Frasi su africano
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“[Gaffe] Come tutte le squadre africane, la qualità migliore della Giamaica è la forma fisica.”

Edinson Cavani (1987) calciatore uruguaiano

Origine: Dalla conferenza stampa prima del debutto in Copa America 2015; citato in La gaffe di Cavani: «Giamaica squadra africana» http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/coppa-america/2015/06/11-1611812/la_gaffe_di_cavani_giamaica_squadra_africana/?cookieAccept, Corriere dello Sport.it, 11 giugno 2015.

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“E poi gli africani sono africani, appartengono a un etnia molto diversa dalla nostra. Non hanno prodotto grandi geni, basta consultare l'enciclopedia di Topolino. Diciamo che io ho un pregiudizio favorevole ai mitteleuropei. Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano.”

Mario Borghezio (1947) politico italiano

dalla trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio 24, 2013; citato in Borghezio cacciato dal gruppo degli euroscettici al Parlamento europeo per gli insulti alla Kyenge http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/borghezio_cacciato_dal_gruppo_degli_euroscettici_al_parlamento_europeo_per_gli_insulti_alla_kyenge/notizie/287369.shtml, Ilmessaggero.it, 3 giugno 2013

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“Un filmato di quelli accelerati, i fotogrammi veloci mischiati con una musica di sottofondo. Evocativa. Mani che si avventano. Poi, solo lo scheletro, arrugginito. Forse, dopo, neanche più il palo. Distrutto, bruciato. Alla base. Penzolante. Tenuto sospeso dai fili elettrici. L'immagine perfetta. Il palo è alla mercé del vento. Ma non cade. Mentre tutti si rendono conto che c'è un motorino abbandonato, mi guardo intorno. Castel Volturno. Il mare è vicino. Anche se non si vede. L'odore. Intorno case abbandonate. Sventrate. Come se ci fossero state delle esplosioni. Ma pochi le hanno udite. Canneti, arbusti, polvere, rifiuti, cartelli. Tutto nasconde la vista del mare. Osservo il motorino. Anche gli africani, dopo i casalesi, hanno fatto una scelta. Casale di Principe sede legale. L'Africa sede legale. La sede operativa La Domitiana, Castel Volturno, e le sue terre, strade sterrate tutt'intorno. Mentre i casalesi hanno combattuto le loro guerre con gli altri clan vicini per difendere e imporre la sede operativa, gli africani non ne hanno avuto bisogno. Decenni di permanenza. Inesorabile. Protetta. Utile. A testa bassa hanno subito colpi, lamentele, repulisti generali, promesse di miglioramento e promesse di esodi biblici. Hanno accettato tutto, in silenzio. E sono rimasti. Sempre pochi a rendersene conto, gli altri in ritardo. In ritardo a cercare nel vocabolario aggettivi e sostantivi iperbolici, costrutti intelligenti, paradossi eccentrici, aforismi, per colpire la fantasia. Trovare una bellezza nell'inferno, che non c'è.”

Sergio Nazzaro (1973) scrittore e giornalista italiano

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“Qual è il nostro scopo? Uno solo: affermare il nome dell'Italia nelle regioni africane e dimostrare anche ai barbari che siamo forti e potenti! I barbari non sentono se non la forza del cannone; ebbene, questo cannone tuonerà al momento opportuno.”

Francesco Crispi (1818–1901) patriota e politico italiano

Origine: Dal discorso alla Camera dei Deputati del 7 maggio 1885; citato in Giuseppe Piccinini, Guerra d’Africa, Perino, Roma, 1887, p. 981.

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“Yaya Touré sarebbe celebrato come uno dei più grandi centrocampisti del mondo, se non fosse africano.”

Samir Nasri (1987) calciatore francese

Origine: Citato in Yaya Touré accusa: "Noi africani considerati ancora come animali" http://www.gazzetta.it/Calcio/18-04-2014/yaya-toure-accusa-noi-africani-considerati-ancora-come-animali-80479039628.shtml, Gazzetta.it, 18 aprile 2014.

“Nel 1964 [Alan Paton] aveva testimoniato a favore di Nelson Mandela nel processo che doveva poi condannare all'ergastolo il leader dell'African national congress. Nonostante ciò nessuna organizzazione radicale sudafricana, né l'Anc né l'Udf, e nessun leader, né il reverendissimo Desmond Tutu, né Allen Boesak, ha ritenuto di dovere onorare la memoria di Ala F. Paton. Perché? Perché Paton era portatore di un virus che per l'intellighenzia sudafricana (e non solo sudafricana), nera e bianca, è peggiore dell'Aids: era contrario alla violenza. Peggio: sosteneva che la grande maggioranza dei neri sudafricani non è violenta ed è fortemente contraria all'uso della violenza per dare uno sbocco alla complessa situazione politica del Sud Africa. […] Naturalmente gli feci la domanda rituale. «È ancora possibile fermare la rabbia nera?». Rispose: «Lei è stato nello Kwa Zulu Natal, dove vivono sei milioni di Zulu, ed ha visto la rabbia nera? Io ho vissuto al bordo della "valle delle mille colline" per trentacinque anni e non ho mai visto nessuna rabbia nera. E se andrà in Transkei, dove vivono altri quattro o cinque milioni di persone, lei non vedrà nessuna rabbia nera, non sentirà nessun odio nero. La rabbia nera c'è a Soweto, ma dipende molto più da questioni di disgregazione urbana, di perdita totale delle proprie radici contadine, che da questioni razziali che comunque sono continuamente alimentate, fomentate, incoraggiate dall'Anc». […] Paton aveva molto in sospetto questo genere di progressisti che sono soliti far gli eroi sulla pelle degli altri. Di Edward Kennedy, che era stato in Sud Africa qualche anno prima, mi disse: «È venuto solo per farsi propaganda; dei neri, in verità, non gliene importa niente. Se gliene importasse dovrebbe andare ad Harlem prima che a Soweto.»”

Massimo Fini (1943) giornalista, scrittore e drammaturgo italiano

Questi sono i motivi per cui nessun fiore progressista è stato posato sulla tomba di Alan F. Paton. Così a quest'uomo, che ha dedicato l'intera sua vita e le sue opere alla battaglia antirazzista, è toccato il paradosso di ricevere, in morte, un solo telegramma di condoglianze: quello del presidente sudafricano Botha.
Origine: Da Sud Africa, pace e astratti furori, L'Europeo, 29 aprile 1988.

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“Come possiamo sperare di fare dell'Africa una zona denuclearizzata e indipendente dalla pressione della guerra fredda con un tale coinvolgimento militare nel nostro continente? Solo contrapponendo una forza comune di difesa, ispirata dal desiderio unitario di un'Africa libera dall'influenza straniera e dalla presenza militare e nucleare. Ciò richiederà la costituzione di un Alto Comando di tutti gli Stati africani, soprattutto laddove si debbono revocare i patti militari con gli imperialisti. È l'unico modo in cui possiamo spezzare questi legami diretti fra il colonialismo del passato e il neocolonialismo che sconvolge il nostro presente. (dal discorso all'Oua, 25 maggio 1963)”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

Variante: Come possiamo sperare di fare dell'Africa una zona denuclearizzata e indipendente dalla pressione della guerra fredda con un tale coinvolgimento militare nel nostro continente? Solo contrapponendo una forza comune di difesa, ispirata dal desiderio unitario di un'Africa libera dall'influenza straniera e dalla presenza militare e nucleare. Ciò richiederà la costituzione di un Alto Comando di tutti gli Stati africani, soprattutto laddove si debbono revocare i patti militari con gli imperialisti. È l'unico modo in cui possiamo spezzare questi legami diretti fra il colonialismo del passato e il neocolonialismo che sconvolge il nostro presente. (Discorso all'Oua, 25 maggio 1963)

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“L'unità dell'Africa non è un fatto compiuto, né una conquista stabilita, ma più un processo dinamico e una lotta quotidiana da continuare instancabilmente dagli stati membri e per quanto l'uomo africano esista.”

Idi Amin Dada (1925–2003) politico e militare ugandese

Variante: L'unità dell'Africa non è un fatto compiuto, né una conquista stabilita, ma piuttosto un processo dinamico e una costante lotta quotidiana che dovrà essere continuata instancabilmente dagli stati membri e fino a quando l'uomo africano esista.

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“Gli Stati Uniti d'America sono anzitutto la prima società super-nazionale. Il mondo è nei loro confini: Sassoni e Slavi, Latini e Africani, Baltici e Caucasici, con la carica di violenza e pregiudizi che è nella storia del mondo. […] Non esistono altri esempi d'una simile esperienza umana. L'URSS è super-nazionale come Stato, non come società. Ciascuno dei molti popoli sovietici ha un proprio territorio, mentre le genti degli Stati Uniti sono confuse, i loro gruppi nazionali formano al massimo piccole isole, grumi, quartieri etnici sparsi dovunque senza un ordine politico. (XIII. Il grattacielo di Babele”

Alberto Ronchey (1926–2010) giornalista italiano

L'America «post-industriale»), p. 202
Atlante ideologico
Variante: Gli Stati Uniti d'America sono anzitutto la prima società super-nazionale. Il mondo è nei loro confini: Sassoni e Slavi, Latini e Africani, Baltici e Caucasici, con la carica di violenza e pregiudizi che è nella storia del mondo. [... ] Non esistono altri esempi d'una simile esperienza umana. L'URSS è super-nazionale come Stato, non come società. Ciascuno dei molti popoli sovietici ha un proprio territorio, mentre le genti degli Stati Uniti sono confuse, i loro gruppi nazionali formano al massimo piccole isole, grumi, quartieri etnici sparsi dovunque senza un ordine politico. (XIII. Il grattacielo di Babele (L'America «post-industriale»), p. 202)

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“Ho aiutato e finanziato i guerriglieri dell'African National Congress di Nelson Mandela quando in Sudafrica c'era l'apartheid. Ero dalla loro parte quando ne avevano bisogno. Ora che ho bisogno io, dicono che non mi possono aiutare. Prima di partire da Harare mi avevano assicurato che non avrei avuto problemi perché viaggiavo per motivi sanitari e umanitari. Invece volevano consegnarmi all'Etiopia. […] E pensare che gli uomini al governo oggi a Pretoria sono miei ex compagni, commilitoni, amici.”

Menghistu Hailè Mariàm (1937) militare e politico etiope

Variante: Ho aiutato e finanziato i guerriglieri dell'African National Congress di Nelson Mandela quando in Sudafrica c'era l'apartheid Ero dalla loro parte quando ne avevano bisogno. Ora che ho bisogno io, dicono che non mi possono aiutare. Prima di partire da Harare i avevano assicurato che non avrei avuto problemi perché viaggiavo per motivi sanitari e umanitari. Invece volevano consegnarmi all'Etiopia. [... ] E pensare che gli uomini al governo oggi a Pretoria sono miei ex compagni, commilitoni, amici.

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“Ho dichiarato pubblicamente la posizione del Ghana nei confronti dell'Algeria. Abbiamo pubblicamente appoggiato i nazionalisti algerini. La tesi che i coloni europei avevano fatto dell'Algeria la loro casa e si consideravano algerini è irrilevante. Se fossero stati veramente dei patrioti algerini, non si sarebbero opposti ai nazionalisti algerini. Non avrebbero ucciso e terrorizzato, e infranto le clausole dei trattati di pace franco-algerini. Per l'africano, il colono europeo, che viva in Sudafrica, Kenya, Angola o altrove in Africa, è un intruso, uno straniero che si è impossessato della terra africana. Nessun tipo di argomentazione sui cosiddetti benefici d'un governo europeo può alterare il diritto fondamentale degli africani di dirigere i loro propri affari.”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

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Variante: Ho dichiarato pubblicamente la posizione del Ghana nei confronti dell'Algeria. Abbiamo pubblicamente appoggiato i nazionalisti algerini. La tesi che i coloni europei avevano fatto dell'Algeria la loro casa e si consideravano algerini è irrilevante. Se fossero stati veramente dei patrioti algerini, non avrebbero si sarebbero opposti ai nazionalisti algerini. Non avrebbero ucciso e terrorizzato, e infranto le clausole dei trattati di pace franco-algerini. Per l'africano, il colono europeo, che viva in Sudafrica, Kenya, Angola o altrove in Africa, è un intruso, uno straniero che si è impossessato della terra africana. Nessun tipo di argomentazione sui cosiddetti benefici d'un governo europeo può alterare il diritto fondamentale degli africani di dirigere i loro propri affari.

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“Molti Stati africani indipendenti sono legati da trattati militari alle ex potenze coloniali. La stabilità e la sicurezza che questo genere di patti tenta di stabilire sono illusorie, perché le potenze occidentali non mancano l'opportunità di sostenere il loro controllo neocolonialistico attraverso il coinvolgimento militare diretto. Abbiamo visto come i neocolonialisti usano le loro basi per radicarsi e anche per sferrare attacchi contro i vicini Stati indipendenti. Queste basi costituiscono centri di tensione e potenziali punti di rischio di conflitti armati. (Discorso all'Oua, 25 maggio 1963)”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

Variante: Molti Stati africani indipendenti sono legati da trattati militari alle ex potenze coloniali. La stabilità e la sicurezza che questo genere di patti tenta di stabilire sono illusorie, perché le potenze occidentali non mancano l'opportunità di sostenere il loro controllo neocolonialistico attraverso il coinvolgimento militare diretto. Abbiamo visto come i neocolonialisti usano le loro basi per radicarsi e anche per sferrare attacchi contro i vicini Stati indipendenti. Queste basi costituiscono centri di tensione e potenziali punti di rischio di conflitti armati. (dal discorso all'Oua, 25 maggio 1963)

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“Verrà un giorno in cui l'idea che per nutrirsi gli uomini del passato allevavano e massacravano degli esseri viventi, mettendo in mostra nelle vetrine le loro carni dilaniate, ispirerà senza dubbio la stessa repulsione provata dai viaggiatori del XVII e XVIII secolo nei confronti dei pasti cannibalici dei selvaggi americani, africani, o dell'Oceania.”

Claude Lévi-Strauss (1908–2009) antropologo e etnologo francese

Origine: Da La leçon de sagesse des vaches folles, 2001; citato in Matthieu Ricard, Sei un animale!, traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 77. ISBN 978-88-200-6028-2

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“Nella nostra tradizione africana, non ci sono mai due capi. C'è, a volte, l'erede naturale del capo, ma qualcuno mi può nominare un solo villaggio con due capi? Ecco perché noi congolesi, nel desiderio di conformarci alle tradizioni del nostro continente, abbiamo deciso di concentrare tutte le energie dei cittadini di questo paese sotto la bandiera d'un solo partito nazionale.”

Mobutu Sese Seko (1930–1997) politico della Repubblica Democratica del Congo

Variante: Nella nostra tradizione africana, non ci sono mai due capi. C'è, a volte, l'erede naturale del capo, ma qualcuno mi può nominare un solo villaggio con due capi? Ecco perché noi congolesi, nel desiderio di essere integri con le tradizioni del nostro continente, abbiamo deciso di raggruppare tutte le energie dei cittadini di questo paese sotto la bandiera d'un solo partito nazionale.

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“Il lavoro dei primi pionieri del Panafricanismo, Sylvester Williams, Dr. W. E. B. Dubois, Marcus Garvey e George Padmore, nessuno dei quali nato nel continente nero, ha valore inestimabile nella storia dell'Africa. È significativo che due di loro, il Dr. Dubois e George Padmore, si stabilirono su mio invito in Ghana. Il Dr. Dubois morì, secondo il suo stesso desiderio, in terra africana, mentre lavorava ad Accra all'Enciclopedia Africana. George Padmore è diventato il mio consigliere per gli affari africani, e ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in Ghana, offrendo il suo contributo alla lotta rivoluzionaria per l'unità africana e il socialismo.”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

The work of the early pioneers of Pan-Africanism such as Sylvester Williams, Dr. W.E.B. DuBois, Marcus Garvey, and George Padmore, none of whom were born in Africa, has become a treasured part of Africa’s history. It is significant that two of them, Dr. DuBois and George Padmore, came to live in Ghana at my invitation. Dr. DuBois died, as he wished, on African soil, while working in Accra on the Encyclopedia Africana. George Padmore became my Adviser on African Affairs, and spent the last years of his life in Ghana, helping in the revolutionary struggle for African unity and socialism.
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“L'Organizzazione per l'Unità Africana è stata resa di fatto inutile a causa delle macchinazioni dei neocolonialisti e dei loro fantocci. Viene tuttavia preservata la sua esistenza, relegandola ad un ruolo di organizzazione innocua, nella speranza che ciò possa ritardare la formazione di un'organizzazione panafricana realmente efficace e che conduca a una reale unificazione politica. Viene incoraggiata la formazione di organizzazioni economiche regionali africane, nella consapevolezza che senza coesione politica saranno inefficaci e serviranno a rafforzare, e non indebolire, lo sfruttamento e il dominio neocolonialista.”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

The Organization of African Unity has been rendered virtually useless as a result of the machinations of neocolonialists and their puppets. Yet it is being preserved as an innocuous organization in the hope that it may delay the formation of a really effective Pan-African organization, which will lead to genuine political unification. Encouragement is being given to the formation of African regional economic organizations in the knowledge that without political cohesion they will be ineffective and serve to strengthen, not weaken, neocolonialist exploitation and domination.
The Specter of Black Power

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“Finché un solo piede di suolo africano rimane sotto la dominazione straniera, la battaglia deve continuare.”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

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“Il Panafricanismo trae le sue origini nella lotta di liberazione degli afroamericani, espressione delle aspirazioni dei popoli africani e della loro discendenza. Dalla prima Conferenza Panafricana, tenutasi a Londra nel 1900, fino alla quinta e ultima Conferenza Panafricana svoltasi a Manchester (Regno Unito) nel 1945, gli afroamericani sono stati la principale forza motrice del movimento. Il Panafricanismo si è poi spostato in Africa, sua dimora naturale, con l'organizzazione della Prima Conferenza degli Stati africani indipendenti di Accra (Ghana) nel mese di aprile 1958, e la Conferenza di tutti i Popoli Africani del dicembre dello stesso anno.”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

Pan-Africanism has its beginnings in the liberation struggle of African-Americans, expressing the aspirations of Africans and people of African descent. From the first Pan-African Conference, held in London in 1900, until the fifth and last Pan-African Conference held in Manchester (UK) in 1945, African-Americans provided the main driving power of the movement. Pan-Africanism then moved to Africa, its true home, with the holding of the First Conference of Independent African States in Accra (Ghana) in April 1958, and the All-African People’s Conference in December of the same year.
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“Congolesi, mostrate al vecchio mondo che si è dichiarato più civilizzato del continente nero che l'ospitalità africana dei nostri avi non è una parola vuota e che voi siete più umani di coloro che, in Europa, si sentono in dovere di sottoporre individui le conseguenze dei conflitti tra gli stati africani a gruppi finanziari.”

Mobutu Sese Seko (1930–1997) politico della Repubblica Democratica del Congo

Citazioni di Mobutu, Paroles du Président
Variante: Congolesi, mostrate al vecchio mondo che si è dichiarato più civilizzato del continente nero che l'ospitalità africana dei nostri avi non è una parola vuota e che voi siete più umani di coloro che, in Europa, si sentono in dovere di far subire agli individui le conseguenze di conflitti che oppongono gli stati africani ai gruppi finanziari.

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“Le risorse culturali e naturali sono i pilastri dell'economia Africana; finché il progresso in questi campi non tiene il passo con lo sviluppo in altre aree, si creerà un serio ostacolo per la crescita accelerata di qualsiasi area.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Dal discorso di apertura dell'Africa Hall, 6 febbraio 1961; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

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