Frasi su laterale

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema laterale, grande, stato, altro.

Frasi su laterale

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“Il mio stile è sempre stato quello di estendermi, in ogni campo, più che salire. Per me la scala del successo era più laterale che verticale.”

Andy Warhol (1928–1987) pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e…

La cosa più bella di Firenze è McDonald's

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“Metà della mia vita è intrisa di colore | guardando questi bagliori rossi | versati sulla porta laterale | che accoglie il giorno | ed i portali di bamboo | che chiudono fuori il giorno, | ma non riesco a capire | se terra e cielo | si separano la sera | e s’incontrano al mattino | o si separano al mattino | e s’incontrano la sera!”

L Colore Dell'Orizzonte
Origine: [Pokhrel, Suman, L Colore Dell'Orizzonte, Color of Horizon, Italian, Rita Stanzione, Poetic Prism 2016 [International Multilingual Poetry Anthology], September 2016, 171, The Cultural Center of Vijayawada and Amarawati, Padmaja Iyengar, Andra Pradesh, India]

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“Non era veloce quanto lui a causa dei crampi alle gambe e al paio di fitte di avvertimento al ginocchio sinistro e inoltre, ogni volta che si avvicinava, appariva qualche pedone che intralciava o sbucava fuori un carro da una via laterale.°
°”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Questo accade sempre durante ogni inseguimento di polizia di ogni luogo. Davanti all'inseguitore sbucherà sempre da un vincolo un carro dal carico pesante. Se non sono coinvolti veicoli, allora si tratterà di un uomo con una rastrelliera di vestiti. Oppure due uomini con una enorme lastra di vestro. <br>Probabilmente dietro tutto ciò si nasconde una specie di società segreta.
Origine: Serie del Mondo Disco, 17. Piedi d'argilla (1996), p. 132

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“[Canaletto] Insieme alle prospettive per impianti diagonali o a cannocchiale, queste tutte [composizioni che sono impostate e condotte secondo grandi e semplici compassi con vertice laterale, e prospettive proiettate verso l'avanti o verso il fondo] sono però soluzioni più o meno personalizzate di un fondo storico, sia italiano e veneto (vedutismo), che olandese. Né deve meravigliare in alcun modo la presenza di una problematica formale così rigorosa e ricca di flessioni e d'invenzioni, perché lo sviluppo delle tematiche prospettiche di fondazione ed elaborazione rinascimentale si avvera con grande estensione teorica e artistica nella pittura olandese secentesca di paesaggio, di edifici e d'interni, con modalità assai differenti dal paesaggio eroico e storico di eredità compositiva cinquecentesca e veneta, qual è elaborato specialmente da Annibale Carracci e dal Poussin. Senza considerare questa linea di cultura sulla quale si pone Canaletto, si intende meno bene o si rischia di non intendere un valore essenziale della sua arte, assai più profonda e diramata di quel che non lo mostri l'abituale considerazione dell'artista come petit-maître. Chi, avvertito, riguardi così le opere, dovrà accertarsi che l'analisi di questo aspetto, del resto così evidentemente accusato, dell'arte canalettiana dimostra la marcata consapevolezza dell'artista circa la manovra della composizione: perciò è necessario isolare e meditare anche le altre modalità di composizione, che realizzano diverse esigenze estetiche, ed unendosi alla complessità e mutevolezza delle precedenti, finiscono per dare di Canaletto un'immagine meno quieta e serena e contemplativa di quel che si dica, anzi molto più intensamente drammatica proprio in confronto alla relativa parcità dei temi e delle vedute. Ci sono, insomma, più crisi e dibattiti fantastici nel Canaletto di quanto normalmente non si veda.”

Carlo Ludovico Ragghianti (1910–1987) politico italiano

da Procedimento di Canaletto, in SeleArte, 1959
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

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“Penso di essere stato un giocatore altruista, giocavo soprattutto per la squadra, […] mai […] per me stesso. […] Giocavo come numero nove, però poi il numero nove lo facevo poche volte. Giocavo soprattutto sulle fasce laterali, a cercarmi gli spazi e mettere delle palle in mezzo.”

Pietro Anastasi (1948–2020) calciatore italiano

Origine: Citato in Manuela Romano (a cura di), Roberto Saoncella (con la collaborazione di), La grande storia della Juventus (DVD-Video): 1966-1975 "Da Herrera a Parola", RCS Quotidiani, RAI Trade, LaPresse Group, 2005, a 07 min 30 s.

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“Leo [Ortolani] ha una fantastica visione laterale… e più hai visione laterale e più le parodie ti vengono bene.”

Davide La Rosa (1980) fumettista, scrittore e sceneggiatore italiano

Origine: Citato in Rat-Man n.100: l'omaggio degli autori http://www.fumettologica.it/2014/01/rat-man-n-100-l-omaggio-degli-autori/6/, Fumettologica.it, 16 gennaio 2014.

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“Il centromediano metodista era l'uomo che giocava sul centravanti avversario e una volta riconquistata la palla impostava l'azione. Nel metodo era il difensore centrale e quando il metodo è stato abbandonato, il nome è rimasto. In Brasile, paese che ha sempre avuto antipatia nel copiare i nomi dei ruoli da altri paesi (lateral invece che terzino, punta direita, invece che ala destra, punta de lança invece che trequartista, eccetera) il metodista è stato chiamato volante. E giustamente visto che il vero metodista era l'ultimo difensore, mentre il volante gioca davanti alla difesa. Il più grande tra i metodisti è stato sicuramente Luisito Monti […]. Altro grande metodista dell'epoca fu l'uruguagio Andrelo che giocava nel Bologna. Nei volanti sicuramente il più bravo va ricercato tra i brasiliani. Tra quelli che ho visto giocare sicuramente il più grande è stato Clodoaldo, che vinse il mondiale del 1970 in Messico. Questa mia impressione è stata rafforzata dalle testimonianze di chi l'ha diretto (Zagalo), da chi ci ha giocato assieme (Tostão, Rivelino e Gérson) e da chi l'ha avuto come avversario (Sandro Mazzola). Basti dire che Clodoaldo nel 1970 aveva venti anni e "comandava" una squadra dove c'erano autentici fenomeni quali Alberto Carlos, Jairzinho, Gérson, Tostão, Pelé e Rivelino.”

Franco Rossi (1944–2013) giornalista italiano

Con data
Origine: Da Il fenomeno che a 20 anni dava ordini a Pelé http://www.francorossi.com/2004/08/il-fenomeno-che-a-20-anni-dava-ordini-a-pele/, Francorossi.com, 9 agosto 2004.

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“Se ora penso agli anni di allora, mi colpisce quanto poco ci fosse in realtà da vedere, quante poche immagini illustrassero la vita e la morte nei Lager. Conoscevamo di Auschwitz il portale con la sua scritta, i pancacci di legno a più piani, i mucchi di capelli, occhiali e valigie; di Birkenau l'entrata con la torre, i corpi laterali e il passaggio per i treni; e da Bergen-Belsen ci venivano le montagne di cadaveri trovate e fotografate dagli alleati al momento della liberazione. Conoscevamo alcune testimonianze di detenuti, ma molti libri apparvero subito dopo la guerra e vennero ristampati solo negli anni Ottanta, visto che nel frattempo non rientrarono nei programmi delle case editrici. Ora ci sono così tanti libri e film che il mondo dei Lager è ormai parte dell'immaginario collettivo che completa il mondo reale. La fantasia lo conosce ormai bene, e a partire dalla serie televisiva Olocausto e da film come La scelta di Sophie e soprattutto Schindler's list si muove anche in quel mondo. E non ne prende solo atto, ma integra e abbellisce. Allora la fantasia stentava a muoversi; riteneva che allo sgomento di cui era debitrice al mondo dei Lager non si confacessero le movenze della fantasia. Quelle poche immagini che doveva alle foto degli alleati e alle testimonianze dei detenuti, le ha poi guardate riguardate, fino a farne dei cliché.”

The Reader

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“(…) Ma perché non siete mai a scuola? vi vedo ogni giorno, in giro, sempre vagabonda…"
"Oh, non soffrono troppo della mia mancanza, credetemi" rispose lei. "Sono un temperamento asociale, dicono. Non mi mescolo con gli altri. Ed è strano, perché io sono piena di senso sociale, invece. Tutto dipende da che cosa si intenda per senso sociale, non vi sembra? Per me significa parlare con voi di cose come queste. (…) O anche parlare di quanto è strano questo mondo. Stare con la gente è una cosa bellissima. Ma non mi sembra sociale riunire un mucchio di gente, per poi non lasciarla parlare, non sembra anche a voi? Un'ora di lezione davanti alla TV, un'ora di pallacanestro, o di baseball o di footing, un'altra ora di storia riassunta o di riproduzione di quadri celebri e poi ancora sport, ma, capite, nopn si fanno domande, o almeno quasi nessuno le fa; loro hanno già le risposte pronte, su misura, e ve le sparano contro in rapida successione, bang, bang, bang, e intanto noi stiamo seduti là per più di quattr'ore di lezioni con proiezioni. Tutto ciò per me non è sociale. E' tutt'acqua rovesciata a torrenti, risciacquatura è, mentre loro ci dicono che è vino quando non lo è. Ci riducono in condizioni così pietose, quando viene la sera, che non possiamo fare altro che andarcene a letto o rifugiarci in qualche Parco Divertimenti a canzonare o provocare la gente, a spaccare vetri nel Padiglione degli spaccavetri o a scassare automobili, nel Recinto degli scassamacchine, con la grossa sfera d'acciaio. O non ci resta che salire in macchina e correre pazzamente per le strade, cercando di vedere quanto da vicino si possano sfiorare i lampioni e quanto strette si possano fare le curve, magari sulle due ruote laterali. Può darsi benissimo che io sia proprio quello che dicono, d'accordo. Non ho amici, io. E questo dovrebbe provare che sono anormale. Ma tutte le persone che conosco urlano e ballano intorno come impazzite o addirittura si battono a vicenda, selvaggiamente. Avete notato come la gente si faccia male, di questi tempi? (…) Ho paura dei ragazzi della mia età. Si uccidono a vicenda. (…) Sei amici miei sono morti d'arma da fuoco da un solo anno a questa parte. Dieci ne sono morti in incidenti automobilistici. Mi fanno paura e loro non mi hanno in simpatia perché ho paura
(…)
Soprattutto mi piace studiare la gente. A volte passo l'itera giornata nella Ferrovia Sotterranea, a sentir le persone parlare, a guardarle. Mi piace indovinare chi sia quel tale, che cosa voglia quell'altro, dove vadano. Spesso scivolo come un serpente su una vettura della Sotterranea a sentire cosa dicono le persone. O nelle mescite di bibite e dolci, e sapete cosa ho scoperto? (…) Che la gente non dice nulla. (…) Parla di una gran quantità di automobili, parla di vestiti e di piscine e dice che sono una meraviglia! Ma non fanno tutti che dire le stesse cose e nessuno dice mai qualcosa di diverso dagli altri. E quasi sempre nei caffè hanno le macchinette d'azzardo in funzione, si raccontano le stesse barzellette, oppure c'è la parete musicale accesa con i disegni a colori che vanno e vengono.”

Ray Bradbury (1920–2012) scrittore statunitense
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“[Sugli inizi da calciatore] In Brasile ero uno dei tanti bambini che cresce con la palla fra i piedi, sognando di diventare un calciatore. Il primo campionato da professionista lo ho giocato con il Paranaense, in campo ricoprivo sia il ruolo di laterale sinistro che di centrocampista, anche se prediligevo il primo.”

Alex Sandro Lobo Silva (1991) calciatore brasiliano

Citazioni di Alex Sandro
Origine: Dall'intervista di Claudio Zuliani a Juventus TV; citato in «Attenti al Porto». Parola di Alex Sandro http://www.juventus.com/it/news/news/2017/-attenti-al-porto---parola-di-alex-sandro.php, Juventus.com, 20 febbraio 2017.

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