Frasi su mito
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“Il materialismo dialettico «cristallino» eliminerà totalmente il «mito». Ma eliminerà anche la MORTE? Fino allora rimane il mistero − e Dio.”

Klaus Mann (1906–1949) scrittore tedesco

da Nota di Diario del 24 Luglio 1934, Olanda, p. 206
La peste bruna. Diari 1931-1935

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“Ritengo che lo scrittore moderno debba vivere tutto in pubblico, in compagnia dialogata con gli altri, fuori del mito del ritegno.”

Guido Piovene (1907–1974) scrittore e giornalista italiano

La coda di paglia

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“Nella sinistra italiana, e quindi nel Pci, c'era un atteggiamento oggettivamente ostile nei confronti dell'omosessualità. Mi sembra fin troppo semplice ed ovvio citare la tessera negata del partito a Pier Paolo Pasolini, le mille difficoltà di Luchino Visconti… [La ragione] non era tanto una questione legata al moralismo. Si pensava che gli omosessuali fossero ricattabili e che, per essere tollerati dalla polizia, potessero essere "usati."”

Diego Novelli (1931) politico e giornalista italiano

C'era di mezzo il mito della "vigilanza rivoluzionaria", insomma.
Origine: Citato in Paolo Conti, «Quella Torino in cui era vietato parlare dell'omosessualità» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/agosto/14/Quella_Torino_cui_era_vietato_co_8_120814014.shtml, Corriere della Sera, 14 agosto 2012, p. 22.

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“Marco Pannella era già un mito quando lo conobbi. Erano gli anni '70 e il suo impegno sui diritti civili mi faceva riflettere mentre studiavo medicina all'Università Cattolica e proprio da studente lo incontrai la prima volta. Mi emozionai quando nel 2006, ritornato in Italia, raccontò quel nostro primo incontro a mia figlia che lo guardava come si guarda un saggio da ascoltare con rispetto. La stima per Marco si è accompagnata in questi ultimi anni alla gratitudine per avermi permesso di condividere alcuni progetti e momenti di grande intensità. Come potrei dimenticare quando mi venne a prendere per accompagnarmi a casa di Pier Giorgio Welby, dove incontrai Pier Giorgio e Mina, o quando mi chiuse nel salotto di casa mia per ore per cercare di convincermi a entrare nel Partito Radicale prima delle elezioni per il Parlamento Europeo nel 2009. O la marcia per la giustizia nel dicembre 2013, quando Marco si presentò con l'immancabile sigaro e un cappello da babbo natale con scritto sopra "Amnistia". Non eravamo sempre d'accordo ma io gli ho voluto un grandissimo bene e so che ero ricambiato. A volte mi sgridava perché non condivideva alcune mie decisioni. Io non ebbi mai il coraggio di sgridarlo sulle scelte politiche ma, ogni tanto, mi prendevo la libertà di farlo in occasione degli scioperi della sete quando alcuni valori nel sangue, come la creatinina e l'azoto ureico, salivano pericolosamente mettendo a rischio la sua vita. Marco se la rideva e continuava a fumare. Testardo, risoluto, irremovibile, visionario. Ecco Marco siamo in tanti ad aver appreso qualcosa da te. Per quello che mi riguarda non dimenticherò mai che oltre le doti che tutti ti riconoscono avevi anche dolcezza e signorilità e quelle carezze che ogni tanto mi hai dato sul volto sono entrate nel mio cuore e le ricorderò per sempre.”

Ignazio Marino (1955) medico e politico italiano
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“La pace è sempre bella, | il mito del cielo significa pace e notte.”

7, p. 539
Foglie d'erba, I dormienti

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“La leggenda racconta che, in quegli anni lontani, alcuni dei musicisti eccezionali che componevano l'orchestra diretta dal celebre compositore Duke Ellington, fossero soliti rivolgere una domanda ad Ella Fitzgerald in persona, alla quale chiedevano con un tono reverenziale : “Ella, dammi un “La” per favore!”. Sempre la leggenda narra che così riuscissero ad accordare ottimamente i loro strumenti, utilizzando la perfetta intonazione della voce di una delle più grandi cantanti del mondo. Mito o realtà?”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: La leggenda racconta che, in quegli anni lontani, alcuni dei musicisti eccezionali che componevano l’orchestra diretta dal celebre compositore Duke Ellington, fossero soliti rivolgere una domanda ad Ella Fitzgerald in persona, alla quale chiedevano con un tono reverenziale : “Ella, dammi un “La” per favore!”. Sempre la leggenda narra che così riuscissero ad accordare ottimamente i loro strumenti, utilizzando la perfetta intonazione della voce di una delle più grandi cantanti del mondo. Mito o realtà?

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“[Su Patty Pravo] E' il sogno che si confonde con la realtà. E' la storia di una donna diventata un mito senza tempo.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: E’ il sogno che si confonde con la realtà. E’ la storia di una donna diventata un mito senza tempo.
Origine: Da Patty Pravo, una donna da sognare https://spettacolomusicasport.com/2017/08/05/patty-pravo-una-donna-da-sognare/, SpettacoloMusicaSport.com, 5 agosto 2017.

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“Ero un sessantottino che s'infilava nei cortei e occupava le aule dell'università. Frequentavo un comitato del movimento studentesco un po' stalinista dove vecchi partigiani ci incantavano con i loro racconti della resistenza. Il mito dell'azione è il più affascinante che ci possa essere per un ventenne. Rapì anche me. Fino a quando non divenne un ideale settario su cui cominciò ad aleggiare la tentazione della violenza.”

Philippe Daverio (1949) critico d'arte, giornalista e conduttore televisivo francese

Origine: Da un'intervista di Nicola Mirenzi, "La Le Pen è una malattia endemica della Francia". Intervista a Philippe Daverio https://m.huffingtonpost.it/amp/2017/04/23/la-le-pen-e-una-malattia-endemica-della-francia-intervista-a_a_22051838/, Huffington Post, 23 aprile 2017.

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“Gilles Villeneuve per me non era un mito, non poteva esserlo. Era il mio papà.”

Jacques Villeneuve (1971) pilota automobilistico canadese

Citazioni di Jacques Villenueve

“Sul Mortirolo (quota 1854) è nato il mito di Marco Pantani, quando il 5 giugno 1994 salutò tutti e andò in fuga nell'ultima parte della salita, passando in vetta con 10 minuti su Nelson Rodriguez, primo degli inseguitori.”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Aristotele in fuga sullo Stelvio. Lo spirito vitale del Giro d'Italia http://www.corriere.it/cultura/17_aprile_26/giro-d-italia-libro-volume-giacomo-pellizzari-29d373b8-2aa0-11e7-aac7-9deed828925b.shtml, Corriere.it, 26 aprile 2016

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“Francesco Totti è una leggenda. Per noi, per me che sono un ragazzo italiano e che comunque sono cresciuto un pò con il mito di Totti… vederlo ancora fare quelle giocate è una cosa veramente magnifica. Lui col pallone c'è nato e ci morirà. Sono cose che ha dentro e nessuno ci può arrivare.”

Federico Bernardeschi (1994) calciatore italiano

Origine: Citato in Ben Gladwell, Bernardeschi, la Toscana e il numero 10 http://it.uefa.com/uefaeuropaleague/news/newsid=2411137.html, Uefa.com, 5 ottobre 2016.

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“In Africa, dovunque crescano i baobab ci sono anche miti che spiegano la strana forma dell'albero. molte di queste leggende raccontano che il baobab è stato conficcato nel terreno a testa in giù, con le radici per aria. In Zimbabwe si racconta che, per via dei suoi molteplici usi, il baobab fosse diventato molto presuntuoso e che prendesse in giro tutti gli animali. ogni volta che Dio creava un nuovo essere vivente, il baobab lo criticava: la iena era brutta, la zebra buffa, la cicogna deforme. Stanco di questi commenti, Dio lo strappò dalla terra. Ma non voleva distruggere quell’albero così particolare, così lo inilò nella terra a testa in giù. Da allora il baobab non dà più fastidio. Un altro mito racconta che tanto tempo fa gli dèi piantarono il baobab nel bacino del fiume Congo. L’albero, però, si lamentava del clima, troppo caldo e umido. Gli trovarono posto sulle montagne della Luna, in Uganda, ma protestò perché aveva poco spazio. Allora gli fu assegnato un posto caldo e asciutto nella savana. A quel punto, però, il baobab pretendeva di avere un tronco possente per distinguersi. Il suo desiderio fu esaudito, ma arrivò subito una nuova richiesta: una corteccia morbida e frutti vellutati. Anche questa fu soddisfatta. All'ennesima pretesa, quella di avere fiori d’oro, la misura era colma: gli dèi lo strapparono dalla terra e ce lo inilarono a testa in giù. Da allora nessuno ha più sentito il baobab lamentarsi.”

David Signer (1964) etnologo, giornalista e scrittore svizzero
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“Colpita da due guerre mondiali, teatro di tre rivoluzioni, di un assedio senza uguali nella storia contemporanea (purghe, fame, devastazioni, terrore), perde infatti lo status di capitale, i suoi uomini migliori, il denaro, il potere e la gloria… Verso la metà del Novecento il mito di Pietroburgo era ormai tramontato. Della sua esistenza si poteva parlare in termini ipotetici, come se davvero si trattasse di una qualche leggendaria Atlantide.”

Solomon Moiseevič Volkov (1944) scrittore e musicologo russo

Origine: Da San Pietroburgo. [Da Pùškin a Bródskij, storia di una capitale culturale], citato in Franco Marcoaldi, San Pietroburgo Quel mondo perso fra catastrofe e mito https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/01/05/san-pietroburgo-quel-mondo-perso-fra-catastrofe.html, la Repubblica, 5 gennaio 1999.

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“Il mito emenda la precisione del concetto.”

Nicolás Gómez Dávila (1913–1994) scrittore, filosofo e aforista colombiano

Origine: Pensieri antimoderni, p. 86

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“Il mito rappresenta i fatti della mente resi manifesti in una finzione veritiera.”

Maya Deren (1917–1961) regista statunitense

in AA.VV., Il libro della mitologia, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018. ISBN 9788858021842

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“Il mio mito era Benvenuti. Quando ho iniziato a tirare di boxe volevo essere come Nino, anche se mio padre mi diceva sempre non illuderti. Come lui o Cassius Clay ne nasce uno ogni 100 anni!.”

Vito Antuofermo (1953) pugile italiano

Il punto di contatto con Nino arrivò indiretto. Quando battei Griffith nel '74. Emile era da poco uscito sconfitto contro Carlos Monzon, ai punti in 15 rounds.
Origine: Da un'intervista di Anita Madaluni e Luigi Panella Era un bullo, sfidò Hagler - Antuofermo: "Ora penso al cinema" http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2011/04/11/news/intervista_vito_antuofermo-14798998/, La Repubblica.it, 11 aprile 2011.