Frasi su popolo
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“Siamo un popolo moderato e pragmatico, più a suo agio con la pratica che con la teoria.”

Elisabetta II del Regno Unito (1926–2022) regina del Regno Unito

Citazioni di Elisabetta II

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“[Ricevendo l'ambasciatore d'Inghilterra George Buchanan] Lei mi dice che devo meritare la fiducia del mio popolo: ma non è il popolo che deve piuttosto meritarsi la mia?”

Nicola II di Russia (1868–1918) imperatore di Russia

Citazioni di Nicola II
Origine: Citato in Enzo Biagi, Russia, Rizzoli, Milano, 1977, p. 50.

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“Il popolo italiano è sempre in buona fede.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

I giusti pensieri del signor di Bonafede

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“Un esempio deteriore di impiego gratuito di stilemi ex-colti è dato dalla prosa del cronista sportivo Gianni Brera, che rappresenta un esempio di "gaddismo spiegato al popolo", là dove il "popolo" avrebbe bisogno solo di un linguaggio appropriato alla materia trattata.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Sintetizzata in «Brera è Gadda spiegato al popolo» (Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 42, ISBN 88-8598-826-2), tale etichetta irritò non poco Brera: «Umberto smemora, e parla di Gadda spiegato al popolo» (Gianni Brera, L'arcimatto. 1960-1966, Dalai editore, 1993); e ancora, su Gadda: «Lo detesto. È anche lui uno scapigliato che non racconta nulla, fa degli arpeggi da cui non escono melodie. Butirro! Ma andiamo... Nel Pasticciaccio fa due pagine sulla cagata della gallina o sul peto di un carabiniere che si china per vedere una moto. È un insieme di bozzetti. Il signor Eco Umberto, prima di diventare un grande botanico, era un professore pieno di spocchia che pretendeva di giudicare i miei articoli di sette o otto cartelle scritti in un'ora e mezzo. Diceva che ero un Gadda spiegato al popolo: non teneva conto che il giro mentale era diverso.» (dall'intervista di Paolo Di Stefano, Brera, le parole in campo, Corriere della Sera, 10 giugno 1992, p. 8)
Origine: Da Apocalittici e integrati.

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“È un bene comune per la città e tutto il popolo chi resta saldamente attestato in prima fila.”

Tirteo poeta greco antico

Esortazione al coraggio

“Per dare una idea sintetica di quella lunga esistenza di dolori, il riportare qui alcuni brani di una lettera l'egregio sig. Speranza Mazzoni, già dal 63 scriveva al Popolo d'Italia, giornale repubblicano di Napoli, onde rammentare al paese i diritti del Morelli al risarcimento de' danni patiti, allorché il governo italiano, cui eransi lasciati i beni particolari e 24 milioni di risparmi dei Borboni, per indennizzare i prigionieri politici vittima del loro governo, offrivagli la ridicola somma di lire 34 al mese! Dopo aver riportato vari certificati di persone che attestano aver sofferto col Morelli e ricevuto da lui aiuti e protezione nel tempo della loro comune prigionia, il sig. Mazzoni dice: «Oltracciò son testimoni le carceri di Lecce — di Campi — di Manduria — di Taranto — di Mottola — di Gioia — di Casamassima — il castello di Bari — le carceri di Molfetta — di Barletta — di Canosa — di Cerignola — il centrale di Foggia— le carceri di Bovino — di Ariano — di Grotta Minarda — i criminali di Castel Capuano a Napoli — ì criminali di Avellino — le carceri di Baiano — di Marigliano — la Questura di Napoli — il bagno, le caserme e le carceri giudiziarie di Ponza — l'ergastolo del castello d'Ischia — i criminali di Aversa — il centrale di Santa Maria — la torre di Ventotene — luoghi infernali dove il Morelli passò immacolato dodici anni della sua giovinezza in olocausto alla libertà, all'unità, ed all'indipendenza italiana.”

Virgilio Estival (1835–1870) patriota e scrittore francese

Origine: Cenno critico e biografico, p. XIX-XX

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“Voce del popolo, voce di Eros.”

Origine: Appunti di un venditore di donne, p. 131

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“La lotta del popolo uiguri per la libertà e la democrazia sotto la dittatura comunista cinese è sempre stata pacifica, persistente e difficile.”

Rebiya Kadeer (1947) politica cinese

Origine: Citato in La mezzaluna americana di Rebiya http://www.ilfoglio.it/zakor/145, Il foglio, 15 agosto 2008.

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“Va detto che tradizionalmente la fascinazione dei Paesi democratici nei confronti degli "uomini forti" è rimasta costante nel tempo. Da sempre noi abbiamo creato, preferito e a volte sostenuto tutta una serie di dittatori, talvolta in versione anticomunista, altre volte in qualità di alleati contro la jihad islamica, oppure perché amici nell'organizzazione del mercato. Ripeto, spesso abbiamo costruito, per non dire protetto, una serie di dittatori. Basti pensare a Idi Amin Dada, Bokassa e Mobutu (per citarne solo alcuni), che rispondevano alle esigenze geopolitiche del momento. Oltre al resto, va anche considerato che il dramma di questa realpolitik è che questi dittatori sono molto longevi e normalmente sopravvivono persino quando viene meno l'interesse geo-strategico che aveva inizialmente spinto a supportarli. Ne consegue che, ad esempio, quando è caduto il comunismo e non vi è stata quindi più la necessità di sostenere alcun dittatore in funzione anticomunista, imperterriti si è andati avanti nello stesso modo. Tale fascinazione, che nell'immediato risponde ad alcuni interessi reali di politica internazionale – che non vanno evidentemente sottovalutati – determina però qualche piccolo dettaglio negativo visto che non solo i dittatori sterminano i propri popoli, ma ad un certo punto diventano anche disutili, se non addirittura controproducenti rispetto ai nuovi scenari che si delineano nel mondo!”

Emma Bonino (1948) politica italiana

Origine: Citato in Senato della Repubblica Italiana – Commissione straordinaria diritti umani – Seduta n. 98, martedì 17 gennaio 2012 http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/279008.pdf – Indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani, vigenti in Italia e nella realtà internazionale – Audizione della senatrice Emma Bonino, già commissario europeo per gli aiuti umanitari, sul tema Politica estera e diritti umani. Senato della Repubblica Italiana, 17 gennaio 2012.

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“Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli crollerà ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Amen.”

Malachia di Armagh (1094–1148) abate e arcivescovo cattolico irlandese

In persecutione extrema Sanctae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septis collis diruetur, et Judex tremendus iudicabit populum suum. Amen.
Attribuite

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“Senza il dissidio, la lotta, non ci può essere un'estetica né nera né blues, ma solo un'estetica di sottomissione”

Amiri Baraka (1934–2014) poeta e scrittore statunitense

da "Il Popolo Del Blues"

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“Se Livio non vede che Roma è perché egli è del tutto legato agli schemi della storiografia romana che, in contrasto con quella greca, ha un interesse esclusivo e profondo per le vicende del proprio popolo e che dalle sue origini fino al suo declinare non è e non vuole essere se non la storia del popolo e dello Stato romano.”

Gaetano De Sanctis (1870–1957) storico italiano

Origine: Citato in Vittorio Citti, Claudia Casali, Camillo Neri, Scrittori latini nel tempo, Zanichelli, Bologna, 2000, p. 858, ISBN 978-88-08-09995-2. Vedi anche Gaetano De Sanctis, Scritti minori, vol. V, 1931-1947 http://books.google.it/books?id=ZsJSY23qm9AC&pg=PA44&dq=non+%C3%A8+e+non+vuole+essere+se+non+la+storia+del+popolo+e+dello+Stato+romano.&hl=it&ei=qFWCTpbFCoTesgap48GJDg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q=non%20%C3%A8%20e%20non%20vuole%20essere%20se%20non%20la%20storia%20del%20popolo%20e%20dello%20Stato%20romano.&f=false.

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“Un popolo comincia a corrompersi quando si corrompe la sua grammatica e la sua lingua.”

Octavio Paz (1914–1998) diplomatico, poeta e scrittore messicano

Origine: Citato in Gianfranco Ravasi, Qohelet e le sette malattie dell'esistenza, Edizioni Qiqajon, Magnano, 2005, p. 16. ISBN 88-8227-172-2

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“Uniamoci, amiamoci, | l'unione e l'amore | rivelano ai Popoli | le vie del Signore.”

Goffredo Mameli (1827–1849) poeta, patriota e scrittore italiano

Canto nazionale

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“Era un comico nazional-popolare? Era italiano, e faceva ridere il popolo. Più nazional-popolare di così!”

Lino Banfi (1936) attore italiano

Riferendosi a Franco Franchi

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“Pane e giochi.”

per distrarre il popolo
X, 81
Panem et circences.
Satire