Frasi su tinta
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema tinta, sole, luce, color.
Frasi su tinta

capitolo III, p. 31
Damian Matteo
La vita in campagna

da Sonetto LIV; citato in Benedetto Croce, Ariosto, Shakespeare e Corneille, Laterza, Bari 1968
The canker-blooms have full as deep a dye | as the perfumed tincture of the roses,| hang on such thorns, and play as wantonly | when summer's breath their masked bud discloses.
But, for their virtue only is their show, | they live unwoo'd and unrespected fade; | die to themselves. Sweet roses do not so; | of their sweet deaths are sweetest odours made...
Sonetti
Memorie di una geisha
Variante: Quali siano stati i nostri conflitti e i nostri trionfi, per quanto indelebile sia il segno che questi abbiano potuto lasciare su di noi, finiscono sempre per stemperarsi come una tinta ad acquerello su un foglio di carta.

da Fantasie di interludio, p. 213
Poesie, Pessoa ortonimo, Gli eteronimi, Alberto Caeiro: Poemi completi
Memoirs of a Geisha

Origine: Citato in Angelo Maria Ripellino, Studio introduttivo, in Aleksandr Blok, Poesie, Guanda, 2000.
pag. 462
Della pittura Veneziana

Origine: Biografie per corredo alla Storia universale, p. 14

da Olè http://www.sabinaguzzanti.it/2008/11/08/ole/#comments, sabinaguzzanti.it, 8 novembre 2008

Origine: Decima Flottiglia Mas, p. 53

da Il Canto degli Insorti http://www.braidense.it/dire/fusi/pages/024.html
I Beati Paoli

Origine: Citato in Moretti senza peli, Taverna 'imbruttita' e Biancofiore meglio suora che lesbica http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/11/21/news/moretti-senza-peli-taverna-imbruttita-e-biancofiore-meglio-suora-che-lesbica-1.188867, Espresso.it, 21 novembre 2014
Rosa rampicante, in La Fiera Letteraria, 11 aprile 1948

cap. XV, pp. 148-149
Vecchia gente e le cose che passano
Parte terza, pp. 30-31
Curiosità romane

vol. 5, pp. 201-206
Storia dell'arte italiana, La pittura del Trecento e le sue origini
Variante: Il clero sciita, che ha promosso e guida la rivoluzione islamica di Teheran, non è composto di vermi che si agitano nella sporcizia e nel fango, come diceva il defunto scià di Persia. Gli ayatollah, che lo hanno travolto quando sembrava all'apice della potenza, difendono l'umiliato orgoglio di un' antica nazione, la Persia, e una religione a lungo frustrata, che i loro predecessori non hanno saputo preservare e rispettare. Li difendono col fanatismo, con l'odio, con una crudeltà d' altri secoli, e con un pessimo gusto che arriva al punto di costruire nel cuore di Teheran una fontana da cui sgorga acqua tinta di rosso, per ricordare il sangue versato dai martiri della rivoluzione. Ma li difendono dopo i numerosi fallimenti dei laici, degli innovatori. La loro rivoluzione è contro il mondo moderno, contro le società occidentali, contro i pagani, dai quali per secoli sono stati presi a calci. È un orgoglio ferito che esplode irrazionalmente, con il conforto di una religione che ha conservato una carica, un' intensità che noi definiamo medievale. Senza tener conto di questo, non si può capire il fenomeno iraniano.
Origine: Da La piaga iraniana http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/04/la-piaga-iraniana.html?ref=search, la Repubblica, 4 agosto 1987.
tomo II, Antonio Zifrondi pittore, pp. 40-41
Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi

vol. 2, libro settimo, cap. 1, p. 28
Storia della filosofia moderna