Frasi su luglio
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“Il materialismo dialettico «cristallino» eliminerà totalmente il «mito». Ma eliminerà anche la MORTE? Fino allora rimane il mistero − e Dio.”

Klaus Mann (1906–1949) scrittore tedesco

da Nota di Diario del 24 Luglio 1934, Olanda, p. 206
La peste bruna. Diari 1931-1935

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“Se non fosse passato l'indulto la maggioranza di governo non ci sarebbe stata più.”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

dall'intervista di Aldo Balestra, Chiedo rigore non colpi di spugna http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/060731/bkweh.tif, Il Mattino, 31 luglio 2006, p. 6

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“So nuotare giusto quanto basta per trattenermi dal salvare gli altri.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

20 luglio 1898; Vergani, p. 149
Diario 1887-1910

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“Volti al travaglio | come una qualsiasi | fibra creata | perché ci lamentiamo noi?”

Giuseppe Ungaretti (1888–1970) poeta italiano

Destino, Mariano, 14 luglio 1916; p. 38

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“Come fece Gandhi arriveremo al mare, la catena umana lungo il Po arriverà al mare, metteremo le mani nell'acqua e vedremo che quando questa si asciuga il sale resta sulla pelle, come è possibile quindi che qualcuno ne abbia il monopolio?! Allo stesso modo non c'e' nessuno che possa avere il monopolio della libertà, neppure Roma.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Citato in Bossi: 15 settembre Dichiarazione indipendenza Padania (3) http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/07/13/Politica/BOSSI-15-SETTEMBRE-DICHIARAZIONE-INDIPENDENZA-PADANIA-3_184800.php, Adnkronos, 13 luglio 1996.

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“Molte sue idee sono buone, alcune ottime. È per colpa dell'invasione degli immigrati se poi sono sfociate nella violenza.”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio 24, 2011; citato in Borghezio: Idee di Breivik condivisibili E Calderoli chiede scusa alla Norvegia http://www.repubblica.it/politica/2011/07/26/news/borghezio_norvegia-19635604/, Repubblica. it, 26 luglio 2011

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“Rostand, il poeta delle folle che si credono intelligenti.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

12 luglio 1903; Vergani, p. 207
Diario 1887-1910

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“No, no, [l'Unità] non è un giornale libero, credo che l'unico modo di definirlo è un foglio tendenzialmente omicida!”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

dalla trasmissione televisiva Porta a Porta, 30 ottobre 2003; citato in Rachele Gonnelli, Diffamò l'Unità, Giuliano Ferrara condannato, l'Unità, 8 luglio 2006

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“È il popolo rivendicato a se stesso, libero del suo braccio e della sua coscienza che dovrà creare in Italia il nuovo elemento di progresso civile, morale ed economico. Però oggi è d'uopo crear quest'Italia, che non esiste, né può esistere, col Tedesco a Venezia e col Papa a Roma.”

Giuseppe Garibaldi (1807–1882) generale, patriota e condottiero italiano

Alla Società operaia — Millesimo, Caprera, 4 luglio 1865, p. 373
Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti

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“Mangiar bene, comprar qualcosa, mostrarsi molto ed eccitarsi un po': potrebbe essere il motto nazionale.”

Beppe Severgnini (1956) giornalista italiano

Origine: Da Se nell'Italia delle Veline spariscono idee e sogni, Corriere della Sera, 29 luglio 2004, p. 14.

“Nelle biblioteche del mondo occidentale, oggi, ci sono centinaia di volumi che studiano il passaggio delle economie dal capitalismo al comunismo. Ma non ce ne è uno solo che abbia cercato di raccontare il percorso inverso.”

David D. Hale (1951–2015) economista statunitense

da The Washington Post, 2 luglio 1990
Origine: Citato in Furio Colombo, Il terzo dopoguerra: conversazioni sul post-comunismo, Rizzoli, Milano, 1990, p. 5. ISBN 88-17-84070-X

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“La Lega Nord, che si autosbandiera come guardiana della legalità più intransigente, su questa vicenda [delle quote latte] preferisce casualmente chiudere non uno ma entrambi gli occhi.”

Giuseppe Ruvolo (1951) politico italiano

citato in Quote latte: Ruvolo(Udc), Galan mantenga linea di rigore non ceda a lobby splafonatori http://www.ilgiornaledipozzallo.net/33786/quote-latte-ruvolo-udc-galan-mantenga-linea-rigore-non-ceda-a-lobby-splafonatori/, ilgiornaledipozzallo. net, 14 luglio 2010

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“Mussolini stesso con grande energia ha creato una forma di governo sorretta dalla spada, dalla violenza e dal pervertimento politico. Il vigore delle sue vedute, la potenza dei suoi sradicati seguaci hanno soppresso la democrazia in Italia.»”

Giacomo Matteotti (1885–1924) politico e antifascista italiano

da Machiavelli, Mussolini and Fascism, English life, luglio 1924, pp. 87 e sgg., citato in M. Canali, Il delitto Matteotti Bologna, Il Mulino, 1997

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“Io ho creduto alla guerra nel 14 e nel 15 – ma dal 16 a ora la mia repugnanza e la mia disillusione son andate crescendo gigantescamente. E oggi, come te, maledico e condanno ciò che esaltai. […] L'orrore ci ha insegnato quel che veramente siamo.”

Giovanni Papini (1881–1956) scrittore, poeta e aforista italiano

Origine: Dalla lettera ad Aldo Palazzeschi, 9 luglio 1920. Citato in Franco Contorbia, Su Palazzeschi "politico"; in L'opera di Aldo Palazzeschi, Atti del convegno internazionale, a cura di Gino Tellini, Olschki, Firenze, 22-24 febbraio 2001, p. 178

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“[Sugli attentati del 22 luglio 2011 in Norvegia] Ciononostante, poiché la strage si è consumata in 30 minuti, c'è da chiedersi comunque perché il pluriomicida non sia stato minimamente contrastato dal gruppo destinato allo sterminio. Ragioniamo. Cinque, sei, sette, dieci, quindici persone, e tutte disarmate, non sono in grado di annientare un nemico, per quanto agisca da solo, se questo impugna armi da fuoco. Ma 50 – e sull'isola ce n'erano dieci volte tante – se si lanciano insieme su di lui, alcune di sicuro vengono abbattute, ma solo alcune, e quelle che, viceversa, rimangono illese (mettiamo 30 o 40) hanno la possibilità di farlo a pezzi con le nude mani. […] Ma è incredibile come, in determinate circostanze, ciascuno pensi soltanto a salvare se stesso, illudendosi di spuntarla, anziché adottare la teoria più vecchia (ed efficace) del mondo: l'unione fa la forza. […] Evidentemente l'uomo non ha, o forse ha perso nei secoli, l'abitudine e l'attitudine a combattere in favore della comunità della quale pure fa parte. In lui prevalgono l'egoismo e l'egotismo. Non è più capace di identificarsi con gli altri e di sacrificarsi per loro, probabilmente convinto che loro non si sacrificherebbero per lui.”

Vittorio Feltri (1943) giornalista italiano

Origine: Da http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=12GIET Il Giornale, 25 luglio 2011.

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“Enzo Biagi da 40 anni occupa tutti gli spazi in tv, senza lasciare nemmeno una serata libera. È come il confetto Falqui, basta la parola, e non certo perché stimoli certe funzioni come quel prodotto…”

Maurizio Gasparri (1956) politico italiano

Ansa, 23 luglio 2002
Origine: Citato in Marco Travaglio, "Carta Canta - Il delitto Biagi/3" http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/14-nov/14-nov.html, la Repubblica, 14 novembre 2007

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“Non ho un'ammirazione incondizionata per Fellini. Potrei usare una bandiera: Strada no, Vitelloni sì. Ma credo che se ci si lasciasse completamente andare, Otto e mezzo apparirebbe, aldilà dei pregiudizi e delle reticenze, come un oggetto prodigioso. Una fantastica generosità, un'assenza totale di precauzioni e d'ipocrisia, una sincerità evidentemente priva di compiacimento e un grande coraggio artistico e finanziario caratterizzano questa impresa stupefacente. […] Otto e mezzo, intellettualmente ed esteticamente, è uno sforzo lirico, patetico e forsennato verso l'unità, al di là delle contraddizioni e degli ostacoli interni o esterni. Da questa permanente inquietudine nasce un'opera, da questa follia barocca un'architettura molto ben congegnata, in un'appassionata negazione delle convenzioni e dei valori consolidati, in una ricerca neo-francescana, al di là delle false ricchezze, d'una specie di equilibrio. Io non amavo né La strada né Cabiria. Fellini riprende, riesamina senza pietà tutto ciò che ha detto fino ad ora con la follia e il movimento di Vitelloni e dello Sceicco bianco. Non credo che si tratti di un gusto per l'auto-citazione. […] Fellini affila il suo coltello contro se stesso. Così facendo supera le proprie angosce, e quelle di ogni uomo di cinema, traumatizzato […] dallo stato d'inferiorità e di soggezione in cui vegeta, come un pesce delle caverne, l'arte di fare dei film.”

Pierre Kast (1920–1984) regista francese

da Cahiers du Cinéma, 145, Parigi, luglio 1963
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, p. 109 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA109. ISBN 8876059318

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“Sono il sole e l'allodola. | E sono questa luce rosargento | che libera il mattino dal suo peso. | E m'è serena cosa anche il cipresso | che tenta il mio pensiero alla quiete suprema.”

Carlo Martini (critico letterario) (1908–1978) critico letterario italiano, poeta italiano

da Primavera http://digiteca.bsmc.it/pub/images/materiale_a_stampa/periodico/Meridiano%20di%20Roma/TO00188771_1942_00029/TO00188771_1942_00029_005.jpg, Meridiano di Roma, 19 luglio 1942, p. 5
Citazioni di Carlo Martini

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“Io sono con Berlusconi: Berlusconi mi dice quello e io faccio quello. Io sono… Io sono un fan, dipendente e fanatico, ehm, chiamalo come vuoi. [Alla domanda del conduttore] Anche schiavo, ma sì, mettiamoci pure schiavo.”

Antonio Razzi (1948) politico italiano

Origine: Da La Zanzara del 17 luglio 2014, audio disponibile su video.repubblica.it http://video.repubblica.it/politica/razzi-fi-il-senato-sarebbe-una-casa-chiusa-fenomenale/173029/171589

“Da domani vedremo il futuro che si costruirà.”

Cesara Buonamici (1957) giornalista italiana

da TG5, 5 luglio 2015
Precisare meglio

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“[sui fatti di via Bellerio] I poliziotti vengono e picchiano deputati della Lega. Per quanto tempo ancora la Padania dovrà sopportare che i suoi figli vengano aggrediti e minacciati dall'imperialismo romano? Per quanto tempo potremo essere giudicati da magistrati razzisti?”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

citato in Zuffa con la Digos, Bossi condannato https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/23/Zuffa_con_Digos_Bossi_condannato_co_0_9807231725.shtml, Corriere della sera, 23 luglio 1998

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“I giudici di Mani pulite vanno arrestati, sono un'associazione a delinquere con licenza di uccidere che mira al sovvertimento dell'ordine democratico.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

16 luglio 1994
Da programmi televisivi
Origine: Citato in Marco Travaglio, Ad personam, Chiarelettere, Milano, 2010, p. 59. ISBN 978-88-6190-104-9.

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“Ho il cervello come una noce fresca e aspetto una martellata che deve aprirlo.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

23 luglio 1894; Vergani, p. 79
Diario 1887-1910

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“Noi, il popolo, fummo negati persino il diritto di nominare la parola pace o partigiani della pace, e tutti coloro connessi con loro finivano a soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e dopo l'alba di 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e sono stati sin d'allora in marcia verso la via della libertà.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Principles of 14th July revolution
Variante: A noi, al popolo, fu negato persino il diritto di nominare la parola pace o partigiani della pace e chiunque fosse connesso con loro doveva soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora, dopo che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e che è sorta su di noi l'alba del 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e sono stati sin d'allora in marcia verso la via della libertà.

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“L'indipendenza economica è uno degli scopi principali della Rivoluzione del 17 luglio. Ciò significava nulla di meno della liberazione delle risorse petrolifere del paese che sono la fonte fondamentale dei redditi.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Economic independence is one of the main aims of the July 17 Revolution. This meant nothing less than the liberation of the country's oil resources, being the basic source of income.
Variante: L'indipendenza economica è uno degli scopi principali della Rivoluzione del 17 luglio. Ciò significava niente meno della liberazione delle risorse petrolifere del paese, essendo la fonte fondamentale dei redditi.

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“Sapete che le donne prima della Rivoluzione [del 17 luglio 1968] erano in una situazione sociale ed economica simile a quella delle donne nel Terzo Mondo in generale. Ma la posizione delle donne è cambiata notevolmente, non in termini di progresso graduale e relativo, ma il cambiamento è stato sbalorditivo. Lungo la sua lunga storia, il Partito Ba'th Socialista Arabo si è sforzato a istruire le donne riguardo l'importanza della loro integrazione con gli uomini in tutti gli aspetti umani, politici e sociali.”

Saddam Hussein (1937–2006) politico iracheno

Variante: Sapete che le donne prima della Rivoluzione [del 17 luglio 1968] erano in una situazione sociale ed economica pressoché simile a quella delle donne nel Terzo Mondo in generale. Ma la condizione delle donne è cambiata notevolmente, non in termini di progresso graduale e relativo, ma piuttosto il cambiamento è stato tangibile. Nel corso della sua lunga storia, il Partito Ba'th Socialista Arabo si è sforzato di illuminare le donne sull'importanza della loro integrazione con gli uomini in tutti gli aspetti umani, politici e sociali.

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“A noi, al popolo, fu negato il diritto anche solo di accennare alla parola pace o partigiani della pace e chiunque fosse connesso con loro doveva soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora, dopo che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e che è sorta su di noi l'alba del 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e d'allora si sono messi in marcia sul cammino della libertà.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

We, the people, were denied of the right even to mention the word peace or peace partisans and everyone related to them had to suffer from imprisonment as if it were an unpardonable crime. But now, after the people have been liberated from slavery, and after July 14 ha dawned on us, this Republic and her sons have been liberated and have been marching on the path of freedom ever since.
Principles of 14th July revolution

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“[Sul rastrellamento del Velodromo d'Inverno. ] È stata la Francia che ha organizzato il rastrellamento e la deportazione e, quindi, per quasi tutti, la morte di 13.152 persone di fede ebraica, arrestandole il 16 e il 17 luglio nelle loro abitazioni.”

Emmanuel Macron (1977) 25° Presidente della Repubblica francese

Origine: Citato in Macron si è scusato a nome della Francia per un brutto fatto della Seconda guerra mondiale http://www.ilpost.it/2017/07/17/macron-velodromo-inverno/, Il Post.it, 17 luglio 2017.

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“Si parla molto di più del cinquantenario dell'indipendenza indiana a Londra che a Nuova Delhi o a Bombay. Là si ricorda l'inizio della ritirata imperiale, cominciata nell'agosto del '47 a Nuova Delhi e conclusasi neppure due mesi fa, il 1 luglio del '97, mezzo secolo dopo, a Hong Kong. Una lunga cavalcata nostalgica a ritroso. La Gran Bretagna ha la rievocazione facile. Non deve fare bilanci. Li ha già fatti. Se qualcuno, a Londra, vuol proprio tirare le somme, non gli riesce certo difficile sottolineare i risultati negativi di questi cinquant'anni postcoloniali dell'India. Così facendo, si può implicitamente rivalutare il tempo del Britsh Raj. È però un esercizio rischioso: è ridicolo giocare con la storia. La storia consente invece qualche considerazione su ciò che accadde realmente nell'estate del '47. Si può ricordare che l'impero britannico, seguendo un'abitudine (non solo) coloniale consolidata, si prodigò nell'accentuare l'ostilità tra indù e musulmani. Divise per governare. Si può altresì rammentare che gli inglesi se ne andarono (in anticipo sulla data prevista) come da una nave che affonda. Fu esemplare la decisione di decolonizzare, ma non certo il calendario precipitoso, dopo due secoli di dominio. Il 15 agosto '47 resta una data importante non solo perché ha visto nascere la 'più grande democrazia del mondo', ma perché ha dato il via al processo di decolonizzazione, che ha cambiato la faccia del mondo. Winston Churchill detestava l'India e gli indiani, e non lo nascondeva.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
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“In questo momento, mia cara Miledy, interpreto la vostra amicizia, poiché mi scrivete ogni cosa, mentre che tutti i miei corrispondenti si, vedendo la mia inutilità e temendo di compromettersi. Io però spero che la mia buona amica Emma non mi affatto, benché io sia rilegata a Palermo. Ciò farà epoca. Dal canto mio non crediate affatto che non abbia voluto venire per qualche motivo, o capriccio. Vi sono stata indotta da più ragioni. D'altra parte non volendomi nessuno ho temuto far torto all'affetto ed all'entusiasmo che il re ispirerà, e che non è l'istesso per me. Infine, mille motivi di prudenza m'han fatto una legge che mi addolora grandemente. Continuerò a profittare della vostra amicizia, indirizzandovi le mie differenti lettere e ordinando agli altri che ve le portassero da parte mia. Voglio augurarmi che le cose s'accomoderanno col cardinale ma prevedo delle tempeste ed allora mi rimpiangeranno. Infine, il mio cuore trabocca ed avrei molto a dirvi. Addio, mia cara Miledy, compiangetemi e non mi dimenticate. Vi scongiuro farmi sapere tutte le cose che succederanno.
Credetemi di cuore e per la vita la vostra affettuosa e riconoscente amica — Carolina.”

Maria Carolina d'Asburgo-Lorena (1752–1814) regina consorte di Napoli e Sicilia, moglie di Ferdinando I delle Due Sicilie

dalla lettera del 2 luglio 1799, pp. 91-92
Carteggio di Maria Carolina Regina delle due Sicilie con Lady Emma Hamilton

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