Frasi su selezione
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“Una pubblicazione turistica del governo norvegese consiglia: «Guardando il Polo Nord, la Norvegia è quella a sinistra.»”

Ludwig Bemelmans (1898–1962) scrittore e pittore tedesco

citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1962

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“Non è necessario immaginare che saranno il fuoco o il ghiaccio a por fine al mondo. Ci sono altre due possibilità: una è la burocrazia, l'altra la nostalgia.”

Frank Zappa (1940–1993) chitarrista, compositore e arrangiatore statunitense

citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1997

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“C'è una prova molto semplice per vedere se una lettera è bella. Se leggendola ci sembra di sentir parlare chi l'ha scritta, vuol dire che è bella.”

A. C. Benson (1862–1925) saggista, poeta e scrittore inglese

da Along the Road, 1926; citato in Selezione da Reader's Digest, febbraio 1964

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“Nessuno si meraviglia quanto un rivoluzionario di vedere gli altri ribellarsi.”

Pierre Gaxotte (1895–1982) giornalista e storico francese

citato in Selezione dal Reader's Digest, luglio 1974

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“Un brutto sogno può bastare a persuaderci di non essere – dopotutto – troppo sfortunati.”

Michel Simon (1895–1975) attore svizzero

citato in Selezione dal Reader's Digest, luglio 1971, pag. 38

“Non esistono eccezioni alla regola per cui a tutti piace essere eccezioni alla regola.”

Malcolm Stevenson Forbes (1919–1990) editore statunitense

da Forbies Magazine; citato in Selezione dal Readar's Digest, marzo 1985

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“Felicità? Una piccola incombenza giornaliera da curare come faresti con un giardino.”

Annabel Buffet (1928–2005) scrittrice francese

citato in Selezione dal Reader's Digest, febbraio 1976

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“Mi sembra molto giusto che all'inizio di una partita di caccia si avvertano lepri e fagiani suonando i corni da caccia.”

Gustav Heinemann (1899–1976) politico tedesco

citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1973

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“Più l'uomo sa e più perdona.”

Caterina II di Russia (1729–1796) imperatrice di Russia

Origine: Citato in Selezione dal Reader's Digest, febbraio 1976.

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“Il monopolio di Stati Uniti e Europa nel processo di selezione condanna invece Banca mondiale e Fondo monetario ad essere viste come mere emanazioni degli interessi strategici dei Paesi industrializzati. La scelta di chi guida queste istituzioni è troppo importante per essere affidata a meccanismi poco trasparenti, non democratici e sempre meno in grado di garantire che a prevalere sarà il candidato migliore.”

Tito Boeri (1958) economista italiano

Origine: Da «Con lui si rischia un uso politico degli aiuti» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/31/Con_lui_rischia_uso_politico_co_9_050331202.shtml, Corriere della sera, 31 marzo 2005.

“Nessuno di noi è tanto intelligente quanto lo siamo tutti assieme.”

Philip M. Condit (1941) imprenditore statunitense

citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1997

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“Il lavoro rivela il carattere delle persone: alcuni si tirano le maniche, altri girano al largo e altri ancora non si fanno proprio vedere.”

Sam Ewing (1921–2001) umorista, scrittore

citato in Selezione dal Reader's Digest, ottobre 1997

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“Gli individui accecati dall'ambizione vedono ancora meno di coloro che sono ciechi dalla nascita.”

Mariano José Pereira da Fonseca (1773–1848) politico brasiliano

Origine: Citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1985.

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“Nel giorno dell'Ascensione i Fiorentini invadono il parco delle Cascine, per celebrare la festa del grillo. Tale usanza, antica di parecchi secoli, deriva molto probabilmente dall'ecatombe primaverile, fatta dai contadini, che consideravano un vero flagello l'apparizione dei grilli nelle loro campagne. In seguito ci si contentò d'imprigionare i piccoli devastatori dentro gabiette di saggina. Ma i Fiorentini, per la festa del grillo, preferirono, col tempo, far merenda sui prati delle Cascine, acquistando dai rivenditori le gabbie col «grillo canterino», che di sera attaccavano fuori dalla finestra, per ascoltare, durante la notte, il tremulo e malinconico verso.
In questi ultimi anni la caccia al grillo è sembrata troppo crudele, e dolorosa è apparsa la cattività dell'insetto. C'è stato qualcuno che ha proposto l'abolizione della festa tradizionale, o per lo meno la sparizione delle gabbie col grillo prigioniero. Ma la festa del grillo senza più grillo non avrebbe più significato. Ora però l'usanza fiorentina è meno crudele: i grilli sono ancora venduti dentro le graziose gabbiette, ma i compratori, specie i bambini, li liberano dalla prigionia e il divertimento consiste nel vedere i grilli sparire rapidamente nell'erba. A casa vien riportata la gabbietta vuota a testimonianza di un rito che il tempo ha ingentilito.”

Piero Bargellini (1897–1980) scrittore e politico italiano

da La festa del grillo a Firenze; citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1962

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“Quando mi chiedono che università ho frequentato, sono tentato di rispondere la "Thornton Wilder."”

Garson Kanin (1912–1999) commediografo e sceneggiatore statunitense

citato in Samuel Nathaniel Behrman, L'universo di Thornton Wilder, Selezione dal Reader's Digest, ottobre 1974

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“Molti di noi percorrono la vita in punta di piedi, così da raggiungere la morte in tutta sicurezza.”

Tony Campolo (1935)

da un discorso; citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1997

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“Sarei felicissimo di scoprire che posso ancora correre in 50.5 secondi o di qualificarmi per i Trials olimpici.”

Edwin Moses (1955) atleta statunitense

Nel 2004, annunciando di voler provare, all'età di 49 anni, a qualificarsi per le selezioni olimpiche degli USA
Senza fonte

“L'arte vera non è quel che sembra, bensì l'effetto che ha su di noi.”

Roy Adzak (1927–1987)

citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1985

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“Si era dato, non si era venduto | Né a Dio pel Cielo, né a uomo per oro.”

Algernon Swinburne (1837–1909) poeta inglese

citato in Vilhjalmur Stefansson, Una persona che non dimenticherò mai, Selezione del Reader's Digest, gennaio 1960

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“Volete essere compresi dagli uomini? Parlate. Volete essere compresi dalle donne? Tacete.”

Nanni Svampa (1938–2017) cantante, scrittore e attore italiano

dal Tempo; citato in Selezione dal Reader's Digest, giugno 1974

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“Cercare di capire la storia è come smontare un pianoforte per vedere dov'è una Sonata di Ludwig van Beethoven.”

Vittorio Giovanni Rossi (1898–1978) giornalista e scrittore italiano

da Epoca; citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1973

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“Uno dei vantaggi del servizio militare, è che ti mette in contatto quotidiano con persone al di fuori del campo letterario, coloro che hanno letto solo un libro nella vita, L'isola del tesoro, e l'hanno dimenticato.”

Thornton Wilder (1897–1975) scrittore statunitense

citato in Samuel Nathaniel Behrman, L'universo di Thornton Wilder, Selezione dal Reader's Digest, ottobre 1974

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“Sun Pin disse: "Chi non ha ottenuto la fiducia del sovrano non agisce come suo generale."”

libro V, Selezione delle truppe
Metodi Militari

“Anche l'ora più nera ha solo 60 minuti.”

Morris Mandel (1911–2009)

citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1985

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“Anche se non mi sono mai dedicato molto al pensiero dell'esistenza di un Dio personale fino a un periodo considerevolmente tardo della mia vita, voglio qui esporre le conclusioni vaghe alle quali sono stato portato. Il vecchio argomento di una natura ideata, così come fornito da Paley, che prima mi sembrava così conclusivo, fallisce, ora che la legge della selezione naturale è stata scoperta. Non si può più sostenere che, per esempio, la bella cerniera di una conchiglia bivalve deve essere stata fatta da un essere intelligente, come la cerniera di una porta da parte dell'uomo. Non sembra esserci più progettazione nella variabilità degli esseri organici, e nell'azione della selezione naturale, che nella direzione dove il vento soffia.”

Charles Darwin (1809–1882) naturalista britannico che formulò la teoria dell'evoluzione

Origine: Although I did not think much about the existence of a personal God until a considerably later period of my life, I will here give the vague conclusions to which I have been driven. The old argument from design in Nature, as given by Paley, which formerly seemed to me so conclusive, fails, now that the law of natural selection has been discovered. We can no longer argue that, for instance, the beautiful hinge of a bivalve shell must have been made by an intelligent being, like the hinge of a door by man. There seems to be no more design in the variability of organic beings, and in the action of natural selection, than in the course which the wind blows. (da The Variation of Animals and Plants, 1868; citato in Life and Letters of Charles Darwin: the Evolution, a cura di Francis Darwin, Cambridge, 1887)

“Un proverbio è un cristallo di saggezza lasciato in fondo al crogiolo dell'esperienza umana.”

Sybil Marshall (1913–2005)

citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1985

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“Una riunione è solo un modo di ammettere che vorresti far partecipare altri ai tuoi guai.”

Will Rogers (1879–1935) attore, comico e giornalista statunitense

citato in Selezione dal Reader's Digest, febbraio 1976

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“Il mondo dei dinosauri con cui ero cresciuto era in qualche modo classico. Essi erano universalmente visti come rettili squamosi che abitavano i continenti immobili. Non c'era alcun indizio che fossero gli antenati diretti degli uccelli. Essendo rettili, i dinosauri erano a sangue freddo e piuttosto lenti, con l'eccezione degli esemplari più piccoli, più simili agli uccelli. Tutti i dinosauri trascinavano le loro code sul suolo. Gli arti anteriori erano spesso spalancati. I muscoli delle gambe erano snelli, tratto tipico dei rettili. Le loro capacità intellettuali erano minime e lo stesso valeva per le loro attività sociali e materne… Gli adrosauridi e soprattutto i sauropodi erano gli ippopotami dei dinosauri. Gli ultimi infatti erano forse un po' troppo colossali per emergere sulla terraferma e quando lo facevano il loro grande peso li costringeva ad alzare dal suolo solo una zampa alla volta. Erano adatti solo per il clima tropicale umido, caldo e soleggiato che avvolgeva la terra da un polo all'altro prima del Cenozoico. Un clima che andava raffreddandosi e la formazione di nuove catene montuose rappresentarono la condanna degli arcosauri obsoleti, risparmiando solo i coccodrilli. I dinosauri e i pterosauri, simili a pipistrelli, erano semplicemente degli interludi evolutivi, un periodo di inerzia geo-biologico prima che le cose si facessero serie con l'ascesa degli uccelli e soprattutto dei mammiferi energetici e astuti, per poi condurre con l'inevitabile progress all'apice della selezione naturale: l'uomo. Era quasi tutto sbagliato. Sentivo in fondo che qualcosa non andava. Nel disegnare i dinosauri, trovai che erano molto più simili agli uccelli e ai mammiferi che non ai rettili, che sarebbero dovuti essere. Ero pronto a un nuovo punto di vista.”

Gregory Scott Paul (1954) paleontologo, sociologo e illustratore statunitense

The dinosaur world I grew up in was classical. They were universally seen as scaley herps that inhabited the immobile continents. There was no hint that birds were their direct descendents. Being reptiles, dinosaurs were cold-blooded and rather sluggish except perhaps for the smaller more bird-like examples. They all dragged their tails. Forelimbs were often sprawling. Leg muscles were slender in the reptilian manner. Intellectual capacity was minimal, as were social activity and parenting... Hadrosaurs and especially sauropods were dinosaurian hippos, the latter perhaps too titanic to even emerge on land, and if they did so were limited by their bulk to lifting one foot of the ground at a time. Suitable only for the lush, warm and sunny tropical climate that enveloped the world from pole to pole before the Cenozoic, a cooling climate and new mountain chains did the obsolete archosaurs in, leaving only the crocodilians. Dinosaurs and the bat-winged pterosaurs were merely an evolutionary interlude, a period of geo-biological stasis before things got really interesting with the rise of the energetic and quick witted birds and especially mammals, leading with inexorable progress to the apex of natural selection: Man. It was pretty much all wrong. Deep down I sensed something was not quite right. Illustrating dinosaurs I found them to be much more reminiscent of birds and mammals than of the reptiles they were supposed to be. I was primed for a new view.
Autobiography

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“Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quella che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa. Cosí per noi anche l'ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempí gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso di pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, che nulla mai piú sarebbe potuto avvenire di cosí buono e puro da cancellare il nostro passato, e che i segni dell'offesa sarebbero rimasti in noi per sempre, e nei ricordi di chi vi ha assistito, e nei luoghi ove avvenne, e nei racconti che ne avremmo fatti. Poiché, ed è questo il tremendo privilegio della nostra generazione e del mio popolo, nessuno mai ha potuto meglio di noi cogliere la natura insanabile dell'offesa, che dilaga come un contagio. È stolto pensare che la giustizia umana la estingua. Essa è una inesauribile fonte di male: spezza il corpo e l'anima dei sommersi, li spegne e li rende abietti; risale come infamia sugli oppressori, si perpetua come odio nei superstiti, e pullula in mille modi, contro la stessa volontà di tutti, come sete di vendetta, come cedimento morale, come negazione, come stanchezza, come rinuncia.”

La tregua
Variante: Ci pareva, e così era, che il nulla pieno di morte in cui da dieci giorni ci aggiravamo come astri spenti avesse trovato un suo centro solido, un nucleo di condensazione: quattro uomini armati, ma non armati contro di noi; quattro messaggeri di pace, dai visi rozzi e puerili sotto i pesanti caschi di pelo.
Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quello che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa.
Così per noi anche l'ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso del pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, che nulla mai più sarebbe potuto avvenire di così buono e puro da cancellare il nostro passato, e che i segni dell'offesa sarebbero rimasti in noi per sempre, e nei ricordi di chi vi ha assistito, e nei luoghi ove avvenne, e nei racconti che ne avremmo fatti. Poiché, ed è questo il tremendo privilegio della nostra generazione e del mio popolo, nessuno mai ha potuto meglio di noi cogliere la natura insanabile dell'offesa, che dilaga come un contagio. E' stolto pensare che la giustizia umana la estingua. Essa è una inesauribile fonte di male: spezza il corpo e l'anima dei sommersi, li spegne e li rende abietti; risale come infamia sugli oppressori, si perpetua come odio nei superstiti; e pullula in mille modi, contro la stessa volontà di tutti, come sete di vendetta, come cedimento morale, come negazione, come stanchezza, come rinuncia.

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“C'è chi colleziona e chi seleziona.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net