento dell'esercito, che era numerosissimo; ridusse notevolmente la lista civile; mitigò le imposte più gravi. Giovane, forte, scaltro, voleva fare da sé, ed era di una attività meravigliosa. Educato da preti e cattolicissimo egli stesso, osò, con grande ammirazione degli intelletti più liberi, resistere alle pretese del papato e abolire antichi usi, umilianti per la monarchia napoletana. È passato alla storia come "Re bomba" e non si ricordano di lui che il tradimento della Costituzione, le persecuzioni dei liberali, le repressioni di Sicilia, e le terribili lettere di Gladstone. Abbiamo troppo presto dimenticato che, durante quasi due terzi del suo regno, i liberali stessi lo chiamarono Tito e lo lodarono e lo esaltarono per le sue virtù e per il desiderio suo di riforme. Abbiamo troppo presto dimenticato il sollievo che le sue riforme finanziarie produssero nel popolo, e l'ardimento che egli dimostrò nel sopprimere vecchi abusi.”

Francesco Saverio Nitti (1868–1953) economista, politico e saggista italiano

da Scritti sulla questione meridionale: Volume 1, Laterza, Bari, 1958, p. 41

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“Non puoi partecipare a quella storia | dove racconti che la benzina quasi quasi quasi purifica l'aria, | sarà al mentolo l'ultima scoria! | Fotografata insieme a dei bambini | che affidi al fosforo dei formaggini!”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Ma è un canto brasileiro, lato A, n. 2
Il nostro caro angelo

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“Trovo sinceramente di pessimo gusto aver fatto quest'incontro a Teano. L'idea di trasformare una pagina di storia patria in una messa in scena con Maroni al posto di Garibaldi o di Vittorio Emanuele è un'offesa al nostro Paese.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

Origine: Citato in Enzo D'Errico, Polo-Lega, a Teano un «patto» per il Sud http://web.archive.org/web/20151101071324/http://archiviostorico.corriere.it/2000/aprile/12/Polo_Lega_Teano_patto_per_co_0_0004123979.shtml, Corriere della Sera, 12 aprile 2000, p. 7.

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“La tentazione del potere è demoniaca e sempre, nella storia della Chiesa, è stata all' origine di misfatti, di cui Giovanni Paolo II ha dovuto chiedere perdono.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

citato in Corriere della sera, 26 maggio 2008

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