Frasi su millenario

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema millenario, storia, popolo, proprio.

Frasi su millenario

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“E l'Asia par che dorma | ma sta sospesa in aria | l'immensa, millenaria sua cultura.”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Asia
L'isola non trovata

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“Si muove con la lentezza di una tartaruga millenaria.”

Armando Ceroni (1959) giornalista svizzero

Citazioni tratte Dalle telecronache sulla TSI, Le frasi tipiche

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“[A proposito dell'ISIS] Questi fanatici che dicono di agire per conto dell'Islam sono in realtà i primi nemici dell'Islam. Ero e resto fermamente convinta che la maggioranza dei musulmani non ritenga che sia impossibile coniugare la fede religiosa e la costruzione di una società sostanzialmente laica, plurale nelle sue espressioni politiche, culturali, di fede. La tolleranza e il rispetto delle diversità non sono affatto estranee alla millenaria cultura islamica.”

Nawal al-Sa‘dawi (1931) scrittrice e psichiatra egiziana

Origine: Citata in Umberto De Giovannangeli, Isis, i nazisti del Terzo millennio che distruggono le opere d'arte. Sgarbi: "Ma nemmeno Hitler si era spinto a tanto" http://www.huffingtonpost.it/2015/03/07/isis-nazisti-terzo-millennio-sgarbi-nemmeno-hitler-spinto-a-tanto_n_6822438.html, L'Huffington Post, 7 marzo 2015.

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“Non si rendeva conto, il padre, che raccontando questi episodi metteva in evidenza la tolleranza d'un governo che nonostante le molte difficoltà in cui doveva scontrarsi seguiva le regole d'un sistema liberale e cercava di mantenere l'equilibrio in un impero dove l'inno nazionale era cantato in dieci lingue, se non di più. (Questo, in realtà, indignava più il patriota che non il musicista). La monarchia rigida ma illuminata ch'era stata nel 1700 era divenuta in seguito assai più rigida e meno illuminata, nondimeno tolleranza era, seppure oscillante tra lacerate contraddizioni. Ma né il padre né le sue donne erano capaci d'intendere che l'odiato impero formava allora una parte molto importante della vecchia Europa — la più importante dopo l'impero di Carlo V — e la guerra ch'essi auspicavano avrebbe messo a rischio proprio questa millenaria potenza; non potevano quindi immaginare che il crollo d'un'Austria-Ungheria, certamente immobile e ottusa, sarebbe stato l'inizio d'una decadenza europea che non si sarebbe mai più arrestata. Ma essi avevano col presente e col passato un rapporto sbagliato, e non la minima idea di quel che avrebbe dovuto essere una nuova Europa, un'Europa democratica; il cui risorgimento, del resto, la terza e ormai invecchiata generazione non vede ancora.”

parte I, cap. II, p. 28
Le quattro ragazze Wieselberger

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“L'illecito t'è in cuore | e solo esso vale, | ridi del naturale | millenario pudore.”

da L'illecito, vv. 29-32; p. 51
L'usignolo della Chiesa Cattolica

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“L'Americanismo è la peste che avanza volgarizzando, rimbecillendo, imbestialendo il mondo, avvilendo e distruggendo alte, luminose, gloriose civiltà millenarie.”

Ardengo Soffici (1879–1964) scrittore italiano

Origine: Da Il Selvaggio; citato in Luigi Cavallo, Soffici e Malaparte. Vento d'Europa a Strapaese, Prato, Comune di Poggio a Caiano, Assessorato alla Cultura, 1999, p. 73 http://books.google.it/books?hl=it&id=ITddAAAAMAAJ&focus=searchwithinvolume&q=L%27Americanismo. ISBN 9788886855082

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“Non credo che la pratica della scienza possa andar disgiunta dal coraggio. Essa tratta il sapere, che è un pro¬dotto del dubbio; e col procacciare sapere a tutti su ogni cosa, tende a destare il dubbio in tutti. […] I moti dei corpi celesti ci sono divenuti più chiari; ma i moti dei potenti restano pur sempre imperscruta-¬bili ai popoli. […] Finché l'umanità continuerà a brancolare nella sua nebbia millenaria di superstizioni e di venerande sentenze, finché sarà troppo ignorante per sviluppare le sue proprie energie, non sarà nemmeno capace di svilup¬pare le energie della natura che le vengono svelate. […] Se gli uomini di scienza non reagiscono all'intimidazione dei potenti egoisti e si li¬mitano ad accumulare sapere per sapere, la scienza può rimanere fiaccata per sempre, ed ogni nuova macchina non sarà fonte che di nuovi triboli per l'uomo. E quan¬do, coll'andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall'umanità. Tra voi e l'umanità può scavarsi un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka rischierebbe di rispondere un grido di dolore universa¬le… […] Se io avessi resistito, i naturalisti avrebbero po¬tuto sviluppare qualcosa di simile a ciò che per i medici è il giuramento d'Ippocrate: il voto solenne di far uso della scienza ad esclusivo vantaggio dell'umanità. Così stando le cose, il massimo in cui si può sperare è una progenie di gnomi inventivi, pronti a farsi assoldare per qualsiasi scopo. […] Per alcuni anni ebbi la forza di una pubblica autorità; e misi la mia sapienza a disposizione dei potenti perché la usassero, o non la usassero, o ne abusassero, a seconda dei loro fini.. Ho tradito la mia professione; e quando un uomo ha fatto ciò che ho fatto io, la sua presenza non può es-sere tollerata nei ranghi della scienza”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

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