Frasi su pigro

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema pigro, fare, vita, essere.

Frasi su pigro

Victor Hugo photo
B. K. S. Iyengar photo
Alejandro Jodorowsky photo
Charles Bukowski photo
Douglas Adams photo
Miguel de Cervantes photo
Vasco Rossi photo
Enzo Bettiza photo
Plutarco photo
Mike Tyson photo
Agatha Christie photo
Linus Torvalds photo

“Dittatore benevolo? No, sono solo pigro.”

Linus Torvalds (1969) programmatore e informatico finlandese

Rivoluzionario per caso

Astrid Lindgren photo
Scuola Medica Salernitana photo
Samuel Smiles photo
Charles Baudelaire photo
Friedrich Nietzsche photo
Omar Sharif photo
Ivan Alexandrovič Gončarov photo
Arthur Schnitzler photo
Francesco Carofiglio photo
Keith Richards photo

“Ci sone persone che suonano in un gruppo, e altri invece no. Se c'e qualcuno più pigro di me, quello è Eric.”

Keith Richards (1943) chitarrista, compositore e attore britannico

Origine: Da BBC News http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/6526133.stm.

George Steiner photo

“È un volantino. Per una vendita all'incanto di attrezzi agricoli usati e sacchi di concime! Avrà luogo al consorzio di San Maurizio – Dio sa dov'è quel buco – martedì prossimo. Cento copie. Che verranno affisse sulla porta del cesso esterno di qualche fattoria o buttate nel fosso più vicino. E lei si preoccupa per un accento!»
«Disperatamente. Sa cosa insegna la Cabala? Che tutto il male, tutte le sofferenze dell'umanità provengono dallo sbaglio di uno scrivano pigro o incompetente che sentì male, o trascrisse erroneamente, un'unica lettera, un'unica e sola lettera nel Testo Sacro. Ogni orrore successivo ci è pervenuto tramite e a causa di quell'unico erratum. Non lo sapeva, vero? […] È proprio qui che conta, più che mai in passato. Agire diversamente è segno del più profondo disprezzo. Disprezzo per quelli che non si possono permettere di sfogliare un'edizione di lusso, che non vedranno mai un foglio di carta di qualità o dei caratteri artigianali. Disprezzo per quelli cui Dio, sì, Dio!, ha concesso il diritto di avere un volantino senza pecche, anche per una svendita di concime! È proprio per quelli che vivono in qualche sperduto buco di campagna, nei bassifondi, che dovremmo produrre il lavoro migliore. Perché qualche scintilla di perfezione penetri nelle loro vite sconsolate. Non capisce quanto disprezzo ci sia in un accento sbagliato o in un trattino fuori posto? Come se lei sputasse su un altro essere umano.”

George Steiner (1929–2020) scrittore e saggista francese

cap. X, pp. 76 sg.
Il correttore

Marc-André Hamelin photo
Roger Federer photo
Gianni Mura photo
Adriano Panatta photo
Maurizio Costanzo photo

“Il Circolo è deserto. Il «Fiorentini» | chiuso […] | Io come sempre a corto di quattrini, | pigro, distratto, innamorato e cieco.”

Ugo Ricci (1875–1940) giornalista e scrittore italiano

Pulcinella principe in sogno

Jack Kerouac photo

“Dunque, le seghe. Non ha senso per niente (che senso ha?) calarti giù i calzoni per cacare e poi, perché sei troppo pigro per rialzarti, o per fare altre mosse, metterti a mungere la mucca (con pensieri adeguati) e far schizzare il latte alla fine, col suo fremito dolce, all'acuto finale, farlo schizzare in giù, fra le cosce, quando la spinta in quell'attimo è invece all'insù, in avanti, in fuori, nello sforzo per far venire tutto quanto fuori, radunandolo lì da ogni canto dei lombi, e per spingerlo fuori pulsante fremente manichetto… No, con l'affare che starnazza lì sotto… No, a parte che il sedile del cesso impedisce all'uccello la cabrata naturale… al momento supremo ti prende un grande scoramento, perché non lo puoi ficcare dentro, spingerlo oltre, in dentro oltre lo spasimo… ma stai là stupidamente (in posa cacatoria) e lui come un cretino spande il suo succo verso il basso per scrupolo di igiene e di convenienza, miserabile, povero goffo uccello desolato, anzi castrato addirittura, e tu con le gambe imprigionate nei calzoni calati e la camicia fuori penzoloni, alla cacatora… e neanche ti gusti il guizzo finale, che ti svuota, e alla fine che hai fatto? non hai fatto altro che prosciugare i lombi, come ad averci infilato uno strofinaccio per tirarlo fuori intriso, dopo aver ripulito il serbatoio della brama di vivere.”

Jack Kerouac (1922–1969) scrittore e poeta statunitense

da Visioni di Cody

Thomas Mann photo
Curzio Malaparte photo

“Sottili fili di acciaio, avvolti intorno a quella stessa sorta di viti di legno che negli strumenti musicali servono a tender le corde, tenevano aperte le labbra di quelle orrende ferite: si vedeva il cuore nudo pulsare, i polmoni dalle venature dei bronchi simili a rami d'albero, gonfiarsi proprio come fa la chioma di un albero nel respiro del vento, il rosso, lucido fegato contrarsi adagio adagio, lievi fremiti correre sulla polpa bianca e rosea del cervello come in uno specchio appannato, il groviglio degli intestini districarsi pigro come un nodo di serpi all'uscir dal letargo. E non un gemito usciva dalle bocche socchiuse dei cani crocifissi. […] A un tratto, vidi Febo. Era disteso sul dorso, il ventre aperto, una sonda immersa nel fegato. Mi guardava fisso, e gli occhi aveva pieno di lacrime. Aveva nello sguardo una meravigliosa dolcezza. Non mandava un gemito, respirava lievemente, con la bocca socchiusa, scosso da un tremito orribile. Mi guardava fisso, e un dolore atroce mi scavava il petto. "Febo" dissi a voce bassa. E Febo mi guardava con una meravigliosa dolcezza negli occhi. Io vidi Cristo in lui, vidi Cristo in lui crocifisso, vidi Cristo che mi guardava con gli occhi pieni di una dolcezza meravigliosa. "Febo" dissi a voce bassa, curvandomi su di lui, accarezzandogli la fronte. Febo mi baciò la mano, e non emise un gemito. Il medico mi si avvicinò, mi toccò il braccio: "Non potrei interrompere l'esperienza", disse, "è proibito. Ma per voi… Gli farò una puntura. Non soffrirà". […] Anche gli altri cani, distesi sul dorso nelle loro culle, mi guardavano fisso, tutti avevano negli occhi una dolcezza meravigliosa, e non il più lieve gemito usciva delle loro bocche. A un tratto un grido di spavento mi ruppe il petto: "Perché questo silenzio?", gridai, "che è questo silenzio?"”

Era un silenzio orribile. Un silenzio immenso, gelido, morto, un silenzio di neve. Il medico mi si avvicinò con una siringa in mano: "Prima di operarli", disse, "gli tagliamo le corde vocali".
La pelle, Il vento nero

Antonio Tabucchi photo

“Il racconto è il romanzo di un pigro.”

Antonio Tabucchi (1943–2012) scrittore italiano

La frase compare nel solo titolo di un articolo di Nico Orengo (Tabucchi: il racconto è il romanzo di un pigro, TuttoLibri, 15 febbraio 1986, n. 490, p. 3), che sintetizza il seguente pensiero, riportato nel testo seguente: «Oggi per scrivere racconti bisogna essere un pigro personaggio che preferisce raccontare in dieci pagine ciò che un volenteroso scriverebbe in cento».
Attribuite

Pol Pot photo

“Se non impariamo dal movimento del nostro popolo sin dalle sue origini, non possiamo evitare di pensare che il nostro popolo non osa lottare, che non sa lottare, che è pigro, debole, codardo, e che ha ottenuto nulla. Invece, da generazione a generazione, il nostro popolo ha sempre lottato, ha sempre versato il suo proprio sangue. Osò fare la lotta armata, che è la forma di lotta più elevata; lotta persino a mani nude. Il nostro popolo ha lottato, continua a lottare, e lotterà per sempre.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: Se non impariamo dal movimento del nostro popolo sin dalle sue origini, non possiamo fare a meno di pensare che il nostro popolo non osa lottare, che non sa lottare, che è pigro, debole, codardo, e che non ha concluso nulla. In realtà, invece, di generazione in generazione, il nostro popolo ha sempre lottato, ha sempre versato il suo proprio sangue. Esso osa intraprendere una lotta armata, che è la più alta forma di lotta; combatte persino a mani nude. Il nostro popolo ha lottato, continua a lottare, e lotterà per sempre.

Norodom Sihanouk photo

“I Khmer Rossi conclusero che il popolo cambogiano fosse pigro, e che non poteva diventare una grande potenza come prima se non avesse cambiato il suo stile di vita. Così, per creare una nuova società, hanno dovuto distruggere la nostra civiltà e le nostre tradizioni. Cercarono anche di annientare il Buddismo, poiché il Buddismo dice, «Vi prego, siate tolleranti; vi prego, non fate la guerra; fate la pace.»”

Norodom Sihanouk (1922–2012) re della Cambogia

Il Buddismo era adatto a creare guerrieri forti.
The Khmer Rouge came to the conclusion that the Cambodian people were lazy and that unless we changed our way of life, we could not become a big power as before. So to build up a new society, they had to wipe out our civilization and traditions. And they had to wipe out Buddhism, because Buddhism says, "Please be tolerant; please don't make war; make peace." Buddhism would not be good for making strong warriors.
Citazioni tratte dalle interviste

Haile Selassie photo
Torquato Tasso photo

“Alfin s'invecchia amore
Senza quest' arti, e divien pigro e lento,
Quasi destrier che men veloce corra,
Se non ha chilo segua, o chi 'l precorra.”

Torquato Tasso (1544–1595) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Gerusalemme Liberata (1581)

Omar Fantini photo
Gwynne Dyer photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?