Frasi su idiozia

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema idiozia, dio, essere, uomini.

Frasi su idiozia

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“Per l'umanità prevedo l'avanzata del cretinismo. Le strutture mentali spariranno per colpa delle macchinette per compilare frasi fatte, ricordare, far di conto, giocare. Fa paura pensare a chi manovrerà l'idiozia.”

Alain Robbe-Grillet (1922–2008) scrittore, regista e sceneggiatore francese

Origine: Citato in Dizionario dei pensieri, delle idee e delle opinioni, De Agostini, pag. 13

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“Inoltre affermava che, per diritto di nascita, si eredita solo l'idiozia congenita.”

Isaac Asimov (1920–1992) biochimico e scrittore statunitense

Origine: Da Il crollo della galassia centrale, Oscar Fantascienza, Milano, 1989<sup>12</sup>, p. 115.

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“Le storie che si scriveranno, i quadri che si dipingeranno, le musiche che si comporranno, le stolte pazze incomprensibili e inutili cose che tu dici, saranno pur sempre la punta massima dell'uomo, la sua autentica bandiera […] quelle idiozie che tu dici saranno ancora la cosa che più ci distingue dalle bestie, non importa se supremamente inutili, forse anzi proprio per questo. Più ancora dell'atomica, dello sputinik, dei razzi intersiderali. E il giorno che di quelle idiozie non se ne faranno più, gli uomini saranno diventati dei nudi miserabili vermi come ai tempi delle caverne.”

Dino Buzzati (1906–1972) scrittore italiano

da Il mago
Il colombre e altri cinquanta racconti
Variante: Le storie che si scriveranno, i quadri che dipingeranno, le musiche che si comporranno, le stolte pazze e incomprensibili cose che tu dici, saranno pur sempre la punta massima dell'uomo, la sua autentica bandiera [... ] quelle idiozie che tu dici saranno ancora la cosa che più ci distingue dalle bestie, non importa se supremamente inutili, forse anzi proprio per questo. Più ancora dell'atomica, dello sputnik, dei razzi intersiderali. E il giorno in cui quelle idiozie non si faranno più, gli uomini saranno diventati dei nudi miserabili vermi come ai tempi delle caverne.

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“Suzie Rotolo, la mia fidanzata di New York, mi fece apprezzare i poeti francesi ma prima di quelli c'erano stati Jack Kerouac, Ginsberg, Corso e Ferlinghetti: Gasoline, Coney Island of the Mind… Oh era fantastico. "Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia" che per me ha voluto dire più di qualunque cosa mi avessero insegnato fino a quel momento… Avveniva tutto al di fuori della società, non c'era una formula da seguire, non c'era una "cultura ufficiale" o cose che era obbligatorio dire o fare per stare al passo con i tempi. L'America era ancora molto perbene, molto dopoguerra, il suo segno di distinzione era un abito di flanella grigia. McCarthy, paura dei comunisti, puritana, molto claustrofobica. Le cose che avevano valore accadevano altrove, rimanevano nascoste alla vista e ci sarebbero voluti anni prima che i media se ne accorgessero, strangolassero tutto e lo riducessero a un'idiozia. Comunque io ho fatto in tempo a vederne la fine ed è stata una cosa magica…”

Bob Dylan (1941) cantautore e compositore statunitense

1985)
Variante: Suzie Rotolo, la mia fidanzata di New York, mi fece apprezzare i poeti francesi ma prima di quelli c'erano stati Jack Kerouac, Ginsberg, Corso e Ferlinghetti: Gasoline, Coney Island of the Mind... Oh era fantastico. Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia" che per me ha voluto dire più di qualunque cosa mi avessero insegnato fino a quel momento... Avveniva tutto al di fuori della società, non c'era una formula da seguire, non c'era una "cultura ufficiale" o cose che era obbligatorio dire o fare per stare al passo con i tempi. L'America era ancora molto perbene, molto dopoguerra, il suo segno di distinzione era un abito di flanella grigia. McCarthy, paura dei comunisti, puritana, molto claustrofobica. Le cose che avevano valore accadevano altrove, rimanevano nascoste alla vista e ci sarebbero voluti anni prima che i media se ne accorgessero, strangolassero tutto e lo riducessero a un'idiozia. Comunque io ho fatto in tempo a vederne la fine ed è stata una cosa magica..." (1985)

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“La generale idiozia dell'umanità è tale che si possono muovere gli uomini a furia di parole.”

William Somerset Maugham (1874–1965) scrittore e commediografo britannico

Vacanze di Natale

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“Ricorda come Gesù fu condotto del deserto e vi rimase quaranta giorni digiunando? Poi, quando fu affamato, il demonio gli si avvicinò e gli disse: "Se sei figlio di Dio, ordina che questi sassi siano trasformati in pani". Ma Gesù resisté alla tentazione. Il demonio allora lo collocò su una guglia del tempio: "Se sei figlio di Dio, buttati giù". Gli angeli infatti vegliavano su di lui e l'avrebbero sorretto. Ma Gesù seguitò a resistere. Il demonio lo condusse su un'alta montagna, gli mostrò tutti i regni del mondo e gli disse che glieli avrebbe dati se si fosse prosternato ai suoi piedi per adorarlo. Ma Gesù disse: "Va' via di qui, Satana". Così finisce la storia secondo il semplice e buon Matteo. Ma c'è un seguito. Il diavolo, che era molto astuto, tornò da Gesù e gli disse: "Se accetterai la vergogna e il disonore, le frustate, una corona di spine e la morte sulla croce salverai la razza umana, giacché l'amore più grande che un uomo possa provare è quello che gli fa sacrificare la vita per i suoi amici". Gesù cadde. E il diavolo rise fino a farsi scoppiare i fianchi: prevedeva il male che gli uomini avrebbero commesso in nome del loro Redentore.»
Isabel mi guardava indignata.
«Dove mai l'ha scovata questa storia?»
«In nessun posto. L'ho inventata lí per lí.»
«È un'idiozia, una bestemmia.»
«Volevo solo farle capire che il sacrificio di sé è una passione così prepotente da fare impallidire, al confronto, perfino la fame e la lussuria. Avvolge e conduce alla distruzione le sue vittime nella più alta affermazione della loro personalità. L'oggetto non conta: può essere degno o indegno. Nessun vino è tanto inebriante, nessun amore così rovente, nessun vizio così attraente. Mentre si sacrifica, un uomo è per un momento più grande di Dio, giacché, infinito e onnipotente com'è, come può Dio sacrificarsi? Nel migliore dei casi può solo sacrificare l'unico suo figlio.”

Maugham a Isabel: cap. V, 4
Il filo del rasoio

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“Ciò che differenzia i pagani da noi, è che all'origine di tutte le loro credenze vi è un terribile sforzo per non pensare in quanto uomini, per mantenere il contatto con l'intera creazione, cioè con la divinità.
So bene che il più piccolo slancio d'amore vero ci avvicina molto di più a Dio che tutta la scienza che possiamo avere della crezione e dei suoi gradi.
Ma l'Amore che è una forza non va senza la Volontà.
Non si ama senza la volontà, la quale passa attraverso la coscienza; – è la coscienza della separazione consentita che ci conduce al distacco dalle cose, che ci riconduce all'unità di Dio.
Si conquista l'amore prima attraverso la coscienza e attraverso la forza dell'amore poi.
Tuttavia, vi sono molte dimore nella casa di mio padre. E colui che, gettato sulla terra con la coscienza dell'idiota, dopo Dio solo sa quali fatiche o quali colpe in altri stati o altri mondi che gli hanno valso la sua idiozia; ma con quel tanto di coscienza che gli necessita per amare, e amare in un distacco senza grandi parole, in un meraviglioso slancio spontaneo; colui al quale tutto ciò che è il mondo sfugge, che dell'amore non conosce che la fiamma, la fiamma senza l'irraggiamento e la moltitudine del focolare, avrà meno di quell'altro accanto il cui cervello domina l'intera creazione, e per il quale l'amore è un minuzioso e orribile scollamento.
Ma – ed è sempre come la storia del ditale – avrà sempre tutto ciò che può assorbire. Godrà d'una felicità chiusa, ma che, riempiendo tutta la sua misura, darà anche a lui la sensazione dell'immensità.
Sino al giorno in cui questo povero in ispirito sarà spazzato via come le altre cose. Gli verrà ritirata la sua immensità. Verremo tutti giudicati, grandi e piccoli, dopo il nostro paradiso di delizie, dopo la felicità che non è tutto, voglio dire, che non è il grande Tutto, cioè Niente. Verremo mescolati, verremo fusi sino all'Uno, Uno Solo, il grande Uno cosmico che presto farà posto allo Zero infinito di Dio.”

Antonin Artaud (1896–1948) commediografo, attore teatrale e scrittore francese

Origine: Eliogabalo o l'anarchico incoronato, pp. 55-56

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“Non capire il senso profondo e la centralità dell'inquinamento è, qualunque sia il sapere ec., una prova di idiozia.”

Guido Ceronetti (1927–2018) poeta, filosofo e scrittore italiano

La fragilità del pensare

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“Tutti abbiamo momenti di idiozia, e sono d'accordo che il male possa fiorire in questi momenti. La stupidità è una sorta di cecità, di sconnessione dagli altri. E in quest'atmosfera la malvagità si radica.”

Tilda Swinton (1960) attrice britannica

dall'intervista di Manuela Grassi, Panorama http://www.panorama.it/edicola/panorama/2008-38-182-50, n. 38, 18 settembre 2008

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