Frasi su seme
pagina 2

Pietro Nigro photo
Alessandro Manzoni photo
Vandana Shiva photo
Carl Gustav Jung photo

“Allorché visitai l'antica pagoda di Turukalukundram (India meridionale), un Pandit locale mi spiego che gli antichi templi erano intenzionalmente ricoperti all'esterno da cima a fondo da sculture oscene, per ricordare all'uomo comune la sua sessualità. Lo spirito, disse, è un grande pericolo, perché Yama (il dio dei morti) porta subito via con sé gli imperfecti, se si prendono direttamente la via spirituale. Le raffigurazioni erotiche esistono per ricordare agli uomini il loro Dharma (legge), che impone l'adempimento delle norme comuni dell'esistenza. Soltanto dopo aver compiuto il Dharma, essi possono accedere alla via spirituale. Le oscenità tendono a risvegliare la curiosità erotica dei visitatori del tempio, affinché non dimentichino il loro Dharma: altrimenti non lo realizzerebbero. Solo che è stato abilitato dal suo karma (il destino raggiunto tramite le opere compiute in precedenza) e chi è destinato allo spirito, può trascurare senza rischi questo ammonimento. E, poiché non avrà alcun senso per lui. Ecco perché all'ingresso del tempio vi sono le due seduttrici che invitano all'adempimento del Dharma: perché solo così l'uomo comune può raggiungere un superiore sviluppo spirituale. Poiché il tempio rappresenta il mondo intero, in esso sono riprodotte tutte le attività umane, e poiché la gente pensa più o meno sempre sesso, la maggior parte delle immagini del tempio sono di natura erotica. Per questo anche il lingam (fallo) sta nella cavità sacra dell'adyton (il sancta sanctorum), nel garbha-grha ( recipiente del seme). Il Pandit era un seguace del tantra.”

Carl Gustav Jung (1875–1961) psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero

Aion: ricerche sul simbolismo del Sé (1951)
Origine: Da Aion: ricerche sul simbolismo del Sé, p. 207.

Filolao photo
John Patrick Foley photo
Arturo Pérez-Reverte photo
Michail Jurjevič Lermontov photo
James Francis Stafford photo
Alda Merini photo
Chiara Frugoni photo
Walt Whitman photo
Mikha'il Nu'ayma photo
Géza Gárdonyi photo
Ernst Jünger photo
Gaio Plinio Secondo photo
Ki no Tsurayuki photo

“La poesia ha il cuore umano per seme. Gli uomini sono pieni di attività diverse, fra le quali la poesia è quella che consiste nell'esprimere i pensieri del cuore con metafore tolte da ciò che vedono e sentono. Ascoltando l'usignolo che canta tra i fiori, o il gracidar della rana fra le acque dello stagno, noi riconosciamo una verità, cioè che ogni essere vivente fa udire un canto ed esprime il proprio sentimento.”

Ki no Tsurayuki (866–945) poeta e scrittore giapponese

dalla prefazione di Tsurayuchi al Kokinwakashū; citato in Arcangeli, pp. 210-211
Origine: Con questa traduzione a p. 51: «la poesia ha il cuore umano per seme. Gli uomini sono pieni di attività diverse, fra le quali la poesia è quella che ci fa esprimere i pensieri con metafore tolte da ciò che si vede o si sente. Ascoltando l'usignolo che trilla tra i fiori o la rana che gracida fra le acque dello stagno, noi riconosciamo una verità, cioè che ogni essere vivente fa udire un canto ed esprime il proprio sentimento».

Luigi Settembrini photo
Vincenzo Corrado photo
Johann Hari photo
Walt Whitman photo
Robert Fulghum photo
Richelle Mead photo

“Tutte le storie hanno un seme di verità.”

Richelle Mead (1976)

The Glittering Court

Christa Wolf photo
Sofocle photo

“EDIPO - Non venirmi più a dire che non ho fatto ciò che era meglio, non darmi più consigli. Io non so con quali occhi, vedendo, avrei guardato mio padre, una volta disceso nell'Ade, o la misera madre: verso entrambi ho commesso atti, per cui non sarebbe bastato impiccarmi. O forse potevo desiderare la vista dei figli, nati come nacquero? No davvero, mai, per i miei occhi; e neppure la città, né le mura, né le sacre immagini degli dèi: di tutto ciò io sventuratissimo, l'uomo più illustre fra i Tebani, privai me stesso, proclamando che tutti scacciassero l'empio, l'individuo rivelato agli dèi impuro e figlio di Laio. Dopo avere denunziato così la mia infamia, dovevo guardare a fronte alta questi cittadini? No, affatto: anzi, se fosse stato possibile otturare nelle mie orecchie anche la fonte dell'udito, non avrei esitato a sbarrare del tutto questo misero corpo, così da essere sordo, oltre che cieco. È dolce per l'animo dimorare fuori dai mali. Ahi, Citerone, perché mi accogliesti? Perché, dopo avermi preso, non mi uccidesti subito, così che io non rivelassi mai agli uomini da chi sono nato? O Polibo e Corinto, e voi, che credevo antiche dimore degli avi, quale bellezza colma di male nutrivate in me: ora scopro d'essere uno sventurato, nato da sventurati! O tre strade e nascosta vallata, o querceto e gola alla convergenza delle tre vie, che beveste il sangue di mio padre, il mio, dalle mie stesse mani versato, vi ricordate di me? Quali delitti commisi presso di voi, e quali altri poi, giunto qui, ancora commisi! O nozze, voi mi generaste: e dopo avermi generato suscitaste ancora lo stesso seme, e mostraste padri, fratelli, figli, tutti dello stesso sangue; e spose insieme mogli e madri, e ogni cosa più turpe che esiste fra gli uomini. Ma, poiché ciò che non è bello fare non bisogna neppure dire, nascondetemi al più presto, per gli dèi, via di qui, o uccidetemi, o precipitatemi in mare, dove non mi vedrete mai più. Venite, non disdegnate di toccare un infelice; datemi ascolto, non temete: i miei mali nessun altro mortale può portarli, tranne me.

Sofocle, Edipo Re [Esodo]”

Sofocle (-496–-406 a.C.) tragediografo ateniese

Oedipus Rex

Mario Praz photo

“V'è una fonte segreta di freschezza anche nelle nature morte, come il seme sepolto nella tomba dei Faraoni era capace di fecondità anche dopo tremila anni d'ombra.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano

Origine: Da Voce dietro la scena, Adelphi, Milano, 1980, p. 17.

Oriana Fallaci photo
Franco Battiato photo

“Tensioni di tensioni di frustrazioni si manifestano, | nel nostro seme si nascondono, | si riproducono germi di desideri infetti.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

Da Ermeneutica, n. 3
Dieci stratagemmi

Dante Alighieri photo
Dante Alighieri photo

“Ogn'erba si conosce per lo seme.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Purgatorio

George R. R. Martin photo
Julius Evola photo
Caparezza photo
Franco Battiato photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
John Wilmot, II conte di Rochester photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Laozi photo
Alexis Karpouzos photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
William Faulkner photo

“Mi sento come un selvaggio seme bagnato nella cieca e arida terra.”

William Faulkner (1897–1962) scrittore, sceneggiatore e poeta statunitense