Frasi su chiesa
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“Il nemico del vero non è il falso, ma l'insignificante.”

René Thom (1923–2002) matematico e filosofo francese

citato in Giulio Giorello, Di nessuna chiesa

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“Intanto a Napoli con l'editto del 1802 (RD 30.06.1802) il Re proibiva l'accattonaggio per le Chiese, per le strade e nei luoghi pubblici (art. 1); ordinava il ricovero nel Real Albergo de' poveri, se storpi ed inabili al lavoro (artt. 2 e 4); comminava pene ai trasgressori (art. 3), e ai parenti, che non ne prendessero cura (artt. 5 e 9); prescriveva norme per l'amministrazione dell'Istituto e all'art. 12 dichiarava espressamente: «Oltre ai mendici saranno raccolti e rinchiusi per ora nel Real Albergo de' Poveri tutti i fanciulli e le fanciulle che vagano per la città abbandonati dai loro genitori, o da coloro che avendoli presi dalla Santa Casa dell'Annunziata, gli lascino esposti di nuovo, senza più curarne il mantenimento e l'istruzione». Inoltre l'editto distingueva tra abbandonati da genitori naturali che potevano essere destinati alla Santa Casa dell'Annunziata e abbandonati da genitori di allievo (baliatico) che erano invece rivolti al Real Albergo de' Poveri. Le disposizioni del 1802 mal celavano però un carattere di provvisorietà, determinato dalla penuria di eliminare al più presto l'accattonaggio, e dalle tristi condizioni economiche del Reame. Ma le intenzioni del primo Ferdinando dovevano fare i conti con un imprevisto di suprema importanza: l'occupazione francese avvenuta nel 1806 per la quale il Re e la sua Corte furono costretti a fuggire a Palermo sotto la protezione degli inglesi.”

Origine: L'assistenza degli esposti in Napoli, p. 15

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“[Atanasio di Alessandria] Il più grande uomo del suo secolo, anzi, considerato sotto tutti gli aspetti, il più grande di quanti n'abbia avuti la Chiesa.”

Jean-Philippe-René de La Bléterie (1696–1772) storico francese

citato in Cesare Cantù, Sant'Atanasio, p. 511, Biografie per corredo alla storia universale, Volume I

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“Chiusi gli occhi per tre volte | mi ritrovai ancora lì | chiesi a mio nonno è solo un sogno | mio nonno disse sì.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Fiume Sand Creek, n.° 3

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“La Chiesa collega ma non identifica giammai liberazione umana e salvezza in Gesù Cristo.”

Papa Paolo VI (1897–1978) 262° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

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Evangelii Nuntiandi

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“Servendosi di essi [i mass media] la Chiesa «predica sui tetti» il messaggio di cui è depositaria; in loro essa trova una versione moderna ed efficace del pulpito.”

Papa Paolo VI (1897–1978) 262° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

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Evangelii Nuntiandi

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“Le rughe han troppi secoli oramai, | truccarle non si può più.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Il nostro caro angelo, lato A, n. 4
Il nostro caro angelo

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“È da temersi che la Chiesa ceda alla tentazione del potere e che il peso politico dei cattolici si indirizzi da una parte per ottenere in cambio la tutela giuridica di principi e valori, come aborto o fecondazione, perché diventino leggi imposte a tutti colpendo la laicità dello Stato.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

Origine: Citato in «Chiesa, la tentazione del potere è demoniaca» http://www.corriere.it/politica/08_maggio_26/chiesa_tentazione_del_potere_demoniaca_ae4dc3f6-2aea-11dd-9793-00144f02aabc.shtml Corriere.it, 26 maggio 2008.

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“La tentazione del potere è demoniaca e sempre, nella storia della Chiesa, è stata all' origine di misfatti, di cui Giovanni Paolo II ha dovuto chiedere perdono.”

Massimo d'Alema (1949) politico italiano, presidente del Consiglio dei Ministri dal 1998 al 2000

citato in Corriere della sera, 26 maggio 2008

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“Gilson critica i tentativi di ricondurre la posizione di Dante alla tomista o all'averroista. Per san Tommaso ogni gerarchia di dignità è al tempo stesso una gerarchia di giurisdizione, mentre per Dante – tranne che per Dio – una gerarchia di dignità non è mai fondamento di una gerarchia di giurisdizione, e ciò corrisponde al problema filosofico specifico di Dante, che non è tanto quello di definire l'essenza della filosofia, quanto di determinare delle funzioni e delle giurisdizioni. Il principio a cui obbedisce questa determinazione non è assolutamente conciliabile col tomismo. San Tommaso non conosce che un solo fine ultimo: la beatitudine eterna, che non si può attingere se non attraverso la Chiesa; inoltre la spiritualità del fine ultimo importa che tra il potere temporale e lo spirituale vi sia la subordinazione gerarchica del mezzo al fine. Per Dante, invece, l'uomo può ottenere, attraverso l'esercizio delle virtù politiche, una felicità umana completamente distinta dalla beatitudine celeste, anche se questa rappresenta un fine più alto. La tesi dei "duo ultima" legittima la completa distinzione dell'ordine politico dall'ordine religioso, ugualmente universale a quello della Chiesa, ma autonomo e perseguente un fine di felicità terrena.”

Augusto Del Noce (1910–1989) politologo, filosofo e politico italiano

da Augusto Del Noce, Gilson Étienne in Enciclopedia dantesca, vol. III, Roma, 1971, p. 33.

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“Scomunichiamo e anatemizziamo tutti gli eretici […] Una volta condannati dalla Chiesa, essi siano abbandonati al giudice secolare per essere puniti col meritato castigo.”

Papa Gregorio IX 178° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla bolla Excommunicamus; citato in Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili, Odradek, Roma, 2008, p. 220

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“Né potremmo porre questa nostra affermazione sotto più valida autorità che quella di sant'Agostino, il quale, disputando coi Manichei, fece questa capitale confessione: «Io non crederei al Vangelo, se non vi fossi costretto dall'autorità della Chiesa.»”

Emilio Bossi (1870–1920) politico, giornalista e avvocato svizzero

Gesu Cristo non è mai esistito
Origine: [nota dell'autore] Citato da Peyrat, Histoire élémentaire et critique de Jésus, pag. 70, troisième édition, Paris, Lévy Frères, 1864.

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“[Henri Bergson] La sua evoluzione è stata così radicale che sentiva il bisogno di raccordarsi non solo con Cristo e con i santi, ma anche con la Chiesa.”

Antonin-Dalmace Sertillanges (1863–1948) filosofo e teologo francese

Origine: Citato in Piero Viotto, Grandi amicizie: i Maritain e i loro contemporanei, Città Nuova, Roma, 2008, p. 20.

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“L'azzeramento [del debito] è solo un primo passo, poi si dovrebbe passare agli investimenti, e qui entra in gioco l'illuminazione dei nostri governanti. Noi, club dei bianchi, finché abbiamo una distanza geografica sufficiente a garantire la nostra incolumità, non ci rendiamo conto del pericolo. I popoli che muoiono di fame preannunciano guerre e atrocità.”

Andrea Bocelli (1958) cantante lirico italiano

Origine: Citato in Bocelli: ma la Chiesa non è una discoteca https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/maggio/01/Bocelli_Chiesa_non_una_discoteca_co_0_0005012244.shtml, Corriere della Sera, 1º maggio 2000.

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“Non ci allontaniamo molto se pensiamo che l'opera di von Balthasar si pone in piena continuità con le grandi opere dei Padri della Chiesa.”

Salvatore Fisichella (1951) arcivescovo cattolico e teologo italiano

Origine: In AA.VV. Hans Urs von Balthasar. Cento anni dalla nascita, Communio, n. 203-204, settembre-dicembre 2005.

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“[Sulla Lega Nord] Quanto ai problemi etici, mi pare che manifesti una piena condivisione con il pensiero della Chiesa.”

Salvatore Fisichella (1951) arcivescovo cattolico e teologo italiano

Origine: Citato in Fisichella: l'intervento dei vescovi era necessario https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/marzo/30/Fisichella_intervento_dei_vescovi_era_co_8_100330027.shtml, Corriere della Sera, 30 marzo 2010.

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“La rivelazione viene a noi per Cristo mediatore il quale rende la sua Chiesa mediazione di ciò che egli ha rivelato.”

Salvatore Fisichella (1951) arcivescovo cattolico e teologo italiano

La via della verità

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“Essendo gli ebrei stessi servi della Chiesa, questa può disporre dei loro averi.”

II, IIa, q.10, a10; citato in Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili, Odradek, Roma, 2008, p. 282
Summa Theologiae

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“L'antisemitismo deve essere una sola cosa con il cattolicesimo, nel senso che noi dobbiamo combattere i giudei, come i massoni, come i socialisti, come gli anarchici, per difendere la società civile, la patria e la croce di Gesù Cristo.”

Henri Delassus (1836–1921) vescovo francese

dal giornale La Semaine, 1894; citato in Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili, Odradek, Roma, 2008, p. 296

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“«Che strana isola è la Tortuga. Sembra la patria stessa della libertà, eppure si fonda sullo schiavismo, esteso persino ai bianchi. Non riesco a cogliere ciò che collega queste contraddizioni». (Rogério)
«Un elemento c'è, se vi riflettetete bene. […] La società di qui si fonda sul denaro e non ha altri valori. Si rischia la vita per l'oro, e si passa il resto del tempo a spendere. Si comperano donne, uomini, cose, animali, generi da consumare in fretta, prima di morire. Non esistono altre leggi. È questo che dà una sensazione di libertà, a volte inebriante. Si uccide per guadagnare, si guadagna per spendere. Poi si torna a uccidere, finché non si è ammazzati da qualcuno più forte. Si contano sulle dita i filibustieri che muoiono nel loro letto. Ancora meno sono quelli che muoiono ricchi. L'oro che hanno accumulato è circolato in altre mani. L'unica norma etica della Tortuga è "homo homini lupus".» (Exquemeling)
[…] «Non sono molto d'accordo» obiettò. «Tra gli avventurieri, come anche tra i bucanieri, pare prevalere la fraternità.» (Rogério)
«Così credono anche loro, e se ne compiacciono. La verità è che si tratta di una sorta di fratellanza tra lupi. Non sono affatto amichevoli verso chi non appartiene al loro branco. Il calcolo che li unisce è elementare: per predare, è indispensabile fare gruppo.» (Exquemeling)
«Mi sono sembrati, tutto sommato, molto religiosi.» (Rogério)
«Altra illusione. Fra le tante cose che comperano, finché hanno soldi, vi è la grazia di Dio. L'Olonnais e Michel Le Basque erigevano chiese, sì, però dopo avere violato per mesi tutti i comandamenti possibili… Ma è inutile che io prosegua. Ormai l'avrete capito. La Tortuga sembra il paradiso. Invece è l'inferno.»”

Exquemeling
Origine: Tortuga, pp. 176-177

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“Da questa corrottissima sorgente dell'indifferentismo scaturisce quell'assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che si debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza: errore velenossisimo, a cui apre il sentiero quella piena e smodata libertà di opinione che va sempre aumentando a danno della Chiesa e dello Stato.”

Papa Gregorio XVI (1765–1846) 254° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla enciclica Mirari vos; citato in Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili, Odradek, Roma, 2008, p. 209

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“Nell'ampia fascia che gli avvolge il ventre, Nazim stiva i denari che riceve, senza contarli: appena una palpatina. I suoi polpastrelli sono sensibili come quelli di un pianista, e altrettanto esercitati. Poi nessuno lo imbroglierebbe, qui: i suoi compagni non discutono la sua scelta, e più d'uno prova una sorta di ruvida pietà per gli armeni, oggi divenuti più miserabili di loro: anche perché sono perseguitati dai Senzadio del nuovo governo. Capiscono, i mendicanti, che in un mondo senza Dio anche il loro mestiere diventa difficile, e la carità, rara. E poi, è tempo di guerra: non è meglio combattere i nemici esterni, piuttosto che crearsene di interni? La secolare saggezza di mendicanti e mercanti, in Oriente, si è sempre incontrata nell'ardua abilità del compromesso a metà strada.
Nelle Corti dei Miracoli della malavita, che fioriscono dovunque, e sono il rovescio del tessuto di ogni società organizzata, le cose hanno una loro logica, per quanto capovolta; e vi trovano spazio l'avidità, la crudeltà, l'astuzia, la fuga dalla fame: ma non il fanatismo. Perché eliminare gli armeni, che producono ricchezza e cospicue elemosine? (nell'Impero Ottomano, come in ogni società religiosa, l'elemosina garantisce la ricchezza, e la giustifica…).
«La pecora si tosa, non si ammazza» così brontolano fra loro i Fratelli mendicanti, che dal selvaggio assalto ai beni degli armeni non hanno ricevuto che briciole, mentre non ricevono più le usuali, ricche elemosine alle porte delle chiese e delle case, e durante le grandi festività cristiane.”

La masseria delle allodole

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