Frasi su interesse
pagina 9

“Un uomo savio non s'interessa mai delle liti altrui.”

Origine: Il perturbatore della quiete, p. 25

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“Non mi interessa se te ne vai | Non mi interessa se te la prendi comoda | Non mi interessa se dici sì o no | Non mi interessa affatto.”

Bob Geldof (1951) cantante, attore e attivista irlandese

The Vegetarians of Love

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“Ogni elezione è una scelta tra un buffone e uno stronzo. A chi interessa? Se Gore avesse battuto Bush le cose non sarebbero andate diversamente.”

Trey Parker (1969) regista e sceneggiatore statunitense

da South Park https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/aprile/17/South_Park_co_9_070417001.shtml, Corriere della sera, 17 aprile 2007

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“[Le rivoluzioni] Sono figlie di idee e di sentimenti prima che di interessi.”

Luigi Sturzo (1871–1959) sacerdote e politico italiano

da Il Partito popolare italiano, Zanichelli, 1956

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“Il silenzio mantenuto finora [sui massacri delle foibe], o quasi silenzio, si spiega facilissimamente: tutta la storiografia italiana del dopoguerra era di sinistra, apparteneva all'intellighenzia di sinistra, la quale era completamente succuba del Partito Comunista. Quindi non si poteva parlare delle foibe, che non appartenevano al comunismo italiano, ma appartenevano certamente al comunismo slavo, di cui però il comunismo italiano era alleato e faceva gli interessi. Quindi di questo non si poteva parlare, e non si poteva parlare delle stragi del triangolo della morte, perché anche queste ricadevano sulla coscienza – ammesso che ce ne sia una – del Partito Comunista, il che sta a dimostrare quello che dicevo prima, cioè che la Resistenza non fu una resistenza, fu una guerra civile tra italiani che continuò anche dopo il 25 aprile. […] [Sull'eccidio dei conti Manzoni] Andai come giornalista […] per appurare com'era andata la strage dei conti Manzoni, dopo la fine della guerra. […] Una famiglia di persone che col fascismo non aveva niente a che fare, ci aveva convissuto come tutti gli italiani. Bene, nessuno mi voleva parlare di questa faccenda. […] Nessuno ne aveva parlato, né dei Carabinieri né della Polizia e tantomeno della magistratura, eppure lo sapevano. […] C'era una complicità assoluta, una complicità dannata. […] Se ne parla ora perché il Muro di Berlino è crollato, ma si ricordi che trent'anni fa, quando De Felice annunziò di mettere allo studio il ventennio fascista per sapere com'era andata, fu proposta la sua estromissione dalla cattedra universitaria, solo perché metteva allo studio un ventennio di storia italiana che, bella o brutta, c'era stata. […] Non era possibile inquadrare storicamente il fascismo: chi lo faceva, cercando di spiegare i perché della sua durata, ed anche i perché della sua catastrofe, veniva accusato di fascismo.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

da Dalla Monarchia alla Repubblica
Interviste

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“Quanto più a lungo dominano stabili rapporti democratici, tanto più difficile diventa sciogliere il collante del cartello degli interessi.”

Ralf Dahrendorf (1929–2009) filosofo e sociologo tedesco

Origine: Per un nuovo liberalismo, p. 56

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“Il pensiero non rivelato non può far male
Ma le parole elargite non mutano.
Fai molta attenzione nell'inventare
Il modo in cui fare i tuoi interessi.”

Giacomo I d'Inghilterra (1566–1625) regnante (re di Scozia)

Origine: Citato in Donald Rayfield, Stalin e i suoi boia: una analisi del regime e della psicologia stalinisti, traduzione di Stefania De Franco, Garzanti, Milano, 2005, p. 54. ISBN 88-11-69386-1.

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“Non mi interessa chi vince, se non sono io a farlo. Mi preoccupo solo di arrivare primo e, quando non ci riesco, sono geloso di chi conquisti il successo.”

Jenson Button (1980) pilota automobilistico britannico

Origine: Citato in F1, Jenson Button: "Io il migliore di sempre" http://www.motorsportblog.it/post/8340/f1-jenson-button-io-il-migliore-di-sempre, motorsportblog.it, 6 luglio 2009.

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“[In riferimento ad un giornalista che aveva scherzato sul suo aspetto fisico] Francamente, non mi interessa. È vero, non sono bionda. Ho mai sognato di avere un contratto come top-model? No, mi spiace. Ma ho sognato di vincere un giorno Wimbledon? Questo sì.”

Marion Bartoli (1984) tennista francese

Origine: Citata in "Bartoli non è bella": bufera sul giornalista BBC http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/07/07/915973-bartoli_bella_bufera_giornalista.shtml, Ubitennis.com, 7 luglio 2013.

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“Quando uno soffre non gli interessa più nulla.”

Lia Varesio (1945–2008) attivista italiana

Dalla parte degli ultimi

“Forse, la sinistra non ha neppure un reale interesse a vincere le elezioni perché già soddisfatta del controllo che esercita su alcuni dei settori chiave della società civile, come la scuola e l'università, la magistratura, gran parte dei media e dell'editoria, nonché del mondo intellettuale.”

Piero Ostellino (1935–2018) politologo e giornalista italiano

Origine: Da Uno spettacolo desolante http://www.corriere.it/editoriali/10_settembre_24/ostellino_spettacolo_desolante_0f855ac8-c79a-11df-9bef-00144f02aabe.shtml, Corriere.it, 24 settembre 2010.

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“La maggior parte dei medici costruisce edifici di parole per nascondervi la propria ignoranza e i propri interessi.”

Rosario Magrì (1924–2005) neurologo e scrittore italiano

Origine: Il medico delle isole, p. 81

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“[Sulla finale persa degli US Open 1992] Mi ha fatto capire come ci si sente male a perdere la finale di uno Slam. Come alla gente interessi solo il giocatore il cui nome viene inciso sul trofeo.”

Pete Sampras (1971) tennista statunitense

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/11/15/132811-citazioni_bordo_campo_novembre.shtml, Ubitennis.com, novembre 2008.

“La sua poesia si fa, con gli anni, sempre più corposa e densa di visività”

Andrea Cortellessa (1968) critico letterario italiano

in parallelo, magari, a un crescente interesse per le arti: che sarebbe materia per altre ricerche
L'osso senza carne della parola

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“Vi sono delle ore nella storia dei popoli in cui si sente che tutto, l'avvenire, la vita stessa, sono in gioco. Vi sono delle ore in cui è necessario saper guardare in faccia alla realtà, tralasciando ogni preoccupazione od interesse personale per adeguarsi alle responsabilità imposte dalla situazione, ed agire sapendo che i propri atti contribuiranno ad influire sulle sorti collettive. Per la prima volta dopo un ventennio di schiavitù e d'abbiezione gli italiani si trovano sul banco di prova della storia, non più come un gregge negoziato da un tiranno, ma come un popolo libero di scegliersi il proprio destino.”

Massenzio Masia (1902–1944) scrittore e partigiano italiano

"Presentazione", editoriale di Massenzio Masia sul primo numero di "Rinascita", periodico del Fronte per la pace e la libertà
Origine: Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945) di Nazario Sauro Onofri, Alessandro Albertazzi, Luigi Arbizzani, a cura del Comune di Bologna, ISREBO, 1995, Bologna http://www.iperbole.bologna.it/iperbole/isrebo/strumenti/M4.pdf

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“Io detesto gli inglesi, ogni trend newyorchese, chi s'interessa di attrici e cerimonie a Cannes, non ho mai sentito nominare un sacco di gente che perciò penso che non conti un accidente, giuro.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

da Filippo Facci si racconta a Simona Siri http://blog.graziamagazine.it/blog/2007/01/03/filippo-facci-si-racconta-a-simona-siri/, 3 gennaio 2007

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“L'approvazione della Costituzione Ue è la condizione necessaria ad assicurare la governabilità all'Europa 25. La riforma dell'ONU agirà nell'interesse comune solo se affronterà il funzionamento dell'insieme degli organi societari e con largo consenso.”

Carlo Azeglio Ciampi (1920–2016) 10º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: In occasione dell'incontro con il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, 23 maggio 2005. Citato in Ciampi: è vitale il sì alla Carta Ue http://www.ilgiornale.it/news/ciampi-vitale-s-carta-ue.html, ilGiornale.it, 24 maggio 2005.

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“Incoraggiamo con forza gli sforzi dell'Albania nel suo impegnativo percorso di avvicinamento all'Unione Europea. Auspichiamo vivamente che siano soddisfatte da Tirana le priorità stabilite dalla Commissione europea nel 2010 e siamo pronti a valorizzare con i nostri partner i progressi compiuti. Ci rallegriamo dei recenti positivi sviluppi sul cammino delle riforme evidenziati dal Commissario europeo per l'Allargamento, Štefan Füle, durante e dopo la sua visita a Tirana. Il nostro comune obiettivo è quello della concessione da parte dell'Unione Europea all'Albania dello status di Paese candidato all'adesione entro la fine di quest'anno. Il nostro sostegno non si basa su un approccio fideistico o una concezione visionaria. Esso deriva dalla constatazione che l'esclusione dell'Albania dall'Unione Europea non è giustificata da una diversa connotazione culturale, storica o geografica. E si basa anche sulla salda convinzione che l'adesione dell'Albania, la cui linea di politica estera nell'area balcanica è stata tradizionalmente improntata a grande moderazione, farebbe gli interessi di sicurezza e stabilità dell'Italia. È in Europa, nel progetto di piena integrazione di tutti i Balcani Occidentali, che le differenze etniche potranno trovare piena composizione. La dirigenza albanese sa di poter contare in questa sua missione sul ruolo di raccordo e di stimolo che l'Italia svolge all'interno dell'Unione Europea. Noi siamo stati e continueremo a essere i primi difensori dell'Albania in Europa.”

Giulio Terzi di Sant'Agata (1946) diplomatico e ambasciatore italiano

Origine: Citato in Intervento del Ministro Terzi al Forum Economico: "Albania in Europa, nuove opportunità di cooperazione economica e industriale per le imprese italiane" http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Interventi/2012/05/20120507_ForumEconomico.htm?LANG=IT, Esteri.it, 7 maggio 2012.

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“Sia chiaro: la mia umana simpatia va più a Berlusconi che a chi l'ha sostenuto, perché lui non aveva scelta che essere se stesso, dichiaratamente e senza mai infingimenti, così sé, così bidimensionale e senza profondità e altra prospettiva che quella della propria piatta fisiologia che io ho spesso pensato che sarebbe lui il primo a non notare alcuna differenza con il giorno prima se il giorno dopo si svegliasse morto, si sveglierebbe morto e inizierebbe la sua giornata come al solito. Quanti lo hanno sostenuto no, una scelta restava loro fuori dalla geneticità coattiva che contraddistingue Berlusconi e lo muove e lo predestinava a essere sé e nessun altro che lo volesse o no – e lui lo voleva. Se gli eterni Bambini e le Bambine di Silvio Gesù avessero osato prendersela questa scelta, Berlusconi non avrebbe fatto scialo dell'Italia per ben due decenni e del prossimo a venire solo a causa del tasso d'interesse ormai greco toccato dai buoni del tesoro italiano, e non mi sto riferendo ai soli politici della maggioranza e della minorata minoranza clerical-fascista-familista quanto i suoi oppositori apparenti, ma a chi l'ha votato e a chi ha votato il partito più magna a ufo e nullafacente e cialtronesco e costituzionalmente ignorante a memoria d'uomo, la Lega Nord.”

Aldo Busi (1948) scrittore italiano

Origine: Da Il magnaccia avrà sempre più dignità del puttaniere http://www.altriabusi.it/2011/11/09/il-magnaccia-avra-sempre-piu-dignita-del-puttaniere/, Altriabusi.it, 9 novembre 2011.

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“Se è vero che ogni minuto, negli Usa, muore una persona per carenza di organi per trapianto e che il Paese deve cercare una risposta a tale pressante richiesta, è anche doveroso salvaguardare i diritti e la volontà di individui che, quando ancora in possesso delle proprie capacità intellettive/cognitive, si sono posti il delicato problema di come essere assistiti (o non assistiti) nelle fasi di fine vita e di come disporre del proprio corpo. Le nuove misure trovano l'entusiastico sostegno di buona parte della comunità americana dei trapianti, nonostante il rischio segnalato dagli esperti di bioetica che si tratti di una legge che trasforma in donatori di organi anche individui che non lo avrebbero voluto, che obbliga certi familiari ad accettare decisioni non condivise e addirittura che spinge i medici a non somministrare certi farmaci a pazienti ormai terminali per timore di danneggiare la qualità di organi altrimenti disponibili per il prelievo e il trapianto. Si tratta di timori forse ingigantiti ma del tutto legittimi. Da decenni ci si adopera per risolvere il divario fra richiesta e offerta di organi, ma ciò non toglie che si debba procedere con estrema cautela. Sembra banale sottolineare un principio basilare ma è necessario tenere sempre presente che non è ammissibile assegnare più valore a un'esistenza rispetto a un'altra, in questo caso a quella di un uomo o una donna in lista d'attesa per un trapianto rispetto a quella di una persona che versa in fin di vita, in un reparto di rianimazione. Occorre agire con prudenza, dimostrando che l'interesse ultimo resta sempre e soltanto il rispetto e la salute dei cittadini, in qualsiasi fase della vita siano, a qualsiasi età e in qualsiasi situazione.”

Ignazio Marino (1955) medico e politico italiano

Origine: Da Le scelte dei donatori le norme per i trapianti http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/01/le-scelte-dei-donatori-le-norme-per.html, la Repubblica, 1 giugno 2007, p. 1.

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“È inevitabile che chi parla alla folla tenendo conto del suo interesse particolare risulti più gradito di colui che ha in mente solo il vantaggio pubblico.”

citato in Tito Livio, III, 68; 1997
Natura hoc ita comparatum est, ut qui apud multitudinem sua causa loquitur gratior eo sit cuius mens nihil praeter publicum commodum videt.
Attribuite

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“Non mi interessa essere capito, mi interessa essere! | Capito? Essere! Capito?”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da Ti sorrido mentre affogo n.° 16

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“Dietro l'immigrazione di colore non c'è solo l'interesse di una sinistra allo sbando che cerca i voti di un nuovo sottoproletariato, non c'è solo la Chiesa rinchiusa nei palazzi dell'avere che ha perso ogni credibilità e cerca di riempire i suoi seminari vuoti con religiosi che ormai trova solo nel terzo mondo: c'è anche e soprattutto l'interesse del grande capitale….”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Citato in Bossi promette alla Lega "Trionferemo alle elezioni" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/12/09/bossi-promette-alla-lega-trionferemo-alle-elezioni.html, la Repubblica, 9 dicembre 1989.

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“Per abbassare le tasse bisognerebbe che non aumentasse il debito pubblico o che non ci fosse, il 45% di quanto incassa lo stato va a pagare l'interesse sul debito. […] Trattare il debito vuol dire silurare la gente: parliamoci chiaro sennò qui pare che parliamo arabo.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Origine: Dal discorso dell'8 marzo 1996 a Biella. Video http://www.youtube.com/watch?v=7S1rXa4JytM&feature=related disponibile su Youtube.com.

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“Il mondo è pieno di famosi democratici, che sono abilissimi a fare i loro interessi, mentre noi siamo abilissimi a prenderla in quel posto: il maggior coraggio a volte è la cautela.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

in riferimento all'operazione Odissea all'alba contro la Libia di Gheddafi; citato in La dissociazione di Bossi: ci voleva cautela «Noi abilissimi a prenderla in quel posto» «I democratici, da Napoleone in poi, li conosciamo bene» http://www.corriere.it/politica/11_marzo_19/bossi-reazioni-libia_ea6f810c-526b-11e0-a034-1db210fa1eaf.shtml, Corriere della sera, 19 marzo 2011

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“[Fabio Fazio] Anche lui è rosso, un ciliegione che non ha eguali neppure nella vermiglia Rai Tre. Però ama interpretare il ruolo opposto. Quello dell'abatino innocente senza parrocchia, amico di tutti e nemico di nessuno. In realtà, nella Rai odierna frantumata in sultanati, non c'è nessuno più fazioso di lui. Ha la manina avvolta nel velluto grigio, ma dentro vi nasconde lo stiletto avvelenato. È con questa lama che Fazio pratica una censura inflessibile. […] Fazio aveva invitato Pietro Ingrao […]. In preda a vuoto di memoria, il vecchio capo comunista sostenne che il Pci aveva preso aspre distanze dall'invasione sovietica dell'Ungheria, nel 1956. Un falso totale, come ci insegna la storia. Ma Fazio, e il pubblico invitato, si guardarono bene dall'obiettare. Nemmeno un mormorio, un colpo di tosse, un'occhiata di sbieco. Come mai? Edmondo Berselli, un intellettuale libero scomparso da poco, lo spiegò così sull'Espresso: «Perché in quel momento si stava celebrando l'apoteosi senescente, ma non senile, di un comunismo impossibile, l'utopia, il grande sogno, l'assalto al cielo. E quindi tanto peggio per i fatti, se i fatti interrompono le emozioni.»”

Giampaolo Pansa (1935–2020) giornalista, saggista e scrittore italiano

A Fazio la verità dei fatti non interessa. Soprattutto quando traccia un quadro della storia e della realtà italiana che fa a pugni con il suo ristretto orizzonte politico.
Il Bestiario
Origine: Da Saviano non fidarti di Fazio http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/287725/, 30 ottobre 2010.

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“Nel mondo moderno l'Allegoria ha perduto il suo valore e si è negato che essa possa esprimere la natura o la funzione della poesia. Si è visto in essa l'accostamento di due fatti spirituali diversi, il concetto da un lato, l'imagine dall'altro, tra i quali essa stabilirebbe una correlazione convenzionale e arbitraria (Croce); e soprattutto la sì è accusata di trascurare o di rendere impossibile l'autonomia dell'imagine poetica la quale non avrebbe una vita propria perché sarebbe subordinata alle esigenze dello schema concettuale cui dovrebbe dar corpo. Buona parte dell'estetica moderna dichiara perciò l'Allegoria fredda, povera e noiosa; e piuttosto insiste, nell'interpretazione della poesia e in generale dell'arte, sul valore del simbolo che può essere vivo ed evocatore perché l'imagine simbolica è autonoma e ha un interesse in se stessa cioè un interesse che non mutua dal suo riferimento convenzionale a un concetto o ad una dottrina. Tuttavia, se si tiene conto della potenza o della vitalità di certe opere d'arte di chiara struttura allegorica (per es., della Divina Commedia e di molte pitture medievali e rinascimentali) si deve dire che l'Allegoria non necessariamente rende impossibile l'autonomia e la leggerezza dell'imagine estetica e che, in certi casi, anche la corrispondenza puntuale tra l'imagine e il concetto può non riuscire mortificante per la prima e non togliere ad essa la vitalità dell'arte o della poesia. T. S. Eliot ha fatto, proprio a proposito di Dante, una difesa in questo senso dell'Allegoria.”

Nicola Abbagnano (1901–1990) filosofo italiano

da Dizionario di filosofia, Utet, Torino, 1971

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“Madonna di Lourdes, non so se in questa babilonia ti accorgerai di me e neppure se ti interessi di ciclismo, comunque grazie, grazie anche per la Ninfa, fa conto che sia qui con me.”

Luigi Malabrocca (1920–2006) ciclista su strada e ciclocrossista italiano

citato in Benito Mazzi, Coppi, Bartali, Carollo e Malabrocca: le avventure della maglia nera, Ediciclo Editore, 2005

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