Frasi su tossico

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema tossico, fatto, rifiuto, parte.

Frasi su tossico

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“Visto che soffochi, datti le arie.”

Rancore (rapper) (1989) rapper italiano

da Tossico d'aria, n. 15
Non incluse in album

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“Tutti i medici tradizionali credevano nelle persone, e i pazienti parlavano loro della propria natura. La natura veniva sperimentata, veniva sentita, odorata, assaporata dalle persone. Come lo spettatore, nel teatro greco, veniva educato a «sentire» l'attore, così il medico – quasi partecipasse a una tragedia greca – veniva educato, attraverso la mimesis (una simpatia che diventa sentire l'altro), a sentire la tragica vicenda di quella persona che sedeva dinanzi a lui e che, nella sua condizione umana, si era trovata in qualche guaio, in qualche contrarietà; e la natura cercava di guarire se stessa. Il concetto di salute non esisteva; esisteva solo l'idea di una natura più o meno capace di guarire costantemente se stessa. E ciò che il medico faceva, con il consiglio, con l'empatia, col potere della parola – la parola che risanava – e forse con pillole di coralli macinati o di mercurio, che sono altamente tossiche, come diremmo oggi, consisteva nell'incoraggiare la natura, nel rafforzare la natura, a compiere la propria azione guaritrice. Oggi ci è difficile pensare in questo modo alla funzione del medico. Pensiamo sempre che egli usi qualche strumento della sua professione per fare qualcosa al sistema o al sottosistema che c'è nel paziente, e che lui, non il paziente, conosce.”

Ivan Illich (1926–2002) scrittore, filosofo, sociologo, teologo

Origine: Pervertimento del cristianesimo, p. 90

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“Come si fa a smaltire un carico di rifiuti tossici e magari radioattivi? Elementare Watson: basta stivarlo su una nave in pessime condizioni e poi venderlo a qualche signore della guerra che in cambio chiede solo una buona partita di armi. Oppure comprare una carretta e affondarla insieme ai veleni. Dunque, si acquista un mercantile, si imbottisce di rifiuti pericolosi dichiarando un carico di materiale innocuo e, infine, si inabissa il natante o almeno si tenta; male che vada il relitto viene abbandonato alla deriva. Soltanto negli ultimi 25 anni sono state affondate misteriosamente circa una sessantina di navi nei mari a ridosso della penisola italiana (in particolare Tirreno, Jonio e Adriatico); ma la stima è errata per difetto, anche se soltanto i Lloyd's di Londra ne certificano 40. Si tratta di imbarcazioni in condizioni disastrose da far sparire sia per truffare le compagnie assicurative sia per smaltire illecitamente sostanze pericolose. Parecchie di queste navi sono state utilizzate prima dell'inabissamento, sia per portare rifiuti verso paesi del Terzo mondo sia per il traffico di armi. La concomitanza fra lo smaltimento illecito di rifiuti e il traffico di armi appare ormai come un dato fondante e svela lo scenario di un doppio coinvolgimento della mafia, ma soprattutto di governi, multinazionali e faccendieri in particolare dei nostri servizi segreti (ex Sismi e Sisde).”

Gianni Lannes giornalista e fotografo italiano
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“Da quel momento chi porta una tasca o è un artista oppure un tossico o entrambi come Basquiat.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Non mettere le mani in tasca, n. 3
Le dimensioni del mio caos

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“'Carmine Schiavone': Gli dissi: "Non vi permettete, nel modo più assoluto." Venne mio genero di corsa dalla Calcestruzzi e mi disse: "Tu non sai niente, ho fatto scavare e sono usciti tre fusti di materiale tossico. Sì, si spartiscono 600 milioni di lire al mese ciascuno."'Sandro Ruotolo': Per i rifiuti?.'Carmine Schiavone': Sì. "Stanno facendo il tossico e l'atomica." Corro subito a Casale, chiamo gli altri: "Oh… che cazzo è successo? Ma insomma… adesso state facendo questo, ma che volete uccidere a tutti quanti?", risposero: "Ma che te ne importa, tanto anche te, bevi l'acqua minerale." In quel momento ho detto: "amici cari, qua si chiude questa situazione." Dissero: "Ma tu sei ancora un vecchio uomo d'onore, si fa per soldi. Perché se no come facciamo i soldi?" Io, ti giuro, in quell'attimo portavo solo la pistola addosso se avessi avuto la mitraglietta avrei ucciso anche mio cugino. Gli mettevo la testa nel piatto che stavano mangiando a tavola. Per togliermi dalle palle mettono le armi là, chiamano i carabinieri e mi fanno arrestare. Un giorno mandai mia figlia Rosaria a casa di mio cugino Walterino "Se esce papà vi uccide tutti, stavolta. Per quello che state facendo.", le disse: "Tu sei mia nipote e sei femmina se no ti tiravo il collo. Di' a tuo padre che ora il boss è tuo fratello Mattia!" Si erano inventati mio figlio Mattia, uno scemo immatricolato che non sapeva un cavolo della vita. "Se esce, se esce, con il bastone e senza neanche una lira."'Sandro Ruotolo': Però se lei era contrario, come ha fatto a dire ai magistrati, 20 anni fa, che qui c'erano le scorie radioattive, qui c'erano i fanghi industriali. Se lei era contrario come ha fatto?'Carmine Schiavone': Non è che non lo sapevo, perché poi mi sono informato quando sono stato solo là.'Sandro Ruotolo': Senta, lei ha avuto rapporti con i servizi segreti, quando faceva il mafioso?'Carmine Schiavone': Tutti quanti tenevano i rapporti con i servizi.'Sandro Ruotolo': Perché ci sono tracce recenti, lei era già pentito, di rapporti tra Michele Zagaria, quando era latitante, e i servizi segreti, ma parliamo degli anni 2000.'Carmine Schiavone': Non ti posso dire più niente. Lo saprai al momento opportuno.”

Carmine Schiavone (1943–2015) criminale italiano
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“'Carmine Schiavone': Gli dissi: "Non vi permettete, nel modo più assoluto." Venne mio genero di corsa dalla Calcestruzzi e mi disse: "Tu non sai niente, ho fatto scavare e sono usciti tre fusti di materiale tossico. Sì, si spartiscono 600 milioni di lire al mese ciascuno."'Sandro Ruotolo': Per i rifiuti?.'Carmine Schiavone': Sì. "Stanno facendo il tossico e l'atomica." Corro subito a Casale, chiamo gli altri: "Oh… che cazzo è successo? Ma insomma… adesso state facendo questo, ma che volete uccidere a tutti quanti?", risposero: "Ma che te ne importa, tanto anche te, bevi l'acqua minerale." In quel momento ho detto: "amici cari, qua si chiude questa situazione." Dissero: "Ma tu sei ancora un vecchio uomo d'onore, si fa per soldi. Perché se no come facciamo i soldi?" Io, ti giuro, in quell'attimo portavo solo la pistola addosso se avessi avuto la mitraglietta avrei ucciso anche mio cugino. Gli mettevo la testa nel piatto che stavano mangiando a tavola. Per togliermi dalle palle mettono le armi là, chiamano i carabinieri e mi fanno arrestare. Un giorno mandai mia figlia Rosaria a casa di mio cugino Walterino "Se esce papà vi uccide tutti, stavolta. Per quello che state facendo.", le disse: "Tu sei mia nipote e sei femmina se no ti tiravo il collo. Di' a tuo padre che ora il boss è tuo fratello Mattia!" Si erano inventati mio figlio Mattia, uno scemo immatricolato che non sapeva un cavolo della vita. "Se esce, se esce, con il bastone e senza neanche una lira."'Sandro Ruotolo': Però se lei era contrario, come ha fatto ha dire ai magistrati, 20 anni fa, che qui c'erano le scorie radioattive, qui c'erano i fanghi industriali. Se lei era contrario come ha fatto?'Carmine Schiavone': Non è che non lo sapevo, perché poi mi sono informato quando sono stato solo là.'Sandro Ruotolo': Senta, lei ha avuto rapporti con i servizi segreti, quando faceva il mafioso?'Carmine Schiavone': Tutti quanti tenevano i rapporti con i servizi.'Sandro Ruotolo': Perché ci sono tracce recenti, lei era già pentito, di rapporti tra Michele Zagaria, quando era latitante, e i servizi segreti, ma parliamo degli anni 2000.'Carmine Schiavone': Non ti posso dire più niente. Lo saprai al momento opportuno.”

Sandro Ruotolo (1955) giornalista italiano
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“Assumere rimedi tossici per risolvere scelte cattive sullo stile di vita è estremamente inefficace e permette l’avanzare del processo di malattia. La dieta americana è degenerata nel fast-food, cibo trattato e raffinato.”

Joel Fuhrman (1953) medico statunitense

Origine: Citato in Maurizio Martucci, Alimentazione, rivoluzione coltello e forchetta http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/06/alimentazione-rivoluzione-coltello-e-forchetta/1015021/, il Fatto Quotidiano.it, 6 giugno 2014.

“Non è niente di meno che una forma di violenza, tentare di abituare i bambini ai veleni tossici, al gusto sgradevole e alla consistenza sgradevole della carne animale.”

Jon Wynne-Tyson (1924) scrittore e attivista britannico

Origine: Citato in Will Tuttle, Cibo per la pace, traduzione di Marta Mariotto, Sonda, Casale Monferrato, 2014, p. 63. ISBN 978-88-7106-742-1

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“[Rivolto alle mamme della Terra dei Fuochi Marzia Cacioppoli e Tina Zaccaria] Io ho le mie responsabilità ma non sulla roba tossica perché quando me ne sono accorto li volevo ammazzare, mi hanno fatto arrestare, hanno messo le armi… sai la storia. Sono stato latitante, poi con il 416bis definitivo, mi hanno fatto ri-arrestare a Maglie quando io ho cercato di armarmi per ammazzarli tutti, perché avevano continuato. Nel periodo in cui ci sono stato solo io al potere, dal 1990 che ho saputo i fatti, ho chiuso il traffico di rifiuti, però nella zona mia. Perché nella zona napoletana ci stavano i vari capi-zona, qundi nella zona di Afragola lo facevano i Moccia, non c'entravamo noi, in nessuna maniera, a Casale c'era il gruppo Schiavone-Bidognetti, però l'avvocato Chianese era l'artefice di tutto il giro, lui con Gaetano Cerci e Licio Gelli che era la P2. Non ho parlato della zona di Afragola perché là c'erano altri capi-zona che rappresentavano, che facevano questo, che erano i Moccia. Quindi noi siamo responsabili, di cui una parte la prendo anche io. Perché veramente quando l'ho saputo li dovevo ammazzare, non li ho potuti ammazzare perché erano in 5 o 6 ed ero armato solo di pistola se portavo la mitraglietta li ammazzavo. Poi sono stati arrestati il giorno di Santa Lucia mentre stavo a Reggio, sono arrivato in ritardo, se no quel giorno doveva essere ammazzato De Falco, Mario Iovine e Bidognetti, che ammazzavo io. Quindi si doveva chiudere quel giro, sono andati in carcere, sono rimasto io. Ho fermato i camion, gli ho tolto i soldi. E loro cosa hanno fatto?! Sono andati sullo stabilimento mio, hanno messo delle armi, mi hanno fatto arrestare e hanno ri-iniziato a fare i fanghi tossici. Quando io sono venuto ancora in carcere al 41bis mi sono pentito e ho detto le cose come stavano, sperando che l'avessero fatto prima e presto. Mentre per la zona di Afragola, la zona napoletana, là dove state voi i responsabili sono i Moccia ed è il popolo stesso che non è che non vedevano i camion. Lei è giovane però suo padre o suo zio o suo cugino più vecchio… io sto facendo un esempio, non è che dico di lei nello specifico. Io non è che parlo di lei a livello personale ma a livello generale. Come è capitato anche a noi: tanta gente che ha preso i soldi per far scavare le buche e fare le sopraelevate ma anche da voi che pensi? Che non prendevano i soldi?”

Carmine Schiavone (1943–2015) criminale italiano
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“, a Milano e ho detto "Ma tu, Servizio Centrale, che dovresti accudire cosa hai fatto?" Il fratello di Pasquale Galasso che l'hanno fatto ammazzare, la figlia di Felice Maniero che si butta da una finestra e tanta altra gente. I pentiti vengono trattati peggio dei cani. A me non mi hanno pagato nemmeno i contributi per 20 anni che sto con loro ma lasciamo perdere perché io ho la pensione per i 23 anni che avevo lavorato prima, perché lavoravo, facevo sia l'agricoltore sia il calcestruzzo, ma altra gente che si è fidata dello Stato, gli ha dato anche i contributi, grossi o piccoli, che sono serviti a fare i sequestri di beni ed altro, li hanno mollati. Stanno in mezzo a una strada, gente che dorme sotto i portoni. Questo è lo Stato, è uno Stato di diritto questo? Poi senti per televisione chi raccomanda a destra e chi raccomanda a sinistra: il figlio di uno, il figlio di un altro, il nipote, lo zio… tutte queste situazioni clientelari, altro che mafia. Hanno avvelenato un popolo intero. Insomma: industriali che hanno cercato di guadagnare sullo smaltimento dei rifiuti, camionisti, che io non gli do una colpa perché dovevano campare, pagare pure la rata del camion, che hanno trasportato questa roba e parecchi di loro ci sono rimasti pure, criminali con l'appoggio delle istituzioni, perché io dico poi la polizia, i carabinieri dove stavano? Quando mai hanno controllato queste industrie che facevano, per dire, diecimila fusti all'anno di rifiuti tossici? Dove stavano le fatture per lo smistamento? Non ci stanno, però tutti quei soldi in nero sono finiti all'estero. Ora si lamentano. Il popolo che non sapeva niente oggi sa, se andassero a fondo e scavassero, ne succederebbero delle belle, veramente uscirebbero con i forconi. Io non dico che devono uscire con i forconi però hanno un arma che è molto più potente: il voto. Non lasciarsi corrompere dai vari potentati politici o leccaculi politici che vanno a promettere, a fare… noi non abbiamo nemmeno il diritto alla preferenza? Noi non vi votiamo proprio il partito. Andiamo a votare qualcuno che è contro di voi, pure se andiamo peggio, però vi diamo una lezione indimenticabile. Ormai quello è l'unico sistema che ha il popolo italiano per potersi difendere.”

Carmine Schiavone (1943–2015) criminale italiano
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“La scienza può pure continuare con la sua vaghezza; il senso comune mi dice però che il cibo biologico è meglio, meglio in ogni caso di quello cresciuto a furia di organofosfati, antibiotici, ormoni della crescita, cadmio, piombo e arsenico (l'[epa] permette l'impiego di scorie tossiche nei fertilizzanti) e con i fanghi di depurazione e il mangime formato da brandelli sminuzzati di altri animali e dal loro stesso letame.”

Michael Pollan (1955) giornalista statunitense

Origine: Da Behind the Organic-Industrial Complex, The New York Times, 13 maggio 2001; citato in Peter Singer e Jim Mason, Come mangiamo, traduzione di Francesca Tondi, il Saggiatore, Milano, 2011, p. [//books.google.it/books?id=2wafUFd2KQQC&pg=PA232 232]. ISBN 978-88-565-0241-1

“Potevo essere un tossico morto | Invece sono un tossico ricco.”

Ketama126 (1992) rapper e produttore discografico italiano

da Love Bandana, n. 3
Kety

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“Qualsiasi sentimento a senso unico: è tossico.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Evitate le relazioni tossiche. La vita è breve, condividetela con chi vi fa star bene.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net