Frasi su fatto
pagina 33

Stanley Hauerwas photo
Roald Dahl photo
Irvine Welsh photo
Julien Green photo
Frank McCourt photo
John Toland photo
Abraham Yehoshua photo
Antonio Beltramelli photo
Stefano Benni photo

“Vent'anni fa, Leopold Mapple era il giovane scienziato più brillante del nostro corso per studenti superdotati all'Istituto di Scienze di Londra. Era un ragazzone di cento chili, roseo e ben vestito. Lo si sarebbe potuto prendere per un ricco rampollo nullafacente: invece era lo scienziato più importante nella ricerca sulla fisica subatomica. Ma era anche il più inveterato gaudente, mangione, bevitore, tabagista, donnaiolo e cultore di ogni altra cosa dai più chiamata vizio. Spesso veniva richiamato dal nostro rettore, gran lucertolone calvinista, ad un atteggiamento più morale, ma Apple gli rispondeva sempre: "Sono uno scienziato e ho studiato con attenzione il mondo: e dico mai, nelle mie osservazioni, né col microscopio, né con con la camera a bolle, né con le analisi chimiche, né coi raggi X ho mai visto apparirmi una cosa chiamata 'morale'. Era infatti Leopold Mapple, l'uomo più radicalmente ateo, più rigidamente materialista, più lontano da qualsiasi sbavatura filosofica o mistica, che io avessi conosciuto. Per lui tutto era materia, numero, osservazione, confronto, realtà: su tutto il resto egli spargeva abbondantemente la sua risata fragorosa, ben conosciuta in tutte le birrerie londinesi. "C'è un solo mezzo", egli ripeteva spesso, "per elevarsi da questa terra: ed è possedere una velocità superiore a 11,45 chilometri al secondo: tutto il resto è carburante per la superstizione e l'ignoranza." E a questo suo monolitico approccio all'esistenza, egli si manteneva coerente. Radunava un gruppo di amici, io, il dottor Hyde, e Bohr, e Fermi e Jacobson e ci trascinava nella Londra notturna. Mangiava e beveva smodatamente: "Nulla teoria, sine hosteria,"diceva e aggiungeva: "Certo non ci si ciba in fondo che di molecole, ma tra un piatto di idrogeno e un pasticcio di maiale, c'è una bella differenza." E a chi gli diceva che diventa sempre più grasso, rispondeva: "Nell'Universo, le cose grosse sono più rare delle piccole: pochi elefanti, molte zanzare, pochi grandi stelle, tanti pianetini." Insomma, un tipo piuttosto bizzarro, l'avrete capito: ma l'eccezionale bravura scientifica e l'allegria contagiosa, lo rendevano simpatico a tutti. Piaceva anche alle donne, anche se lui ripeteva spesso:"Considero ogni parola detta a letto, oltre le sei, come una conferenza, e come tale mi riservo di abbandonarla." Questo suo carattere gli causava anche qualche guaio, come una volta, quando vide alcuni bambini fermi davanti a un presepe sotto Natale. Subito volle spiegare loro: uno, che Gesù Bambino non poteva essere nato seminudo nella capanna perché sarebbe morto assiderato entro pochi minuti, due, che la Madonna non poteva averlo partorito restando vergine perché la fecondazione artificiale è stata inventata quasi duemila anni dopo, e tre, che se veramente sulla capanna fosse arrivata una cometa avrebbe ridotto tutta la Palestina a una voragine fumante. Inoltre i pastori che arrivavano con le pecore probabilmente non erano venuti per regalarle, ma per venderle come è loro abitudine, e che i tre re magi erano la più grande delle fandonie perché mai nella storia un re si è fatto una cammellata nella notte per andare a portare dei doni a un bambino nudo, magari a una bambina di sedici anni sì, ma a un neonato mai nei secoli dei secoli amen e dopo, siccome i bambini erano piuttosto choccati, li portò tutti in una pasticceria e offrì loro una montagna di kraffen dicendo: prendete e mangiate, eccovi dio infinitamente buono nella sua santa trinità di crema, marmellata di arance e cioccolato. Fu denunciato dai genitori, e si guadagnò una nota di biasimo dal rettore, che però non lo espulse perché proprio in quei mesi Mapple stava ultimando un esperimento straordinario: era riuscito a costruire una camera a bolle speciale dove era sicuro di scoprire la terza forza elementare, la forza che, diceva, sta all'origine di tutte, e non è né onda né particella, qualcosa di completamente diverso, e definitivo. "Farò l'ultimo strip-tease alla cosiddetta materia," ci disse, troneggiando tra macerie di lattine di birre, a una festa organizzata la sera prima dell'esperimento. "E quello che resterà alla fine, sarà il principio: altroché Buddha e Javeh e Visnù e altri figuri metà uomo e metà cane e splendenti e resuscitanti e volanti e sibilanti su e giù per il cielo. Basta con il traffico aereo degli impostori! Quello che troveremo al termine del mio esperimento, sarà Dio a tutti gli effetti di legge: ciò da cui tutto è composto, e creato, e causato: una particella, un'onda, una relazione. Non lancerà fulmini, nel suo nome nessun profeta sarà costretto a massacri, non avrà bisogno di travestirsi da toro di legno per scopare: sarà una formula, tutto lì. Gioiosa, semplice, tangibile, consistente, divulgabile nelle scuole, utilizzabile in industria. Ragazzi quel giorno andrò dal rettore e gli dirò: 'faccia mettere questa formula nel presepe al posto di Gesù Bambino. E vedrà se giuseppi e marie e pastori e pecorelle e reganti cammellari e angeli trombettieri non ci faranno la figura dei fessi!" Noi scoppiammo a ridere, qualcuno era un po' scandalizzato, ma Mapple ci travolse, beveva e cantava e petava come un cavallo gridando: "In interiore hominis vox veritatis!" e passammo in rassegna tutte le bettolacce di Sub-Chelsea e per contare i tappi di birra fatti saltare Bohr disse che ci sarebbe voluta un'equazione complessa, e tornammo a casa ubriachi fradici. Il giorno dopo, fragoroso come sempre, Mapple arrivò all'Istituto per l'esperimento. "Bene," disse "ora prendiamo un bell'atomo grassotto e prendiamolo a cazzotti finché non gli cascano giù tutti gli elettrodentoni." Era questo un suo modo colorito di definire gli esperimenti subatomici. Un giovane tecnico si calò nella grande camera a bolle, dentro la quale sarebbe avvenuto il bombardamento, fino all'ultima particella. Quella mattina Mapple era particolarmente euforico, e ben farcito di birra. Non si accorse che il tecnico si era sdraiato a terra per controllare la temperatura del suolo. Così lo chiuse senza accorgersene dentro la camera e iniziò il bombardamento. L'esperimento durò otto giorni: per quel tempo, il reparto restò chiuso a tutti. Il nono giorno ecco arrivare Mapple in smoking, reduce dalla solita notte di baldoria. C'eravamo tutti con lui, mentre si avviava alla camera nucleare: "Ragazzi", egli gridava, facendo roteare il bastone d'avorio, "le nuvole di duemila anni di incensi religiosi stanno finalmente per dissolversi. Migliaia di preti invaderanno gli uffici di disoccupazione in tutto il mondo. Nessun bambino verrà mai più atterrito da purgatori e inferni! Le marmellate in cima agli armadi verranno sterminate, senza paura di ritorsioni. Nelle chiese risuonerà, liberatorio, il tintinnio dei brindisi. Suore nude si concederanno a rabbini infoiati, ex voto, ex stole, ex messali, tiare, sottanoni e paramenti e ultime cene tutto brucerà, nello stesso fuoco in cui la chiesa ha bruciato i libri, gli eretici, i villaggi degli infedeli. L'ultima crociata è giunta! L'umanità è salva! Cristo è disceso in terra, anzi è sempre stato lì, e io ve lo mostrerò! La causa causarum, la sacra particula, il colui da cui, il primo motore, l'ordo initialis, l'uovo cosmico, il fabbro celeste, il danzatore eterno, l'occhio del Buddha, il kkien, il waugwa, il primo bit, il supremo artefice! Presto a voi in tutto il suo scientifico splendore! Seguitemi!" E noi lo seguimmo, eccitati, fin davanti la porta sigillata della camera dell'esperimento, e trattenemmo il fiato insieme a lui, quando lui aprì la porta e vide… vide… Vide il tecnico, con la barba lunga, i capelli incolti, con il viso scavato da otto giorni di digiuno, e il camice bianco strappato, che alzava al cielo le mani bruciate dalle ustioni radioattive e gridava: "Sono qui! Sono io, Mapple, finalmente mi hai trovato!" Descrivere il viso di Mapple in quel momento, non mi è possibile: diventò bianco come un marmo, gli occhi sembrarono uscirgli dalle orbite, ed egli lanciò un urlo, un urlo che fece tremare i vetri dell'Istituto, e i nostri cuori. "Nooooooooooooooooo!" Fuggì, travolgendo tutti. Nessuno di noi riuscì a raggiungerlo per spiegargli cos'era veramente successo. Sparì nel nulla e riapparve solo dopo molti giorni, la barba lunga, gli occhi rossi: capimmo subito che era uscito di senno. "Mapple," cercammo di spiegargli "quello che hai visto era solo il tecnico dell'Istituto, rimasto chiuso nella tua camera atomica per otto giorni!" "No amici," egli disse con voce ispirata, "era Dio! In fondo a ogni atomo c'è Dio." Due mesi dopo partì, con questa strana astronave, nello spazio. Da quel giorno egli vola per le galassie, portando la Religione ovunque, nelle stazioni spaziali, nei pianeti, nelle astronavi: non c'è culto o rito o confessione che egli non conosca e commerci. Cosi sia.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano
Ernst Cassirer photo
Malcolm Gladwell photo
Diego Milito photo

“Un sogno non solo a livello personale ma anche di gruppo, perché nessuna squadra italiana è mai riuscita a fare una cosa del genere e poche squadre in Europa sono riuscite a realizzare il Triplete come abbiamo fatto noi.”

Diego Milito (1979) calciatore argentino

Origine: Citato in Dal Triplete agli infortuni Milito si riprende l'Inter http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/05-01-2012/dal-triplete-infortuni-milito-si-riprende-inter-804209312098.shtml, gazzetta.it, 5 gennaio 2012.

Diego Milito photo
Guillermo Vilas photo

“[Su Marcelo Ríos] Ci ho parlato un paio di volte. Non che parli molto. Forte personalitá, comunque. È come essere di fronte a un leone, non gli vai a dare un dolcetto, al leone, no? Tutti sapevano che era così. Alcuni sono cosí, devi lasciargli il loro spazio… Giocava bene ma non è riuscito a vincere qualcosa di veramente importante. Ne aveva le qualità ma lo ha tradito il fisico. Ma ha lasciato la sua immagine agli altri giocatori, quella di un giocatore che giocava in modo diverso e che aveva il portamento di un ribelle. Era molto interessante e conferiva colore al gioco del tennis. Se non avesse avuto tutti quegli infortuni avrebbe lasciato un segno piú profondo. Ma è triste questo fatto, che il suo corpo l'abbia lasciato a piedi. Era un grande giocatore ma poteva essere il piú grande di tutti, era equipaggiato per esserlo, ma il fisico non gliel'ha permesso. Un po' come accadde a Muster quando stava per diventare numero uno e fu investito da un ubriaco. Ma Muster ci riuscì lo stesso, tre anni dopo. Rios non ha avuto una seconda chance. Puoi dire che Rios è stato uno dei piú talentuosi di sempre. Ma non uno dei piú grandi di sempre. Perché devi aver vinto qualcosa, devi fare qualcosa di piú.”

Guillermo Vilas (1952) tennista argentino

Origine: Citato in Stefano Grazia, Marcelo Rios, un genio della racchetta http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1575, Servizi Vincenti, 12 febbraio 2008.

David Trezeguet photo

“[Pensi di aver giocato il tuo miglior calcio in Italia? ] È lì che ho trascorso la maggior parte della mia carriera, essendo stato alla Juventus per dieci anni. Questa è stata la cosa migliore che mi è successo perché fu il luogo dove ho avuto modo di conoscere il calcio vero, in un club ambizioso con giocatori ambiziosi. Avendo sperimentato ciò, non mi sento fuori luogo per dare consigli o un parere su quello che il River potrebbe fare per giungere quello che ho fatto oltre quel decennio. Ho avuto la possibilità di giocare con tre Palloni d'oro come Zidane, Cannavaro e Nedvěd così come la fortuna di conoscere artisti del calibro di Emerson, Del Piero, Ibrahimović, Thuram e Vieira. Erano giocatori straordinari che, oltre ad essere talentuosi, avevano sempre un forte desiderio di vincere titoli. Tale livello di ambizione è fondamentale se vuoi raggiungere grandi obiettivi.”

David Trezeguet (1977) calciatore francese

citato in Trézéguet: I'm Argentinian at heart http://www.fifa.com/worldfootball/news/newsid=1789728.html, Fifa.com, 22 ottobre 2012
[Do you think you played your best football on Italian soil?] That's where I spent the biggest chunk of my career, having been at Juventus for ten years. That was the best thing that happened to me because it was where I got to know real football, at an ambitious club with ambitious players. Having experienced that, I don't feel out of place giving out advice or an opinion on what River could do to achieve what I did over that decade. I had the chance to play with three Ballon d'Or winners in [Zinédine] Zidane, [Fabio] Cannavaro and [Pavel] Nedvěd, as well as getting to know the likes of [Alessandro] Del Piero, [Zlatan] Ibrahimović, Emerson, [Lilian] Thuram and [Patrick] Vieira. They were extraordinary players who, as well as being talented, always had a fierce desire to win titles. That level of ambition is vital if you want to achieve your goals.

Alex Schwazer photo
Alex Schwazer photo
Carlo Ancelotti photo

“[Riferito al "cucchiaio" contro l'Inghilterra] Avete visto che cosa ha fatto Pirlo? Soltanto i geni hanno queste intuizioni. Andrea è immenso e non ci sono altri aggettivi da aggiungere.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Andrea Scianchi, Ancelotti: "Pirlo un genio, e che bravo Balotelli" http://www.gazzetta.it/premium/plus/Europei/2012/25-06-2012/ancelotti-pirlo-genio-che-bravo-balotelli-911641570406.shtml?login=ok, Gazzetta.it, 25 giugno 2012.

Carlo Ancelotti photo
Carlo Ancelotti photo
Carlo Ancelotti photo

“Non è da tutti fare quello che ha fatto oggi Paloschi, segnare al debutto dopo 18 secondi dall'entrata in campo è incredibile. Sono molto felice per lui, credo sia un predestinato, ha grande capacità realizzativa.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Lo spirito giusto http://www.acmilan.com/NewsDetail.aspx?idNews=61553, Acmilan.com, 10 febbraio 2008.

Antonio Cassano photo

“[Sulle dichiarazioni di Antonio Conte] Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassanate nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che, lo ripeto, è stato squalificato per omessa denuncia.”

Antonio Cassano (1982) calciatore italiano

Origine: Citato in Cassano, che frecciate a Conte http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter/articoli/93089/cassano-che-frecciate-a-conte.shtml, Sportmediaset.it, 15 novembre 2012.

Antonio Cassano photo
Antonio Cassano photo
Antonio Cassano photo
Antonio Cassano photo
Franco Causio photo

“[Famosa gaffe] Ma come ha fatto a sbagliare? Gli ho fatto un cross che era una pennellata! Sembrava un quadro di Pirandello!”

Franco Causio (1949) calciatore e commentatore sportivo televisivo italiano

Origine: Citato in Mario Perrotta, Emigranti Esprèss, Fandango Libri, 2008, p. 28, ISBN 8860440475.

Daniele De Rossi photo

“[Intervista dopo Roma-Inter del 1 marzo 2009] Ci succede tutti gli anni. Abbiamo provato di tutti i colori, fatto casino le prime volte, mantenuto un profilo basso le altre. In campo vengono fuori cose che non stanno né in cielo né in terra. Comunque giocare con il cuore per la Roma non me lo leverà nessuno, Rizzoli o Collina o la sua banda.”

Daniele De Rossi (1983) calciatore italiano

Origine: Citato in De Rossi: "Rizzoli, Collina o la sua banda non mi toglieranno l'amore per la Roma" http://www.retesport.it/de_rossi_rizzoli_collina_o_la_sua_banda_non_mi_toglieranno_lamore_per_la_roma, Retesport.it

Daniele De Rossi photo
Walter Mazzarri photo

“[Su Delio Rossi] Mi schiero dalla parte sua. Ha fatto una cosa non bella, ma faccio un appello al presidente dell'Associazione allenatori. Ulivieri è una grande persona, bisogna riunirsi per tutelare la nostra categoria. I giocatori non vanno sempre coccolati, anzi devono essere responsabili dei loro atteggiamenti e puniti, qualora si rendano protagonisti di gesti del genere. Il vaffà sembra diventato una routine e poi noi allenatori dobbiamo assorbire tutto. Questa situazione va cambiata.”

Walter Mazzarri (1961) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Il riferimento è all'aggressione verbale e fisica da parte di Delio Rossi ad Adem Ljajić, dopo che il giocatore ha applaudito sarcasticamente all'allenatore. ( Fiorentina: Delio Rossi aggredisce Ljaic http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/calcio/2012/05/02/Delio-Rossi-aggredisce-Ljaic-immagini_6807048.html, Ansa.it, 2 maggio 2012)
Origine: Citato in Pasquale Tina, Mazzarri: "Sfida decisiva non possiamo sbagliare" http://napoli.repubblica.it/sport/2012/05/05/news/mazzarri_sfida_decisiva_non_possiamo_sbagliare-34500070/, Repubbica.it, 5 maggio 2012.

Rafael Nadal photo

“Agassi è una leggenda. Davvero è molto difficile fare quello che ha fatto lui perché è stato un grande sin dall'inizio e anche dopo il suo ritorno. Mentalmente è stato difficilissimo tornare ancora più forte di prima. Ha fatto una cosa incredibile.”

Rafael Nadal (1986) tennista spagnolo

Origine: Citato in Andre Agassi: la storia! http://www.tennisitaliano.it/andre-agassi-la-storia-6-le-parole, Il Tennis Italiano, 30 ottobre 2009.

Rafael Nadal photo

“Le sue affermazioni mi colpiscono meno soprattutto se penso che cosa ha fatto lui in passato. Ha detto queste cose solo per farsi pubblicità. Quando Noah giocava i controlli che facciamo noi nemmeno esistevano. I media francesi sono troppo ossessionati dal tema doping per quanto riguarda l'ambiente spagnolo.”

Rafael Nadal (1986) tennista spagnolo

Origine: Citato in Chiara Gambuzza, Rafa Nadal: "L'anno prossimo non giocherò la Davis" http://www.tennisworlditalia.com/Rafa-Nadal--Lanno-prossimo-non-giochero-la-Davis-articolo7016.html, TennisWorld Italia, 30 novembre 2011.

Rafael Nadal photo
Peter Fleming photo

“Il fatto che c'eravamo io e John, ha attirato al doppio anche Lendl. All'inizio non lo giocava, non gli piaceva. Ma se andava in campo in coppia con chiunque altro contro John e me, il pubblico si scaldava e lui pure, perché sapeva che qualcosa sarebbe successa, vista la rivalità tra loro due.”

Peter Fleming (1955) tennista statunitense

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Peter Fleming: "Il doppio farebbe bene ai top player" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/11/08/799491-peter_fleming_doppio_farebbe_bene_player.shtml, Ubitennis.com, 8 novembre 2012.

Fernando González photo

“Mi interessava solo giocare a tennis allora, per me era naturale: ero bravo e quello era il posto in cui dovevo stare. Non mi rendevo conto del sacrificio che la mia famiglia aveva fatto per me, senza sapere se avrebbe portato dei frutti. È strano, ma credo di non averli mai ringraziati a quel tempo.”

Fernando González (1980) tennista cileno

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Gli anni segreti di Gonzalez a Miami http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/03/22/685208-anni_segreti_gonzalez_miami.shtml, Ubitennis.com, 22 marzo 2012.

Marcelo Ríos photo
Li Na photo

“Mi sono allenata duramente ma la testa era altrove, non riuscivo a concentrarmi. Gli impegni extratennistici mi hanno fatto perdere la continuità e la confidenza che avevo con il campo. Avevo sempre tante cose da fare. Non è sicuramente facile la vita di una persona famosa.”

Li Na (1982) tennista cinese

Origine: Citata in Francesco Rio, Li: Ho perso un anno della mia carriera http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/05/26/718899-perso_anno_della_carriera.shtml, Ubitennis.com, 25 maggio 2012.

Kate Moss photo
Antonio Capizzi photo
Sergio Romano photo
Tryon Edwards photo
Michele Valori photo
Michele Valori photo
Liane de Pougy photo

“Salvo uccidere e volare, ho fatto di tutto.”

Liane de Pougy (1869–1950) ballerina e scrittrice francese

“[Su Marilyn Monroe] Non ho fatto altro che credere in lei. Era una persona amabile e stupenda, e non credo che l'abbiano capito in tanti.”

Milton H. Greene (1922–1985) fotografo e produttore cinematografico statunitense

citato in Mike Evans, Marilyn, p. 216

Chuck Norris photo
Lorenzo Bini Smaghi photo

“Caro Piero,
ho ripensato alla nostra discussione e ti faccio qui di seguito alcune osservazioni.
Innanzi tutto provo a riesporre le tue tesi, in modo che tu possa controllare se le ho capite bene.
La tua prima proposizione è stata questa: dallo schema di Produzione di merci a mezzo merci risulta che non esiste altra originale del profitto al di fuori del fatto che il salario è minore del prodotto netto; l'unico modo corretto di interpretare il profitto è perciò quello di considerarlo come un «minus-salario.»”

Claudio Napoleoni (1924–1988) economista e politico italiano

Nel tuo schema che il valore del saggio profitto sia determinato solo dal livello del salario risulta già dal fatto che, con qualunque unità di misura, r è funzione soltanto di w, cioè dal fatto che la funzione che dà il saggio del profitto possiede un'unica variabile indipendente, ossia appunto il salario. La forma di questa funzione mi pare inessenziale rispetto al fatto (questo, sì, essenziale) che si tratti di una funzione di un'unica variabile, e quindi al fatto, da cui quest'ultimo deriva, che il tuo schema presenta, come direbbe un matematico, un solo grado di libertà. (p. 25-26)
Origine: Dalla scienza all'utopia, p. 23

Edward Luttwak photo
John Carew Eccles photo
Laozi photo

“Il Tao in eterno non agisce | e nulla v'è che non sia fatto.”

XXXVII, Parinetto
Tao Te Ching

Michel Onfray photo
Michela Marzano photo

“Come sa bene chi per lavoro identifica i dilemmi morali e cerca di scioglierli avanzando principi, valori e norme morali, ogni dilemma, per definizione, è drammatico, disperato, senza sbocco. Quando si è confrontati ad un dilemma morale, si sbaglia sempre e comunque; quale che sia la decisione che si prenda, si finisce sempre con il rimpiangere quello che si è detto o fatto.”

Michela Marzano (1970) filosofa e docente italiana

da un intervento alla Camera dei Deputati, 9 luglio 2013
Origine: Citato in Camera dei deputati – XVII Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta n. 49 di martedì 9 luglio 2013 http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0049&tipo=stenografico#sed0049.stenografico.tit00080.sub00010.int00440 – Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, recante nuove disposizioni urgenti a tutela dell'ambiente, della salute e del lavoro nell'esercizio di imprese di interesse strategico nazionale (A.C. 1139-A).

Michela Marzano photo
Max Stirner photo

“Borg-McEnroe non è una rivalità. È La rivalità. E non solo nel tennis, non solo nello sport, ma nell'ideale confronto, in assoluto, fra due opposti. Il bianco e il nero, Il buono e il cattivo. Pochi esseri umani sono stati così differenti nell'aspetto e nei comportamento, come il biondo svedese di ghiaccio e l'incontrollabile americano riccioluto. Se poi ci aggiungi che sono stati due campioni e sono entrati in rotta di collisione sullo scenario più famoso ed importante, il Centre Court di Wimbledon, e in due finali consecutive, ecco che gli ingredienti della sfida diventano imbattibili. […] Lo stile Bjorn era freddo (all'apparenza) e diligentissimo, John era vulcanico e maleducato. Borg fece esplodere la popolarità del tennis come una rock-star: coi capelli lunghi da vikingo, la passata, le magliette Fila con le righine verticali, era assediato dalle adolescenti e dagli sponsor, e diventò il primo cliente del colosso dei manager sportivi, la Img; McEnroe sfoderava un marchio storico – peraltro italianissimo, Tacchini –, ma era soprattutto Genius, cioè genio e sregolatezza, l'idolo dei contestatori, la bomba ad orologeria, il Pierino, che molti odiavano e che moltissimi adoravano. Insieme, Ice-Borg e SuperMac, così diversi, ma così intimamente legati e persino amici, hanno fatto esplodere la popolarità del tennis. Che, da sport paludato e d'elite. è diventato sport mondiale, veicolo di costume ed ha invaso la tv.”

Origine: Da Con Borg-McEnroe il tennis è mondiale http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/novembre/14/Big_match_Con_Borg_McEnroe_ga_10_081114058.shtml, Gazzetta dello Sport, 14 novembre 2008.

Achille Campanile photo

“L'unica definizione possibile dell'integralismo è questa: se una filosofia, ideologia, dottrina economica fallisce miseramente, fondamentalista è colui che attribuisce questo fallimento non alla filosofia, alla dottrina, all'ideologia, ma al fatto che essa è stata applicata male o solo parzialmente. Visto che il libero mercato ha fallito, il fondamentalista dice: c'era troppo stato, bisogna ridurlo ancora (tagliare le tasse rende lo stato più debole).”

da La disfatta del mercato, il manifesto, 9 ottobre 2008, p. 1
Origine: Lev Nikolaevič Tolstoj, Guerra e pace, all'interno di un discorso sugli errori dei generali, che non si assumono mai le proprie colpe: «Pfull era uno di quei teorici che amano tanto le loro teorie da dimenticarne lo scopo, l'applicazione pratica. Per amore della teoria, essi odiano tutte le cose pratiche e non vogliono abbassarsi ad esse. Egli si rallegrava anche dell'insuccesso, perché l'insuccesso, dovuto a deviazioni, in pratica, dalla sua teoria, non faceva che fortificarla».

Pietro Trifone photo
Oliver Sacks photo

“Del Solo Cheroneo le carte a nui | Ei dona, che virtude a obblio sol toglie, | E che fatto immortale avria pur lui.”

Andrea Matteo Acquaviva (1458–1529) letterato italiano

citato in Carlo Antonio de Rosa, Ritratti poetici di alcuni uomini di lettere antichi e moderni del regno di Napoli, dalla Stamperia e Cartiera del Fibreno, Napoli 1834

Vittorio Cecchi Gori photo

“[Riferito alla Fiorentina] Dico subito che non la vendo, piuttosto la disintegro con le mie mani. La comprò il mi' babbo, è un fatto affettivo e, adesso, anche economico.”

Vittorio Cecchi Gori (1942) imprenditore, politico e produttore cinematografico italiano

Origine: Dall'intervista di Fabrizio Roncone, Cecchi Gori: «Non venderò mai la Fiorentina» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/08/Cecchi_Gori_Non_vendero_mai_co_0_0107082639.shtml, Corriere della Sera, 8 luglio 2001.

Alfred Rosenberg photo
Alfred Rosenberg photo
Nicolás Gómez Dávila photo
Roberto Carlos da Silva photo
Alberto Methol Ferré photo
Russell Thacher Trall photo
Giacomo Puccini photo

“Pensavo alla Scala! O perché non è possibile darvi una Manon? Ci terrei di rivedere bene eseguita quest'opera. Ha letto che gran fracasso ha fatto Tosca a Montevideo?”

Giacomo Puccini (1858–1924) compositore italiano

lettera a Giulio Ricordi, 18 settembre '99, p. 76
Epistolario

Antonio Palomino photo

“Qualcuno rinfacciò [a Velázquez] il fatto che non dipingeva con soavità e bellezza soggetti più seri, in cui avrebbe potuto benissimo emulare Raffaello d'Urbino: ed egli se la cavò elegantemente, dicendo "che preferiva essere primo in quel genere grossolano, che secondo in uno più delicato" […].”

Antonio Palomino (1655–1726) pittore e storico dell'arte spagnolo

da El Museo pictórico, Escala óptica http://books.google.it/books?id=DsvWcpTLLxIC&hl=it&pg=PR1#v=onepage&q&f=false, 1724
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo

“Ci sono due Pd, quello del territorio dove con l'Idv si sta realizzando un nucleo di alternativa e quello della dirigenza politica fatto di invidia e insoddisfazione. Noi facciamo politica, non è colpa nostra se gli elettori ci premiano.”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

da Preferisco nuotare piuttosto che affogare http://www.antoniodipietro.com/2009/05/eco_di_bergamo.html, 29 maggio 2009
Dal suo blog

Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo

“[Sul Governo Monti alla seduta di approvazione della legge di conversione del decreto semplificazioni e sviluppo. ] È bene che gli italiani sappiano che voi sarete buoni padri di famiglia a casa vostra, ma nei confronti degli italiani siete dei cattivi padri di famiglia, perché non pensate a tutti gli italiani, pensate solo ad alcuni di essi, pensate solo alle lobby, alla casta, a fare dei favori ad alcuni e a distruggere la parte più debole del Paese. Sia chiaro, l'Italia dei Valori sa bene la ragione per cui siete stati messi lì. Dovevate rimettere a posto i conti, ma dovevate anche far pagare il conto a chi il conto poteva pagarlo e non sempre ai più deboli e soprattutto ai più onesti. Noi del vostro operato contestiamo proprio le scelte politiche che avete fatto.”

Antonio Di Pietro (1950) politico e avvocato italiano

Origine: Citato in Seduta della Camera di Deputati n. 617 del 4 aprile 2012 http://nuovo.camera.it/412?idSeduta=0617&resoconto=stenografico&indice=cronologico&tit=00040&fase=#sed0617.stenografico.tit00040.sub00030 – Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 4940-B)., Camera dei Deputati, 4 aprile 2012)

Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo
Antonio Di Pietro photo
Giorgio Antonucci photo
Giorgio Antonucci photo
Giorgio Antonucci photo
David Foster Wallace photo
David Foster Wallace photo
David Foster Wallace photo
David Foster Wallace photo
Antonio Nocerino photo

“Non ero Pelè lo scorso anno, non sono un morto quest'anno, io posso giocare anche da terzino se c'è bisogno, so che non è nelle mie caratteristiche fare l'esterno, ma mi metto a disposizione. Lo sanno anche i muri che mi piace fare la mezzala, ma spetta all'allenatore decidere, certo se cambia sono contento e comunque sono consapevole che vengo attaccato in maniera più forte visto quello che ho fatto l'anno scorso.”

Antonio Nocerino (1985) calciatore italiano

Origine: Da un'intervista a Sky Sport 24; citato in Nocerino fuori dagli schemi "Sono mezzala: anche i muri lo sanno" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Milan/17-10-2012/nocerino-fuori-schemi-sono-mezzala-anche-muri-sanno-912934337554.shtml, Gazzetta.it, 17 ottobre 2012.

Salvatore Schillaci photo

“Al termine dell'incontro con il Pisa i tifosi mi hanno spogliato e toccato. Li ho compresi: l'avrei fatto anch'io, mi sarei toccato da solo…”

Salvatore Schillaci (1964) calciatore italiano

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 22, ISBN 88-8598-826-2.