Frasi su rifugiato

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema rifugiato, mondo, guerra, paese.

Frasi su rifugiato

Emma Marrone photo
Papa Giovanni Paolo II photo

“Costruire condizioni concrete di pace, per quanto concerne i migranti e i rifugiati, significa impegnarsi seriamente a salvaguardare anzitutto il diritto a non emigrare, a vivere cioè in pace e dignità nella propria Patria.”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dal messaggio per la 90ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, 15 dicembre 2003

Malala Yousafzai photo

“Mi si spezza il cuore nel vedere che l'America sta voltando le spalle a una storia gloriosa di accoglienza di immigrati e rifugiati, persone che hanno contribuito a costruire il Paese, disposti a lavorare duramente in cambio di una chance di vita migliore.”

Malala Yousafzai (1997) attivista pakistana

Origine: Citato in Allarme Onu. Hollande: "L'Europa risponda a Trump". Appelli da Malala a Zuckerberg http://www.repubblica.it/esteri/2017/01/28/news/usa_malala_trump_siriani-157046995/, Repubblica.it, 28 gennaio 2016.

Bertolt Brecht photo

“Il rifugiato siede nella valletta dei salici e torna | a riprendere ancora il suo arduo mestiere: sperare.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

da Poesie di Svendborg

Noam Chomsky photo

“Nell'ottobre del 1965 il Senatore Mansfield ha criticato il "senso di completa irresponsabilità" mostrato dai manifestanti. Non aveva niente da dire allora […] sul "senso di completa irresponsabilità" mostrato del senatore Mansfield e dagli altri che stanno tranquillamente a guardare e votano su stanziamenti mentre le città e i villaggi del Nord Vietnam vengono demoliti, mentre millioni di rifugiati nel Sud sono cacciati dalle loro case a causa dei bombardamenti americani. Non ha niente da dire sugli standard morali o il rispetto per la legge internazionale di coloro che hanno permesso questa tragedia. Parlo dell senatore Mansfield precisamente perché non è uno di quei che patrioti che si battono il petto e che vogliono che l'America governi il mondo, ma è piuttosto un intellettuale americano nel miglior senso della parola, un uomo colto e ragionevole -- il tipo di uomo che è il terrore della nostra era. […] quando guardo ciò che sta accadendo al nostro paese, quello che trovo più terrifficante non è Curtis LeMay, con i suoi allegri suggerimenti di bombardare chiunque fino a farli tornare all'età della pietra, ma piuttosto le calme disquisizioni degli scienziati politici su quanta forza sarebbe necessaria per raggiungere i nostri scopi, o su quale forma di governo sarebbe accettabile per noi in Vietnam. Quello che trovo terrificante è il distacco e la serenità con cui vediamo e discutiamo una tragedia insostenibile. Sappiamo tutti che se la Russia o la Cina fossero state colpevoli di ciò che abbiamo fatto noi in Vietnam, staremmo esplodendo di indignazione morale per questi crimini mostruosi.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense
Papa Francesco photo

“A cosa servono alla Chiesa i conventi chiusi? I conventi dovrebbero servire alla carne di Cristo e i rifugiati sono la carne di Cristo.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Citato in Papa Francesco: "Dare i conventi chiusi ai rifugiati" http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/10/immigrazione-papa-francesco-dare-conventi-chiusi-ai-rifugiati/707814/, Ilfattoquotidiano.it, 10 settembre 2013.

Golda Meir photo

“Garibaldi s'è rifugiato, s'è riposato qui; ma ha vissuto altrove, là dove ha agito, là dove c'erano uomini contro lui o dietro a lui, da villa Pamphily a Bezzecca, dove:
s'udivano | passi in cadenza ed i sospiri | de' petti eroici nella notte.”

Ugo Ojetti (1871–1946) scrittore, critico d'arte e giornalista italiano

Cose viste, Garibaldi piange
Origine: Giosuè Carducci, A Giuseppe Garibaldi, in Odi barbare, vv. 5-7.

Che Guevara photo
Karen Blixen photo
Moby photo
Franco Battiato photo

“La crisi nell'essere umano è determinante, altrimenti è un'esistenza inutile. Mi sono rifugiato in quella che sia chiama metafisica perché sono uno che crede che gli esseri umani siano immortali.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

Origine: Dall'intervista realizzata presso il Centro Sicilia, in occasione della consegna del Premio Trinacria. Video disponibile in Intervista a Franco Battiato al centro Sicilia https://www.youtube.com/watch?v=EFCaGLHZ43M, Youtube.com.

Andrea Riccardi photo

“Occorre far emergere la volontà di pace e di bene che c'è nei popoli: non è inutile bussare, chiedere, protestare, invocare, perché la pace è sempre possibile. I popoli europei, nonostante le loro paure, hanno mostrato un volto piuttosto ospitale verso i rifugiati.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Peace Meeting Tirana 2015 http://www.santegidio.org/pageID/7712/langID/it/text/1644/Intervento-di-Andrea-Riccardi.html, Santegidio.org, 8 settembre 2015.

Steve McCurry photo
Miguel Díaz-Canel photo
Asma al-Assad photo

“In Europa l'immigrazione è un problema. Per noi è la conseguenza del problema. La gente lascia i nostri Paesi e viene da voi. Ecco allora che lavorare insieme diventa prioritario. Oggi abbiamo in Siria 1,5 milioni di iracheni, oltre 500 mila rifugiati palestinesi e nell'estate 2006 circa 700 mila libanesi si sono rifugiati da noi. È come se in Italia fossero arrivati 5,8 milioni di profughi in pochi mesi. Noi cosa abbiamo fatto? Abbiamo aperto le nostre scuole: sono 30 mila i bambini iracheni che studiano nelle scuole siriane e speriamo con l'anno prossimo di arrivare a 50 mila. Perché lo facciamo? Perché se ai minori diamo la possibilità di studiare, sosteniamo una generazione, e non importa che siano iracheni. Sono i nostri vicini. Abbiamo aperto anche i nostri ospedali. E soprattutto abbiamo aperto i nostri cuori. La Siria non è un Paese ricco e questa ondata ha avuto un grande impatto. Ma cos'altro potevamo fare?”

Asma al-Assad (1975) moglie del presidente siriano Bashar al-Asad

Variante: In Europa l’immigrazione è un problema. Per noi è la conseguenza del problema. La gente lascia i nostri Paesi e viene da voi. Ecco allora che lavorare insieme diventa prioritario. Oggi abbiamo in Siria 1,5 milioni di iracheni, oltre 500 mila rifugiati palestinesi e nell'estate 2006 circa 700 mila libanesi si sono rifugiati da noi. È come se in Italia fossero arrivati 5,8 milioni di profughi in pochi mesi. Noi cosa abbiamo fatto? Abbiamo aperto le nostre scuole: sono 30 mila i bambini iracheni che studiano nelle scuole siriane e speriamo con l’anno prossimo di arrivare a 50 mila. Perché lo facciamo? Perché se ai minori diamo la possibilità di studiare, sosteniamo una generazione, e non importa che siano iracheni. Sono i nostri vicini. Abbiamo aperto anche i nostri ospedali. E soprattutto abbiamo aperto i nostri cuori. La Siria non è un Paese ricco e questa ondata ha avuto un grande impatto. Ma cos'altro potevamo fare?

Louis-ferdinand Céline photo
Cesare Pavese photo
Alain-Fournier photo

“Le cose restarono a lungo indefinite, e solo nell'agosto del 1945 si cercò di dare un crisma ufficiale a nomi e cifre. Con decreto governativo fu istituita una commissione, presieduta da Antonino Tarsia in Curia, con il compito di attribuire legalmente «la qualifica di partigiano combattente». La commissione accertò, con elenchi nominativi, che alle «giornate» avevano partecipato 1589 partigiani, che vi erano stati inoltre 155 morti, 85 feriti, 53 invalidi e 21 mutilati, e che altri 126 caduti si erano avuti fra la popolazione. Il totale dei combattenti si avvicina quindi alle 2000 unità. Ma 2000 unità non sono una metropoli che già sfiorava allora il milione di abitanti, e questo basterebbe a dimostrare che la città non si mosse, che il popolo napoletano restò indifferente, e che — lo abbiamo già visto esaminando minutamente i fatti del 28 settembre — nemmeno la polveriera umana di fuggiaschi e rifugiati, stivata con tanta indifferenza da Scholl e alimentata dai suoi bandi, riversò la sua carica esplosiva nel movimento. Ma anche queste cifre, a un più attento esame, sembrano piuttosto lontane dal vero. Già nel saggio di De Antonellis gli elenchi vengono definiti non attendibili, perché «gonfiati di combattenti dell'ultima giornata, e largamente deficitari dei combattenti più impegnati». Tarsia stesso, parlando degli uomini del suo gruppo, dopo aver spiegato che negli scontri del giorno 28 non ne ebbe intorno più di 30, precisa che «i patrioti che effettivamente combatterono al Vomero non superarono i 170-180», che essi «complessivamente si misero in possesso di 140-150 moschetti», alcuni dei quali però «non furono mai adoperati poiché fecero soltanto bella mostra sulle spalle di individui — furbi ma non coraggiosi — che in quei giorni pensarono a fare esclusivamente dell 'esibizionismo.»”

Origine: Napoli 1943, p. 167

Jacques Chirac photo

“[A proposito dell'Abbé Pierre] Tutta la Francia è profondamente commossa. Abbiamo perso un'immensa figura, una coscienza, un uomo che impersonificava la bontà.”

Jacques Chirac (1932–2019) politico francese

citato in Francia, è morto l'Abbé Pierre, difese i poveri e i rifugiati, la Repubblica http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/esteri/morto-abbe-pierre/morto-abbe-pierre/morto-abbe-pierre.html, 22 gennaio 2007

René Thom photo
Fabrizio De André photo
Dino Risi photo

“La notizia si è dissolta nei vicoli | senza che il suo eco si diffondesse | e si è rifugiata nell'oblio di alcune fosse | la luna ha pianto questa tragedia.”

Nazik al-Mala'ika (1922–2007) poetessa irachena

da Orazione funebre per una donna insignificante, in Non ho peccato abbastanza
Citazioni da poesie

Dalai Lama photo
Jean-Marc Ayrault photo

“Accogliere i rifugiati che fuggono dalla guerra e dall'oppressione è parte del nostro dovere.”

Jean-Marc Ayrault (1950) politico francese

Origine: Citato in Allarme Onu. Hollande: "L'Europa risponda a Trump". Appelli da Malala a Zuckerberg http://www.repubblica.it/esteri/2017/01/28/news/usa_malala_trump_siriani-157046995/, Repubblica.it, 28 gennaio 2016.

Andrea Riccardi photo
Angela Merkel photo

“Se l'Europa fallisce sulla questione dei rifugiati non sarà l'Europa che avevamo immaginato.”

Angela Merkel (1954) politica tedesca

Origine: Citato in Gwynne Dyer, La crisi dei profughi è solo all'inizio http://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2015/09/04/profughi-unione-europea-germania, Internazionale.it, 4 settembre 2015.

Andrea Riccardi photo

“[…] c'è un altro grave problema su cui l'Unione deve risvegliarsi: la questione dei rifugiati, un problema che impone di diventare una comunità di destino proiettata nel mondo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Non possiamo respingerli http://www.famigliacristiana.it/articolo/non-possiamo-respingerli.aspx, Famiglia Cristiana.it, 30 aprile 2014.

Andrea Riccardi photo

“Papa Francesco fa bene a ricordarlo. Noi guardiamo alla guerra in modo troppo ideologico. C'è un substrato economico, ci sono ambizioni territoriali. La guerra è un demone, la violenza è una malattia. Con la guerra la povera gente perde mentre alcuni si arricchiscono. Mi preoccupano le conseguenze dei flussi di rifugiati e profughi, dei milioni di persone scappate dalla Siria che arrivano ai confini della Turchia, del Libano, della Giordania.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Dall'intervista di Andrea Tornielli Libia, Riccardi: «Risposta forte non significa mostrare i muscoli» http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/is-is-is-libia-libya-libia-39226/, Vatican Insider, 17 febbraio 2015.

Oriana Fallaci photo

“Quanto all'Occidente, osservava in imbarazzato silenzio e chi aveva salutato con entusiasmo l'avvento dell'ayatollah confessava quasi a denti stretti il proprio errore o pentimento. La cosiddetta sinistra, quella sinistra per cui una rivoluzione va sempre assolta e chi non è d'accorso su questo è un fascista, tentava addirittura di giustificare lo scempio. «Devi capire che la rivoluzione non è un invito a nozze.» «Pensa a Robespierre e alle migliaia di ghigliottinati durante il Terrore, pensa a Lenin e alle centinaia di migliaia liquidati con le Grandi Purghe.» «Non dimenticare che certi eccessi sono inevitabili e necessari. Non è la prima volta che la rivoluzione divora i propri figli.» Non avevano detto le stesse cose, del resto, quando la libertà era stata assassinata in Polonia e in Cecoslovacchia e in Ungheria e nella Germania dell'Est, quando i sogni erano stati traditi a Cuba e in Vietnam? Non s'erano forse macchiati della stessa malafede, gli ipocriti, non s'erano forse rifugiati dietro la stessa disonestà, lo stesso timore d'apparir reazionari? Lo sapevo ben io che fino al giorno in cui avevo raccontato le infamie viste a Saigon, le colpe degli americani e dei sudvietnamiti e dei Loan, me l'ero cavata benissimo: conquistando orde di ammiratori e di amici. «Gran giornalista, grande scrittrice, gran donna.» Però appena avevo raccontato le infamie viste ad Hanoi, le colpe dei nordvietnamiti e dei vietcong e dei Giap, ero stata linciata sui loro giornali. E gli ammiratori s'erano trasformati in dispregiatori, gli amici in nemici: «Mascalzona, calunniatrice, serva del Pentagono. Ha offeso la rivoluzione!».
La rivoluzione. È dalla presa della Bastiglia che l'Occidente vive nella bugia chiamata rivoluzione. È da allora che questa parola equivoca ci ricatta come una parola santa, in quanto tale ci viene imposta come sinonimo di libertà-uguaglianza-fraternità, simbolo del riscatto e del progresso, speranza per gli oppressi. È da allora che le stragi compiute in suo nome vengono assolte, giustificate, accettate, che i suoi figli vengono macellati dopo aver macellato: convinti che essa sia la cura di ogni cancro, la panacea di ogni male. Ma rispettosamente la pronunciamo, rispettosamente la studiamo a scuola, rispettosamente la analizziamo nei trattati di politologia e nei saggi di filosofia. Rispettosamente non osiamo contestarla, rifiutarla, sbugiardarla sputando in faccia agli imbecilli e ai violenti che se ne servono per carriera.”

Origine: Intervista con il Potere, pp. 36–37

John Oliver photo
Noah Klieger photo
Andrea Riccardi photo

“Se non si realizza una nuova cultura umanistica del Mediterraneo, se si pensa a difendersi dal Sud, soprattutto da parte degli europei del Nord, si commette un grande errore: il Mediterraneo diventa un grande cimitero e non si costruisce il necessario spazio umano, politico e culturale tra Nord e Sud. Immigrati e rifugiati legano il Nord con il Sud.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Citato in Roberto Bortone, Libia, Siria, Medio Oriente e immigrazione: per Riccardi il Mediterraneo è uno scenario decisivo per la pace http://www.agoravox.it/Libia-Siria-Medio-Oriente-e.html, AgoraVox.it, 16 marzo 2015.

Bono photo

“Possiamo risolvere il problema della fame nel mondo? Assolutamente sì. Abbiamo già cibo a sufficienza per nutrire tutti. Manca solo la volontà politica di distribuirlo. E anche migrante è una parola politica. Oggi sono profughi e rifugiati a scappare da un posto che amano. Lasciano la loro casa perché non ne hanno più una.”

Bono (1960) cantante irlandese (U2)

Origine: Da un intervento a Milano in occasione dellExpo 2015; citato in Renzi e Bono: "duetto" contro la fame, nella serata più rock di Expo http://www.lastampa.it/2015/09/06/italia/politica/expo-bagno-di-folla-per-il-duetto-renzibono-Fsz80GbzsNblKTVLkPdGxJ/pagina.html, LaStampa.it, 5 settembre 2015.

Gwynne Dyer photo
Marc Augé photo
Walter Isaacson photo
Andrea Riccardi photo
Marco Travaglio photo
Andrea Riccardi photo
Thorbjørn Jagland photo

“La crescita di politiche populiste in Europa è profondamente preoccupante, in particolare quando è rivolta alle minoranze, inclusi migranti e rifugiati […] Invito tutti i responsabili politici a fare tutto ciò che è in loro potere per impedire questa pericolosa tendenza e impegnarsi a costruire società inclusive.”

Thorbjørn Jagland (1950) politico norvegese

Origine: Citato in La Commissione contro il razzismo pubblica il suo rapporto annuale http://www.coe.int/it/web/portal/news-2017/-/asset_publisher/StEVosr24HJ2/content/the-anti-racism-commission-publishes-its-annual-report, Comunicato stampa - Ref. DC 096(2017), Strasburgo, 22 giugno 2017.

Menghistu Hailè Mariàm photo

“Condanniamo fermamente l'intensa campagna propagandistica contro il popolo del Vietnam sotto la copertura di accuse riguardo a «rifugiati vietnamiti.»”

Menghistu Hailè Mariàm (1937) militare e politico etiope

We strongly condemn the intensive propaganda campaign against the people of Vietnam under the cover of allegations about 'Vietnamese refugees'.
Variante: Condanniamo fermamente l'intensa campagna propagandistica contro il popolo di Vietnam sotto la copertura di accuse riguardo «rifugiati vietnamiti».

Daniel Pennac photo
Nils Muižnieks photo

“l diritto al ricongiungimento familiare è una componente essenziale del diritto alla vita di famiglia, protetto dal diritto internazionale in materia di diritti umani. Tale diritto al ricongiungimento è particolarmente importante per i rifugiati in Europa. Tenuto conto dei pericoli che minacciano queste persone nei loro paesi, l'unica possibilità di esercitare il diritto alla vita familiare è di portare le loro famiglie in Europa. Purtroppo, molti paesi europei limitano l’accesso dei rifugiati a questo diritto attraverso misure restrittive ingiuste e illegali, che causano enormi sofferenze ai rifugiati e alle loro famiglie. Tutto questo deve cambiare.”

Nils Muižnieks (1964) politologo e attivista lettone

Origine: Citato in I paesi europei devono eliminare gli ostacoli al ricongiungimento familiare dei rifugiati http://www.coe.int/it/web/portal/news-2017/-/asset_publisher/StEVosr24HJ2/content/european-countries-must-lift-obstacles-to-reunification-of-refugee-families?inheritRedirect=false&redirect=http%3A%2F%2Fwww.coe.int%2Fit%2Fweb%2Fportal%2Fnews-2017%3Fp_p_id%3D101_INSTANCE_StEVosr24HJ2%26p_p_lifecycle%3D0%26p_p_state%3Dnormal%26p_p_mode%3Dview%26p_p_col_id%3Dcolumn-4%26p_p_col_count%3D1, Comunicati stampa - Consiglio d'Europa, Strasburgo, 19 giugno 2017.

Sebastian Kurz photo

“Costringere i Paesi ad accogliere i rifugiati non aiuterà l'Europa… Se continuiamo così divideremo l'Unione europea e gli Stati membri decideranno ognuno per conto proprio quante persone accogliere.”

Sebastian Kurz (1986) politico austriaco

Origine: Da un'intervista al quotidiano tedesco Bild am Sonntag; citato in Austria, Kurz contro la Ue su accoglienza migranti: "Siamo pronti a dividere l'Europa" http://www.repubblica.it/esteri/2017/12/24/news/austria_il_cancelliere_kurz_contro_la_ue_su_accoglienza_migranti_pronti_a_dividere_unione_-185082823/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1, Repubblica.it, 24 dicembre 2017.

Karl Lagerfeld photo
Papa Giovanni Paolo II photo
Papa Giovanni Paolo II photo
Dieudonné Nzapalainga photo