Frasi su gennaio
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“I promessi sposi si collocano all'inizio della storia linguistico-culturale italiana che precede di pochi anni la nascita dello Stato unitario e l'affermarsi dell'Italia come nazione. Restano un'opera che accompagna la crescita dello spessore nazionale e l'identificazione di crescenti gruppi sociali nel destino nazionale.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

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Origine: Da «I promessi sposi»: cuore dell'Italia unita http://www.corriere.it/unita-italia-150/recensioni/11_gennaio_17/riccardi-prefazione-i-promessi-sposi_dfe43410-2252-11e0-83ff-00144f02aabc.shtml Corriere.it, 17 gennaio 2011.

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“La Shoah è un fatto drammaticamente europeo. È vero che ha avuto cuore nella Germania nazista ma in tutti i paesi europei gruppi più o meno grandi hanno collaborato. Il 27 gennaio – giorno in cui furono abbattuti i cancelli di Aushwitz – è divenuto "giorno della memoria" per una legge dello Stato. Ciò che è stato fatto contro gli ebrei riguarda tutti.»”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Citato in 27 gennaio, Giornata della Memoria della Shoah http://www.santegidio.org/pageID/3019/langID/it/27_gennaio_-_Giornata_della_memoria_della_Shoah.html, Santegidio.org, Roma, 24 gennaio 2012.

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“Quando i soldi mancano, bisogna trovarli o aprire percorsi alternativi per cambiare la realtà. Si deve compensare con le idee.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da Le cose fatte per l'Italia da rinnovare, Famiglia Cristiana, 6 gennaio 2013.

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“Tra le prove dello Slam l'Australian Open è la più difficile da prevedere. La sosta agonistica tra ottobre e gennaio (finale di Davis e i due Masters riguardano pochi tennisti) può determinare variazioni di forma che non tutti sanno assorbire nello stesso modo. In Australia c'è un atmosfera di ambizioni e propositi che può provocare conseguenze tecniche e psicologiche.”

Rino Tommasi (1934) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da Wozniacki leader solo al computer http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/gennaio/17/Wozniacki_leader_solo_computer_ga_10_110117088.shtml, Gazzetta dello Sport, 17 gennaio 2011.

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“[Su Yoann Gourcuff] Se ha giocato poco tra il 2006 e il 2008 è perché ha dovuto fare i conti con una mostruosa concorrenza che ci ha fatto vincere tutto; vale a dire Gattuso, Ambrosini, Pirlo, Seedorf e Kakà. Se torna avrà modo di giocare, è sicuro. Yoann è un giocatore eccellente, e lo sta dimostrando con il Bordeaux e con la nazionale francese. Ci sarà spazio per lui al Milan.”

Adriano Galliani (1944) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Da un'intervista a L'Équipe, gennaio 2009; citato in Galliani rivuole Gourcuff: "Nel Milan c'è spazio per te" http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Milan/Primo_Piano/2009/01/13/GalGour.shtml, Gazzetta.it, 13 gennaio 2009.

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“Maierovitch, uomo dalla loquela sommessa e dai lineamenti un po' da gufo, divenne un personaggio di spicco nei primi anni Ottanta, quando collaborò con Giovanni Falcone nei suoi sforzi, coronati da successo, di rintracciare i mafiosi latitanti. Insieme i due convinsero Tommaso Buscetta a tornare in Italia e a divenire un pentito di stato nel cosiddetto maxiprocesso alla cupola della mafia siciliana. Nel gennaio del 1992, grazie alla sua testimonianza furono condannati circa 350 capi mafiosi. Falcone e il suo collega, il magistrato Paolo Borsellino, sono i titani della lotta antimafia in tutto il mondo. Furono assassinati in Sicilia a due mesi di distanza l'uno dall'altro, nel 1992, poco tempo dopo che la sentenza del maxiprocesso era stata confermata, e la loro morte scosse, e infine scardinò, il sistema politico italiano. Entrambi erano partiti (giustamente) dal presupposto che i personaggi più importanti della mafia siciliana godevano della protezione delle più alte gerarchie politiche di Roma. Maierovitch mi racconta delle sue cene con Falcone, e di come si ingegnarono per proteggere il grande pentito Buscetta vuoi da possibili omicidi vuoi dal suicidio. (Un tentativo di suicidio quasi gli riuscì mentre era sotto la tutela del giudice brasiliano.) Dapprima Maierovitch sorride nel ricordare il suo amico italiano, ma dopo un po' comincia a versare lacrime silenziose: un omaggio che ben si addice a Falcone (cui Maierovitch intitolò il suo Istituto di lotta alla criminalità), il cui carisma e impegno in nome della giustizia, alla faccia della classe dirigente corrotta di Roma, hanno fatto di lui un eroe popolare in tutta Italia e presso tutti coloro che nel mondo lottano contro il crimine.”

Misha Glenny (1958) giornalista e scrittore britannico

da McMafia, pagg. 348-349

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“La trasformazione dell'elettorato in pubblico televisivo ha innalzato la qualità della democrazia ed ha avvicinato la democrazia diretta a quella parlamentare, ha avvicinato così la democrazia occidentale al suo modello, la democrazia ateniese, forma originaria della democrazia diretta.”

Gianni Baget Bozzo (1925–2009) sacerdote, politico e giornalista italiano

Origine: Da «L'identità del Pdl» http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=23917&Itemid=26, Il Legno Storto, 11 gennaio 2009.

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“Al ministro Sacconi va la mia piena solidarietà per l'assurda decisione presa dalla Procura di Roma a seguito dell'esposto dei radicali, da sempre paladini della morte a tutti i costi.”

Isabella Bertolini (1963) politica italiana

da un comunicato stampa http://www.isabellabertolini.it/index.php?tipo=1&id=2970&pag=1&citta=&ric= in isabellabertolini.it, 17 gennaio 2009

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“Gli Assi hanno origine più remota: furono gli studenti adolescenti della scuola Cavalli e Conti, che, ottenuto l'appoggio della Ymca, allora a Milano, cominciarono gli allenamenti alla Malpensa e a Monza.”

Arrigo Muggiani (1889–1973) cestista, allenatore di pallacanestro e dirigente sportivo italiano

dall'articolo apparso ne Lo Sport Illustrato, 1° gennaio 1922; citato in Mario Arceri e Valerio Bianchini, La leggenda del basket, Baldini Castoldi Dalai, Milano, 2004, p. 139

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“Ho sperimentato che Dio non abbandona l'uomo. Siamo noi casomai ad abbandonare Lui.”

Eugenio Corti (1921–2014) scrittore e saggista italiano

Origine: Dall'intervista di Antonio Giuliano, Eugenio Corti, 90 anni in prima linea, La Bussola Quotidiana, 15 gennaio 2011; riportata in L'uomo che non si è mai arreso http://www.lanuovabq.it/it/stampaArticolo-luomo-che-non-si-e-mai-arreso-8371.htm, laNuovaBussolaQuotidiana.it, 5 febbraio 2014.

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“Prima della nascita non è vita, e spesso neanche dopo.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

da Contro la legge 194 una truppa di farisei http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=231462, 4 gennaio 2008

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“Io detesto gli inglesi, ogni trend newyorchese, chi s'interessa di attrici e cerimonie a Cannes, non ho mai sentito nominare un sacco di gente che perciò penso che non conti un accidente, giuro.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

da Filippo Facci si racconta a Simona Siri http://blog.graziamagazine.it/blog/2007/01/03/filippo-facci-si-racconta-a-simona-siri/, 3 gennaio 2007

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“[Alla rosa] Sei nata ieri, morirai domani, | chi per sì breve vita t'ha creata?”

Luis de Góngora (1561–1627) religioso, poeta e drammaturgo spagnolo

citato in Corriere della Sera, 22 gennaio 2010

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“[Bartolo Cattafi] La sua poesia ha qualcosa delle combustioni di Burri o delle blasfeme solitudini di Bacon.”

Luigi Baldacci (1930–2002) critico letterario italiano

citato in Corriere della sera, 20 gennaio 2007
Citazioni di Luigi Balducci

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“La prima qualità delle anime candide è la incapacità di accettare i giudizi altrui e farli propri […] Luigi Pirandello si affacciò anima candida alla vita e alla intelligenza delle cose, in uno dei tempi meno candidi che si possono immaginare.”

Massimo Bontempelli (1878–1960) scrittore, saggista e giornalista italiano

dalla commemorazione di Luigi Pirandello del 17 gennaio 1937, in Introduzioni e discorsi, Bompiani, 1964<sup>5</sup>

“Le radici di una collettività possono essere minate se tutto è mercato, dalla salute alle scelte della politica.”

Sandro Curzi (1930–2008) giornalista, politico e personaggio televisivo italiano

dall'intervista di Paolo Conti, «Combatto contro il cancro e contro ogni accanimento», Corriere della sera, 24 gennaio 2007, p. 18

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“Dio per me non è neanche un'ipotesi.”

Giorgio Parisi (1948) fisico italiano

Origine: Dall'intervista di Antonio Gnoli, Giorgio Parisi: "Ecco perché la fisica moderna è assurda come un testo di Beckett" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/12/31/giorgio-parisi-ecco-perche-la-fisica-moderna.html, la Repubblica, 31 dicembre 2010, p. 52.

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“Il disprezzare non è da tutti.”

Ugo Foscolo (1778–1827) poeta italiano

Alla Donna gentile, 28 gennaio 1816
Epistolario

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“In quasi mezzo secolo di carriera ho dipinto fumetti e puntini per soli due anni. Possibile che nessuno si sia mai accorto che ho fatto altro?”

Roy Lichtenstein (1923–1997) artista statunitense

citato in Corriere della sera, 25 gennaio 2010

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“Dipingo le cose come le si vede qui in America: McDonald's, non Le Corbusier.”

Roy Lichtenstein (1923–1997) artista statunitense

Origine: Citato in Corriere della Sera https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/26/del_fumetto_co_9_100126045.shtml, 25 gennaio 2010.

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“C'è molta gente, oggi, a Versailles.”

Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena (1755–1793) regina consorte di Francia e di Navarra e moglie di Luigi XVI

Le uniche parole rivolte, sotto costrizione, a Madame Du Barry il 1° gennaio 1772
Citazioni di Maria Antonietta
Origine: Citato in Carolly Erickson, Maria Antonietta, pp. 94, 442.

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“Ronnie è il Re d'Irlanda, e noi siamo i suoi sudditi.”

Bono (1960) cantante irlandese (U2)

dall'intervista di Richie Taylor, Cream of Irish music in tribute to Dubliner as he battles with cancer, Irish Indipendant, 18 gennaio 2008

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“Il vero potere Gelli diceva che lo deteneva chi ha i mezzi di informazione e Berlusconi era la tessera 1816 della P2 di cui Gelli era a capo. E prima di Gelli, se ricordo bene, era un principio espresso dal nazista Goebbels.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Dall'intervento alla Camera dei Deputati del 24 gennaio 1995; citato in Gianna Fregonara, "Bossi traditore". Berlusconi Goebbels" https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/25/Bossi_traditore_Berlusconi_Goebbels__co_8_9501251194.shtml, Corriere della Sera, 25 gennaio 1995, p. 2.

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“So bene che senza una terza rete, Berlusconi non sta in piedi.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

da La Padania, 3 gennaio 2004, p. 6

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“Sulle tangenti auguriamo al giudice Di Pietro di andare avanti a tutta manetta; senza la Lega ora Di Pietro sarebbe in un pilastro di cemento armato.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

dalla dichiarazione in sostegno del pool di mani pulite, 7 Matrix http://www.matrix.mediaset.it/video.shtml?video=admatrix/2007/01/290107_matrix7.wmv?v=admatrix/2007/01/290107_matrix7.wmv&title=Parte, 29 gennaio 2007

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“Piace a me e basta.”

Agostino Depretis (1813–1887) politico italiano

Origine: Da Discussioni della Camera dei Deputati, 30 gennaio 1884, vol. VII, p. 5527; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 343.

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“A partire dall'articolo 1: stabilire che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla.”

Renato Brunetta (1950) economista e politico italiano

Origine: Citato in Corriere della sera http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_02/riforme_pdl_brunetta_pietro_costituzione_pd_idv_55317b80-f7b4-11de-8d00-00144f02aabe.shtml, 2 gennaio 2010.

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“Fino a quando non sono andato a vivere da solo era mia madre che la mattina mi rifaceva il letto. Di questo mi sono vergognato.”

Renato Brunetta (1950) economista e politico italiano

Origine: Citato in «Bamboccioni? Ci vuole una legge che obblighi i figli ad uscire di casa a 18 anni» http://www.corriere.it/politica/10_gennaio_17/brunetta-bamboccioni_3bee5814-0353-11df-a5a7-00144f02aabe.shtml, Corriere della sera, 17 gennaio 2010.

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“Si era dato, non si era venduto | Né a Dio pel Cielo, né a uomo per oro.”

Algernon Swinburne (1837–1909) poeta inglese

citato in Vilhjalmur Stefansson, Una persona che non dimenticherò mai, Selezione del Reader's Digest, gennaio 1960

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“È sempre necessario misurare le proprie parole con il contesto (fatto di spazio e di tempo) nel quale queste parole vengono dette.”

Luca Doninelli (1956) scrittore e giornalista italiano

citato in Corriere della sera, 28 gennaio 2006

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“Quella ragazzina lì in terza fila, mi ha messo le mani in punti del mio corpo che neanch'io sapevo di avere!”

Mago Forest (1961) comico, showman e conduttore televisivo italiano

da Mai dire GF e figli, 30 gennaio 2006

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“[Sul lodo Alfano] A me sembra una buona legge che va incontro proprio ai diritti dei cittadini.”

Sandro Bondi (1959) politico italiano

dall' intervista http://it.youtube.com/watch?v=c6cUrixBt44#t=1m02 di Daniele Martinelli del 22 gennaio 2009

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“Ali Eteraz – che significava ""Nobile Protesta"" – era la mia ultima incarnazione, una nuova fase del mio tentativo di soddisfare il patto congenito con l'Islam. Ali Eteraz era la forza che infrangeva l'incantesimo del silenzio che mi aveva avvolto come un bozzolo dopo che le Torri erano crollate a New York, e che aveva fatto da cuscinetto tra me e la realtà durante i molti anni alla facoltà di legge a Philadelphia. Ali Eteraz era colui che mi aveva fatto alzare la testa e affrontare il mondo in un periodo in cui mi accontentavo semplicemente di giocare ai videogame, guadagnare soldi e tentare di mettere su famiglia. Era Ali Eteraz che mi aveva fatto appassionare alla riforma dell'Islam – un movimento sommerso di milioni di musulmani in tutto il mondo, che sfidavano i teocrati e i terroristi che si erano impossessati della religione.
Ali aveva cominciato a manifestarsi ancor prima della sua nascita. Poco dopo l'undici settembre, c'era stato qualche fugace istante – alla notizia di un attentato suicida a Madrid, per esempio, o di una decapitazione in Iraq, o di una scuola femminile fatta esplodere in Pakistan – in cui la mia coscienza aveva minacciato di infiammarsi. La combustione però, non si era mai alimentata a sufficienza.
La situazione era cambiata nel gennaio del 2006 con il disastro delle vignette satiriche danesi. […] Che questa assurdità potesse produrre tale violenza fu l'ultima goccia. «Basta!», disse a quel punto Ali Eteraz. «L'Islam non appartiene agli idioti.”

Ali Eteraz scrittore e giornalista pakistano
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“[Rispondendo alla domanda di Maurizio Crosetti: Perché lei passa per musone? ] Perché le parole di troppo sono fumo. Perché non mi è mai andato di giudicare, di criticare, di dire bugie pur di dire qualcosa. Perché la banalità uccide, invece il silenzio fortifica.”

Dino Zoff (1942) allenatore di calcio, dirigente sportivo e ex calciatore italiano

Origine: Da Dino Zoff: Nei miei primi 70 anni ho parato tutto. Persino Berlusconi, Il Venerdì n. 1245, 27 gennaio 2012, pp. 34-37.

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“La necessità di dare un senso alla nostra vita, ancor più se non credenti, diventa un imperativo sempre più urgente nel complesso tempo in cui viviamo.”

Eugenio Finardi (1952) cantautore italiano

Origine: Citato in Finardi a Sanremo con brano su Dio http://lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=488110, La Gazzetta del Mezzogiorno.it, 24 gennaio 2012.

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“Fede fa il più spettacolare tg di questo secolo, tutti i miei amici lo guardano. Dopo il crollo del Muro, la caduta del comunismo, quella dei valori, uno come Emilio va salvaguardato come si salvaguarda il panda. Io gli darei il premio Pulitzer. La nostra intenzione è quella di metterlo lì e di studiarlo, come fenomeno assoluto, come se fossimo in un aula di medicina.”

Piero Chiambretti (1956) conduttore televisivo e showman italiano

Origine: Citato in Fede: Vado al Laureato a difendere Berlusconi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/18/fede-vado-al-laureato-difendere-berlusconi.html, Repubblica.it, 18 gennaio 1996.

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“Berlusconi promette un milione di posti di lavoro e ci crede pure, ci crede sul serio, lui. Ma avete mai visto un uomo di Stato che giura sulla testa dei suoi figli? Non lo faceva neanche Bokassa, che di figli ne aveva 75.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

Origine: Citato in Grillo:"Adesso basta o mi schiero con la RAI" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/07/grillo-adesso-basta-mi-schiero-con.html, la Repubblica, 7 gennaio 1996.

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“[Parlando di Berlusconi] Ma lo avete visto al G7? Era il più piccolo di tutti. Un nanetto così in una società civile lo avrebbero messo a decorare il giardino.”

Beppe Grillo (1948) comico, attore, attivista, politico e blogger italiano

Origine: Citato in Grillo: "Adesso basta o mi schiero con la RAI" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/01/07/grillo-adesso-basta-mi-schiero-con.html, la Repubblica, 7 gennaio 1996.

“Come persona può piacere o non piacere, ma se facciamo un confronto con i dirigenti di casa nostra, che sono dei nani, Blatter è un gigante.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

26 gennaio 2007
Dal programma radiofonico A tempo di sport

“Dopo aver saputo che la classe dirigente italiana, Carraro e Matarrese per fare dei nomi, ha votato Johansson, sono ancora più contento che Platini sia stato eletto presidente dell'UEFA”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

26 gennaio 2007
Dal programma radiofonico A tempo di sport

“Il problema è la spaventosa incultura sportiva che esiste in Italia anche da parte di persone come lei [riferito ad un radioascoltatore] e questa è la cosa avvilente, no, di tutto quello che alla fine si può ricavare. Perché, avendo negli occhi oltretutto anni e anni di arbitraggi in cui, davvero, per le squadre piccole contro le grandi non ce n'era, né in casa né fuori, in cui partite come quelle venivano raddrizzate a favore della big in modo completamente diverso con quello di oggi, non cogliere che invece se oggi accade per una somma di concause in cui c'entra la fatalità, c'entra il talento superiore degli uomini della grande squadra, c'entra l'errore che l'uomo della piccola squadra, nella fattispecie il portiere, fa e c'entra, per una parte minima, l'incidenza decisionale della parte arbitrale, è veramente avvilente, ma fotografa esattamente un paese che vive e campa esclusivamente di moviola. […] se un giorno vuole che facciamo un'inchiestina su come viene vissuto il calcio nel resto d'Europa, lei potrebbe toccare con mano che questo episodio minimo, insignificante e inesistente, sui cui è stato costruito un castello, nel resto d'Europa nemmeno sarebbe stato citato, nemmeno ci avrebbero pensato perché, superato Chiasso, o superato Ventimiglia e o superato il Brennero, non c'è quello strumento [la moviola], che potrebbe essere uno strumento anche culturale ma che in Italia è usato soltanto in maniera deteriore e su cui soltanto si specula. Quello strumento non c'è e dalle altre parti vivono il calcio leggermente meglio che da noi.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

11 gennaio 2010

“Non so quanto la tv australiana avesse investito sul mondiale 2006, né come abbia reagito a un'eliminazione all'ultimo secondo dell'ottavo di finale, per un calcio regalato da un arbitro spagnolo a un terzino italiano colto da svenimento. Ma scommetterei in maniera più elegante, e più sportiva, di quella che la Rai scelse di cavalcare nell'infausto 2002 coreano. […] Durò un paio di giorni, per la verità, anche lo scarico di responsabilità da parte della squadra, sotto forma di tiro al bersaglio dell'arbitro Moreno. Ma poi, salvo qualche eccezione, il comune senso del pudore, prima ancora del fair play, riprese il sopravvento e si cominciò a riconoscere che se gli arbitraggi rassicuranti, oltre che davvero imparziali, sono oggettivamente diversi, ancor più diverse sono le congiure. Quando una squadra deve perdere, secondo quanto cercarono di farci credere [I giornalisti RAI], non arriva a giocarsi due match-ball come quelli di Vieri e Gattuso a pochi minuti dalla fine. La fermano prima, alla maniera di Aston in Cile. La Rai invece, impavida, andò avanti per settimane. E più passavano i giorni, più grosse le sparava. Sino a quella, davvero memorabile, dell'azione per danni alla Fifa. Il presupposto era, ovviamente, che Byron Moreno fosse il braccio armato di Blatter, investito della missione di far andare avanti, a qualunque costo, la squadra di casa. In buona sostanza, tuonò con supremo sprezo del ridicolo un avvocato dell'ufficio legale della Rai, chiederemo a Zurigo il rimborso totale di quanto è stato pagato per i diritti, cioè settanta milioni di euro, il rimborso delle spese di produzione per la trasferta in Corea e Giappone, e i danni derivati dalla caduta negativa della pubblicità. Mancavano giusto un paio di divisioni da ammassare al confine di Chiasso. I programmi sportivi dedicati al mondiale, che ovviamente continuava, amplificarono i toni, e più di un quotidiano cadde in tentazione. Si arrivò a leggere che la causa avrebbe fatto giurisprudenza a livello mondiale, al pari della sentenza Bosman: quando l'unico rimando possibile era, con tutta evidenza, a capitan Fracassa. […] La sera del 9 gennaio 2003, Raidue portò nei propri studi in esclusiva mondiale nientemeno che il famigerato Byron Moreno. E a chi affidare la faccia? A Enzo Biagi no, perché era già in vigore l'editto di Sofia, a Minoli nemmeno, Tosatti forse aveva un impegno. Sicché prese in prestito da Sky, senza alcun diritto di riscatto, l'intramontabile José Altafini. Civile la conversazione. Ma inserita nell'ambito di uno show dal titolo Stupido Hotel, mai come in quel caso un nome una garanzia. Così l'arbitro ecuadoregno entrò in scena dalla porta girevole con una valigetta piena di soldi, rispose punto per punto alle domande non proprio asfissianti dell'intervistatore, concluse argomentando sottilmente che quella sera a Daejon era stata l'Italia, non lui, a sbagliare la partita, e fu congedato da un simpatico gavettone sulle note del coro del Nabucco: che per una rete in quota Lega rappresentava, con tutta evidenza, l'inno nazionale. Una serie di interpellanze parlamentari non riuscirono a chiarire né la ragione di quella straordinaria partecipazione, né l'entità del compenso ricevuto da Moreno, dall'ordine comunque di alcune decine di migliaia di dollari. Fatto sta che, grazie alla sportività della Rai, l'ex nemico pubblico numero uno ebbe l'opportunità di dimostrare che i buffoni, semmai, erano altrove. E il cerchio finalmente si chiuse.”

Gigi Garanzini (1948) giornalista, scrittore e conduttore radiofonico italiano

cap. La cultura della sconfitta

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“Non è la libertà che manca; mancano gli uomini liberi.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 8 gennaio 1957
La sua signora

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“Quando suona il campanello della loro coscienza, fingono di non essere in casa.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Milano, 20 gennaio 1951
La sua signora
Origine: Riportato anche in Fa lo stesso, Longanesi.

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“Cielo chiaro, sole splendente; se non piove, siamo tutti ottimisti.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Roma, 17 gennaio 1943
Parliamo dell'elefante

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“La carne in scatola americana la mangio, ma le ideologie che l'accompagnano le lascio sul piatto.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Napoli, 14 gennaio 1944
Parliamo dell'elefante

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“Chi controlla a Wikipedia non solo i testi ma anche le loro correzioni? O agisce una sorta di compensazione statistica, per cui una notizia falsa verrà prima o poi individuata?”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

Origine: Da Come copiare da Internet, L'espresso, 16 gennaio 2006.

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“Il mio sogno è sempre stato quello di rimanere nell'Inter, ma le cose sono andate bene ugualmente. Sono cresciuto, sono diventato un uomo, un vero giocatore e oggi sono contento di essere qui. Spero di ricominciare a vincere ancora tanto con l'Inter.”

Goran Pandev (1983) calciatore macedone

da Pandev: Inter, che bello essere ancora qui http://www.inter.it/aas/news/reader?L=it&N=46890&stringa=, Inter.it, 4 gennaio 2010

“Luce rossa all'albergo Siviglia | rosso neon gelato | come una serpe strappato alle stagioni.”

Bartolo Cattafi (1922–1979) poeta italiano

citato in Corriere della sera, 20 gennaio 2007

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“[Al magnifico rettore] Ha mangiato del magnifico torrone?”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

8 gennaio 2006
Che tempo che fa

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“[A Fabio Fazio] Quest'anno va di moda lo stile cowboy. Sai ti ci vedrei perché già sei pistola di tuo.”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

15 gennaio 2006
Che tempo che fa

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“[A Fabio Fazio] Sai… ogni volta che ti vedo penso: «Che spalle piccole! Come quelle di un criceto.»”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

15 gennaio 2006
Che tempo che fa

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“Bevo solo quando lavoro.”

Vinicio Capossela (1965) cantautore e polistrumentista italiano

Origine: Da un'intervista di Dario Vergassola nel programma televisivo Parla con me, Rai 3, 2 gennaio 2010. Video https://www.youtube.com/watch?v=5atJDWFSQzo visibile su Youtube.com.

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“Hanno ucciso il grande uomo, | questo no, non è vero, | perché lui vive in noi. | Hanno ucciso Luther King.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da 8 gennaio, 18<sup>a</sup> composizione, p. 65
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

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“Basta col Tour. Questa è l'ultima volta. Bisogna troppo pensare.”

Ottavio Bottecchia (1894–1927) ciclista su strada italiano

citato in Bruno Roghi, La leggenda di "Botescià", Storia Illustrata, Anno II n. 1, gennaio 1958, Arnoldo Mondadori Editore