Frasi su film
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“Ciò che io chiedo a un film è di aiutarmi a fare il successivo.”

Gianni Amelio (1945) regista italiano

dall'intervista di Michele Anselmi, Campagna d'Albania, l'Unità, 16 luglio 1994

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“È il mondo che somiglia a una sala giochi, e non viceversa, e Matrix è un film su cui riflettere…”

Loredana Lipperini (1956) giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica italiana

da Generazione Pokémon, Castelvecchi

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“Ho detto che cinque anni fa il sindaco uscente [Gianni Alemanno] si era candidato impostando la sua campagna elettorale sul tema della sicurezza. Aveva in mente un film, quello del sindaco sceriffo e si è traformato in un altro film, quello dello sceriffo "tutto chiacchiere e distintivo."”

Ignazio Marino (1955) medico e politico italiano

Origine: Citando il film Gli intoccabili. Al Capone, interpretato da Robert De Niro si riferisce a Eliot Ness, interpretato da Kevin Costner così: «Tu sei solo chiacchiere e distintivo!»
Origine: Da una dichiarazione al Teatro Capranica, 25 maggio 2013. Video disponibile su YouTube.com http://www.youtube.com/watch?v=Ly_-AJIek70.

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“Non mi piacciono le immoralità di gruppo. Le orge vanno bene solo nei film di Fellini. Il rapporto tra cucina e sesso esige che non si superi il numero di tre. Quattro equivale a propiziare due coppie. E cinque è già una massa.”

Manuel Vázquez Montalbán (1939–2003) scrittore, saggista e poeta spagnolo

Origine: Dall'intervista di Elisabetta Pintor, Peccati di gola. Montalban: "Viva l'immoralità, purché di coppia" https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1992/ottobre/04/peccati_gola_Montalban_viva_immoralita_co_0_9210043380.shtml, Corriere della Sera, 4 ottobre 1992.

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“Il curioso caso di Benjamin Button | lo vedi al contrario ed è un film come un altro.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Kevin Spacey n.° 11

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“Se la sala è piena il film fa schifo.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Ti sorrido mentre affogo n.° 16

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“[Su Kill Bill vol. 1] I temi del film sono la giustizia e il riscatto.”

Uma Thurman (1970) attrice statunitense

Origine: Dall'intervista in Making of "Kill Bill Vol. 1", Contenuti speciali del DVD di Kill Bill vol. 1.

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“Violenza, sesso, umorismo, tragedia sono tutte componenti di un film. L'importante è non esagerare. E non farsi imprigionare in stereotipi. Per esempio, io credo di avere doti comiche, ma i registi vedono in me più l'aspetto drammatico.”

Uma Thurman (1970) attrice statunitense

Origine: Citato in Manin Giuseppina, Uma: Richard, mi spiace di averti messo nei guai https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/settembre/07/Uma_Richard_spiace_averti_messo_co_0_9409079780.shtml, Corriere della Sera, 7 settembre 1994, p. 29.

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“Gastone era un toscano di poche parole ma definitivo. Quando gli toccava parlare, le sue parole erano taglienti come quelle di un eroe di un film western.”

Adriano De Zan (1932–2001) giornalista, conduttore radiofonico e conduttore televisivo italiano

Gentili signore e signori buongiorno

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“Ho sentito da qualche parte che le maggiori scoperte nella storia umana erano la lingua, il controllo del fuoco e il cinema. Mi piacerebbe fare un film su questo un giorno.”

Roy Dupuis (1963) attore cinematografico e attore televisivo canadese

dall'intervista a New Magazine, vol. 4 n. 3 dell'autunno 2001
2001

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“Avrei potuto trasferirmi a Los Angeles, ma ho deciso di no, perché casa, è qui. E nulla mi impedisce di andare girare un film due mesi in Africa, com'è ora il caso.”

Roy Dupuis (1963) attore cinematografico e attore televisivo canadese

dall'articolo in La Presse del 5 giugno 2006
2006

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“Faccio i film che mi piacciono. Senza rinunciare all'optional del culo a mandolino.”

Sabrina Ferilli (1964) attrice italiana

dall'intervista di Fulvia Caprara, Ferilli, bella senza vergogna, La Stampa, 22 giugno 1995, p. 20

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“Mi piacciono solo i film che sto per fare. Dopo non vado neanche a vederli.”

Dino Risi (1916–2008) regista italiano

dall'intervista di Cristiana Paternò, Dino Risi: «I miei film? Buttateli tutti a mare», l'Unità, 24 novembre 1992, p. 21

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“I critici vorrebbero che noi facessimo i film che loro farebbero se fossero capaci di farli.”

Dino Risi (1916–2008) regista italiano

Origine: Dall'intervista trasmessa dal TG1 delle 20:00, 7 giugno 2008.

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“[Il film perfetto è] Ombre rosse.”

Dino Risi (1916–2008) regista italiano

Citazioni tratte da interviste

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“[Un film è] Un uomo con una pistola ed una donna nuda.”

Dino Risi (1916–2008) regista italiano

Citazioni tratte da interviste

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“È repressivo. Dobbiamo liberare le donne come loro. Le donne con il velo allevano dei fondamentalisti: il velo è la "droga di passaggio" all'estremismo».
Ziad rise. Sorseggiò il tè e ci pensò un attimo prima di rispondere.
«Un velo non è una bomba», disse. «Inoltre, liberarle da cosa? Il velo è un simbolo culturale che ha una storia lunga. Se vivi nel Qatar per un bel po', prima o poi ti troverai in una tempesta di sabbia. Le particelle di sabbia sono finissime, e ti entrano negli occhi, nel naso e nella gola e ti tappano tutto. Ti assicuro che quando ne arriverà una, ti coprirai il naso e la bocca anche tu. Probabilmente è così che la gente di questa parte del mondo ha iniziato a portare il velo migliaia di anni fa. In ogni caso, comunque, se vogliono portare il velo, sono libere di farlo. Perché non rilassarsi e compiacersi della varietà del mondo? Mi piace pensare al mondo come a un film di fantascienza. Ci sono tutte queste creature che si trovano vicendevolmente bizzarre, e anche se qualcuno non ci piace dobbiamo comunque rivolgergli la parola».
«Ma in questo mondo ci sono anche persone – musulmani – che vogliono imporre il velo a tutti. Sono queste le persone che la riforma dell'Islam cerca di fermare».
«Questa però non è una riforma islamica», rispose Ziad. «Per "imporre" qualcosa a qualcuno, si deve stare al governo. Ogni volta che un governo ti impone qualcosa e tu ti opponi, quella è un'opposizione al governo e basta. Perché devi tirare in ballo l'Islam?»
«Perché sono loro a dire che è tutta una questione di Islam».
«Il fatto che lo dicano non vuol dire che sia vero. Sta a te vedere al di là. Ascolta, se il governo americano dice che una parte della popolazione va messa in prigione in nome dei Pokémon, ti trasformi in un esperto di Pokémon per cercare di dimostrargli che mai e poi mai i Pokémon farebbero una cosa del genere?”

Ali Eteraz scrittore e giornalista pakistano
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“Se avessimo potuto dare un premio al miglior attore comico, lo avremmo assegnato a Bush. Ma attenzione: Fahrenheit 9/11 non è un film sul capo della Casa Bianca o sulla guerra, è un'opera sul sistema nel quale stiamo sprofondando, sul potere che ci manipola.”

Tilda Swinton (1960) attrice britannica

da «Nessun verdetto politico, Moore diverte e angoscia» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/24/Nessun_verdetto_politico_Moore_diverte_co_9_040524077.shtml, Corriere della Sera, 24 maggio 2004

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“[Parlando della scena di sesso del film Very Good Girls] Non l'avevo mai fatto, è una cosa che mi è stata concessa di fare da poco tempo. Sono 18enne da poco: è una cosa piuttosto delicata ma fa parte della vita. Nessuno si trova a proprio agio a girare scene di sesso.”

Dakota Fanning (1994) attrice statunitense

Origine: Citato in, [//www.vanityfair.it/show/cinema/13/02/01/dakota-fanning-film-prima-volta-scena-sesso-nuda-maggiorenne Il primo nudo di Dakota], VanityFair.it, 1 febbraio 2013.

“[Su Le ali della libertà] Dialoghi ruvidi, forza bruta, claustrofobia, amicizia e inimicizia virile, gigantesco happy end: un film decisamente ben scritto, diretto e ben recitato. In cui contano il ritmo e la sintonia di grandi caratteristi accanto ai protagonisti.”

Maurizio Porro (1942) critico cinematografico italiano

Origine: Da In arrivo «Le ali della libertà» Tim Robbins eroe in prigione https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/aprile/30/arrivo_ali_della_liberta_Tim_co_0_030430079.shtml, Corriere della Sera, 30 aprile 2003.

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“[…]; nel suo nome non sono mai state fatte sommosse, guerre, rivoluzioni. Sulla vita di Kant nessuno ha mai pensato di fare un film.”

Massimo Piattelli Palmarini (1942) professore di scienze cognitive, linguista, epistemologo italiano

Origine: Ritrattino di Kant a uso di mio figlio, Capitolo 1, Perché proprio Kant? Ovvero: il fascino discreto della ragione pura, p. 31

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“Il musicista ha una finestra sulla vita | che gli scorre parallela come un film.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Gli occhi del musicista
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“[Su Scoprendo Forrester] La vicenda procede su tempi stiracchiati: si capisce subito che lo scrittore imboscato è l'ennesima reincarnazione del burbero benefico e ci sarebbe perfino da sospettare una sottintesa implicazione omosessuale se il divo britannico non fosse l'epitome della virilità. In ogni modo, anche in un film convincente sino a metà, Connery è sempre Connery. Ovvero un attore che ogni volta riesce a illuderti di avere incontrato un essere umano.”

Tullio Kezich (1928–2009) critico cinematografico, commediografo e sceneggiatore italiano

Origine: Da Se James Bond diventa scrittore https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/24/James_Bond_diventa_scrittore_co_0_01032412174.shtml, Corriere della Sera, 24 marzo 2001, p. 36.

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“[Su "Quarto Potere"] Il film appare subito come qualcosa di incommensurabile, tanta è la sua portata e la sua novità, summa della tecnica cinematografica, laboratorio di nuove sperimentazioni, tragedia shakespeariana avvolta in atmosfere dell'assurdo e nel vuoto esistenziale. Il significato del film è ancora più complesso. La personalità di Kane è misteriosa nella sua linearità: un idealista? un approfittatore? un megalomane? Perché ci teneva tanto che la moglie diventasse una star? Un egoista incapace di amare? Perché costruì la finzione del giornale? Perché costruì la finzione della moglie star? Perché la finzione di Xanadu? "Rosebud" rimane un mistero, e tale rimane la personalità di Kane, e anche la congettura che il primo spiegherebbe la seconda. Forse non esisteva nessun movente, e nessun significato. O forse quell'informazione da sola non sarebbe servita a nulla. Il vero senso del film sta nella "ricerca del significato", più che nel significato in sé, una potente metafora della condizione umana. La risposta a questa ricerca sta nel cartello NO-TRESPASSING. Ma Kane "non ha significato": è un uomo senza principi e senza personalità. Kane è soltanto l'insieme dei propri gesti e delle proprie parole, che non hanno altro significato che quello di essere i suoi gesti e le sue parole. Esattamente come il grande ammasso di oggetti nel castello di Xanadu, che non fornisce altra personalità al castello che quella di essere un ammasso disordinato di oggetti. Kane riduce tutto e tutti ad oggetti: perciò è incapace di comunicare emozioni. Kane è inutile; e non a caso il suo ruolo nel film è trascurabile, fa soltanto da tema di discussione per i protagonisti, che sono i narratori e il giornalista.”

Piero Scaruffi (1955) informatico, critico musicale e scrittore italiano

da Orson Welles http://www.scaruffi.com/director/welles.html

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“Nostra Signora dei Turchi, il primo film dell'autore, attore e regista Carmelo Bene, pone impetuosamente alcuni problemi. Per cominciare, questo: in Italia abbiamo un genio, ce lo meritiamo?”

Oreste del Buono (1923–2003) scrittore, giornalista e traduttore italiano

Origine: Carmelo Bene e Giancarlo Dotto, Vita di Carmelo Bene, p. 272.

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