Frasi sulla storia
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“Venire qui ad allenare l'Inter – la sua maglia importante, una società con una grande storia non solo nel panorama italiano, ma anche in quello mondiale – mi trasmette un grande senso di rispetto e responsabilità che mi coinvolge e mi rende orgoglioso.”

Claudio Ranieri (1951) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Ranieri: "Allenare l'Inter mi rende orgoglioso" http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=62343, Fcinternews.it, 27 ottobre 2011.

“[Riferito a Romanzo criminale] La ricostruzione d'ambiente cattura l'attenzione, intuendo la mole di lavoro (rendere gli esterni urbani degli anni Settanta è come rendere quelli del Medioevo), agli attori giovani ci si abitua subito e poi la storia va, col notevole intreccio di partenza tra tensioni e strategie d'epoca, criminali, politiche, servizievoli – nel senso dei Servizi.”

Antonio Dipollina (1960) giornalista, critico televisivo e scrittore italiano

Origine: Da Che bel Romanzo criminale, un'altra fiction è possibile http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/12/che-bel-romanzo-criminale-un-altra-fiction.html, Repubblica.it, 12 novembre 2008.

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“Amatevi e siate forti, figli, siate pronti alla guerra contro i pagani. […] Non esitate, non cedete e non temeteli […] Perché non è solo la vostra guerra, ma la guerra di Dio.”

Papa Gregorio IX 178° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

citato in K. Deschner, Storia criminale del cristianesimo, vol. VII, Ariele 2006

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“[Sul Palio di Siena] Il resto è una serie di immagini che non sembrano aver nesso tra loro, ordinate in rapida sequenza, come i passaggi improvvisi delle scene in un film. La luce del sole è ancora forte. Una fanfara di trombe e di tamburi che fa sporgere la gente avanti avidamente. Sessantamila persone. […] Il suono del campanone, ossessivo, un suono cupo, lugubre, da quando un fulmine ne ha modificato il timbro. […] Il resto è l'animale che striscia la testa per terra quasi rovesciandola, emettendo un gemito pietoso che pare di vedere uscire dalla bocca, i denti digrignanti; ed è come accorgersi all'improvviso che anche le bestie possano esprimere tensione, sofferenza, voglia di libertà in un palio fatto da loro ma non per loro. […] Il resto sono le finestre di una stessa casa che ti indicano: se nasci a destra sei di una contrada, se a sinistra di un'altra. I vestiti da mezzo quintale […]; le stanze che ti vengono aperte quando il sole si è abbassato e ricche di asgalani, bandiere ricamate a mano e una storia che non è cresciuta nei musei ma a Piazza del Campo, una conchiglia di nove spicchi a ricordo del governo dei Noverchi. Il resto è la storia con la maiuscola che si incrocia con la minuscola: le banche, gli uffici che avanzano e occupano il centro, il popolo che se ne va, costretto, fuori le mure, ma dentro di sé porta la vecchia contrada.”

Emanuela Audisio (1953) giornalista e scrittrice italiana

la Repubblica

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“Io che passo dal tristo scalpello anatomico alla fredda e severa analisi della storia, mi sento tratto tratto scappare il proponimento inamovibile e mi vien voglia di abbandonare la vita del pensiero per quella del poeta.”

Cesare Lombroso (1835–1909) medico, antropologo e criminologo italiano

Origine: Da una lettera a Ettore Righi, 1854; citato in L. Bulferetti, Cesare Lombroso, UTET, Torino, 1975.

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“[Giovanni di Dio] Un riformatore poiché non mise che un solo malato per ciascun letto; egli fu il primo che pensò a dividere i malati in categorie; fu insomma il creatore dell'ospedale moderno; fu il primo a fondare il Workhouse aprendo nel suo ospizio una casa, dove i poveri senza tetto e i viaggiatori senza denari potevano dormire.”

Cesare Lombroso (1835–1909) medico, antropologo e criminologo italiano

Origine: Da L'uomo di genio in rapporto alla psichiatria, alla storia ed all'estetica, Torino, 1894; citato in Igino Giordani, Il Santo della Carità ospedaliera.

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“Il Caravaggio fu in Italia uno dei più illustri propagatori del sistema che prevalse poi nella scuola olandese, sistema che consiste nel trasformare in bellezza d'arte, ciò che è schifoso nella natura. L'elevatezza del pensiero non è il suo fine; sì invece l'imitazione d'ogni naturale qual ch'esso sia.”

Pietro Selvatico (1803–1880) architetto, critico d'arte e storico dell'arte italiano

da Storia estetico-critica delle arti del disegno, 1856; citato in Francesca Marini (a cura di), Caravaggio, 1ª ed., introduzione di Renato Guttuso, Rizzoli/Skira, Milano, 2003. ISBN 8817008087

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“Il milionario non godrebbe niente se gli mancasse l'invidia del popolo.”

Alfredo Panzini (1863–1939) scrittore e critico letterario italiano

da La mia storia, il mio mondo, con Piero Nardi, Mondadori, 1951

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“Il sole splende su tutti e non fa pagare i suoi raggi, e poca terra ricoprirà noi come i conquistatori della fortuna e della vita!”

Alfredo Panzini (1863–1939) scrittore e critico letterario italiano

da Piccole storie del mondo grande, Treves, 1920

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“Dio non è un rigido fiscale, e che vuol essere servito con allegria.”

Ludovico Antonio Muratori (1672–1750) storiografo italiano

citato in Giuseppe Maffei, Storia della letteratura italiana, Vol. III, Giovanni Mazzajoli Editore, Livorno 1852

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“Mi ricordo che nel 1840, essendo a Presinge, egli si faceva svegliare ogni mattina, alle cinque, dal suo cameriere, e a qualunque ora avanzata della notte si fosse coricato, scuoteva il sonno, e, avendo sorbito una tazza di caffè, con un bicchiere d'acqua, si metteva all'opera. Quest'opera consisteva nella lettura della Storia d'Inghilterra di lord Mahon, autore esatto e scrupoloso, ma scialbo e senza interesse. Ricordo quale repulsione invincibile m'ispirava il solo aspetto di questi volumi. Ma Camillo di Cavour aveva risoluto d'imparare l'inglese, e, al fine di questo studio avesse nello stesso tempo per risultato di fargli conoscere la storia d'Inghilterra, consacrava senza stancarsi le sue mattinate a tradurre un libro noioso, scritto in una lingua ch'egli ignorava. Più tardi trovandomi con lui nella terra di Leri, partivo allo spuntar del giorno per la caccia. Non m'è accaduto una sola volta di partire senza che Cavour mi salutasse con uno di quegli auguri che fanno la disperazione del cacciatore, e benché non avesse alcuna intenzione di andare a tirare le beccaccine, era sempre in piedi dall'alba, esaminando i conti, visitando le stalle, fissando i particolari di qualche miglioramento, sorvegliando lo sballaggio di qualche nuova macchina e occupando i momenti perduti per qualsiasi altro con la lettura di un libro sostanzioso italiano, francese e inglese, di agricoltura, d'economia politica e di storia.”

Auguste-Arthur de La Rive (1801–1873) fisico svizzero

citato in Cavour, l'uomo e l'opera

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“[Sul paragone con Marco Tardelli] Detto che il paragone con un simile grande del calcio mondiale mi ha sempre onorato, credo che sia arrivato il momento di parlare solo di Marchisio. Basta "Tardellino", ora voglio scrivere la mia storia. Ho età e maturità giuste per iniziare a essere magari io un punto di riferimento per i più giovani. O almeno spero di diventarlo presto.”

Claudio Marchisio (1986) calciatore italiano

Origine: Citato in Mirko Graziano, Marchisio: "Non sono Tardellino, aprirò un ciclo con Juve e Italia" http://www.gazzetta.it/premium/plus/Calcio/Squadre/Juventus/24-05-2012/marchisio-non-sono-tardellino-apriro-ciclo-juve-italia-911328481145.shtml?login=ok, Gazzetta.it, 24 maggio 2012.

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“La storia d'amore più importante della mia vita? È stata quella con Wimbledon.”

Fred Perry (1909–1995) tennista britannico

Origine: Citato in Stefano Semeraro, Murray, Wimbledon punta sull'erede del Mito http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/tennis/200906articoli/21192girata.asp, Lastampa.it, 22 giugno 2009.

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“La storia non è stata gentile con le conseguenze di lunghi periodi di bassi premi di rischio.”

Alan Greenspan (1926) economista statunitense

da www.federalreserve.gov http://www.federalreserve.gov/Boarddocs/Speeches/2005/20050826/default.htm, 26 agosto 2005

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“È una cosa straordinaria, unica!”

Pete Townshend (1945) chitarrista, compositore e paroliere britannico

riferito al brano Emozioni di Lucio Battisti
citato in La domenica di Repubblica, 17 agosto 2008 http://download.repubblica.it/pdf/domenica/2008/17082008.pdf, p. 45 e Gianfranco Salvatore, L'arcobaleno. Storia vera di Lucio Battisti, p. 152 http://books.google.it/books?id=jXvrs8peiiYC&pg=PA152&dq=Pete+townshend

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“Dopo otto storie cosi potrei star tranquilla, però, mi sento che qui qualcosa si sveglia.”

Chiara Civello (1975) cantautrice italiana

da 8 storie
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“Io racconto storie, non urlo e faccio buoni ascolti. Poi ognuno è libero di pensare quello che vuole.”

Barbara d'Urso (1957) conduttrice televisiva e attrice italiana

Confidenze, 7 dicembre 2010
Citazioni di Barbara d'Urso

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“La soluzione del caso in esame, quando sia riferita alla specificità del caso concreto, ha un percorso obbligato: deve puntare su un uomo del pool antimafia, deve puntare sulla struttura che a questo pool fa capo. Il pool di magistrati dell'ufficio istruzione di Palermo ha saputo attrezzarsi (prima di tutto culturalmente) realizzando così una struttura nuova affiatata, che ha diffuso professionalità. Non bisogna infatti dimenticare che si è trattato di una struttura aperta, nel senso che ha formato professionalmente magistrati che, prima di entrare a far parte del pool, di questi problemi non si erano mai occupati e che viceversa, grazie al pool, hanno conseguito livelli di capacità decisamente di grande rilievo. Alla fine, operando in questo modo, il pool di giudici istruttori del tribunale di Palermo ha ottenuto risultati di grande rilievo, basati sulla individuazione dei caratteri della nuova mafia. I primi risultati, dopo anni, decenni e decenni di sostanziale impunità.
In alcuni interventi si è parlato di premio, in particolare di premio al protagonismo, come di un criterio da non seguire, e la storia del protagonismo e un po' come la storia di quando le donne portavano il velo. A quel tempo le donne erano tutte belle, ma quando il velo cadde si cominciarono a constatare delle differenze. Un po' la stessa cosa è successa per la magistratura. Quando i giudici non davano «fastidio», quando non erano scomodi, erano tutti bravi e belli. Ma quando hanno cominciato ad assumere un ruolo preciso, a dare segni di vitalità, a pretendere di esercitare il controllo di legalità anche verso obiettivi prima impensati, ecco che è cominciata l'accusa di protagonismo.
Mentre quei giudici che si tirano indietro (ed è successo sia a Torino in occasione del processo d'Assise ai capi storici delle BR, sia a Palermo, in occasione dei processo d'Assise alla mafia da poco concluso) non rischiano proprio nulla e nessuno si leva a protestare o levar critiche nei loro confronti. In altri interventi si è parlato di premio nel senso di carriera che correrebbe lungo corsie «privilegiate» per quei giudici che abbiano fatto determinate esperienze professionali.
Ma è inconcepibile, perfino un po' scandaloso, che si parli di privilegio con riferimento ai giudici di Palermo che vivono nelle condizioni a tutti note; che semmai rappresentano una pesante penalizzazione.
Nel caso della lotta alla mafia, questi interessi sono gli interessi della democrazia, ciò che rende questa seconda visione (non settoriale) del tutto giustificata. Per questi motivi esprimo avviso contrario alla proposta della commissione.”

Gian Carlo Caselli (1939) magistrato italiano

Origine: Trascrizione del discorso tenuto al plenum del CSM il 19 gennaio 1988 in cui espresse voto contrario ad Antonino Meli come consigliere istruttore che poco dopo sciolse il pool di Palermo, da www.cuntrastamu.org http://www.cuntrastamu.org/mafia/speciali/falcone/csm1_2.htm

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“Vogliono i destini d'Italia che al compiersi del cinquantenario si celebrino, conquistati per virtù di popolo e di esercito eroici, gli inviolabili termini segnati dalla natura e dalla storia.”

Vittorio Emanuele III di Savoia (1869–1947) re d'Italia dal 1900 al 1946

telegramma del 20 settembre 1920, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 605
Citazioni di Vittorio Emanuele III

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“Io so, noi sappiamo, che cento uomini – degni di questo nome – potrebbero fare quello che cinquecentomila "organizzati" incoscienti non sono e non saranno mai capaci di fare.”

Renzo Novatore (1890–1922) poeta e filosofo italiano

da Il temperamento anarchico nel vortice della storia, Il Libertario, anno XVIII, n. 793, 8 dicembre 1920; ora in Un fiore selvaggio

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“Le masse che sembravano le adoratrici di Malatesta sono vili e impotenti. Il governo e la borghesia lo sanno… Lo sanno e sogghignano.”

Renzo Novatore (1890–1922) poeta e filosofo italiano

da Il temperamento anarchico nel vortice della storia

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“La storia del mondo ci insegna l'odio, linfa per chi brama il potere.”

L'Aura (1984) cantautrice italiana

da If everybody had a gun, n. 10
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“Tempo fa speravo in una storia con te | Ed ora è solo un'assurdità Se non ci pensi tu Eclissi del cuore sarà.”

L'Aura (1984) cantautrice italiana

da Eclissi del cuore n. 2
Sei come me

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“Brutta storia, dico corro, corro e resto sempre in fondo: sono fuori allenamento o è allenato il mondo?”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Fuoritempo, n. 4
A che ora è la fine del mondo?

“Amo, tradisco, perdono | Ma in fondo agli occhi miei | Si nasconde la storia di un uomo | Che sa che tu ci sei.”

Maxi B (1974) rapper italiano

da Amo/Tradisco/Perdono, n. 8
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