Frasi su radio
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“Il nazismo è stato un regime criminogeno e Hitler ha fatto azioni criminali. Ma in alcuni campi, come nell'ecologia ha fatto cose positive”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio 24, 2012; citato in Borghezio pro Hiltler: "Anche cose positive" http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/05/17/borghezio-hiltler-anche-cose-positive/197531/, ilfattoquotidiano. it

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“Ipocrita e arrogante, Enzo Biagi dà di cretino a chi studia il suo posto in palinsesto… Biagi è un mostro sacro degli affari suoi e un ipocrita. Dice che vuole continuare a fare il testimone del suo tempo, raccontando storie, e non il protagonista di un caso personale. Intanto però soffia sul fuoco, restringe ogni spazio di mediazione, punta al carisma del martire, e dà fiato alla tromba, anzi al trombone: mi cacciano, mi spostano dal 'miò orario, sono liberticidi. E arrogante: dice infatti Biagi che è un comportamento da 'cretinì spostare di una virgola o di un'ora il suo programmino su Rai1, e tratta con disprezzo e insopportabile sussiego il mite Fabrizio Del Noce. Questo mostro sacro degli affari suoi dovrebbe imparare a essere più parco di aggettivi, di contumelie, di isterismi politici. Quando gli hanno negato la cattedra epistolare di Indro Montanelli al 'Corriere della Sera', preferendogli Paolo Mieli che rompe meno le palle di uno il cui orizzonte sono le solite mille camere in cui guardava la Storia in cammino, lasciandosi a sua volta guardare da Lei, Biagi non ha dato di cretino a Ferruccio de Bortoli, direttore del giornale di via Solferino, e tanto meno a Cesare Romiti, il suo editore, quello che gli passa la mesata come succede a noi tutti e che mette i capitali per produrre e diffondere la tribuna dei suoi ricordi. Ha solo contrattato un altro posto in palinsesto, chiedendo che le sue coloriture strettamente personali, e strettamente provinciali, finissero la domenica in prima pagina. Con giubilo suo superiore a quello dei lettori, forse. Anche l'orario della sua rubrichina è tutt'altro che suo. È nostro, perché paghiamo. E di chi amministra la Rai per volontà del Parlamento (fatto surreale, perché la Rai andrebbe privatizzata e lì vedremmo se davvero un Murdoch lascerebbe per 41 anni al suo posto l'omino in bianco che lava più bianco). Oltre tutto quello spazio in palinsesto è di Berlusconi, come al solito e come tutto ormai in Italia, perché è sulla sua rete ammiraglia, Canale 5, che andò in onda prima del Fatto il programma d'informazione Radio Londra, in quello stesso identico orario, ma preceduto non dal primo telegiornale italiano bensì dal quiz Tra moglie e marito. Anche il segnale orario del rubrichista-martire, le cui opinioni sono come scrive Francesco Merlo 'indifferenti', è dunque copiato. Altro che suo. Biagi lo difendiamo e lo difenderemo se qualcuno lo vuole cacciare perché gli sta antipatico il governo, ma se si caccia da solo per cupidigia di eroismo, dopo 41 anni in cui di cupidigie se ne è levate tante, con tutti i regimi, allora sono affaracci suoi… È Biagi che si caccia da solo per biechi interessi di bottega”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

da Il Foglio, 23 maggio 2002

“[Monica Cirinnà] Questa qui mi sembra un po' la donna del capitolo diciassettesimo dell'Apocalisse, no? La Babilonia, insomma. Che adesso brinda. Brinda prosecco alla vittoria. Signora, arriverà anche il funerale, stia tranquilla. Glielo auguro il più lontano possibile, ma arriverà anche quello.”

Livio Fanzaga (1940) presbitero italiano

da Radio Maria, 3 febbraio 2016
Origine: Citato in Gisella Ruccia, Padre Livio Fanzaga: "Cirinnà? Arriverà anche lei ai funerali. È la Babilonia". Che simboleggia la meretrice http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/02/03/padre-livio-fanzaga-choc-cirinna-arrivera-anche-lei-ai-funerali-dietro-ddl-ce-anche-la-pascale/475412/, ilfattoquotidiano.it, 3 febbraio 2016.

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“E poi gli africani sono africani, appartengono a un etnia molto diversa dalla nostra. Non hanno prodotto grandi geni, basta consultare l'enciclopedia di Topolino. Diciamo che io ho un pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano.”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio 24, 2013; citato in Borghezio cacciato dal gruppo degli euroscettici al Parlamento europeo per gli insulti alla Kyenge http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/borghezio_cacciato_dal_gruppo_degli_euroscettici_al_parlamento_europeo_per_gli_insulti_alla_kyenge/notizie/287369.shtml, Ilmessaggero.it, 3 giugno 2013

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“Il cardinale [Dionigi Tettamanzi] è lontano dal sentire collettivo, quando si ostina a rappresentare i rom come le vittime del sistema invece che la causa di molti problemi. A Radio Padania hanno chiamato molti ascoltatori cattolici che dicono: "le guance da porgere sono finite."”

Matteo Salvini (1973) politico italiano

Origine: Citato in La Padania attacca Tettamanzi: "Ma è un vescovo o un imam?", La Repubblica http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/immigrati-8/lega-contro-tettamanzi/lega-contro-tettamanzi.html, 7 dicembre 2009.

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“[A proposito del protocollo RSS] Nel vecchio sistema delle comunicazione di massa eri principalmente limitato dalla quantità di spazio nelle onde radio. Puoi spedire solo 10 canali attraverso le onde radio per ricevere la televisione. Con i cavi puoi anche arrivare a 500 canali. In Internet tutti hanno un canale. Tutti possono avere un blog. Tutti hanno un modo per esprimersi. Quindi quello che vedi ora non è una questione su «chi ha accesso alle onde radio?». La domanda è «chi prende il controllo dei mezzi con cui trovi le persone?». Abbiamo iniziato a vedere il potere centralizzarsi in siti come Google, questa sorta di portinai che ti dicono dove trovi in Internet dove vuoi andare. La gente che ti fornisce le tue fonti delle notizie. Quindi il problema non è che solo certe persone abbiano la possibilità di parlare, ora tutti hanno la possibilità di parlare. È una questione di «chi viene ascoltato?»”

Aaron Swartz (1986–2013) programmatore, scrittore e attivista statunitense

In the old system of broadcasting you're fundamentally limited by the amount of space in the airwaves. You know, you could always send out 10 channels over the airwaves for televisions right away even with cables you have 500 channels. On the Internet everybody can have a channel. Everyone can get a blog or a myspace page. Everyone has a way of expressing themselves. And so what you see now is not a question of «who gets access to the airwaves?». It's the question of «who gets control over the ways you find people?» You know you started seeing power centralizing in sites like Google, these sort of gate keepers that tell you where on the Internet where you want to go. The people who provides you, your sources of news information. So it's not you know, only certain people have a license to speak now everyone has a license to speak. It's a question of «who gets heard?».
Origine: Il Really Simple Syndication
Origine: Da un'intervista del 2007; visibile in Aaron Swartz - The Network Transformation https://www.youtube.com/watch?v=CzNXDdjtXQI, youtube,com.

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“Sai come si suicida un argentino? Si arrampica sul proprio ego e poi si butta giù.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

da un'intervista condotta da Valentina Alazraki, Radio Vaticana
Citazioni tratte da interviste

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“Tu ti nascondi dietro il nome di una religione perché devi curarti delle patologie.”

Fabio Volo (1972) attore, scrittore e conduttore radiofonico italiano

dal programma radiofonico Volo del Mattino, Radio Deejay, 15 marzo 2016

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“Onestamente ho sempre dato priorità alla televisione. Ho iniziato a fare la radio a fine anni 70 perché non c'era la possibilità di fare tv tutti i giorni. […] L'unico modo per avere una palestra quotidiana era la radio; feci un provino in una piccola radio e fui preso. Da lì ho scoperto che la radio è una palestra meravigliosa per poter fare la televisione, ma sono due mondi completamente diversi, anche se entrambe le cose sono un grande divertimento.”

Amedeo Sebastiani (1962) presentatore italiano

Citazioni di Amedeus
Origine: Dall'intervista di Massimo Galanto, Amadeus a TvBlog: "Tale e quale show mi ha rilanciato? È servito, ma i quiz li faccio dal 1999!" http://www.tvblog.it/post/640950/amadeus-tale-e-quale-show-mi-ha-rilanciato-reazione-a-catena-quiz-rai1, Tvblog.it, 19 settembre 2014.

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“Molte sue idee sono buone, alcune ottime. È per colpa dell'invasione degli immigrati se poi sono sfociate nella violenza.”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio 24, 2011; citato in Borghezio: Idee di Breivik condivisibili E Calderoli chiede scusa alla Norvegia http://www.repubblica.it/politica/2011/07/26/news/borghezio_norvegia-19635604/, Repubblica. it, 26 luglio 2011

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“[Intervento sull'abolizione del reato di clandestinità] L'impressione che io e i miei colleghi abbiamo avuto è che i colleghi che ci hanno preceduto [alludendo ai senatori della Lega Nord] o non sanno di cosa stiamo parlando, oppure lo sanno benissimo, però, svolgendo il loro preciso ruolo di sollecitatori delle pance del proprio elettorato, sono disposti a sostenere le più grandi falsità e bugie pur di riuscire a mantenere il consenso, che evidentemente sentono che si sta sgretolando. […] Se un collega della Lega o di Forza Italia è in grado di dimostrare che l'articolo 10‑bis del decreto legislativo n. 286 del 1998, inserito nell'anno 2009 con il «pacchetto Maroni», è servito a scoraggiare l'arrivo di un solo cittadino extracomunitario clandestino o è servito o serve tutt'ora all'espulsione effettiva di un solo clandestino, cortesemente ci porti le prove. Quello che sostengo, a differenza di chi mi ha preceduto e magari mi seguirà, è che io posso dire la verità. Anche per la mia esperienza personale – sono un modesto avvocato di provincia, difensore d'ufficio talvolta di imputati per il reato di cui all'articolo 10-bis davanti ai giudici di pace del Salento, la terra da cui provengo – vi assicuro che, in anni di esercizio professionale, commentando con colleghi, con magistrati, con poliziotti costretti a venire a testimoniare di aver trovato quel clandestino sbarcato dal gommone a una data ora, ovviamente con costi e con sovraccarico di lavoro per le cancellerie e per i fax da mandare ai CIE e ai CARA (un lavoro incredibile e un dispendio di energie), tutti quanti in udienza ci chiedevamo: a che serve questa norma, questo reato? Non serve a niente. Lo sapete anche voi che la sanzione applicabile, superstite alle varie censure che la Corte costituzionale e le Corti europee hanno ovviamente dovuto pronunciare rispetto al testo originario, oggi è solo un'ammenda pecuniaria di 5.000 euro, e sapete benissimo che non viene mai recuperata: non è stato recuperato un euro dalle persone condannate per il reato di clandestinità. Il reato di clandestinità non serve ad espellere nessuno. Cari radioascoltatori di Radio Padania, se mai avrete la possibilità di ascoltare questa voce, dopo aver preso in considerazione quello che i vostri rappresentanti hanno detto legittimamente… Scusate, siccome Radio Padania la pago anch'io, perché gode di finanziamenti pubblici, mi piacerebbe avere spazio - uno contro dieci che hanno parlato - anche su quel canale comunicativo, che merita di essere considerato. Cari ascoltatori di Radio Padania, sappiate che l'articolo 10-bis della legge Bossi-Fini, che probabilmente il Senato oggi proverà ad abrogare, non serve a niente. È un articolo inutile, perché non serve a scoraggiare l'arrivo di clandestini. La prova è nei dati e nei fatti. Dal 2009 il numero di arrivi clandestini non è diminuito in alcuna maniera.”

Maurizio Buccarella (1964) avvocato e politico italiano

Origine: Dall'intervento al Senato durante la seduta n. 165 del 14 gennaio 2014 della XVII Legislatura - Resoconto stenografico dell'Assemblea http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=17&id=00734924&part=doc_dc-ressten_rs-ddltit_rdddddl925ecpdncemap-intervento_buccarellam5s&parse=no&stampa=si&toc=no.

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“Io voglio la rivoluzione nei confronti della televisione, della radio, dei giornali, perché continuano ad infangare la Lega! È tempo di zittire, dobbiamo mettere i turaccioli in bocca e su per il culo! Non li voglio più!”

Giancarlo Gentilini (1929) politico italiano

da La Procura di Venezia indaga su Gentilini http://tribunatreviso.repubblica.it/dettaglio/articolo/1521850, La Tribuna di Treviso; Video su Youtube http://www.youtube.com/watch?v=_WCZNQJkV3E, 14 settembre 2008

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“Quando Pavarotti canta, il sole si alza sul mondo.”

Carlos Kleiber (1930–2004) direttore d'orchestra tedesco

citato in RadioTre Suite http://www.radio.rai.it/radio3/radio3_suite/view.cfm?Q_EV_ID=240719&Q_PROG_ID=68, 28 febbraio 2008

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“A volte è indispensabile cominciare per completare, se si aspetta di essere assolutamente pronti, non si finisce mai.”

Linus (deejay) (1957) conduttore radiofonico italiano

da Memories, m2o Radio, 25 settembre 2016, ore 07.37
Citazioni di Linus
Origine: Citazione di Linus, Memories http://www.m2o.it/special/memories-reloaded/, m2o.it, 25 settembre 2016.

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“Oltre a ciò che tutti sanno di un cane pechinese | vi dico davvero che quello zero di vituccia evanescente nelle mie palme | è stato niente di più e niente di meno che il puro amore stesso, | è stato sì, davvero, quel certo amore che con devota estasi | ed in lotte strazianti brama e insegue l'anima assetata | perché vuole fiammeggiare come roveto, | perché vuol boccheggiare come i pesci di Francesco. | Eccolo, è qui, ingenuo e minuto, scintillante e trasparente | come un pizzico di radio attivo estratto da centinaia di quintali di pece. | Non ha niente, né cervello né cuore, è solo amore, | più non ci sono ragioni o istinti, c'è solo l'amore. | Non ha neppure vita più, nemmeno vuole vivere, solo amare vuole. | Amore senza anima, senza sensi, senza vita. | In verità vi dico che anche a noi uomini farebbe bene amare così. | Lo so, vorremmo amarci, amare gli uni e gli altri e non noi stessi, | gli uni e gli altri e non quell'io fastidioso al quale siamo legati a vita. | Sarebbe bello amare, amare un altro e non compiangere sempre noi stessi. | So che siete buoni, ragazzi, buoni sotto quelle larve sfigurate dalla cattiveria. | Attendi, è vero, mio assassino, attendi, è vero, la mia morte? | Sarebbe bello amare, sarebbe bello, ma tu ti tormenti mentre sai che vivo. | Tutti aspettate insieme con me il momento d'amarmi, | ma morire io devo perché voi possiate amarmi, ricordarmi con lacrime.”

Frigyes Karinthy (1887–1938) scrittore, poeta e drammaturgo ungherese

da Tommy, Monologo ingenuo sul cuore di un cane
Origine: In Mario De Micheli e Eva Rossi, Poesia ungherese del Novecento, Schwarz editore, Milano, 1960, p. 94.

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“Eppure, dal 2002 a oggi, il tifoso interista, ancora scioccato forse da quel maledetto 5 maggio, ha smesso di guardare il mondo con occhi sinceri e ha creato una realtà virtuale all'interno della quale ha accettato di diventare il prototipo del grillino perfetto […] Le notizie degli ultimi giorni – con ampia e documentata e ridicola polemica sui presunti errori commessi dall'arbitro Rizzoli durante la partita vinta domenica scorsa dalla Juventus sull'Inter per 1-0 – sono soltanto la coda di un problema più grande che affonda le radici in un momento preciso della nostra vita calcistica: quando, nel 2006, venne istruito un processo farsa contro la Juventus, in cui tutte le frustrazioni degli anti casta del calcio italiano vennero prima abilmente trasformate in illeciti sportivi e poi amabilmente trasferite in forma di gogna in tutti i talk-show. Fu in quel preciso momento che il tifoso medio interista – che grazie al supporto decisivo di un interista piazzato al vertice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Guido Rossi) riuscì a vincere un campionato a tavolino (2005/2006) e uno successivo nell'anno in cui la Juventus fu mandata in B (2006/2007) – scelse di alimentare il circo mediatico sportivo portando in prima serata e sulle prime pagine dei giornali le chiacchiere da bar, facendole uscire dai confini delle serate con Aldo Biscardi con lo stesso effetto che si avrebbe oggi se in prima serata venissero riproposte le telefonate registrate senza filtri da Radio Radicale ai tempi di Radio Parolaccia.”

Claudio Cerasa (1982) giornalista e blogger italiano

“La radio e il cinema sono tra quei grandi automi che sempre più si occupano di dilettare le masse.”

Friedrich Georg Jünger (1898–1977) scrittore tedesco

cap. XLI, p. 192
La perfezione della tecnica

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“Caro Bettino, come ti ho accennato verbalmente, Radio Fante ha annunciato che dopo la visita a Torino, Guffanti e Cabassi, la Polizia tributaria si interesserà a me… Ti ringrazio per quello che crederai sia giusto fare.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1980
Origine: Da una lettera inviata a Bettino Craxi, allora leader del PSI; citato in Marco Travaglio, Berlusconi, storia dell'evasore-corruttore da Craxi a Mills http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/08/berlusconi-storia-dellevasore-corruttore-da-craxi-a-mills, IlFattoQuotidiano.it, 8 agosto 2013.

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“BIANCO- Non mi pare proprio. Lei lo vede, Gesù?
NERO- No. Non lo vedo.
BIANCO- Però ci parla.
NERO- Ogni santo giorno.
BIANCO- E lui parla con lei.
NERO- Mi ha parlato. Si.
BIANCO- Ma lei lo sente? Sente proprio la sua voce?
NERO- No, non sento la sua voce. Non sento neanche la mia, se è per questo. A lui però l'ho sentito.
BIANCO- Bè, allora Gesù non potrebbe essere soltanto nella sua testa?
NERO- Infatti è nella mia testa.
BIANCO- Allora non capisco cos'è che sta cercando di dirmi.
NERO- Lo so che non capisci, zuccherino. Sta' a sentire. La prima cosa che devi tenere presente è che io, nella testa, non ho manco un pensiero originale. Se non ho dentro la scia del profumo della divinità, allora non mi interessa.
BIANCO- La scia del profumo della divinità.
NERO- Esatto. Che te ne pare?
BIANCO- Non è male.
NERO- L'ho sentito alla radio. Da un predicatore nero. Ma il punto è che ci ho anche provato a fare nell'altro modo. E mica a spizzichi e bocconi, eh. Dico proprio benda sugli occhi, briglia sciolta e via a correre in mezzo ai boschi. Oddio. Ci ho provato eccome. Se trovi un cristiano che ci ha provato più di me, mi piacerebbe conoscerlo. Mi piacerebbe davvero. E secondo te che cosa ci ho guadagnato?
BIANCO- Non lo so. Che cosa ci ha guadagnato?
NERO- La morte in vita. Ecco cosa ci ho guadagnato.
BIANCO- La morte in vita.
NERO- Esatto. Ero un cadavere ambulante. Così morto che non sapevo manco stendermi nella tomba.”

The Sunset Limited

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“Disse che ero un grande patriota. Poi, grazie a Voice of America, alla Bbc e a Radio Australia, quando incontrai Pol Pot quell'ultima volta, sapevo con certezza una cosa: era un assassino. Non quello dei miei figli. Fingeva che fossero al sicuro. Ma sapevo già che aveva ucciso dei compatrioti innocenti, quindi non potevo appoggiarlo.”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

He said that I was a great patriot. But thanks to Voice of America, BBC and Radio Australia, when I met Pol Pot that last time, I did know one thing: He was a killer. Not the killer of my children. He pretended they were safe. But I knew already he had killed innocent compatriots. So I could not be happy with him.
Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Disse che ero un grande patriota. Poi, grazie a Voice of America, alla Bbc e a Radio Australia, quando incontrai Pol Pot quell'ultima volta, sapevo con certezza una cosa: era un assassino. Non quello dei miei figli. Fingeva che fossero al sicuro. Ma sapevo già che aveva ucciso dei compatrioti innocenti, quindi non potevo appoggiarlo.

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“Una radio — una radio domenicale — eruttava una canzonetta nordamericana, su un ritmo isterico, un agitarsi schifoso di scimmioni e bertucce ebbri. […] La nazione che aveva imputridito il mondo — che imputridiva la Spagna e la Russia stessa, i due soli paesi che fossero degni di interesse e di amore — saltava fuori a imputridire la sua ora suprema. Giungeva in buon punto per distruggere la solennità della sua ultima ora, per strappargli l'anima o per travestirla nel momento in cui era il suo più sacro diritto esser nel pieno possesso della propria anima, e della propria anima quale egli voleva che fosse. La cosa fu talmente tragica per Celestino che il sudore gli uscì dal torso e inzuppò la maglia di cellular, come il giorno in cui Ruiz l'aveva insultato in square Willette. I singhiozzi e i vomiti sonori continuavano togliendogli ogni coscienza di essere un essere umano, giacché la degradazione dell'essere umano che implicavano, secondo lui, era tale che chi li ascoltava cessava di essere un essere umano. E nondimeno intorno a quasi tutto il pianeta milioni di individui ascoltavano quella roba con piacere! La bassezza yankee, con una demoniaca abilità, aveva ovunque stuzzicato quello che l'uomo ha in sé di piu basso, per esasperarlo e talvolta rivelarlo a se stesso.”

Variante: Una radio — una radio domenicale — eruttava una canzonetta nordamericana, su un ritmo isterico, un agitarsi schifoso di scimmioni e bertucce ebbri. [... ] La nazione che aveva imputridito il mondo — che imputridiva la Spagna e la Russia stessa, i due soli paesi che fossero degni di interesse e di amore saltava — fuori a imputridire la sua ora suprema. Giungeva in buon punto per distruggere la solennità della sua ultima ora, per strappargli l'anima o per travestirla nel momento in cui era il suo più sacro diritto esser nel pieno possesso della propria anima, e della propria anima quale egli voleva che fosse. La cosa fu talmente tragica per Celestino che il sudore gli uscì dal torso e inzuppò la maglia di cellular, come il giorno in cui Ruiz l'aveva insultato in square Willette. I singhiozzi e i vomiti sonori continuavano togliendogli ogni coscienza di essere un essere umano, giacché la degradazione dell'essere umano che implicavano, secondo lui, era tale che chi li ascoltava cessava di essere un essere umano. E nondimeno intorno a quasi tutto il pianeta milioni di individui ascoltavano quella roba con piacere! La bassezza yankee, con una demoniaca abilità, aveva ovunque stuzzicato quello che l'uomo ha in sé di piu basso, per esasperarlo e talvolta rivelarlo a se stesso. (p. 204)
Origine: Il caos e la notte, p. 204

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“Passano gli anni, | i treni, i topi per le fogne, | i pezzi in radio, | le illusioni, le cicogne. | Passa la gioventù, | non te ne fare un vanto: | lo sai che tutto cambia, nulla si può fermare.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Di passaggio, n. 1
L'imboscata
Origine: Testo di Franco Battiato e Manlio Sgalambro.

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“Una volta ho sentito per radio una maestra che diceva che i bambini, a furia di guardare la televisione, si erano quasi convinti che il mondo fosse la televisione. Che quando lei li chiamava — Pedretti! Bergamaschi!”

Paolo Nori (1963) scrittore italiano

loro non rispondevano, come se stessero guardando la televisione. Come se in nessun modo potessero interferire con le vicende che gli passavan davanti. Io quando ho sentito questa storia ho staccato la spina del televisore e l'ho portato in garage. Di corsa.
Bassotuba non c'è

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“La radio, un lavoro per chi ha profonda passione nell'anima e voglia di condividere emozioni.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net