Frasi su palla
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“[Sull'alpinismo] Chi ha dato tanto alla montagna, chi per la montagna ha rischiato con tanto accanimento la vita, a questo amore resterà legato per sempre.”

Dino Buzzati (1906–1972) scrittore italiano

Origine: Da Cento ore senza sole, Corriere della Sera; citato in Walter Bonatti, Una vita così, a cura di Angelo Ponta, BUR, Milano, 2014, p. 21 https://books.google.it/books?id=LFcfBQAAQBAJ&pg=PT21#v=onepage&q&f=false. ISBN 978-88-17-07843-6.

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“Il rugby è come l'amore. Devi dare prima di prendere. Quando hai la palla è come fare l'amore. Devi pensare al piacere dell'altro prima che al tuo.”

Serge Blanco (1958) rugbista a 15, dirigente sportivo e imprenditore francese

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 85, ISBN 88-8598-826-2.

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“È meglio giocare con una sedia che con Hansi Müller, perché con la sedia quando gli tiri la palla addosso ti torna indietro.”

Evaristo Beccalossi (1956) calciatore italiano

Origine: Citato in Le più belle barzellette sull'Inter, Sonzogno, 2004, p. 113, ISBN 88-454-1202-4.

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“[Prima della finale del Roland Garros 2012] Dovrò servire molte prime e spostarla più volte che posso. È comunque una partita di tennis, cercherò di giocarmela e di divertirmi. Il vento potrebbe disturbare il suo lancio di palla molto alto? Allora speriamo che arrivi un uragano!”

Sara Errani (1987) tennista italiana

Conclude sorridendo
Origine: Citata in Alberto Giorni, "Maria era piccola quasi come me..." http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/06/08/726229-maria_piccola_quasi_come.shtml, Ubitennis.com, 8 giugno 2012.

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“Vederli fianco a fianco, il Divino [Roger Federer] e Tipsarevic, sul campo, mi spinge a domandarmi come sia possibile che un tennista elegante, creativo, insomma un grande artista quale il mio svizzero, sia del tutto disinteressato alla lettura, a partire, come ho scritto ieri, dalle sue stesse biografie. È tuttavia da poco iniziato il cosiddetto match, che i miei dubbi intorno alla cultura di Roger svaniscono, mentre mi dico che, probabilmente, Nijinsky e Nureyev non erano pronti ad affrontare l'esame di maturità, ma nemmeno minimamente interessati a farlo. Forse si sarebbero astenuti dall'indossare una maglietta viola, sfuggita da qualsiasi attore sul palcoscenico, ma anche di questo il Divino non è a conoscenza, soltanto intento ai suoi gesti sublimi, che arrivano addirittura a conquistare l'ammirazione dello sportivissimo e malandato avversario. Un mio vicino, uno scriba inglese che sta componendo un epicedio sulla scomparsa del rovescio a una mano, mi fa notare i vantaggi di quell'arma nella panoplia guerresca di Roger. Non solo lo taglia spessissimo, facendo scivolare la palla sul rugoso tappeto quasi fosse l'erba di Wimbledon; ma se ne serve per mortiferi dropshot, alternandoli poi con violenti passanti liftati, che lasciano ancor più scorato dei microbi il povero Tip.”

Gianni Clerici (1930) giornalista italiano

la Repubblica
Origine: Federer aveva confermato infatti non aver nemmeno sfogliato I silenzi di Federer, trattato filosofico di André Scala e neppure Federer come esperienza religiosa di David Foster Wallace. Da Federer e i maratoneti chi ha voglia di Masters? http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/05/federer-maratoneti-chi-ha-voglia-di-masters.html, la Repubblica, 5 novembre 2011.
Origine: Da Un Federer da record i suoi sublimi colpi sul povero Tipsarevic http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/07/un-federer-da-record-suoi-sublimi-colpi.html, la Repubblica, 7 novembre 2012.

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“Notavo ieri sera, tra l'altro, una singolare contraddizione della RAI: la RAI, da quest'anno, meritoriamente ha abolito la moviola, tant'è vero che – io non mi ricordo chi era l'ultimo, era forse Tombolini – Tombolini è stato prepensionato, così come Carlo Longhi, credo, da 90° minuto. Non seguo ma immagino che per analogia sia così. Quindi la RAI ha fatto questa scelta, ritardata certamente, ma che io personalmente ho molto condivido. E va bene, e questo riguarda il Campionato. Ieri sera invece la RAI, dopo la partita, ma già durante la partita, già nell'intervallo, non ha fatto altro che moviolare questi tre presunti rigori: il primo è fallo di Mauri che passa da dietro su Mertesaker, comunque un difensore tedesco, e lo tocca. Certamente non è fallo del tedesco. Il secondo è Cassano che cade su una carica di spalla e invece, effettivamente, sul terzo episodio questo tedesco che si carica e si corica tocca la palla con la mano. Però, anche lì, tutto è stato ridotto a questo: e allora visto che la RAI ha fatto questa scelta coraggiosa fin dallo scorso settembre di abolire la moviola e ne seguì, come lei immagina, ampio dibattito, il fatto che a distanza di mesi, se appena c'è in campo la Nazionale – e quindi il massimo della demagogia possibile da questo punto di vista – debba tornare a galla la moviola è ridicolo.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

10 febbraio 2011

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“La cosa che mi sorprende di Riquelme è che non ha mai paura di perdere palla. Può avere tre giocatori ad un metro e lui continua a palleggiare.”

Gialappa's Band trio di autori e commentatori televisivi e radiofonici

Argentina-Messico, 24 giugno 2006
Da Rai dire gol

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“Sarei disposto ad avere 37 e 2 tutta la vita in cambio della seconda palla di servizio di McEnroe.”

Beppe Viola (1939–1982) giornalista e scrittore italiano

Quelli che...

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“Se Voi, probabilmente avete letto le opere di Giordano Bruno, ebbene ne La cena delle ceneri, fa uno strano ragionamento. Dice: supponiamo di avere una palla, come la terra. La terra viene illuminata dal sole, ma soltanto una parte della terra viene illuminata dal sole. Man mano che ci si allontana, il sole è più lontano dalla terra, una parte sempre maggiore della sfera viene illuminata. Ora, domanda: quant'è la parte della sfera che al massimo può venire illuminata? Se il sole fosse all'infinito, allora illuminerebbe esattamente metà della sfera. Ora Giordano Bruno si chiede: ma poverina l'altra metà della sfera che cosa fa? Rimane in ombra? Allora l'idea di Giordano Bruno è: quando arriviamo all'infinito, facciamo un passo in più, incominciamo ad andare oltre questo primo infinito e il sole comincerà a illuminare la parte di dietro della sfera. Quando s'arriva all'infinito per la seconda volta tutta la sfera è illuminata. Non c'è bisogno di dire che questa è, ovviamente, è un'idea semplicemente metaforica, non ha nessun senso. Però è la prima volta nella storia in cui qualcuno pensa che ci sia effettivamente la possibilità di avere due o più infiniti. I matematici oggi sono arrivati ad averne addirittura infiniti.”

Piergiorgio Odifreddi (1950) matematico, logico e saggista italiano

dalla trasmissione RAI Il Grillo, 2 aprile 2001; citato in Storia dell'infinito http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=795#bruno, emsf.rai.it

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“[Su Zinédine Zidane] Era davvero un giocatore di un altro pianeta. Mi viene sempre in mente la rete pazzesca che seppe fare a Reggio Calabria contro la Reggina. Con una finta si liberò di tre difensori e quindi sparò un missile in porta. Dopo quel gol, ogni qual volta la palla si fermava durante la partita, io mi avvicinavo e gli ripetevo "Oh, ma come hai fatto? Ma ti rendi conto della rete che hai segnato?"”

Alessio Tacchinardi (1975) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Il problema è che la gente ha visto la metà della sua classe.
Origine: Citato in Marco Bo, Zidane compie 40 anni. Manda i tuoi auguri a Zizou http://www.tuttosport.com/calcio/euro_2012/2012/06/23-195761/Zidane+compie+40+anni.+Manda+i+tuoi+auguri+a+Zizou, Tuttosport.com, 23 giugno 2012.

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“Che Federer sia unico, lo si vede dal modo in cui colpisce la palla, dal cambio di ritmo, dalle soluzioni tecniche e tattiche che decide di adottare. Colpisce la palla con violenza, ma lo fa sempre nella maniera giusta. In un modo classico, ma nello stesso tempo moderno.”

Adriano Panatta (1950) tennista italiano

Origine: Citato in Antonio Gaito, Laver-Federer, evoluzione della specie http://www.pianetatennis.com/?action=read&idnotizia=716, Pianetatennis.com, 9 giugno 2009.

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“Io, prima de fa' i complimenti alla rai, me devono taglià 'na palla.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da Very Victoria
Imitazioni, Gianfranco Funari

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“Benche intorno a' corpi gravi diversissime cose si potessero considerare, tutte belle, et tutte curiose, però non cercaremo altro, se non che forte di linea sia quella, per la quale si move esso grave, mercé prima dall'interna gravità, poi del proiciente, e finalmente dell'uno et dell'altro accoppiati insieme, per vedere, se vi havessero che fare le Settioni Coniche, et quali siano quando ciò sia vero.
Dico adunque, se noi consideraremo il moto del grave fatto per la sola interna gravità, in qualcunque modo poi ella si operi, che quello sarà sempre indrizzato verso il centro universale delle cose gravi ciò è verso il centro della terra, et universalmente conspirare tutti i gravi a questo centro, poiché si veggono in tutti i luoghi della superficie terrestre scendere non impediti a perpendicolo sopra l'Orizonte […].
Dico piú oltre, che considerato il mobile che da un proiciente viene spinto verso alcuna parte, se non havesse altra virtú motrice, che lo cacciasse verso un'altre banda, andarebbe nel luogo segnato dal proiciente per dritta linea, mercè della virtú impressali pur per dritta linea, dalla quale drittura non è ragionevole, che il mobile si discosti, mentre non vi è altra virtú motrice, che ne lo rimova, e ciò quando fra di duoi termini non sia impedimento; come per esempio una palla d'Artiglieria uscita dalla bocca del pezzo, se non havesse altro, che la virtú [motrice] impressali dal fuoco, andarebbe a dare di punto in bianco nel segno posto a drittura della canna, ma perche vi è un altro motore, che è l'interna gravità di essa palla, quindi avvienne, che da tal drittura sia quella sforzata deviare, accostandosi al centro della terra. […]
Dico ancora, che quel proietto non solo andarebbe per dritta linea nel segno opposto, ma che in tempi eguali passarebbe pur spatij eguali della medesima linea, mentre che il mobile fosse a tal moto indifferente; e mentre ancora il mezzo non li facesse qualche resistenze, poiche non ci farebbe causa di ritardarsi, ne di accelerarsi. […] Si che il grave, mercè della interna gravità, non anderà se non verso il centro della terra, ma quello, mercè della virtú impressali, potrà incaminarsi verso ogni banda.”

Bonaventura Cavalieri (1598–1647) matematico italiano

da Lo Specchio Ustorio, pp. 153 sgg.; citato in Koiré 1979, pp. 300 sgg.

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“Era il 1976, si giocava Irlanda del Nord – Olanda. Giocavo contro Johan Cruyff, uno dei più forti di tutti i tempi. Al 5° minuto prendo la palla, salto un uomo, ne salto un altro, ma non punto la porta, punto il centro del campo: punto Cruyff. Gli arrivo davanti gli faccio una finta di corpo e poi un tunnel, poi calcio via il pallone, lui si gira e io gli dico: 'Tu sei il più forte di tutti, ma solo perché io non ho tempo.”

George Best (1946–2005) calciatore nordirlandese

Origine: Citato in Cruijff e i grandi, da Best a Maradona e Guardiola: "Ha dipinto la Sistina..." http://www.gazzetta.it/Calcio/24-03-2016/cruijff-grandi-best-maradona-guardiola-capello-valdano-1401141455629.shtml,Gazzetta.it, 24 marzo 2016.

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“Gareth prese palla in piena corsa e neppure un muro di mattoni lo avrebbe fermato.”

Gareth Edwards (1947) rugbista britannico

David Duckham sulla citata meta contro la Nuova Zelanda

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“[Su Kei Nishikori] È efficiente, se ha una palla break la sfrutta, è molto dinamico ed ha un grande gioco di gambe.”

Nick Bollettieri (1931) allenatore di tennis statunitense

Origine: Citato in Davide Uccella, Bollettieri: "Entro un anno Nishikori top-ten, prime 20 per Watson e Robson" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/10/18/788899-bollettieri_entro_anno_nishikori_prime_watson_robson.shtml, Ubitennis.com, 18 ottobre 2012.

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“Gareth prese palla in piena corsa e neppure un muro di mattoni lo avrebbe fermato.”

David Duckham (1946)

sulla meta marcata agli All Blacks nel 1973
Gareth took the ball at full pace and not even a brick wall would have stopped him.
Origine: «The greatest try ever scored?» http://www.bbc.com/sport/0/rugby-union/21205137, BBC, 26 gennaio 2013

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“Perché reggono l'intero peso. | Perché sanno tenersi su appoggi e appigli minimi. | Perché sanno correre sugli scogli e neanche i cavalli lo sanno fare. | Perché portano via. | Perché sono la parte più prigioniera di un corpo incarcerato. E chi esce dopo molti anni deve imparare di nuovo a camminare in linea retta. | Perché sanno saltare, e non è colpa loro se più in alto nello scheletro non ci sono ali. | Perché sanno piantarsi nel mezzo delle strade come muli e fare una siepe davanti al cancello di una fabbrica. | Perché sanno giocare con la palla e sanno nuotare. | Perché per qualche popolo pratico erano unità di misura. | Perché quelli di donna facevano friggere i versi di Pushkin. | Perché gli antichi li amavano e per prima cura di ospitalità li lavavano al viandante. | Perché sanno pregare dondolandosi davanti a un muro o ripiegati indietro da un inginocchiatoio. | Perché mai capirò come fanno a correre contando su un appoggio solo. | Perché sono allegri e sanno ballare il meraviglioso tango, il croccante tip-tap, la ruffiana tarantella. | Perché non sanno accusare e non impugnano armi. | Perché sono stati crocefissi. | Perché anche quando si vorrebbe assestarli nel sedere di qualcuno, viene scrupolo che il bersaglio non meriti l'appoggio. | Perché, come le capre, amano il sale. | Perché non hanno fretta di nascere, però poi quando arriva il punto di morire scalciano in nome del corpo contro la morte.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

da Elogio dei piedi
Origine: Da Altre prove di risposta, Edizioni Libreria Dante & Descartes, Napoli, 2008, p. 77; citato in Adriano Labbucci, Camminare, una rivoluzione, Donzelli Editore, 2011, pp. 5-6 https://books.google.it/books?id=-MzwMpHm9Y0C&pg=PA5. ISBN 8860366283

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“Preferisco il calcio spagnolo agli altri, è molto tecnico, fatto di possesso palla e il Tottenham è sempre andato in difficoltà contro le squadre spagnole. Ovviamente mi piacerebbe provare altri campionati in futuro.”

Gareth Bale (1989) calciatore gallese

Origine: Da un'intervista rilasciata a Esquire; citato in Bale: "Preferisco il calcio spagnolo" http://www.gazzetta.it/Calciomercato/02-07-2013/bale-preferisco-calcio-spagnolo-20702072261.shtml, Gazzetta.it, 2 luglio 2013.

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“Quello che Carew riesce a fare con una palla da calcio, io posso farlo con un'arancia.”

Zlatan Ibrahimović (1981) calciatore svedese

Origine: Citato in Insopportabile, irascibile, grandissimo Ibra: 25 frasi da spaccone http://www.repubblica.it/speciali/calcio/europei/francia2016/2016/06/16/foto/venticinque_volte_ibra-142151133/1/#12, Repubblica.it, 16 giugno 2016.

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“Platini non subiva mai fallo perché dava via la palla in fretta; quelli che subiscono i falli sono quelli che aspettano.”

José Altafini (1938) calciatore brasiliano

Origine: Da un'intervista a Sky Sport; citato in Moggi: Il mio ricordo dell'avvocato http://www.ilsussidiario.net/News/Calcio-e-altri-Sport/Juventus/2013/1/24/JUVENTUS-FC-Moggi-il-mio-ricordo-dell-Avvocato-Agnelli-Porto-con-me-quella-volta-che-esclusiva-/357214/, ilsussidiario.net, 24 gennaio 2013.

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“… Giochiamo con superficialità […] c'è bisogno che si giochi con un po' di dignità, con un po' di anima, cazzo, nessuno fa un salto, un fallo con la palla lì! Facciamo a cazzotti almeno! Ma che cazzo avete dentro!?”

Simone Pianigiani (1969) allenatore di pallacanestro italiano

da Israele-Italia, broadcast Eurobasket 2011, 5 settembre 2011; visibile su YouTube http://www.youtube.com/watch?v=DSW0jJG7kBI

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“Credo che la cosa più importante nel prendere rischi sia che tu creda in quello che stai facendo, che ti impegni al 100%. Un impegno dell'80% non è sufficiente. Se stai correndo verso la palla o cercando di colpire in anticipo, se hai un attimo di dubbio quello non è il modo giusto di giocare, sbaglieresti ogni volta. Devi solo crederci e visualizzare prima cosa sta per succedere. Vedi il colpo nella tua mente prima di farlo e così hai più chance di farlo nella maniera giusta. Penso sia il modo giusto di prendere rischi.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2015
Variante: Credo che la cosa più importante nel prendere rischi sia che tu creda in quello che stai facendo, che ti impegni al 100%. Un impegno dell'80% non è sufficiente. Se stai correndo verso la palla o cercando di colpire in anticipo, se hai un attimo di dubbio quello non è il modo giusto di giocare, sbaglieresti ogni volta. Devi solo crederci e visualizzare prima cosa sta per succedere. Vedi il colpo nella tua mente prima di farlo e così hai più chance di farlo nella maniera giusta. Penso sia il modo giusto di prendere rischi.
Origine: Da un'intervista dopo una partita durante l'Australian Open 2015; riportata in Australian Open interviste, Federer: "Il colpo più rischioso della mia carriera? Il match point contro Sampras" http://www.ubitennis.com/blog/2015/01/19/australian-open-interviste-federer-il-colpo-piu-rischioso-della-mia-carriera-il-match-point-contro-sampras//, traduzione di Paolo Valente, Ubitennis.com, 19 gennaio 2015.

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“[Su Rafael Nadal] Lui non vuole mai perdere una gara, io non voglio mai steccare in un concerto. Lui non vuole mai rinunciare ad una palla, per me è lo stesso con ogni canzone.”

Julio Iglesias (1943) cantante spagnolo

Origine: Citato in Christian Barisani, Julio Iglesias: "Avrei voluto Nadal come figlio" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/12/30/1003226-julio_iglesias_avrei_voluto_nadal_come_figlio.shtml, Ubitennis.com, 30 dicembre 2013.

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“[Nel 2010] Un giorno mi chiama Zlatan e mi dice: qui all'Inter c'è un fenomeno, è un ragazzo di colore, con la palla fa quello che vuole, devi venire a vederlo. Andai e conobbi Mario. Gli parlai. Dopo due anni mi telefonò e mi disse che mi voleva come procuratore. Mi chiedete se oggi è contento? Così e così. Ma su di lui c'è un piano: gli ho promesso che diventerà tre volte Pallone d'oro e lui si fida di me.”

Mino Raiola (1967) procuratore sportivo italiano

Origine: Dalla trasmissione televisiva La tribù del calcio, Mediaset Premium; citato in Tancredi Palmeri; Il blob della settimana Balotelli, i razzisti e Cassano http://www.gazzetta.it/Calcio/22-11-2010/-blob-settimana-711900197322.shtml, Gazzetta.it, 22 novembre 2010.

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“Capodanno nella lista di Rocco Schiavone veniva al terzo posto delle peggiori date del calendario. Al primo posto c'era il suo compleanno, che lui odiava in maniera totale, violenta, omicida. Gli auguri li considerava degli insulti. E non era un atteggiamento preso dopo i quaranta, non era una cosa da scambiare con la senilità incipiente e col tempo che passa sempre più veloce. Lui già a sei anni, quando giocava per le strade di Trastevere, poteva spaccare teste e setti nasali se un amichetto o un parente gli avesse fatto i fatidici auguri il 7 di marzo.
Al secondo posto c'era la Pasqua. Rocco la odiava per tre motivi. Il primo era che non arrivava mai lo stesso giorno. Cambiava ogni anno, e questo la rendeva imprevedibile e micidiale come un killer professionista. Il secondo che, proprio per la sua imprevedibilità, faceva arrivare le colombe e le uova mentre ancora stavi digerendo il panettone di Natale. Il terzo era di natura squisitamente teologica. Sapete quando è nato il figlio di Dio. Possibile che non siete mai riusciti a capire quand'è che è risorto? Al terzo posto c'era il Capodanno. Dovere per forza andare da qualche parte a fare il conto alla rovescia, stappare la bottiglia, urlare auguri a squarciagola e fingere di divertirsi e essere sereno. E poi c'erano i botti. Nel suo personalissimo codice la pena per i costruttori e i fruitori dei fuochi di Capodanno andava da un anno di reclusione ai lavori forzati in una miniera in Cile, in base ai botti che utilizzavano, al rumore che provocavano e ai soldi che riuscivano a sprecare in sei minuti. Gente che lesina sulla frutta e la verdura tutto l'anno per poi scoppiare centinaia di euro in pochi minuti ferendosi, facendosi danni, spaccando oggetti e coglioni, lui la detestava. Il primo gennaio invece era uno dei giorni più belli dell'anno. Nessuno per le strade, nessuno nei negozi, tutti a dormire gonfi di cibo e vino da supermercato, con le bocche secche e le orecchie che ancora fischiano per la musica a palla e i tricchetracche sul balcone. E lui solo, a Ostia a passeggiare sulla spiaggia.”

Antonio Manzini (1964) attore, sceneggiatore e regista italiano

da L'accattone
Cinque indagini romane per Rocco Schiavone, L'accattone

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“[Sulla finale di Euro 2000] Siamo stati sfortunati, il gol di Wiltord fu una sequenza incredibile di episodi. Cannavaro che non rinvia di testa, la palla che passa tra le gambe di Nesta e poi sotto l'avambraccio di Toldo. Credo che il destino abbia voluto che andasse così. Quella era l'ultima azione. Dopo la partita mi hanno raccontato che a bordo campo c'era già la coppa con i nastrini dell'Italia.”

Marco Delvecchio (1973) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Dall'intervista di Valerio Gualerzi, Delvecchio e la finale persa "Vendicate Rotterdam" http://www.repubblica.it/2006/07/speciale/mondiali/servizi/parla-delvecchio/parla-delvecchio/parla-delvecchio.html, la Repubblica, 8 luglio 2006.

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“Io non sono una stella: una stella è una palla di gas che brucia.”

Elijah Wood (1981) attore e doppiatore statunitense

Senza fonte

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“Il vero calcio rientra nell'epica: la sonorità dell'esametro classico si ritrova intatta nel novenario italiano, i cui accenti si prestano ad esaltare la corsa, i salti, i tiri, i voli della palla secondo geometria e labile o costante… Trattandosi di un tentativo nuovissimo, non dovrei neanche temere di passare per presuntuoso.”

Gianni Brera (1919–1992) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da un articolo pubblicato su Il Giorno, 18 giugno 1970; citato in Italia-Germania 4-3 scritta da Gianni Brera http://www.corriere.it/speciali/europei/brera.html, Corriere.it.

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“con cui noi politici giochiamo a palla.”

Stratocle oratore ateniese

citato in Plutarco, Vita di Demetrio, 11, 2; traduzione di Carlo Carena, 1995

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