Frasi su assetto

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema assetto, politico, social, modo.

Frasi su assetto

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“Il problema della classe dominante è quello di subordinare la scuola alle esigenze del sistema produttivo. Di conseguenza, la scuola diventa un fondamentale strumento di integrazione preposto all'asservimento dell'intero mondo del lavoro e delle professioni. L'ingegnere, il medico, il filologo, tutti i vari tecnici e professionisti escono dalle scuole provvisti di una preparazione strettamente specialistica, ma incapaci di coscienza critica", sicché "la scuola perpetua e approva delle differenze sociali che non hanno affatto corrispondenza nella realtà produttiva. La vita universitaria è vissuta come corsa all'acquisizione di un privilegio da conseguire attraverso la memorizzazione acritica di nozioni che verranno presto dimenticate". In perfetta coerenza con questo suo uso capitalistico, la scuola diventa "strumento di selezione" e "strumento di subordinazione". In essa a tutti i livelli, "la didattica autoritaria sopprime le esigenze culturali e le istanze politiche, nega la loro autonomia e vi sostituisce la loro subordinazione e l'accettazione delle imposizioni dell'autorità e il conformismo dell'ordine costituito". Da queste premesse, l'indicazione strategica: "La prospettiva di movimento della lotta studentesca è quella del diritto allo studio espressa dalla contestazione globale all'assetto del sistema"”

Giuseppe Carlo Marino (1939) storico e accademico italiano

Origine: Biografia del sessantotto, p. 293-94

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“[Sul decreto semplificazioni e sviluppo] Gli italiani devono sapere che, grazie a questo provvedimento, un passo importante è stato fatto in direzione delle misure che mirano a una piena liberalizzazione della pubblica amministrazione, favorendo in questo modo un risparmio importante di spesa e alleggerendo ancora una volta le tasche dei contribuenti, nel senso positivo però: i pagamenti INPS sono online, i certificati dei comuni in tempo reale, la semplificazione delle procedure per l'edilizia, le misure per l'ammodernamento degli edifici scolastici. Si traccia in pratica, con questo decreto-legge, un'importante road map per la diffusione della banda larga ed ultra larga. Si semplificano le procedure per l'assunzione dei lavoratori extracomunitari e tutto questo, onorevole Presidente, onorevoli colleghi, nel breve volgere di un paio di mesi a fronte di quasi quattro anni di legislatura perduti appresso a fantasticherie e leggi inutili. A noi sembra tantissimo quello che si sta facendo e, anche se ne nell'azione del Governo ci può essere qualche ombra, il Paese comunque è salvo. Futuro e libertà per il Terzo Polo voterà a favore di questo provvedimento, ribadendo il suo pieno sostegno al Governo Monti, che è un Esecutivo la cui nascita abbiamo fortemente auspicato e favorito, perché siamo consci che il precedente assetto politico e di Governo stava inesorabilmente conducendo l'Italia oltre il baratro della crisi finanziaria e della recessione economica. Questa, senza voler alimentare polemiche con nessuno, è la cifra politica di Futuro e libertà per il Terzo Polo. Il nostro sostegno non si caratterizza e non si caratterizzerà per i distinguo populisti con i quali altri, pure, onorevole Antonio Di Pietro, provano a lucrare elettoralmente sull'inevitabile malcontento di qualche categoria sociale interessata dalle riforme.”

Antonino Lo Presti (1954) avvocato e politico italiano

Origine: Citato in Seduta della Camera di Deputati n. 617 del 4 aprile 2012 http://nuovo.camera.it/412?idSeduta=0617&resoconto=stenografico&indice=cronologico&tit=00040&fase=#sed0617.stenografico.tit00040.sub00030 – Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (A.C. 4940-B)., Camera dei Deputati, 4 aprile 2012.

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“E poi tornare a casa e dire al cuoco: | "To' queste cose e acconcia per dimane, | e pela, taglia, assetta e metti a' fuoco; || ed abbie fino vino e bianco pane, | ch'e' s'apparecchia di far festa e giuoco: | fa che le tue cucine non sian vane!" (da Sonetto del sabato”

Folgóre da San Gimignano (1270–1332) poeta italiano

Sabato die)
Variante: E poi tornare a casa e dire al cuoco: | "To' queste cose e acconcia per dimane, | e pela, taglia, assetta e metti a' fuoco; || ed abbie fino vino e bianco pane, | ch'e' s'apparecchia di far festa e giuoco: | fa che le tue cucine non sian vane!" (da Sonetto del sabato – Sabato die)

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“Insistiamo cioè sul fatto che l'autocostruzione possa essere una esperienza che fornisce elementi per una modifica dell'assetto della società. Essa si muove ovviamente nella linea dei non violenti, di Gandhi e Vinoba, di coloro che credono nella prospettiva di realizzazione di ogni singolo uomo.”

Giorgio Ceragioli (1930–2008) ingegnere e docente italiano

da Ulteriori indicazioni di quadro, G. Ceragioli, N. Maritano Comoglio; capitolo in: Problemi normativi e autocostruzione, G. Capetti, G. Ceragioli, N. Maritano Comoglio; CLUT, Torino, 1985
Autocostruzione

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“L'Unione europea non può fermarsi. È sempre più evidente che il presente assetto istituzionale non consente di trainare il convoglio europeo con la necessaria velocità e sicurezza di percorso: ne siamo danneggiati tutti.”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dall'Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in visita ufficiale nel Regno dei Paesi Bassi, all'Università di Leiden sul tema "Identità ed unità dell'Europa", 5 marzo 2003. Riportato in Quirinale.it http://presidenti.quirinale.it/Ciampi/dinamico/ContinuaCiampi.aspx?tipo=discorso&key=21627.

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“I grandi classici, sono sempre degli scrittori "radicali", nel senso più proprio del termine, in quanto, appunto, "vanno alla radice delle cose", esplorano, sommuovono le profondità dell'essere, come un aratro che rovescia le zolle e ne mostra il lato a lungo nascosto. Rappresentare l'essere significa necessariamente tornare verso le origini, rimontare all'indietro o scendere in profondità al di là della civilizzazione. In ogni grande classico l'elemento barbarico, primitivo, è almeno altrettanto forte di quello che esprime la civiltà e la cultura. Dioniso sta dietro ad Apollo, ed è da lui che viene la forza primigenia del grande autore: prima di prender forma, prima di assumere l'involucro armonico che più facilmente scorgiamo, c'è uno sconvolgimento tellurico che cambia la forma del territorio e inonda di lava gli ordinati assetti dei letterati comuni, dei prosecutori, dei continuatori e degli esegeti. Chi vede solo Apollo, vede solo una metà del classico, e non sempre quella più significativa. In conclusione, niente è meno imitabile del processo attraverso il quale il grande classico arriva a costruire la sua opera. Secondo la nostra ottica, infatti, grande classico è l'artista che, per costruire un ordine, deve necessariamente spazzarne via molti altri. Di conseguenza, ciò che lui fa è talmente specifico e peculiare da non poter essere mai veramente ripetuto.”

Alberto Asor Rosa (1933) critico letterario italiano

Origine: Dal saggio introduttivo presente in Letteratura italiana. [Le opere], a cura di Alberto Asor Rosa, Einaudi, Torino, 1992, vol. I (Dalle origini al Cinquecento); citato in Alberto Asor Rosa, È un "classico", come mi inquieta http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/11/20/un-classico-come-mi.html, la Repubblica, 20 novembre 1992.

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“Vi sono alcuni valori di fondo che ne costituiscono l’ossatura e la chiave di lettura. Uno di questi valori è il pluralismo, che sostiene l’intero impianto della Costituzione, in conseguenza della scelta di porre la persona – ogni persona - al centro dell’azione dello Stato in tutte le sue articolazioni. Pluralismo nell’assetto dell’ordine istituzionale che presenta organi con diverse fonti di legittimazione e che svolgono funzioni differenti in modo autonomo e indipendente. Pluralismo nell’assetto della società civile, nel cui ambito sorgono e si affermano formazioni autonome di diversa natura e, tra queste quelle delle rappresentanze sociali: in queste formazioni, nel rispetto dei principi democratici, si manifesta l’esercizio di diritti inviolabili dei cittadini. Pluralismo nel dovere di assoluto rispetto della libertà dell’arte e della scienza; dell’autonomia delle università e delle altre realtà attraverso cui si esprimono. Pluralismo nella libertà riconosciuta al mondo dell’informazione e alle molteplici voci che ne costituiscono espressione; da salvaguardare perché rappresentano un presidio irrinunciabile dello Stato democratico. Pluralismo nella libera iniziativa economica che garantisce solidità, innovazione e ulteriore sviluppo al tessuto imprenditoriale che fa, tra l’altro, dell’Italia il secondo Paese manifatturiero d’Europa.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2018
Origine: Dall Intervento Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i Rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società Civile https://www.quirinale.it/elementi/19730. Roma, Palazzo del Quirinale, 19 dicembre 2018.