Frasi su pellicola

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema pellicola, film, vita, cinema.

Frasi su pellicola

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“"Morire d'amore" | sono parole che son solo da pellicola | eppure Signore c'è forse ancora chi | d'Amore ci muore.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

da Spettabile Signore, n. 8
Un po' artista un po' no

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“[Su Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith] La pellicola coniuga la morte di un'anima perdutasi e l'amore, che continua con la nascita dei due figli. Non c'è sangue, c'è piuttosto la lava rossa dell'inferno del Male, che arma gli uni contro gli altri.”

Hayden Christensen (1981) attore canadese

Origine: Citato in Giovanna Grassi, «Star Wars, violento per amore» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/07/Star_Wars_violento_per_amore_co_8_050507050.shtml, Corriere della sera, 7 maggio 2005.

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“Se si fa un film su un fotografo, c'è soltanto una pellicola di riferimento nella storia del cinema, che è Blow-Up e nient'altro, solo questa. Se fai un film in cui pensi che la morte compaia nei panni di una persona, hai solo un punto di riferimento, che è Il settimo sigillo.”

Wim Wenders (1945) regista tedesco

Origine: Visibile al minuto 02:00 di Palermo Shooting, Intervista al regista del film, Wim Wenders http://www.comingsoon.it/film/palermo-shooting/1714/video/?vid=1138, comingsoon.it

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“In cinema possono lavorare anche gli sprovveduti. Si girano migliaia di metri di pellicola per trarne una sequenza possibile, poi alla dizione ci pensano i doppiatori. Il cinema sovente è mistificazione.”

Aldo Fabrizi (1905–1990) attore e regista italiano

Origine: Citato in Franco Piccinini, Fabrizi "gli spaghetti sono la mia droga" http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1549_02_1965_0056A_0020_23537388/, La Stampa, 8 marzo 1965.

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“[Su Guerre stellari] Ho girato quasi cento pellicole nel corso della mia carriera. Ruoli da assassino e da santo; angelo e mostro. Ma alla fine questo è il film per il quale sarò ricordato quando non ci sarò più.”

Samuel L. Jackson (1948) attore e doppiatore statunitense

Origine: Citato in Alessandra Farkas, «Ho girato quasi cento film ma resterà solo Star Wars» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/maggio/24/girato_quasi_cento_film_restera_co_9_050524012.shtml, Corriere della sera, 24 maggio 2005.

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“Fare un film è un processo di una semplicità spaventosa. Ci vogliono una cinepresa, della pellicola e un'idea (optional).”

David Mamet (1947) drammaturgo, sceneggiatore e regista statunitense

Origine: Bambi contro Godzilla, p. 22

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“Si tratta di un autentico cult movie, tra i pochi che può vantare il cinema italiano del dopoguerra. Un'intuizione geniale è all'origine del film, che può essere definito un road movie; il confronto di due generazioni nel territorio neutro di una giornata di vacanza. La complementarietà dei caratteri dei due protagonisti è un supporto dalle solide basi. La sceneggiatura di Scola, Risi e Maccari è in perfetto equilibrio tra la commedia all'italiana e il dramma sociale, questo appena accennato con alcune allarmanti sequenze disseminate nel film e concluso nell'impietoso finale. Il cialtronesco Gassman, finalmente libero, come lui stesso ammette, dai vincoli delle caratterizzazioni, dai ghigni classicheggianti, esprime in alcune sequenze la sua dirompente fisicità. Distrugge con l'intuizione del superficiale i luoghi comuni che lo studente Trintignant si era costruito in un'intera vita, sui suoi parenti. Libera lo charme opaco di una zia del suo amico. In ogni spostamento, dalla Roma deserta del mattino di Ferragosto lungo le strade della Versilia fino alla Costa Azzurra, si gioca la sua dignità e persino la sua figura di padre. la partita a ping-pong con Gora è al riguardo esemplare. L'attonito Trintignant in questa scuola dei diritti è infatti l'unico a soccombere, emblematicamente. Non pochi hanno lamentato il cambio di atmosfera dell'epilogo: un brusco risveglio dalla partitura scoppiettante di una pellicola che sembrava dover dispensare un eclettico piacere a fior di pelle. Come in La grande guerra e Una vita difficile il cinema italiano aveva trovato, se non un vero e proprio stile, un equilibrio basato su una precisa rappresentazione della società italiana, senza dover ricorrere ai macchiettoni che il depravato cinema d'oggi mostra con lugubre allegria. Il rimpianto di quel cinema è presente in ogni spettatore che abbia solo visto quei film pur non facendo parte di quella generazione. Ed ecco allora la Lancia Aurelia Sport diventare un oggetto mitico. Così come alcune battute di questi film vengono tramandate con puntuale approssimazione, ma con sincera partecipazione. Il sorpasso, al suo apparire quasi snobbato dalla critica, si è ritagliato col tempo uno spazio che appartiene di diritto alle grandi memorie del cinema.”

Il Farinotti (1951) critico cinematografico italiano

Il sorpasso, p. 1892

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“Il 20 luglio del 1973, all'apice della sua carriera, mentre sta per essere consacrato come una star internazionale, Bruce Lee muore. Post mortem diventerà comunque una star internazionale e un mito del cinema, ma sarà un mito che i suoi fan percorreranno a ritroso. Lee aveva trasformato il genere arti marziali in un fenomeno da botteghino, grazie al suo modo di concepire il genere e alla sua faccia. Quindi, siccome per gli occidentali "tutti i cinesi sono uguali", i distributori e i produttori internazionali da quel momento in poi trasformano tutti i cini che fanno Kung Fu in tanti piccoli Bruce Lee. Escono una valanga di pellicole con attori che vagamente assomigliano a Bruce Lee, nei credits e sui cartelloni vengono scritti a caratteri cubitali dei nomi assonati, tipo Bruce Li o Bruce Lai, Bruce Ly e tutti i Li che ti pare. Si replicano i plot dei film originali con Lee, se non altro per le atmosfere e le ambientazioni di base. I film bruceploitation e i film autentici di Bruce Lee si accavallano via via che il fenomeno Lee si espande in occidente. Coesistono nelle sale e nelle televisioni. Il filone si esaurisce dal 1978 in poi quando, finalmente, viene incoronata una nuova star adatta per i palati occidentali. Il suo nome è Jackie Chan e il film che chiude per sempre la bruceploitation è Snake in the Eagle's Shadow.”

Diego Cajelli (1971) fumettista e sceneggiatore italiano

Tra i vari film cloni con attori cloni, il mio preferito è: Exit the Dragon, Enter the Tiger, dove il fantasma di Bruce Lee, che è morto, chiede a Bruce Li di prendere il suo posto e vendicarlo.
Origine: Da Tutto il cinema exploitation! (prima parte) http://www.diegozilla.com/tag/documentazioni/, Diegozilla.com, 5 marzo 2015.

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“[Godzilla] era destinato agli adulti. Ma in seguito abbiamo scoperto che il pubblico di quelle pellicole era formato in prevalenza dai bambini delle scuole elementari, e allora ci siamo adeguati… i film della serie di Godzilla sono diventati effettivamente pellicole per i ragazzini.”

Ishirō Honda (1911–1993) regista giapponese

Origine: Citato in Davide Di Giorgio, Andrea Gigante, Gordiano Lupi (2012). Godzilla il re dei mostri: Il sauro radioattivo di Honda e Tsuburaya. Il Foglio Letterario. p. 112. ISBN 978-88-7606-351-0

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“Sono andato al cinema a vedere The big Kahuna e mi sono fermato oltre la fine della pellicola […] di sottofondo, mentre scorrevano i titoli di coda, la voce di De Vito continuava a passare e diceva cose bellissime. […] Il film non mi era piaciuto particolarmente ma la fine, il momento del monologo di Danny De Vito, l'ho trovato di grande intensità […].”

Linus (deejay) (1957) conduttore radiofonico italiano

Citazioni di Linus
Origine: Citato in Ottavia Giustetti, Il segreto della vita è un rap e per radio è già un successo http://www.repubblica.it/online/spettacoli/kahuna/kahuna/kahuna.html, Repubblica.it, 24 dicembre 2001.

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“[Sul film 12 Years a Slave] Non volevo che i miei figli mi vedessero nei panni di un uomo crudele. Forse al maggiore potrei farlo vedere anche subito. Ma per quanto riguarda tutti gli altri preferisco aspettare che crescano un po' e capiscano le dinamiche del mondo. Si tratta infatti di una pellicola che tratta un tema alla base della nostra condizione umana.”

Brad Pitt (1963) attore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Da un'intervista rilasciata al New York Post; Citata in Brad Pitt rinuncia al set per i figli http://www.tio.ch/News/People/765330/Brad-Pitt-rinuncia-al-set-per-i-figli/, Ticinonline. 20 novembre 2013.

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“L'aneddoto che resta secondo me nella storia e che mi lega al doppiaggio è questo: io nasco come un fruitore del cinema in una famiglia che non mi ha portato molto al cinema, non si andava molto al cinema ma d'estate accadeva un miracolo, nelle arene estive si celebrava e si celebra ancora ora la visione plein air della cinematografia… mia madre mi portava in un mese al cinema una volta… io molte sere scappavo, mi mettevo dalla parte del posteggio, c'erano dei platani che dividevano il posteggio dall'arena di proiezione e io mi mettevo là molte sere a sentire il cinema e nel sentire il cinema con la percezione del soundtrack e la percezione di quelle voci magiche del cinema degli anni sessanta io mi sono innamorato di chi parlava dentro quella pellicola e sono diventato il più grande fan di Carletto Romano, di cui nutro un profondo senso di riconoscenza perché mi ha dato una percezione sottilissima del mestiere dell'attore e del mestiere del doppiaggio.”

Stefano De Sando (1954) attore e doppiatore italiano

Variante: L’aneddoto che resta secondo me nella storia e che mi lega al doppiaggio è questo: io nasco come un fruitore del cinema in una famiglia che non mi ha portato molto al cinema, non si andava molto al cinema ma d’estate accadeva un miracolo, nelle arene estive si celebrava e si celebra ancora ora la visione plein air della cinematografia... mia madre mi portava in un mese al cinema una volta… io molte sere scappavo, mi mettevo dalla parte del posteggio, c’erano dei platani che dividevano il posteggio dall’arena di proiezione e io mi mettevo là molte sere a sentire il cinema e nel sentire il cinema con la percezione del soundtrack e la percezione di quelle voci magiche del cinema degli anni sessanta io mi sono innamorato di chi parlava dentro quella pellicola e sono diventato il più grande fan di Carletto Romano, di cui nutro un profondo senso di riconoscenza perchè mi ha dato una percezione sottilissima del mestiere dell’attore e del mestiere del doppiaggio.
Origine: Da La voce di De Niro... non ama celebrare troppo il doppiaggio http://guide.supereva.it/doppiaggio_e_doppiatori/interventi/2007/09/306982.shtml, a cura di Daniela Sgambelluri, Supereva.it, 30 settembre 2007.

“Sta accadendo che gli studi cinematografici vogliono distribuire molti film. Vogliono ogni genere di film. Vogliono qualunque cosa vedano. Se è un grande film, con una grande star, lo vogliono. Se è un piccolo film che può diventare un grande successo, lo vogliono. Una delle ragioni che gli indipendenti stiano avendo successo è che gli studi cinematografici, che hanno le proprie idee, hanno bisogno e vogliono nuovi film, e come tu sai dal fare e film e film, intendo 'film”

Lawrence Gordon (produttore cinematografico) (1936) produttore cinematografico statunitense

buone pellicole - sono difficili da trovare. È difficile trovare una buona sceneggiatura.
Is happening that studios want to release a lot of movies. They want every kind of movie. They want whatever they see. If it is a big movie, with a big movie star, they want that. If it is a little movie that can be a big hit, they want that. One of the reasons that the independents are having success is that the studios, which have their own indie lines, need and want more movies, and as you know from making movies and I know from making movies, movies - good movies - are very hard to find. It is very hard to find a good script.
Citazioni di Lawrence Gordon
Origine: Da The Two Hollywoods: The Producers; Lawrence Gordon; Christine Vachon http://www.nytimes.com/1997/11/16/magazine/the-two-hollywoods-the-producers-lawrence-gordon-christine-vachon.html?mcubz=3

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