Frasi su leader
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“Si capisce al volo che è un leader. Più del discorso cura il riassunto per la stampa.”

Dino Basili (1934) scrittore, giornalista

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“In consiglio comunale si completerà a breve l'iter per intitolare una strada a Bettino Craxi. Credo sia un doveroso riconoscimento e omaggio della Capitale a uno dei più grandi leader della storia della Repubblica.”

Gianni Alemanno (1958) politico italiano, ex sindaco di Roma

Origine: Citato in Alemanno: presto una via per Craxi http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=47015&sez=HOME_ROMA, Il Messaggero, 17 febbraio 2009.

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“Dire che io utilizzo la mia posizione di leader politico per interessi personali è negare il disinteresse e la generosità che mi appartengono.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1995
Origine: Citato in Stefano Bartezzaghi, Il ciel l'aiuta http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/Itemid,3/action,detail/id,0687_01_1995_0338_0005_9316569/, Senza Senso, La Stampa, 15 dicembre 1995.

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“Ho dichiarato pubblicamente, nella mia qualità di leader politico responsabile quindi di fronte agli elettori, che di questa All Iberian non conoscevo neppure l'esistenza.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1999
Origine: Da Ansa, 23 novembre 1999; citato in Giuseppe D'Avanzo, La prova delle menzogne http://www.repubblica.it/politica/2010/02/26/news/prova_menzogne-2433189/?refresh_ce, Repubblica.it, 26 febbraio 2010.

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“Gli altri leader europei sanno che io vengo da un altro mondo, vengo considerato un tycoon, sono in una situazione di forza e di prestigio indiscutibile.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2001
Origine: Da una conferenza stampa, Roma, 21 dicembre 2001; citato in Sebastiano Messina, La grandeur del Cavaliere. Gli altri premier mi invidiano http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/12/22/la-grandeur-del-cavaliere-gli-altri-premier.html, la Repubblica, 22 dicembre 2001.

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“Un leader politico ha l'esigenza di rinnovare la propria immagine, ha il dovere di farsi più bello e più fresco per andare in tv.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2004
Origine: Citato in Barbara Jerkov, Il Cavaliere ricompare ai ministri Mi sono fatto bello per la tv http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/17/il-cavaliere-ricompare-ai-ministri-mi-sono.html, la Repubblica, 17 gennaio 2004.

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“Non è vero che il presidente Berlusconi ha occupato le televisioni pubbliche o private e che anzi è vero il contrario e cioè che tra i leader, io sono stato quello che ha calcato meno la scena di fronte alla televisione. Lo faccio ora perché sono convinto che sia importante che i cittadini sappiano che cosa ha fatto il governo, che cosa sta facendo e soprattutto che cosa ha in animo di fare.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2004
Origine: Dalla trasmissione televisiva L'alieno, Italia 1; citato in Governo. Berlusconi: stiamo lavorando alla riduzione delle tasse. Nessuna festa abolita, solo meno 'ponti' http://web.archive.org/web/20051109185152/http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=46355, Rainews24.it, 30 marzo 2004.

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“In questi quindici anni io ho avuto modo di incontrare più volte Gheddafi e di legarmi a lui da una vera e profonda amicizia: al leader riconosco una grande saggezza.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

11 giugno 2009
2009
Origine: Citato in Alessandro Capriccioli, Dittatore ti amerò http://espresso.repubblica.it/dettaglio/dittatore-ti-amero/2145064, Espresso.Repubblica.it, 21 febbraio 2011

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“[Angelino Alfano] Purtroppo non esiste. Ci sono solo io. Solo io posso salvare. Solo io posso candidarmi come leader. E lo farò, credetemi.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2012
Origine: Citato in Claudio Tito, "Il Pdl è finito, guiderò io il nuovo partito" Berlusconi tentato di tornare in campo http://www.repubblica.it/politica/2012/05/23/news/pdl_berlusconi_alfano-35737223/?ref=HREA-1, Repubblica.it, 23 maggio 2012.

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“[…] e dentro questa alleanza [con la Germania nazista] ci fu l'imposizione della lotta e dello sterminio contro gli ebrei. Quindi il fatto delle leggi razziali è la peggiore colpa di un leader, Mussolini, che per tanti altri versi invece aveva fatto bene.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

in occasione della Giornata della Memoria, citato in Berlusconi shock su Mussolini: "Leggi razziali sua peggior colpa ma per tanti altri versi fece bene", la Repubblica, 27 gennaio 2013

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“Se gli elettori finalmente mi daranno la maggioranza, solo a me e al mio movimento Popolo della Libertà, farò immediatamente un condono tombale e quindi anche un condono edilizio.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

intervista a Leader del 8 febbraio 2013, citato in Berlusconi: "Se eletto, farò subito un condono edilizio", la Repubblica, 8 febbraio 2013

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“[Sul possibile successore di Silvio Berlusconi] Il problema non si è ancora posto, per il momento. Comunque attualmente le due ipotesi più probabili sono Gianfranco Fini e Giulio Tremonti. A pari merito. […] Non vedo donne come futuro leader, in Forza Italia nessuna è pronta e nemmeno in tutto il centrodestra.”

Gianni Baget Bozzo (1925–2009) sacerdote, politico e giornalista italiano

Origine: Citato in «Fini e Tremonti i leader in corsa per il dopo-Silvio» http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2008/08/26/918599-fini_tremonti_leader_corsa_dopo_silvio.shtml, Il Tempo.it, 26 agosto 2008.

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“Non pretendo di essere un gran leader, preferisco essere un gran democratico.”

José Luis Rodríguez Zapatero (1960) politico spagnolo

dall'intervista al Time del 22 settembre 2004

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“Sto giocando un ruolo vitale.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Il leader
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“Gli ebrei si avvicineranno sempre più al mondo vegetariano [perché] secondo molti rabbini e leader spirituali dietro al vegetarianismo risiede il senso ultimo della morale ebraica.”

Yitzhak HaLevi Herzog (1888–1959) rabbino israeliano

Origine: Citato in Lorenzo Guadagnucci, Restiamo animali, Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 221. ISBN 978-88-6189-224-8

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“È l'unico vero leader nazional-popolare, l'autentica espressione della società civile.”

Alessandra Mussolini (1962) politico italiano

citata in Gian Antonio Stella, "Tutti sciolti, tutti uguali", e il nuovo slogan di "re" Tonino infiammo' la platea https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1999/febbraio/21/Tutti_sciolti_tutti_uguali_nuovo_co_0_9902213476.shtml, Corriere della sera, 21 febbaraio 1999, p. 9

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“Da 15 anni è irrevocabilmente accertato che l'assassinio di Calabresi fu organizzato nel servizio d'ordine di Lotta continua, ordinato da Giorgio Pietrostefani con l'assenso del leader Adriano Sofri e materialmente eseguito da Ovidio Bompressi, con la complicità di Leonardo Marino, che rubò e guidò l'auto durante l'agguato, e di altri fiancheggiatori miracolati dalla mancanza di prove certe. […] Eppure, nella fiction, queste quattro figure diventano invisibili. Non pervenute, se non nei titoli di coda che danno conto delle quattro condanne. Uno degli aspetti più positivi del film-tv di Graziano Diana è quello di mostrare la campagna d'odio che si scatenò contro Calabresi dopo la tragica fine alla questura di Milano dell'anarchico Pinelli, ingiustamente sospettato di aver avuto un ruolo nella strage di Piazza Fontana: prime pagine di Lotta continua e altri giornali, appelli di intellettuali, manifestazioni con slogan assassini. […] Ma il peccato originale della fiction è che mancano i volti e le imprese dei colpevoli. Non c'è la riunione in cui si decise l'omicidio, non c'è l'ordine di uccidere, non c'è il viaggio di Marino a Pisa dove Sofri gli confermò il mandato, non c'è il processo costellato dalle bugie degli imputati e ancor più dei falsi testimoni ingaggiati dalla nota lobby. Nulla di nulla: nel 2013, alla Rai, è ancora proibito. […] Eppure questo banalissimo rilievo nessuno degli ipercritici della libera stampa ha osato muoverlo. Strano, eh? Chissà come mai.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Il suicidio Calabresi, 11 gennaio 2014
Il Fatto Quotidiano

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“Non tutti la pensano come Orbàn, ad esempio sul tema migranti. Molti, tra cui io. I nostri amici altri leader europei devono capire che la gente ha paura della migrazione, eppure io penso che esista un dovere morale di aiutare chi fugge dalle guerre, dal rischio di morte, dalla fame.”

Andrej Kiska (1963) imprenditore e politico slovacco

Origine: Citato in Migranti, la Slovacchia prende le distanze da Orban. Kiska: "Lavoriamo insieme" http://www.repubblica.it/esteri/2016/09/29/news/slovacchia-148780268/?ref=HREC1-15, Repubblica.it, 29 settembre 2016.

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“Il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa di un leader, Mussolini, che per tanti altri versi invece aveva fatto bene. L'Italia non ha le stesse responsabilità della Germania, ma ci fu una connivenza che, all'inizio, non fu completamente consapevole. L'Italia preferì essere alleata alla Germania di Hitler piuttosto che contrapporvisi e dentro questa alleanza ci fu l'imposizione della lotta contro gli ebrei.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2013
Origine: In occasione della Giornata della Memoria; citato in Berlusconi rivisita Mussolini: "Per tanti versi ha fatto bene" http://www.ilgiornale.it/news/interni/berlusconi-rivisita-mussolini-tanti-versi-ha-fatto-bene-879593.html, ilGiornale.it, 28 gennaio 2013.

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“Non è per contraddire Barack Obama, ma "il Paese dove tutto è possibile" non sono gli Usa. È l'Italia. Dove è possibile che il capogruppo del partito di maggioranza commenti l'elezione di Obama dicendo che fa contenta Al Qaeda. È possibile che il leader di un altro partito di governo abbia definito "bingo bongo" gli africani. È possibile che un altro autorevole leader di quel partito abbia definito "culattoni" gli omosessuali. È possibile che un sindaco del Nord inviti a trattare gli immigrati come "leprotti", a fucilate. È possibile che Marcello Dell'Utri (interdetto dai pubblici uffici, e però senatore della Repubblica: è possibile anche questo) ammonisca le giornaliste del Tg3 perché abbassano il morale della Nazione. È possibile che il premier, proprietario di televisioni, nel pieno del suo ruolo istituzionale inviti gli imprenditori a non destinare investimenti pubblicitari ai suoi concorrenti. È possibile che, in piena crisi finanziaria, lo stesso premier esorti ad acquistare azioni indicandone il nome. È possibile che una trasmissione della televisione pubblica sia oggetto di una spedizione punitiva di squadristi. È possibile che un ex presidente della Repubblica rievochi la violenza e gli intrighi di Stato come metodo repressivo delle manifestazioni studentesche. E sono possibili mille altre di queste meraviglie, nel solo vero paese dove veramente tutto è possibile. Così possibile che si è già avverato.”

Michele Serra (1954) giornalista, scrittore e autore televisivo italiano

6 novembre 2008
la Repubblica, L'Amaca

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“Nessuno ti fa leader, altrimenti il leader è lui.”

Gioacchino Alfano (1963) politico italiano

http://www.gioacchinoalfano.com/mie-massime/

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“Per carità, non vorrei mai stare in una corrente che mi adottasse come leader.”

Gianni Cuperlo (1961) politico italiano

dall'intervista di Carlo Puca, Panorama, 26 settembre 2013

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“Due anni fa votai per l'Italia dei Valori, soprattutto perché nel mio Piemonte candidava Franca Rame, persona straordinaria che sono felice di aver contribuito a mandare al Senato. Credo proprio che anche stavolta tornerò a votare per il partito di Antonio Di Pietro, che tra le altre cose non candida né condannati né inquisiti. […] Per essere chiari: voterei molto più volentieri per un Einaudi o un De Gasperi redivivi. Ma, in attesa che rinasca qualcuno di simile e riesca a entrare in politica, penso che l'astensione – da cui sono stato a lungo tentato – finisca col fare il gioco della casta, anzi della cosca. Il non voto, anche se massiccio, non viene tenuto in minimo conto dalla partitocrazia: anche se gli elettori fossero tre in tutto, i partiti se li spartirebbero in percentuale per stabilire vincitori e vinti. E infischiandosene degli assenti, che alla fine hanno sempre torto. Dunque penso che si debba essere realisti, votando non il «meno peggio», ma ciò che si sente meno lontano dai propri desideri. A convincermi a votare per l'Idv sono le liste che ha presentato Di Pietro, che ospitano diverse persone di valore, alcune delle quali sono amici miei, di MicroMega, dei girotondi e di chi ha combattuto in questi anni le battaglie per la legalità e la libertà d'informazione. […] E poi c'è Di Pietro che, pur con tutti i suoi difetti, ha saputo pronunciare – da ministro e da leader di partito – una serie di «no» molto pesanti contro le vergogne del centro-sinistra.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

Con Di Pietro, per fare il guastafeste, n.º 2/2008, 25 marzo 2008
Micromega

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“Sarà chiamato l’incontro di Cuba, quello tra Francesco, e il patriarca di Mosca, Kirill. I leader delle due più grandi Chiese tradizionali, cattolica e russa, non possono non parlarsi. Il mondo globalizzato, per certi versi, si unisce: la distanza tra le Chiese è un non senso o, di più, uno scandalo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Andrea Riccardi: Francesco e Kirill, l'incontro che cambia la storia http://www.famigliacristiana.it/articolo/francesco-e-kirill-lincontro-di-cuba-che-cambia-la-storia.aspx, Famigliacristiana.it, 13 febbraio 2016.

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“Purtroppo non esiste. Ci sono solo io. Solo io posso salvare. Solo io posso candidarmi come leader. E lo farò, credetemi.”

Angelino Alfano (1970) politico italiano

Silvio Berlusconi, da La Repubblica http://www.repubblica.it/politica/2012/05/23/news/pdl_berlusconi_alfano-35737223/?ref=HREA-1, 23 maggio 2012
2012

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“Da molti anni Israele ha il record degli attentati. Nessun paese ha avuto tanti civili morti per atti terroristici, nemmeno la Colombia, nemmeno l'Ulster. Per dare un'idea in rapporto alla popolazione, è come se l'Italia avesse subìto una strage di piazza Fontana alla settimana. Quanti stati, in quelle condizioni, sarebbero riusciti a mantenere intatte istituzioni e garanzie democratiche, in una regione dove la democrazia è quasi una bestemmia? Israele, pur con errori, eccessi e contraddizioni, ci è riuscito. Certo, ha risposto con le rappresaglie e le incursioni per stanare stragisti e mandanti nei loro covi, nascosti nei territori occupati. Ma quale governo, sapendo che i terroristi si annidano in un luogo preciso, li lascerebbe circolare? L'unica misura strutturale adottata finora per arginare gli assalti contro le popolazioni inermi (israeliane e arabe) è un muro. Un muro a fronte di una strage di piazza Fontana alla settimana. Sdegno unanime, orrore internazionale, condanna mondiale. Ora arriva il sondaggio della Commissione europea. Che è una benedizione dal cielo. Perché dà la misura della penetrazione del pregiudizio non antisemita, ma antisionista, nell'Europa del 2003. Ma anche perché mette a nudo i retropensieri di una burocrazia internazionale che, preparando le domande, non ha neppure pensato di inserire l'Autorità nazionale palestinese fra i governi che minacciano la pace. E dire che l'Anp è presieduta da Yasser Arafat, il leader di Al Fatah che mantiene un braccio armato: le brigate Al Aqsa, protagoniste dei più feroci attentati terroristici contro civili degli ultimi anni, in diretta concorrenza con Hamas e la Jihad. Arafat è lo stesso personaggio che sabota regolarmente ogni trattativa di pace, stracciando gli accordi con Barak, defenestrando il troppo autonomo Abu Mazen e commissariando Abu Ala che minacciava di pensare con la sua testa.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

5 novembre 2003
l'Unità

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“[Su Ronaldo] Si presentò a Madrid che era 96 kg, gli ho chiesto di arrivare a 88-90. Non c'è stato niente da fare. Era un grandissimo giocatore, ma un leader negativo per il gruppo. Lo cedemmo a gennaio e l'ambiente in squadra cambiò completamente: riusciamo a recuperare nove punti al Barcellona, anche se l'impatto mediatico fu enorme.”

Fabio Capello (1946) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Da un intervento ai Globe Soccer Awards a Dubai nel 2015; citato in Capello: "Ronaldo leader negativo: via lui e il mio Real Madrid trionfò" http://www.gazzetta.it/Calcio/28-12-2015/capello-ronaldo-leader-negativo-via-lui-mio-real-madrid-trionfo-14086819241.shtml, Gazzetta.it, 28 dicembre 2015.

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“Ci è stato detto che quando avremmo avuto un presidente, avremmo visto una figura politica gigante e globale – l'uomo che sarebbe stato il leader di 500 milioni di persone, l'uomo che avrebbe rappresentato tutti noi sulla scena mondiale, l'uomo il cui lavoro sarebbe stato così importante che, naturalmente, Lei è pagato più del presidente Obama. beh, ho paura che quello che abbiamo avuto sia Lei. E mi dispiace, ma dopo la precedente performance da Lei fatta – e non voglio essere scortese – ma, sa, onestamente, Lei ha il carisma di uno straccio umido e l'apparenza di un impiegato di banca di basso grado. E la domanda che vorrei porre, che vorremmo porre noi tutti è: "Chi è Lei?" Io non mai sentito parlare di Lei. Nessuno in Europa ha mai sentito parlare di Lei! Vorrei chiederle, Presidente, chi ha votato per lei? E quale meccanismo – oh, lo so che la democrazia non è molto popolare da voi – e quale meccanismo hanno i popoli d'Europa per rimuoverLa? È questa la democrazia europea? Beh, ho la sensazione, tuttavia, che Lei sia competente, capace e pericoloso, e non ho dubbi sul fatto che è sua intenzione essere l'assassino silenzioso della democrazia europea e degli stati nazionali europei. Sembra che Lei abbia un odio per il concetto stesso degli stati nazionali – forse perché Lei proviene dal Belgio, che naturalmente è, per lo più, una non-nazione. Ma da quando ha assunto la carico, abbiamo visto la Grecia ridotta a nient'altro che a un protettorato.”

Nigel Farage (1964) politico britannico
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“Noi siamo persone adulte, non abbiamo bisogno di leader.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

dallo spettacolo Time out, Roma, 2000
Da spettacoli comici
Origine: Link Youtube http://www.youtube.com/watch?v=Xauq0wCjnE0

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“Il Family Day è un ritrovo di persone all'aperto, in cui preti, leader politici divorziati, separati, risposati, frequentatori di prostitute, dicono come è bella la famiglia tradizionale.”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

24 gennaio 2016
Che tempo che fa
Origine: Visibile al minuto 09:15 di Luciana Littizzetto - Che tempo che fa del 24/01/2016 http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-17325567-fbf9-4077-9490-626d3b6bd2ab.html, rai.tv, 24 gennaio 2016.

“Se la politica è l'arte del governo, la competizione politica è il salutare conflitto tra persone o partiti diversi, portatori di progetti diversi, che si contendono il potere di mettere in pratica le loro idee per governare una società. Nella pratica però le cose stanno in maniera diversa, e non solo perché talvolta, come insegna la storia, in politica scendono degli avventurieri, che puntano solo ad accumulare potere e denaro, ma anche perché la lotta politica possiede linguaggi, meccanismi e liturgie difficilissimi da decifrare. Del resto un motivo per cui le cose vanno in questo modo c'è. Trattandosi di una competizione, le strategie di un leader o di un partito non potranno mai essere completamente alla luce del sole, altrimenti si corre il rischio di regalare un vantaggio enorme all'avversario. Spesso, così, può capitare di assistere a comportamenti apparentemente incomprensibili, che nascondono, in realtà, mosse segrete o trappole per trarre in inganno i propri antagonisti. Frasi dette e poi repentinamente smentite, voci costruite ad arte, finte e colpi a sorpresa, quanto di più lontano da quella che dovrebbe essere una autentica battaglia di idee. Il risultato però è che spesso cade nell'inganno anche chi, per mestiere, queste vicende le deve raccontare e spiegare, come i giornalisti. Il cosiddetto politichese, la lingua che ha preso il posto dell'italiano nelle cronache parlamentari, ne è il sintomo più evidente, essendo un gergo tutto interno alle dinamiche di palazzo, che sembra fatto apposta per non spiegare nulla di quanto effettivamente accada.”

Curzio Maltese (1959) giornalista e scrittore italiano

da un'intervista del 17 novembre 1998 all'Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche

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