Frasi su famiglio
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“Quando uno che dice "ho fatto Calciopoli prendendo i tabellini della Gazzetta dello Sport", rovinando delle famiglie, è meglio che stia zitto.”

Luciano Moggi (1937) dirigente sportivo italiano

Origine: Dalla trasmissione Diretta Stadio sull'emittente televisiva 7 Gold, 16 marzo 2011.

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“Tiger Woods si ritira. «Per ora basta col golf. Voglio essere un marito migliore e dedicarmi soltanto alle mie 15 famiglie.»”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

13 dicembre 2009 http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/dicembre/13/ROMPI_PALLONE_ga_10_091213040.shtml

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“[…] In conclusione, lo sperma è un alimento sano ed io lo consiglio per la prima colazione di tutta la famiglia!”

Daniele Luttazzi (1961) attore, comico e scrittore italiano

versando su una fetta biscottata una sostanza, probabilmente latte condensato, e mangiandola con gusto

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“Chi ha raccolto le sfide della vita sa che nei momenti decisivi ha dovuto disattendere o disobbedire ai legami della famiglia.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano

Origine: Citato in Chi ha paura del cardinal Bagnasco, L'espresso, 25 maggio 2007.

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“Ora, un elemento che caratterizza la condizione omosessuale è questo: mentre l'identità del nero o dell'ebreo solitamente è rafforzata dal suo nascere e maturare entro una comunità compatta (in senso spaziale e generazionale), quella dell'omosessuale, come è noto, manca di qualsiasi continuità biologica e ambientale. I gay saltano fuori in qualsiasi ceto, cultura, religione, nazione. Ci si scopre omosessuali quasi sempre da soli. E ovviamente un gay di rado è figlio di altri gay, soprattutto di gay dichiarati. […] C'è questa discontinuità, nella condizione gay, che è qualcosa di importantissimo. […] Perché rende l'omosessualità debole e forte al tempo stesso. Debole perché in principio solitaria, dispersa in centomila città e famiglie, distribuita in gradazioni diseguali e in varianti personali, facile da dissimulare, incline ai vuoti di memoria storica. ma anche forte e tenace, perché a ogni nuova generazione rigermoglia in modo imprevedibile e non immediatamente riconoscibile. […] Finora la cultura dominante ha quasi sempre sentito l'omosessualità come qualcosa di pericoloso – fino a circondarla a volte con un cordone sanitario – perché sapeva che l'omosessuale era ancora più interno a essa rispetto, poniamo, all'ebraismo assimilato del primo Novecento. Paradossalmente, il gay vive in un mondo etero che lo considera "dei suoi": o almeno lo fa finché la differenza non diventa evidente, e anche dopo continua a cercare di dimenticarsene. Del resto il gay stesso è ben cosciente di come, sotto moltissimi aspetti, egli abbia un mondo in comune con gli etero.”

Tommaso Giartosio (1963) scrittore italiano

Perché non possiamo non dirci

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“Ho capito che la libertà individuale finisce per non significare più molto, se non è collegata a degli amici, a una famiglia, a una comunità.”

Bruce Springsteen (1949) musicista e cantautore statunitense

Origine: Dall'introduzione all'esecuzione dal vivo di Born to Run, anni 1987-88; citato in Ernesto Assante e Gino Castaldo, Bruce Springsteen: Born to run, in Lezioni di Rock. Viaggio al centro della musica, 4 maggio 2008

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“Se vogliamo aiutare le famiglie, che sono quelle sposate, vuol dire aumentare le tasse ai single e alle coppie con pochi figli […] Bisogna sfuggire alla tentazione di voler dare tutto a tutti, e quindi ai gay e ai single, altrimenti non faremo mai politiche familiari. Bisogna concentrarci sulla famiglia della Costituzione formata da un uomo e una donna che fanno figli.”

Gianni Alemanno (1958) politico italiano, ex sindaco di Roma

Origine: Citato in "Più tasse per i single" Alemanno difende la famiglia http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/10/news/alemanno_pi_tasse_ai_single_per_le_famiglie-8959629/?rss, laRepubblica.it, 10 novembre 2010.

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“La Tv è un'occasione unica per stare in famiglia; bisogna saperla utilizzare.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

ibidem
1986

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“Come "famiglia Italia" dobbiamo essere ottimisti nonostante le difficoltà.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

dalla conferenza stampa di fine anno; citato in Berlusconi: "Io premier per i prossimi 10 anni", la Repubblica, 21 dicembre 2003

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“[Replicando alle accuse di crisi economica dell'Italia mosse dal giornale britannico Economist] Abbiamo come ricchezza delle famiglie otto volte il nostro prodotto nazionale annuale, il più alto numero di automobili al mondo rispetto alla popolazione, il più alto numero di telefonini, siamo dei grandi playboy, quindi tutti i nostri ragazzi mandano almeno dieci messaggi al giorno alle loro tante ragazze, e siamo anche il Paese che ha il maggior numero di case di proprietà nelle singole famiglie.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2005
Origine: Dalla conferenza stampa durante l'incontro con il primo ministro britannico, Tony Blair; citato in Emanuele Novazio, Il Presidente del consiglio reagisce alle critiche sul Sitema_Italia. Conferenza stampa con Blair: «L'Economist sbaglia» http://archivio.lastampa.it/m/articolo?id=bc53dcb3bacabdc5c7bffc3d466888be023d94aa, La Stampa, 28 maggio 2005, p. 2 e in Berlusconi ha detto: (anno 2005) http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerArticolo.php?storyId=4ebaadc11e0a7, a cura di Marzia Amico, Jessica D'Ercole, Daria Egidi e Roberta Mercuri, Corriere.it.

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“L'Italia dei moderati è maggioranza nel Paese. Nell'attuale contesto, se lo riterrà, il professor Mario Monti potrà essere il federatore di quest'area. Egli condivide i miei, i vostri, i nostri stessi ideali: quelli della grande famiglia dei Popolari europei.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2012
Origine: Citato in Berlusconi: "Monti sia federatore dei moderati". Alfano: "Sinistra sbaglia, possiamo vincere noi" http://www.repubblica.it/politica/2012/12/16/news/berlusconi_monti_sia_federatore_dei_moderati-48858668/, Repubblica.it, 16 dicembre 2012.

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“Forse non ero tagliata per fare l'attrice. Non ero preparata ad affrontare quella carriera, il successo, la popolarità, quell'ambiente, con le illusioni e le delusioni. Sono sempre stata una persona semplice, timida, attaccata ai valori della famiglia.”

Laura Antonelli (1941–2015) attrice italiana

Origine: Citato in Elvira Serra, Laura Antonelli: cerco la pace, per me ora c'è solo Gesù https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/21/Laura_Antonelli_cerco_pace_per_co_0_0111215330.shtml, Corriere della Sera, 21 novembre 2011, p. 22.

“[Rispondendo alle dichiarazioni di Diego Della Valle che aveva definito gli eredi della famiglia Agnelli come «ragazzi da discoteca»] C'è chi va e chi no: io vado poco, ma l'ultima volta sono andato per festeggiare uno scudetto e mi sono divertito molto. Gli auguro di andarci anche lui per festeggiare qualcosa.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Agnelli a Della Valle: “Io in discoteca? Per la festa scudetto, gliela auguro” http://www.lastampa.it/2012/10/27/sport/calcio/qui-juve/agnelli-a-della-valle-io-in-discoteca-si-per-la-festa-scudetto-gliela-auguro-oTYKQjweKzv2dxZ6nbEN4J/pagina.html, La Stampa, 27 ottobre 2012.

“Juventus e Fiat sono le due maggiori proprietà che abbiamo. […] Juventus e Fiat sono i comuni denominatori della storia della [nostra] famiglia.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Juventus and Fiat are the two eldest ownerships we have. [...] Juventus and Fiat are the common denominators of the history of the [our] family.

“È meglio essere una buona madre di famiglia che una cattiva religiosa.”

Magdeleine Hutin (1898–1989) fondatrice delle Piccole sirelle di Gesù

Il padrone dell'impossibile

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“Signori! Negare a voi il diritto di gioire della presa di Gaeta sarebbe illogico. Ma festeggiarla sotto gli occhi di Francesco II nel dì in cui egli tornava più tradito che vinto, dall'ultima sconfitta; festeggiarla in Roma, dove il Re spodestato con la sua famiglia aveva trovato un ospitale asilo… è tal fatto, che congiunge crudeltà, codardia, inciviltà, dappocaggine, infamia.”

Francesco II delle Due Sicilie (1836–1894) Quarto ed ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie (1859-1861)

dal manifesto stampato a Roma a firma di Francesco, 14 febbraio 1861, contro "la baldoria e la gazzarra contro Francesco II, inscenata al suo arrivo al Quirinale" il giorno stesso del suo arrivo da Gaeta

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“[Gaffe] In Italia paghiamo un grande ritardo: le donne hanno guadagnato il diritto di voto soltanto nel 1960, fino al 1919 erano sottoposte ad autorizzazione maritale, il delitto d'onore è stato abolito nel 1980, la riforma del diritto di famiglia è del 1970.”

Mara Carfagna (1975) politica italiana

Origine: Le donne in Italia votano dal 1946, il delitto d'onore è stato abolito nel 1981 mentre nel 1975 fu riformato il diritto di famiglia.
Origine: Dalla trasmissione televisiva Tg2 Punto di vista, Rai 2; citato in Rosanna Santonocito, Il lato B / Mara Carfagna ministra della Repubblica italiana per le pari opportunità e le date storiche per le donne http://jobtalk.blog.ilsole24ore.com/2010/03/16/il-lato-b-mara-carfagna-ministra-della-repubblica-italiana-per-le-pari-opportunitae-le-date-storiche/, JobTalk, ilSole24Ore.com, 16 marzo 2010.

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“Ho voluto rendere un omaggio a Mina perché è un punto di riferimento imprescindibile per tutte le interpreti femminili.”

Irene Grandi (1969) cantautrice italiana

sulla sua versione di "Sono come tu mi vuoi"
citato in Gigi Vesigna, Irene Grandi: punto e a capo, Famiglia Cristiana, n. 24, 17 giugno 2007

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“Il silenzio mantenuto finora [sui massacri delle foibe], o quasi silenzio, si spiega facilissimamente: tutta la storiografia italiana del dopoguerra era di sinistra, apparteneva all'intellighenzia di sinistra, la quale era completamente succuba del Partito Comunista. Quindi non si poteva parlare delle foibe, che non appartenevano al comunismo italiano, ma appartenevano certamente al comunismo slavo, di cui però il comunismo italiano era alleato e faceva gli interessi. Quindi di questo non si poteva parlare, e non si poteva parlare delle stragi del triangolo della morte, perché anche queste ricadevano sulla coscienza – ammesso che ce ne sia una – del Partito Comunista, il che sta a dimostrare quello che dicevo prima, cioè che la Resistenza non fu una resistenza, fu una guerra civile tra italiani che continuò anche dopo il 25 aprile. […] [Sull'eccidio dei conti Manzoni] Andai come giornalista […] per appurare com'era andata la strage dei conti Manzoni, dopo la fine della guerra. […] Una famiglia di persone che col fascismo non aveva niente a che fare, ci aveva convissuto come tutti gli italiani. Bene, nessuno mi voleva parlare di questa faccenda. […] Nessuno ne aveva parlato, né dei Carabinieri né della Polizia e tantomeno della magistratura, eppure lo sapevano. […] C'era una complicità assoluta, una complicità dannata. […] Se ne parla ora perché il Muro di Berlino è crollato, ma si ricordi che trent'anni fa, quando De Felice annunziò di mettere allo studio il ventennio fascista per sapere com'era andata, fu proposta la sua estromissione dalla cattedra universitaria, solo perché metteva allo studio un ventennio di storia italiana che, bella o brutta, c'era stata. […] Non era possibile inquadrare storicamente il fascismo: chi lo faceva, cercando di spiegare i perché della sua durata, ed anche i perché della sua catastrofe, veniva accusato di fascismo.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Dalla Monarchia alla Repubblica
Interviste

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“Io vorrei sapere quali furono le crescite… di civiltà che il Sessantotto pretende di averci lasciato. Io vedo tutt'altra cosa: io vidi nascere, dal Sessantotto, una bella torma di analfabeti che poi invasero la vita pubblica italiana, e anche quella privata, portando dovunque i segni della propria ignoranza. Io ho visto questo. Può darsi che sia affetto da sordità o da cecità ma io non ho visto altro, come frutti del Sessantotto. […] [La differenza tra il Sessantotto francese e quello italiano è] La differenza che passa fra l'originale e il fac simile perché il Sessantotto nacque in Francia e in Italia fu un fatto di riporto, di imitazione. […] [L'imitazione del Sessantotto francese vi fu] Un po' in tutto il mondo ma particolarmente in Italia dove non nasce mai niente, è sempre qualcosa di imitato dagli altri. Bene o male, insomma, i francesi ebbero… anche una certa cultura del Sessantotto, ebbero Sartre. Oddio, Sartre rivisto con gli occhi di oggi scende molto dal suo mitico piedestallo. […] In Italia non ci fu neanche un Sartre. […] Credo che su Pasolini si sia preso un grosso abbaglio: Pasolini è passato per uno scrittore di sinistra perché aveva preso come sfondo dei suoi racconti – bellissimi del resto – il sottoproletariato delle borgate romane, i ragazzi di vita, insomma, la schiuma della società. Ma lo aveva fatto per dei gusti e dei motivi del tutto personali sui quali è inutile tornare a far commenti. Questo lo aveva fatto considerare come uno scrittore, un difensore del proletariato, ma non era una scelta politica quella che aveva fatto Pasolini. Non centrava niente, assolutamente nulla. Quindi quello che lui disse era assolutamente vero, cioè dire che nei tafferugli, dove spesso ci scappava il morto, tra quei dilettanti delle barricate che erano [i borghesi]… i veri proletari erano i poliziotti, tutti figli di famiglie povere, eccetera eccetera. I dilettanti delle barricate erano tutti o quasi tutti figli di papà: aveva ragione Pasolini! Ma come no! E questo fu considerato un tradimento all'ideologia di sinistra. […] Il primo fenomeno fu il Sessantotto, e il Sessantotto partorì poi il terrorismo, il brigatismo rosso eccetera eccetera. Su questo non ci son dubbi, insomma. Dirò di più: i più seri, e forse gli unici seri, furono quelli che poi diventarono dei terroristi e che quindi rischiarono la loro vita, almeno. Gli altri erano quello che diceva Pasolini, dei figli di papà.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Il Sessantotto e la politica di Berlinguer

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“L'idea di una religione universale (coltivata in laboratorio dagli scienziati) non esiste.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Famiglia Cristiana, 9 settembre 2005.

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“Quando i soldi mancano, bisogna trovarli o aprire percorsi alternativi per cambiare la realtà. Si deve compensare con le idee.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Le cose fatte per l'Italia da rinnovare, Famiglia Cristiana, 6 gennaio 2013.

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“L'ungherese è non solo lingua isolata ma addirittura non indoeuropea né slava, sibbene della stessa famiglia del turco: e fortuna che il nazionalismo turco, adombrato da altri e più vasti crimini e problemi, non abbia ancora scoperto la «nativa musicalità» della sua lingua: fortuna, dico, per la musica e per noi suoi disgraziati storici.”

Paolo Isotta (1950–2021) critico musicale e scrittore italiano

Origine: Da Barbablù, mistero di lacrime e sangue https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/marzo/13/BARBABLU_MISTERO_LACRIME_SANGUE_co_9_080313077.shtml, Corriere della Sera, 13 marzo 2008, p. 49.

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