Frasi su radio
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“Tengo le dita incrociate per Harry.”

John Irving (1942) scrittore e sceneggiatore statunitense

Potter
Origine: Da una lettura pubblica con Stephen King e J.K. Rowling, luglio 2006.

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“[…] Qualsiasi cosa fu ante o post Nirvana. Radio e stampa iniziarono a prendere in considerazione "l'alternativa."”

Michael Azerrad (1961) scrittore, giornalista e musicista statunitense

Origine: Nirvana – Vieni come sei, p. 9

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“È però un fatto doloroso che oggi non si stima e non si possiede più la vera libertà. In queste condizioni la convivenza umana, come ordinamento di pace, è interiormente snervata ed esangue, esteriormente esposta ogni istante a pericoli. Coloro, per esempio, che nel campo economico o sociale vorrebbero tutto riversare sulla società, anche la direzione e la sicurezza della loro esistenza; o che attendono oggi il loro unico nutrimento spirituale quotidiano, sempre meno da loro stessi – vale a dire dalle loro proprie convinzioni e conoscenze – e sempre più, già preparato, dalla stampa, dalla radio, dal cinema, dalla televisione; come potrebbero concepire la vera libertà, come potrebbero stimarla e desiderarla, se non ha più posto nella loro vita? Essi cioè non sono più che semplici ruote nei diversi organismi sociali; non più uomini liberi, capaci di assumere e di accettare una parte di responsabilità nelle cose pubbliche. Perciò, se oggi gridano: Mai più la guerra!, come sarebbe possibile fidarsi di loro? Non è infatti la loro voce; è la voce anonima del gruppo sociale, nel quale si trovano impegnati. Questa è la condizione dolorosa, la quale inceppa anche la Chiesa nei suoi sforzi di pacificazione, nei suoi richiami alla consapevolezza della vera libertà umana, elemento indispensabile, secondo la concezione cristiana, dell'ordine sociale, considerato come organizzazione di pace. Invano essa moltiplicherebbe i suoi inviti a uomini privi di quella consapevolezza, ed anche più inutilmente li rivolgerebbe ad una società ridotta a puro automatismo. Tale è la purtroppo diffusa debolezza di un mondo che ama di chiamarsi con enfasi "il mondo libero". Esso si illude e non conosce se stesso”

Papa Pio XII (1876–1958) 260° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal radiomessaggio del Natale 1951

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“Tra i trentadue reati proposti [per il mandato di cattura europeo] c'è quello di razzismo e xenofobia: chi decide a livello europeo chi è razzista e chi no? Chi garantisce, ad esempio, i cittadini che scenderanno in piazza domani?”

Roberto Castelli (1946) politico italiano

da Radio Padania Libera, 8 dicembre 2001; citato in Antonello Caporale, E Castelli sfida gli alleati Non svendo italiani e padani http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/09/castelli-sfida-gli-alleati-non-svendo.html, la Repubblica, 9 dicembre 2001, p. 2

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“I condoni fatti da questo governo sono stati pochissimi e per casi limitatissimi. È la sinistra, con la sua propaganda, a parlare di condoni, in realtà mai avvenuti.”

Roberto Castelli (1946) politico italiano

da Radio Anch'io, 31 marzo 2006; citato da Sergio Rizzo, Corriere della Sera http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_04/rizzo-condoni_b7aa14ae-b0b3-11de-b562-00144f02aabc_print.html, 4 ottobre 2009

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“Ieri facevo radio, oggi faccio televisione, domani farò la lavatrice… è pur sempre un elettrodomestico.”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

da Fixing http://www.robertomattioli.com/materiale/RStampa/1996Fixing01_G.jpg, 1 ottobre 1996

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“[A proposito del terremoto di Sendai del 2011] Mons. Orazio Mazzella, (1860-1939) arcivescovo di Rossano Calabro, all'indomani della tragedia fece una serie di riflessioni che vi riassumo (La provvidenza di Dio, l'efficacia della preghiera, la carità cattolica ed il terremoto del 28 di Dicembre 1908: cenni apologetici, Desclée e C., Roma 1909).
In primo luogo le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio, che ci scuote e ci richiama col pensiero ai nostri grandi destini, al fine ultimo della nostra vita, che è immortale.
Infatti se la terra non avesse pericoli, dolori, catastrofi, eserciterebbe sopra di noi un fascino irresistibile, non ci accorgeremmo che essa è un luogo d'esilio, e dimenticheremmo troppo facilmente, che noi siamo cittadini del cielo. […]
In secondo luogo, osserva l'arcivescovo di Rossano Calabro, le catastrofi sono talora esigenza della Giustizia di Dio, della quale sono giusti castighi.
Alla colpa del peccato originale si aggiungono infatti, nella nostra vita, le nostre colpe personali; nessuno di noi è immune dal peccato e può dirsi innocente e le nostre colpe possono essere personali o collettive: possono essere le colpe di un singolo o quelle di un popolo: ma mentre Dio premia o castiga i singoli nell'eternità è sulla terra che premia o castiga le nazioni, perché le nazioni non hanno vita eterna, hanno un orizzonte terreno. […]
Terzo punto infine: le grandi catastrofi sono spesso una benevola manifestazione della misericordia di Dio.
Abbiamo detto infatti che nessuno, mettendosi la mano sulla coscienza, potrebbe dare a se stesso un certificato d'innocenza. Un giorno, quando il velo, che copre l'opera della Provvidenza, sarà sollevato, ed alla luce di Dio vedremo ciò che Egli avrà operato ne' popoli e nelle anime, ci accorgeremo che per molte di quelle vittime, che compiangiamo oggi, il terremoto è stato un battesimo di sofferenza che ha purificato la loro anima da tutte le macchie, anche le più lievi, e grazie a questa morte tragica la loro anima è volata al cielo prima del tempo perché Dio ha voluto risparmiarle un triste avvenire. […]
Le grandi catastrofi sono certamente un male, però non sono un male assoluto, ma un male relativo, dal quale sorgono beni di ordine superiore e più universali. La luce della fede ci insegna che le grandi catastrofi, o sono un richiamo paterno della bontà di Dio, o sono esigenze della divina giustizia, che infligge un castigo meritato, o sono un tratto della divina misericordia, che purifica le vittime aprendo loro le porte del Cielo. Perché il Cielo è il nostro destino eterno.”

Roberto de Mattei (1948) storico italiano

da Riflessioni sul mistero del male – Intervento del prof. Roberto de Mattei a Radio Maria del 16 marzo 2011; citato in Corrispondenza Romana http://www.corrispondenzaromana.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1560:intervento-del-prof-roberto-de-mattei-a-radio-maria-del-16-marzo-2011&catid=138:varie&Itemid=55=, 25 marzo 2011

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“Spegni un po' quella radio, il bollettino dei trafficanti mi fa paura.”

Sergio Caputo (1954) cantautore e musicista italiano

Mettimi giù, n. 3
Un sabato italiano

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“Charlie disse a Imola: ciccia poche chiacchiere, t'hanno vista tutti insieme a Bravo3… c'era pure Alfa con un pony express”

Sergio Caputo (1954) cantautore e musicista italiano

Un radio taxi così, n. 8
Effetti personali

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“Le parti delle tastiere suonate da Esseno erano così complicate che dovemmo rinunciare a tirarle giù.”

Steve Porcaro (1957–2015) musicista statunitense

citato in Giampiero Vigorito, Roberto Mostarda, Aneddoti di 25 anni di discografia, La Notte dei misteri, Radio Rai Uno, 23 giugno 2004

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“Quando sento un brano alla radio e mi chiedo "cos'è questa schifezza?", la risposta è sempre la stessa: "È dei Red Hot Chili Peppers."”

Nick Cave (1957) cantautore, musicista e scrittore australiano

Origine: Citato in Maila Daniela Tritto, "Nick Cave. 20000 Days on Earth" di Iain Forsyth e Jane Pollard: il film su uno dei maggiori esponenti musicali della scena rock' http://oubliettemagazine.com/2014/12/01/nick-cave-20000-days-on-earth-di-iain-forsyth-e-jane-pollard-il-film-su-uno-dei-maggiori-esponenti-musicali-della-scena-rock/, Oubliettemagazine.com, 1 dicembre 2014.

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“Una delle ragioni per le quali io posso risultare ostico persino ad una parte dell'elettorato di sinistra è che io faccio sempre politica, anche in campagna elettorale.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

Origine: Dall'intervista a Repubblica Radio Tv Massimo D'Alema http://tv.repubblica.it/copertina/massimo-d-alema/33179?video, 27 maggio 2009.

“Sento che si ha bisogno di una tecnica non lineare semplicemente perché le nostre vite non sono condotte in termini lineari. Esse sono molto più quantificate; un intero flusso di eventi casuali si sta verificando… noi accendiamo televisori, li spegniamo mezz'ora più tardi, leggiamo riviste, sogniamo e così via. Non viviamo le nostre vite in termini lineari così come facevano i Vittoriani.”

James Graham Ballard (1930–2009) scrittore britannico

da BBC Radio Three, 1969
Origine: Citato in Charles Shaar Murray, Jimi Hendrix: una chitarra per il secolo (Grosstown Traffic: Jim Hendrix and post-war pop), traduzione di Massimo Cotto, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano 1992, p. 41. ISBN 88-07-07025-1

“Due gay che si baciano? Mi fa schifo, lo facciano a casa loro. Mi giro dall'altra parte. Io sono normale e mi piacciono le donne. I gay hanno altri gusti. Io ho i miei normali e mi tengo i miei. Il matrimonio? Per carità, no.”

Massimo Calearo (1955) imprenditore e politico italiano

intervista a La zanzara, Radio 24 http://www.radio24.ilsole24ore.com/main.php?articolo=verona-elezioni-gay-lega-nord-fede-mediaset-tg4-cala, 29 marzo 2012

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“[Su Benedetto XVI] Pontefice molto moderno: è un conservatore ma sotto questo profilo è molto innovatore, molto aperto alle tecnologie anche perché, storicamente, c'è una dottrina sociale della Chiesa estremamente attenta ai mezzi di comunicazione di massa come la radio e la tv. C'è un'idea che bisogna fare apostolato attraverso strumenti più evoluti.”

Maurizio Ferraris (1956) filosofo e accademico italiano

Origine: Citato in "Papa più moderno dello Stato" http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=3649&ID_sezione=524&sezione=, La Stampa.it, 24 gennaio 2011.

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“Solo gli stronzi muoiono.”

Mario Monicelli (1915–2010) regista italiano

Origine: Nella trasmissione radio Viva Radio 2, 4 dicembre 2006.

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“Noi suoniamo Metal puro, vedete. Noi non suoniamo stronzate da radio.”

Joey DeMaio (1954) bassista statunitense

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“Ricordo, come ha detto il sindaco di Catania Scapagnini, che sono immortale…”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2004
Origine: Dalla trasmissione Radio anch'io; citato in Berlusconi a tutto campo: riforme, pensioni andiamo avanti http://www.repubblica.it/2004/a/sezioni/politica/rifoistuno/berlus/berlus.html, Repubblica.it, 9 marzo 2004.

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“Zapatero ha fatto un governo troppo rosa che noi non possiamo fare anche perché in Italia c'è una prevalenza di uomini.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2008
Origine: Dall'intervista di Alfredo Signorini a Radio Montecarlo, 15 aprile 2008; citato in Maristella Iervasi, Punta il dito su l'Unità. Ma è tutta «colpa» delle donne «Basta calunnie». Ma abbiamo solo riportato le dichiarazioni indignate della ministra di Zapatero, Alvarez http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/260000/257791.xml?key=Maristella&first=291&orderby=1&f=fir, l'Unità, 18 aprile 2008, p. 3.

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“Non ho mai pronunciato la parola tangenti. Sono un reato e va evitato. E quando accade va punito.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2013
Origine: Dall'intervista a Radio Anch'io; citato in Berlusconi: "Inchieste sulle tangenti? Una cortina fumogena ordinata dal Pd" http://www.repubblica.it/speciali/politica/elezioni2013/2013/02/15/news/berlusconi_inchieste_cortina_fumogena-52687113/, Repubblica.it, 15 febbraio 2013.

“Stiam già ridendo di noi | e dei fantasmi miei… | Cosa darei | se così riderai di lei…”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Radio
Kyrie

“Non capisco come Gerry Scotti, dopo aver accettato (immagino non per beneficenza) di condurre tre o quattro programmi, di dirigere una radio, di fare il testimonial per più ditte, possa lamentarsi di essere sfruttato da Mediaset. Ha persino confessato di essere ricorso alle vie legali per mettere un freno a questa sovraesposizione. Naturalmente la confessione è avvenuta durante la presentazione alla stampa di un suo nuovo programma, «Paperissima.»”

Aldo Grasso (1948) giornalista, critico televisivo e docente italiano

Origine: Da Gli alibi di Bonolis e Scilipoti alla radio http://www.corriere.it/spettacoli/10_dicembre_19/grasso_fil-di-rete-alibi-bonolis-scilipoti-radio_fa61a9aa-0b49-11e0-bf9a-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 19 dicembre 2010.

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“[Famosa gaffe alla radio negli anni Cinquanta] Ed ora, gentili ascoltatori, trasmettiamo, di Richard Wagner, la Cacata delle Walchirie.”

Corrado Mantoni (1924–1999) conduttore televisivo, autore televisivo e conduttore radiofonico italiano

Origine: Citato in Luciano Lignani, Gaffe e risate, scuola di umorismo involontario http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/08/17/gaffe-risate-scuola-di-umorismo-involontario.html, Corriere della Sera, 17 agosto 1996.

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“La fine del Muro è una cosa buona, la fine di una vergogna: non possiamo che salutarla con soddisfazione. Ma guardiamoci dal prendere abbaglio sui suoi moventi. Ulbricht concepì e Honecker realizzò il muro per impedire che i tedeschi dell'Est fuggissero in massa nella Germania dell'Ovest: già 9 (diconsi nove) milioni lo avevano fatto fin allora. E il rimedio fu, come tutti quelli che escogitano nei regimi totalitari, drastico e semplicistico: murare viva la gente dietro una colata di cemento, senza pertugi. […] Abbiamo in uggia le astrazioni. Ma ciò che distingueva le due Germanie è l'idea morale e giuridica dell'uomo: che a Ovest è padrone di se stesso, e quindi può andarsene dove vuole: ad Est è proprietà dello Stato che ne regola i movimenti. Per chi non ricorda questo, il Muro di Berlino era, oltre che barbaro, incomprensibile e irrazionale: mentre invece ha obbedito a una sua logica. Nel momento in cui il bunker si affloscia e sopravvive come mero ammasso di cemento ricordandoci un altro bunker, quello che fece da fossa di Hitler (anche questo pare impossibile: ma i regimi in Germania muoiono nei bunker), il Muro va ricordato per ciò che è stato: non un'aberrazione del comunismo, ma una sua conseguente applicazione. E se crolla così, nel silenzio assordante di un giornale-radio, è perché è crollata, prima, l'ideologia che lo aveva eretto.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

11 novembre 1989
il Giornale

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“A Milano le case si danno prima ai 42 mila lombardi che aspettano un alloggio e non al primo bingo bongo che arriva.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

dall'intervista a Radio Padania del 4 dicembre 2003; citato in Milano, Bossi contro il prefetto "Niente case ai bingo bongo" http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/politica/immigrazione3/casemilano/casemilano.html, la Repubblica, 4 dicembre 2003

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“La radio è un po' come per gli sposi l'altare e il matrimonio, cioè lì c'è qualcuno che battezza veramente il tuo successo.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

Origine: Dietrologia – I soldi non finiscono mai, p. 177

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“Perché in Inghilterra c'era la crisi, la disoccupazione e si mangiava di merda. In Italia, tra lasagne e tortellini, fare i punk era una moda.”

Red Ronnie (1951) conduttore televisivo italiano

sul per cui il punk in Italia non attecchì come in tutti gli altri Paesi. Citato da Destroy the Radio, dicembre 2010

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“C'erano pochissime stazioni radio che trasmettevano [i loro brani], eppure ebbero un successo stravolgente.”

Gianni Boncompagni (1932–2017) conduttore radiofonico, paroliere e autore televisivo italiano

Origine: Dalla trasmissione televisiva Chi erano veramente gli Squallor, Chiambretti night, Italia 1, 7 aprile 2010.

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“La laicità è la moglie del demonio.”

Livio Fanzaga (1940) presbitero italiano

Commento alla stampa del giorno http://www.radiomaria.it/archivio_audio/login.php, Radio Maria, 2 ottobre 2008

“Il nuovo presidente della RAI è un giornalista di Repubblica… Se vuoi togliere il diavolo di torno accendi Radio Maria 24 ore al giorno.”

Livio Fanzaga (1940) presbitero italiano

Commento alla stampa del giorno http://liviofanzagaforpresident.wordpress.com/2009/03/24/24-marzo-09-anatemi-e-aforismi/, Radio Maria, 24 marzo 2009

“Chi ci salva dalla cattiveria? Non certamente la scienza!”

Livio Fanzaga (1940) presbitero italiano

Radio Maria, 2 luglio 2010

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“Il cantante, dopo un tour, deve decantare.”

Zucchero (1955) composto chimico chiamato comunemente zucchero

Citazioni di Zucchero
Origine: Dall'intervista a Radio Montecarlo, 21 febbraio 2008.

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“Nelle mie canzoni ci sono troppe parole e le regole della radio di oggi le parole le mettono al bando.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

Citazioni tratte da interviste

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“Io non guardo nulla, non leggo i giornali, non sento le radio e non guardo i canali privati, se non qualche porno…”

Roberto Mancini (1964) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: In occasione della conferenza stampa durante il ritiro estivo dell'Inter a Riscone di Brunico, 13 luglio 2016; citato in Daniele Mari, Mancini dribbla le domande su Icardi con una battuta…a luci rosse http://www.fcinter1908.it/primo-piano/mancini-dribbla-le-domande-su-icardi-con-una-battuta-a-luci-rosse/?refresh_ce-cp, FcInter1908.it, 13 luglio 2016.

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“Ecco, se c'è un elemento che unifica tutte le trasmissioni di Radio3 è proprio il modo in cui si cerca di guardare i libri: è quello di considerarli degli oggetti caldi. Oggetti capaci di interloquire con tutti i nostri sensi, le nostre esperienze, la nostra vita.”

Marino Sinibaldi (1954) giornalista, critico letterario e conduttore radiofonico italiano

da una intervista http://www.radio.rai.it/radio3/archivio_2002/eventi/2002_03_21_salon/intervista_sinibaldi.htm

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“Sul piano della lotta al terrorismo internazionale, dovremo vedere Obama alla prova, perché questo è il vero banco di prova. L'America è la democrazia di riferimento per quanti vogliano affermare i valori della libertà, minacciati dal fondamentalismo, dal terrorismo islamico. Su Obama gravano molti interrogativi; con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta.”

Maurizio Gasparri (1956) politico italiano

da un'intervista al Giornale Radio 3, 5 novembre 2008
Origine: Visisbile in video.corriere.it http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fd&vxChannel=Dall%20Italia&vxClipId=2524_4a028eb4-ab27-11dd-8f4b-00144f02aabc&vxBitrate=300 [url morto]

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“Prima di Superga eravamo tutti granata. Ricordo la notizia alla radio, mio fratello e le altre voci che si rincorrono: "È morto il Toro, è morto il Toro…"”

Paolo Conte (1937) cantautore, paroliere e polistrumentista italiano

Poi diventammo juventini.
Variante: Prima di Superga eravamo tutti granata. Ricordo la notizia alla radio, mio fratello e le altre voci che si rincorrono: “È morto il Toro, è morto il Toro…”.  Poi diventammo juventini.

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“La legislazione nazista e le idee di Hitler in Europa stanno riemergendo, per esempio in Olanda, attraverso l'eutanasia e il dibattito su come si possono uccidere i bambini affetti da patologie. Da noi un bambino malato viene curato, in Olanda invece viene ucciso.”

Carlo Giovanardi (1950) politico italiano

Da Radio anch'io, 16 marzo 2006
Origine: Citato in Olanda richiama l'ambasciatore italiano http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/03_Marzo/17/giovanardi.shtml, Corriere della sera, 19 marzo 2006

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