Frasi su fare
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“Chi è risoluto a fare del male, trova sempre il pretesto.”
Malefacere qui vult, numquam non causam invenit.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Chi vuole fare del male trova sempre il pretesto!
Chi vuol far male non ha problemi a trovare il pretesto.
Sententiae

“Poter nuocere a qualcuno e non volerlo fare è un grandissimo titolo di merito.”
Nocere posse et nolle laus amplissima est.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Poter far del male e non farlo è merito grandissimo!
È altamente lodevole poter nuocere e non farlo.
Sententiae

“Per chi è sempre sfortunato fare nulla è quanto di meglio possa fare!”
Nil agere semper infelici est optimum.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Per il disgraziato è meglio non rischiare mai nulla.
Sententiae

“Il bisogno non sa fare altro che spingere a vincere!”
Nil aliud scit necessitas, quam vincere.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

La necessità sa sempre come vincere.
Sententiae

“Occorre cercare in tempo di pace quanto serve per fare la guerra!”
Prospicere in pace oportet, quod bellum iuvet.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

In tempo di pace occorre provvedere a ciò che servirà per la guerra.
Sententiae

“La persona irata sempre pensa a cosa vuole fare, ma non a ciò che realmente può fare!”
Semper plus iratus sese posse, quam possit, putat.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sempre l'irato crede di poter molto più di quanto può.
Sententiae

“Per il suo bene si può anche fare un danno ad un uomo!”
Salutis causa bene fit homini iniuria.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

È giusto ledere una persona a fin di bene.
Sententiae

“Quando il povero vuol fare il passo del signore, va certamente in rovina.”
Ubi coepit ditem pauper imitari, perit.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Quando il povero vuole imitare il ricco finisce male!
Quando il povero vuol imitare il ricco, è spacciato.
Sententiae

“È proprio dell'uomo onesto non saper fare un'ingiustizia!”
Viri boni est nescire iniuriam pati.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

L'uomo probo non sa far ingiustizia.
Sententiae

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“Il presidente è Mantovani… Se i giocatori li comprassi io, lui cosa ci starebbe a fare?”

Roberto Mancini (1964) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Dall'intervista a Il Lavoro del 2 luglio 1993.

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“In certi casi un club di calcio può essere utilizzato come trampolino di lancio nel mondo della politica, come succede in Italia. […] C'è gente che entra nel calcio per fare gli interessi della politica e non di questo sport. Quindi dobbiamo salvaguardare l'indipendenza del calcio e per questo abbiamo bisogno anche dell'aiuto dei politici stessi.”

Joseph Blatter (1936) dirigente sportivo svizzero

Origine: Citato in Blatter attacca l'Italia del calcio: «Troppi politici e vivai poveri». Moviola solo per i gol fantasma https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/22/Blatter_attacca_Italia_del_calcio_co_9_061122052.shtml, Corriere della Sera, 22 novembre 2006.

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“L'uomo moderno non riesce a comprendere… come la Risurrezione di Gesù possa essere un avvenimento che ha liberato una forza vitale che l'uomo, ora, può fare sua mediante i sacramenti. ciò appare assurdo al biologo, poiché per lui la morte non è un problema. L'idealista, certamente, parla d'una vita che sfugge alla morte, ma non può immaginarsi che questa vita sia data per il fatto che un morto ritorni alla vita fisica. L'azione di Dio che, in queste condizioni, ridarebbe la vita all'uomo, gli sembra incomprensibilmente inserita nel corso della natura. Non può riconoscere un'azione di Dio che lo tocca personalmente in questo avvenimento naturale tanto miracoloso quanto la risurrezione d'un morto che, d'altra parte, è incredibile.
Per il pensiero gnostico, Cristo morto e risorto non era solamente un uomo, era l'uomo-Dio; la morte e la sua risurrezione non erano un fatto limitato a lui in quanto individuo, ma erano l'avvenimento cosmico al quale abbiamo preso parte. Ma l'uomo moderno non può che difficilmente aderire a questo modo di pensare e, in ogni caso, non può riviverlo, poiché l'uomo vi è rappresentato come natura, l'avvenimento della salvezza come processo di natura. E da ultimo, la rappresentazione d'un Cristo preesistente come essere celeste e le rappresentazioni correlative della sua entrata in un mondo celeste e luminoso dove sarà rivestito in modo celeste e dotato d'un corpo pneumatico, non gli sembrano solamente incomprensibili a livello razionale, ma non hanno alcun significato per lui. Non comprende come la sua salvezza, che deve essere il compimento della sua vita, della sua personalità, possa confondersi con uno stato simile.”

Rudolf Bultmann (1884–1976) teologo tedesco

L'interprétation du Nouveau Testament

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“Tra il dire e il fare | c'è una busta da dare.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il dottor Divago, 100 neoproverbi, p. 172

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“In fondo la fotografia è un modo più sbrigativo per fare una scultura.”

Robert Mapplethorpe (1946–1989) fotografo statunitense

citato in Corriere della sera, 25 aprile 2007

“Non si deve mai fare dell'esistenza o dell'essenza dell'uomo globalmente inteso una posta in gioco nelle scommesse dell'agire.”

Hans Jonas (1903–1993) filosofo tedesco

Origine: Da Il principio responsabilità, p. 47.

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“La scienza dovrebbe smettere di fare dichiarazioni: il fine della conoscenza è sempre una continua contraddizione.”

James Jeans (1877–1946) astronomo, matematico e fisico britannico

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“[Rispondendo alle critiche di non essere uno chef "stellato" come gli altri due giudici di MasterChef Italia] Tra ristoranti, aziende vinicole in Friuli e Toscana, negozi e uffici, do lavoro a tremila dipendenti, servo una media di quattro milioni di pasti l'anno e ho un'esperienza di ristorazione ormai ventennale. Lei cosa pensa? Posso giudicare il lavoro di persone che "vorrebbero" fare gli chef?”

Joe Bastianich (1968) imprenditore e personaggio televisivo statunitense

Origine: Dall'intervista di Luca Dondoni, Bastianich: sono io la cucina moderna in tv http://www.lastampa.it/2011/11/22/spettacoli/bastianich-sono-iola-cucina-moderna-in-tv-VeeaM2wVZiKJDUPVBVOpiJ/pagina.html, Lastampa.it, 22 novembre 2011.

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“[Rispondendo alle dichiarazioni di Antonio Cassano del 15 novembre 2012] Leggo con stupore le dichiarazioni rilasciate oggi dal signor Cassano, a seguito delle quali mi trovo costretto a fare alcune precisazioni: in primo luogo, non ho mai proferito il termine «moralità», della quale, tra l'altro, sono molto dotato, nonostante la squalifica per omessa denuncia sulla quale ho già espresso le mie opinioni in passato. Alla domanda su come vengano effettuate le scelte dei giocatori della Juventus ho fatto riferimento all'uomo, inteso come interprete del ruolo di calciatore in maniera professionalmente ineccepibile. Vale a dire: l'impegno, il rispetto delle regole, il rispetto dei ruoli, l'attaccamento al bene comune della squadra. Mi sembra che il signor Cassano nella propria carriera abbia più volte dimostrato sul campo e fuori dal campo, vedi imitazioni di Capello al Real Madrid, o le corna mostrate all'arbitro Rosetti ed altri episodi, di non avere i requisiti richiesti dal sottoscritto. Inoltre altri aneddoti in tal senso ce li ha raccontati lui stesso nella sua biografia. Ritengo pertanto di non dover aggiungere altro, fermo restando che quando uso determinati termini, ne valuto appieno il significato letterale.”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Conte risponde a Cassano: «Mai parlato di moralità» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/11/15-226224/Conte+risponde+a+Cassano%3A+%C2%ABMai+parlato+di+moralit%C3%A0%C2%BB, Tuttosport, 15 novembre 2012.

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“[In risposta a Adriano Galliani il quale afferma che il Milan ha fatto meglio della Juventus negli ultimi anni] Quello che conta a casa mia sono le vittorie. Entri nella storia se vinci e scrivi qualcosa, ecco. Vincere non è mai facile. Chi vince scrive, fa storia, gli altri possono solo fare chiacchiere. Poi magari tutti sono contenti del campionato fatto, ma alla fine una sola vince. E quella può scrivere. Gli altri magari vanno a leggere.”

Antonio Conte (1969) calciatore e allenatore italiano

Origine: Citato in Conferenza stampa di vigilia per il tecnico bianconero. "Non vedo più difficoltà nelle sfide contro Lazio e Milan. La sconfitta in Champions non ci ha tolto sicurezze" http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2013/04/14/3902165/il-milan-ha-fatto-meglio-della-juventus-conte-se-ne-frega, Goal.com, 14 aprile 2013.

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“Nella società opulenta non si può fare nessuna valida distinzione tra i lussi e le necessità.”

John Kenneth Galbraith (1908–2006) economista, funzionario e diplomatico canadese

Origine: Da La società opulenta.

“Il miglior consiglio sulla carriera da dare ai giovani è: "Scoprite cosa vi piace di più fare nella vita, poi trovate qualcuno che vi paghi per farlo."”

Katharine Whitehorn (1928) scrittore, giornalista, editorialista

The best careers advice given to the young ... is "Find out what you like doing best and get someone to pay you for doing it."
Origine: Da "The Ten-Hour Week is Here to Stay," in The Observer, Londra, 19 gennaio 1975.

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“Eccellente modo di fare il bene è la ferma risoluzione di combattere il male.”

Cesare Cantù (1804–1895) storico, letterato e politico italiano

Attenzione!

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“Fare il proprio dovere val meglio dell'eroismo.”

Cesare Cantù (1804–1895) storico, letterato e politico italiano

Attenzione!

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“[Su James Stewart] Dopo aver comandato quei B-29, Jimmy non si sentiva a posto a tornare nel cinema. A metà di "La vita è meravigliosa", il suo primo film del dopoguerra, mi disse… mi disse che secondo lui fare l'attore non era una cosa dignitosa. Recitare era diventato una cosa sciocca, insignificante, a paragone di quello che aveva visto. Mi disse che pensava di finire il film e poi di smettere. Nel film c'era Lionel Barrymore che pensava che recitare fosse una delle più onorevoli e importanti professioni mai inventate – e te lo cantava chiaro anche. Un giorno mi dice: "È bravo quel Jimmy Stewart", "eh si" gli rispondo io "ma pensa di smettere". "Sul serio? Perché?" E gli riferii quello che mi aveva detto Jimmy. Qualche giorno dopo Lionel Barrymore parlò a Jimmy. "Mi dicono che secondo te non vale la pena di recitare" comincia, e poi gli fa una predica sull'arte dell'attore come non ne ho mai più sentite in vita mia. "Ma non ti rendi conto che tocchi la coscienza di milioni di persone, che dai forma alle loro vite, che gli comunichi un senso di esaltazione… quale altra professione ti dà in consegna un simile potere? […] Recitare è una delle più antiche e nobili professioni del mondo giovanotto."”

Frank Capra (1897–1991) regista italiano

Jimmy non me ne ha mai parlato, ma secondo me il discorso di Barrymore fece effetto. Non lo ha mai detto, ma secondo me Jimmy ha deciso che se doveva essere un attore, sarebbe stato il migliore di tutti.

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“Non ero interessato alla gloria, ma a fare film. Non volevo esibire la macchina da presa, il regista, lo sceneggiatore. Volevo il pubblico coinvolto nella storia.”

Frank Capra (1897–1991) regista italiano

Origine: Citato in Vito Zagarrio, Frank Capra. L'Unità – Il Castoro, Milano, 1995. ISBN 88-8033-043-8

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“Non ho mai pensato alla parola arte. Il cinema ha a che fare con troppe cose e con troppa gente.”

Frank Capra (1897–1991) regista italiano

citato in Zagarrio 1995

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“Spa è un circuito che ha della storia dietro, poi le condizioni meteo variano da venerdì a domenica e quindi hai bisogno di una preparazione mentale specifica per questo Gran Premio su una pista difficile da fare al massimo.”

Fernando Alonso (1981) pilota automobilistico spagnolo

Origine: Citato in Alonso: "Spa pista storica. Le batterie sono al 100%" http://www.gazzetta.it/Formula1/28-08-2012/alonso-spa-pista-storica-batterie-sono-100percento-912418720119.shtml, Gazzetta.it, 28 agosto 2012.

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“[Dopo un terribile infortunio alla testa] Avevo due opzioni: disperarmi o andare avanti. Ho scelto la via del sorriso perché mi consideravo una ragazzo fortunato per essere ancora vivo. Contro il parere dei miei medici italiani, sono volato a casa mia nel Connecticut. È stata la scelta migliore che io abbia potuto fare perché sono stato vicino a mio padre per le ultime sei settimane della sua vita. Ho imparato molto sulla vita e sono cambiato come persona.”

James Blake (1979) tennista statunitense

Origine: Nel 2004 il padre morì per un tumore allo stomaco. Questa perdita lo sconvolse e lo convinse di fondare un anno dopo la James Blake Foundation, che si occupa di finanziare fondi per la ricerca sul cancro finalizzata alla diagnosi precoce.
Origine: Citato in Giacomo Fazio, Blake, l'uomo che ha sorriso alla vita http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/09/02/766259-blake_uomo_sorriso_alla_vita.shtml, Ubitennis.com, 2 settembre 2012.

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“La Finlandia è un paese non solo tradizionalmente molto amico dell'Italia. Un paese che ha un ruolo sempre maggiore nella costruzione europea e che indica per molti aspetti la strada ad altri paesi europei. Forte di una competitività molto notevole e per certi aspetti il lavoro di riforme strutturali che l'Italia sta conducendo in questi mesi si ispira anche che ciò che la Finlandia ha saputo fare nel corso degli anni.”

Mario Monti (1943) politico, economista e accademico italiano

Origine: Trascrizione delle dichiarazioni alla stampa del Presidente Monti e del Primo Ministro della Repubblica di Finlandia, Jyrki Katainen http://www.governo.it/Presidente/Interventi/dettaglio.asp?d=67675, 17 aprile 2012

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“Quali obiettivi abbiamo avuto e abbiamo nella nostra azione verso l'Unione europea? Nella primissima fase abbiamo avuto l'obiettivo di mostrare, con le azioni che svolgevamo all'interno del Paese, di non aver bisogno della protezione un po' paralizzante altrui. E posso rivelare che in quella fase eravamo molto sottoposti a paterni, qualche volta materni, consigli: ma perché non fate domanda di appoggio o di finanziamento da parte del Fondo «salva Stati» o del Fondo monetario internazionale? Questa situazione l'ha vissuta per primo il mio predecessore, il Presidente Berlusconi, nelle giornate del G20 di Cannes, a fine ottobre, primi di novembre, ma poi anche noi nei primi due-tre mesi abbiamo avuto questo tipo di comunicazione. Abbiamo preferito che il Paese cercasse di fare da sé, non perché sia una cosa necessariamente disdicevole essere assistiti. Abbiamo visto che l'assistenza verso la Spagna è un'assistenza specifica, ossia verso le banche; un'assistenza across the board, generalizzata, invece, perché un Paese non si rimette in piedi da solo con la finanza pubblica, vuol dire la cosiddetta troika, termine russo, ma in salsa europea, ossia avere seduti, quasi come governatori collettivi di un Paese, il Fondo monetario internazionale, la Banca centrale europea e la Commissione europea. Credo che questo Parlamento condivida il sentimento che è del Governo e che è nella tradizione italiana di auspicare sì parziali cessioni delle sovranità nazionali in un contesto europeo, come processo condiviso per esercitare più efficacemente le sovranità nazionali. Altro è dover cedere in modo asimmetrico parte della propria sovranità. Ritengo che gli sforzi che il popolo italiano ha fatto e sta facendo siano duri da accettare, ma ritengo che sarebbero stati più duri da accettare, e maggiore sarebbe stato il senso di alienazione, di frustrazione e di ripulsa verso la costruzione europea, se questi sforzi si fossero dovuti accettare, come ad esempio in Grecia, perché dettati dalla troika.”

Mario Monti (1943) politico, economista e accademico italiano

Origine: Citato in XVI Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta della Camera dei Deputati n. 649 del 13 giugno 2012 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=16&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=649 – Informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri sul vertice informale dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione europea svoltosi a Bruxelles il 23 maggio scorso. Camera dei Deputati, 13 giugno 2012.

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“Uno spauracchio per me quei salumi di quel tetro negozio che tanto hanno ispirato Bigas Luna, ero costretto a fare il "cascherino" che dalle mie parti sta per colui che porta al domicilio del cliente la spesa ordinata. Mi sentivo il cane che porta il giornale al padrone, da lì la scelta di chiamarmi Bobby. (Da Chiamami Città”

Roberto Mattioli (1963) conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano

quindicinale di Rimini e provincia, del 26 giugno 1996, di Giuliano Ghirardelli; http://www.robertomattioli.com/materiale/RStampa/1996ChiamamiCitta01_G.jpg)

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“Dare il voto agli extracomunitari? Un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi.”

Roberto Calderoli (1956) politico italiano

citato in Calderoli, se questo è un ministro http://espresso.repubblica.it/dettaglio/calderoli-se-questo-e-un-ministro/2129474, L'espresso, 22 giugno 2010

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“In Italia a livello di ostentazione culturale, tutto ciò che ha a che fare con l'umorismo è spesso considerato con sprezzante sufficienza.”

Alberto Perrini (1919–2007) scrittore, autore teatrale, critico letterario e giornalista

Serietà dell'umorismo

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“Chi dice che non vuole parlare male degli altri lo sta per fare.”

Antonio Amurri (1925–1992) scrittore e paroliere italiano

Qui lo dico e qui lo nego

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“Un comitato è un gruppo di incapaci nominati da persone che non hanno voglia di fare cose non necessarie.”

Antonio Amurri (1925–1992) scrittore e paroliere italiano

Qui lo dico e qui lo nego

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“Fare libri, illustrare è l'unica felicità che abbia mai sperimentato nella mia vita.”

Maurice Sendak (1928–2012) scrittore e illustratore statunitense

Origine: Citato in Tell Them Anything You Want: A Portrait of Maurice Sendak (2009) (Spike Jonze, Lance Bangs)

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“Esprimi ogni tua potenzialità. Quando non sai fare niente, bisogna almeno essere ambiziosi.”

Georges Wolinski (1934–2015) fumettista francese

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