Frasi su modello
pagina 7

Umberto Eco photo
Klaus Iohannis photo
Marshall McLuhan photo
Serse Cosmi photo
Henry De Montherlant photo
Albert Sánchez Piñol photo
Tommaso Labranca photo

“Lo stesso si è verificato con i tanti cantantucoli d'après Zucchero (quindi vertiginosamente sottoprodotti di un sottoprodotto), derivati da un presunto modello rock tutto birra e barbe incolte. Qui, in fondo, le basi per un tuffo nel trash ci sarebbero, soprattutto il massimalismo: l'idea-rock sulla quale si sono basati i produttori per sintetizzare questi cantanti è estremamente nebulosa e mescola nello stesso calderone gli U2 con Sting e Bruce Springsteen. Il risultato sta al rock come lo skai sta al vero cuoio. Ma queste operazioni sono con una tale base monetaria che non diventano mai ridicole. Sono solo infami.”

Parte prima: Giovani salmoni del trash. 13. Il bakismo, pp. 33-34
Andy Warhol era un coatto
Variante: Lo stesso si è verificato con i tanti cantantucoli d’après Zucchero (quindi vertiginosamente sottoprodotti di un sottoprodotto), derivati da un presunto modello rock tutto birra e barbe incolte. Qui, in fondo, le basi per un tuffo nel trash ci sarebbero, soprattutto il massimalismo: l’idea-rock sulla quale si sono basati i produttori per sintetizzare questi cantanti è estremamente nebulosa e mescola nello stesso calderone gli U2 con Sting e Bruce Springsteen. Il risultato sta al rock come lo skai sta al vero cuoio. Ma queste operazioni sono con una tale base monetaria che non diventano mai ridicole. Sono solo infami. (Parte prima: Giovani salmoni del trash. 13. Il bakismo, pp. 33-34)

Ernst Hans Josef Gombrich photo

“Al Caravaggio la paura del brutto pareva una debolezza spregevole: cercava la verità, la verità quale gli appariva; non aveva il gusto dei modelli classici né alcun rispetto per la «bellezza ideale». (19. Visione e visioni, L'Europa cattolica. Prima metà del Seicento, p. 392)”

Ernst Hans Josef Gombrich (1909–2001) storico dell'arte austriaco

La storia dell'arte
Variante: Al Caravaggio la paura del brutto pareva una debolezza spregevole: cercava la verità, la verità quale gli appariva; non aveva il gusto dei modelli classici né alcun rispetto per la «bellezza ideale». (19. Visione e visioni, L'Europa cattolica. Prima metà del Seicento, p.392)

Tommaso Labranca photo
Davide Nicola photo

“Ho studiato Mourinho, Ferguson, gran parte degli allenatori italiani […] Ma non sono modelli: chi insegue gli altri, non sarà mai primo.”

Davide Nicola (1973) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Maurizio Crippa, Il sacro fuoco di Davide Nicola e la rivincita sulle élite appagate http://www.ilfoglio.it/panchina-con-vista/2017/04/10/news/il-sacro-fuoco-di-davide-nicola-e-la-rivincita-sulle-elite-appagate-129673/, Ilfoglio.it, 10 aprile 2017.

Kim Jong-il photo
Ryszard Kapuściński photo
Alan Dean Foster photo

“Era Bishop. No, non Bishop, ma un perfetto duplicato. Una copia assolutamente fedele del povero, disattivato Bishop. Bishop II, si disse Ripley, Bishop venuto a prendersi la regina.
Non finché la signora sarà in vita, pensò decisa.
— Lei sa chi sono, — affermò la figura.
— Sì. Un androide. Lo stesso modello di Bishop. Mandato qui dalla fottuta Compagnia.
— Io non sono Bishop l’androide. L’ho progettato. Io sono il prototipo, e naturalmente l’ho modellato con i miei stessi lineamenti. Io sono umano. Sono stato mandato qui per mostrarle un volto amico, e per farle capire quanto lei sia importante per noi. Per me. Io seguo questo progetto sin dall’inizio. Lei significa molto per me, tenente Ripley. Per tante persone. La prego, scenda.
— Io voglio solo aiutarla. Abbiamo qui tutto quello che serve per aiutarla, Ripley. — Le rivolse un’occhiata ansiosa. In quel momento Ripley si accorse che due degli uomini di Bishop II erano vestiti in modo diverso: erano dei biomedici. Le tornò in mente Clemens.
— Vada al diavolo. Conosco tutti i volti “amici” della Compagnia. L’ultimo che mi è capitato di vedere apparteneva a uno stronzo di nome Burke.
Il sorriso svanì dal volto dell’uomo. — Il signor Burke si è rivelato una scelta sbagliata per la sua precedente missione. Aveva più a cuore i suoi interessi personali che quelli della Compagnia. Le garantisco che tale errore non si ripeterà più. Ecco perché mi trovo qui io, invece che un inesperto ed ambizioso subalterno.
— E lei, naturalmente, non ha ambizioni personali.
— Io voglio solo aiutarla.
— Lei mente, — replicò la donna con calma. — A lei non importa un accidente di me né di chiunque altro. Lei vuole solo portarsi via l’alieno. Queste creature hanno acido al posto del sangue, voialtri denaro. Non ci vedo molta differenza.
Bishop II fissò per un momento il pavimento prima di alzare gli occhi verso la sagoma solitaria sulla piattaforma della gru. — Lei ha tutte le ragioni di essere diffidente; ma, purtroppo, non ci è rimasto molto tempo. Noi vogliamo riportarla a casa. Non ci interessano più quelle creature. Sappiamo quello che ha passato. Lei ha dimostrato grande coraggio.
— Balle!
— Mi creda. Noi vogliamo aiutarla.
— In che modo?
— Vogliamo tirare fuori l’alieno che ha in corpo.
— E tenervelo.
Bishop II scosse la testa. — No, distruggerlo.
Ripley ebbe un attimo di esitazione, avrebbe voluto credergli. Cogliendo il suo smarrimento, Bishop II si affrettò ad aggiungere: — Ripley, lei è stanca, sfinita. Si conceda un momento per riflettere. A me sta a cuore solo il suo benessere. Sulla mia astronave, la Patna, c’è un’attrezzatissima sala operatoria. Possiamo asportare il feto, o larva, o come lo si voglia chiamare. Non abbiamo un nome per le diverse fasi di gestazione. L’operazione andrà benissimo! Lei avrà una lunga vita piena di gioie.
Ripley lo guardò, ora tranquilla, rassegnata. — Ho già avuto una vita, grazie. Una vita di cui non ho dovuto rendere conto a nessuno.
L’uomo alzò una mano in un gesto di supplica. — Ragioni, Ripley! Ammetto che abbiamo fatto degli errori, ma involontariamente. Possiamo riparare. Farle recuperare tutto il tempo perduto. Può ancora avere figli. Riscatteremo il suo contratto. Avrà tutto quello che merita. Glielo dobbiamo.
Lei esitò ancora una volta. — Non porterete l’alieno sulla Terra?
— No. Ora sappiamo con chi abbiamo a che fare. Lei aveva ragione fin dall’inizio. Ma il tempo stringe, dobbiamo intervenire. La sala operatoria sull’astronave è già pronta.
I biomedici avanzarono immediatamente. — È un’operazione breve, indolore. Un paio di incisioni. Sarà tutto finito nel giro di un paio d’ore. Poi sarà di nuovo in piedi, pronta per ricominciare da zero.
— Che garanzie ho che, una volta tirato fuori, lo distruggerete?
Bishop II avanzò di un altro passo. Adesso era molto vicino. — Dovrà avere fiducia in me. — Tese una mano. — Abbia fiducia in me. La prego. Vogliamo solo aiutarla.
Ripley rifletté con calma. Vide Aaron e Morse che la guardavano. Il suo sguardo si posò nuovamente su Bishop II.
Fece scorrere il cancelletto della piattaforma che la separava da loro.”

Alan Dean Foster (1946) scrittore statunitense

No... (pp. 125-126)
Alien<sup>3</sup>

Guy de Maupassant photo

“Dopo aver visitato le antiche e nobili dimore di Genova e ammirato alcuni quadri fra i quali i tre capolavori di Van Dyck, non rimane da vedere che il Camposanto, il più bizzarro, sorprendente, macabro e comico museo di sculture funebri che vi sia al mondo. Lungo l'immenso quadrilatero corre una galleria, come un chiostro gigantesco aperto su un cortile che accoglie le tombe dei poveri ricoperte da lapidi bianche come neve. Percorrendola, si passa davanti a una processione di borghesi di marmo che piangono i loro morti.
Che mistero! Queste statue testimoniano una grande capacità, un vero talento da parte degli artigiani che le hanno realizzate. La natura dei vestiti, delle camicie, dei pantaloni rivela una lavorazione di fattura stupefacente. Ho visto un abito di amoerro a cui i tagli netti della stoffa davano un aspetto di totale verosimiglianza. Non vi è niente di più irresistibilmente grottesco, mostruosamente ordinario, indegnamente comune di queste persone che piangono gli amati congiunti.
Di chi è la colpa? Dello scultore, che nei lineamenti dei suoi modelli ha visto soltanto la volgarità dei borghesi moderni e non ha saputo trovarvi quel riflesso superiore d'umanità che i pittori fiamminghi hanno colto così bene nei tipi più laidi e plebei della loro razza? Dei borghesi, ai quali il basso livello di civilizzazione democratica ha eroso e cancellato ogni carattere distintivo e ha fatto perdere i segni di originalità di cui ogni classe sociale è sempre stata dotata?
I Genovesi sembrano molto fieri di questo sorprendente museo che disorienta e rende difficile il giudizio.”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

Origine: La vita errante, pp. 45-46

Tommaso Labranca photo
Alan Dean Foster photo

“— Non mi hai mai detto che c’era un androide a bordo. Perché? Non mentirmi, Carter. Ho visto il suo marchio tatuato, fuori delle docce.Burke era imbarazzato. — Be’, non mi è venuto in mente. Non capisco perché sei così sconvolta. La Compagnia impiega da anni i sintetici a bordo delle navi. Non hanno bisogno di ipersonno, ed è molto più economico che assumere un pilota umano, per coordinare i passaggi interstellari. E non dà di volta loro il cervello a lavorare tutto quel tempo da soli. Non c’è niente di strano.— Per conto mio, preferisco l’espressione “persona artificiale”, — interloquì gentilmente Bishop. — C’è qualche problema, posso fare qualcosa, forse?— Ne dubito. — Burke si ripulì le labbra sporche di uovo. — Un sintetico non ha funzionato come doveva, durante la sua ultima traversata. Ci sono stati dei morti.— Ne sono sconvolto. Quanto tempo fa?— Un bel po’, sì. — Burke non entrò nei particolari, cosa di cui Ripley gli fu grata.— Allora può essersi trattato di un modello più vecchio.— Cyberdine Systems 120-A/218.Bishop si piegò verso Ripley con fare conciliante. — Bene, questo spiega tutto. I vecchi A/2 erano sempre un po’ nervosi. Adesso come adesso non potrebbe succedere, non con l’installazione dei nuovi inibitori comportamentali. Mi è impossibile nuocere o, per omissione, permettere che sia fatto del male ad un essere umano. Gli inibitori sono stati montati in fabbrica insieme con il resto delle mie funzioni cerebrali. Nessuno può manometterli. Quindi, come può vedere, io sono totalmente innocuo. (pp. 36-37)”

Alan Dean Foster (1946) scrittore statunitense

Aliens scontro finale

Papa Francesco photo
Giovanna Melandri photo

“Il Maxxi di Zaha Hadid è la negazione del modello espositivo novecentesco della “scatola bianca.””

Giovanna Melandri (1962) politica italiana

Origine: Dall'intervista di Paolo Conti, «Zaha Hadid ci fa rinascere», Corriere della Sera, 14 giugno 2017, p. 42.

Paolo Sollier photo
Bruno Migliorini photo
Marco Malvaldi photo
Ramón Gómez De La Serna photo

“Le serre sono carceri modello per piante.”

Ramón Gómez De La Serna (1888–1963) scrittore e aforista spagnolo

Origine: Mille e una greguería, Greguería‎s‎, p. 25

Paolo Maffei photo
Washington Irving photo
Woody Allen photo
Kwame Nkrumah photo
Honoré De Balzac photo
Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo
Mario Tanassi photo
Giorgio Gori photo

“Qui in ballo c'è il futuro di un modello politico, quello della Lega, che non è più un partito, ma almeno tre: c'è la Lega tradizionale di Maroni, quella xenofoba e lepenista di Salvini e ci sono i mille rivoli dei fuoriusciti che si richiamano in modo ancora più deciso alle origini di Bossi.”

Giorgio Gori (1960) giornalista, politico e imprenditore italiano

Origine: Dall'intervista di Alessia Gallione, Gori: "Sono accecati dall'odio per il Pd, ma i loro elettori stanno con me" https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/01/12/news/_gori_sono_accecati_dall_odio_per_il_pd_ma_i_loro_elettori_stanno_con_me_-186391115/, Rep.repubblica.it, 12 gennaio 2018.

Adolfo Venturi (storico dell'arte) photo

“Era considerato un «criminale di guerra» dai palestinesi e un politico avventuroso da molti intellettuali israeliani. Un uomo imprevedibile, spericolato e intraprendente. Amante della guerra ma anche della quiete nella sua fattoria modello doveva faceva l'agricoltore. Interdetto come ministro della Difesa, dopo un lungo periodo di disgrazia, è diventato primo ministro. Un capo del governo capace di sorprendere, di stupire, così come aveva sorpreso e stupito come capo militare. Ha deciso la costruzione del muro fra i territori palestinesi e Israele, e al tempo stesso ha abbandonato Gaza ai palestinesi. Una concessione territoriale al momento eccezionale, rivelatasi poi insidiosa per l'autorità palestinese, dominata dall'Olp moderata, che ha perduto il controllo di quella provincia, dominata dalla più intransigente Hamas. L'iniziativa di Sharon tendeva forse a dividere gli avversari, ma era accompagnata da una politica tesa a stabilire rapporti distensivi con molti paesi arabie con gli stessi palestinesi. Da uomo di una destra spesso estrema, che aveva favorito l'insediamento di numerose colonie israeliane in Cisgiordania, è diventato un politico aperto a soluzioni pacifiche. Ha abbandonato il Likud e ha fondato un partito di centro, Kadima per questo è stato accusato di tradimento da alcuni suoi amici. E per non pochi vecchi nemici è apparso invece come un leader capace di favorire una vera intesa. La sua energia sembrava rivolta verso una giusta direzione. Ma il suo cervello ha ceduto. È intervenuta la morte cerebrale. Otto anni dopo diventata morte totale.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano
Maria Elisabetta Alberti Casellati photo

“La famiglia non è un concetto estensibile. Lo Stato non può equiparare matrimonio e unioni civili, né far crescere un minore in una coppia che non sia famiglia. Le diversità vanno tutelate ma non possono diventare identità, se identità non sono. […] Non si può fare confusione, parola usata dal Papa pochi giorni fa: ogni omologazione sarebbe un'improvvida sovrapposizione e un offuscamento di modelli non sovrapponibili.”

Maria Elisabetta Alberti Casellati (1946) avvocato e politica italiana

Origine: Da un intervento al convegno La famiglia è una. I diritti sono per tutti; citato in Unioni civili: Casellati (Csm), la famiglia "non è estensibile" https://agensir.it/quotidiano/2016/1/28/unioni-civili-casellati-csm-la-famiglia-non-e-estensibile/, Agensir.it, 28 gennaio 2016.

Yuriko Tiger photo
Antonio Muñoz photo
Marco Giallini photo
Miguel Díaz-Canel photo

“Il capitalismo è l'opposto della solidarietà e della partecipazione democratica. I modelli di produzione e consumo che lo caratterizzano promuovono il saccheggio, il militarismo, minacciano la pace, generano violazioni dei diritti umani e sono il più grande pericolo per l'equilibrio ecologico del pianeta e la sopravvivenza degli esseri umani.”

Origine: Dal discorso al dibattito generale della 73ª Sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 26 settembre 2018; citato in Discorso del presidente cubano all'ONU: «La natura irrevocabile del socialismo sarà ratificata» http://www.lariscossa.com/2018/09/29/discorso-del-presidente-cubano-allonu-la-natura-irrevocabile-del-socialismo-sara-ratificata, Lariscossa.com.

Marco Rizzo photo

“Solo l'ingordigia del capitalismo può imporre un modello in cui i servizi fondamentali di una nazione debbano esser vincolati al profitto di privati e non al benessere pubblico.”

Marco Rizzo (1959) politico italiano

Origine: Disponibile su https://www.facebook.com/MarcoRizzo.Ufficiale/photos/a.1102373193129515/2065475853485906, Facebook.com.

Vittorio Pica photo
Greg Lake photo
Marco Rizzo photo
Marco Rizzo photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Charles Scott Sherrington photo
Heydər Əliyev photo
Giovanni Adamo II del Liechtenstein photo
Alessandro Benvenuti photo
Michail Gorbačëv photo
Giuseppe Conte photo
Loretta Napoleoni photo
Salvatore Settis photo
Sara Gama photo

“Le bambine nelle scuole calcio sono sempre di più perché nel momento in cui i media danno spazio a un evento, come sta accadendo ora, le ragazze trovano dei modelli e i genitori capiscono che questo è uno sport adatto alle loro figlie.”

Sara Gama (1989) calciatrice italiana

Origine: Citato in Cristina Piotti, Sara Gama: «Il calcio femminile va ai Mondiali» https://www.iodonna.it/attualita/storie-e-reportage/2019/04/29/sara-gama-il-calcio-femminile-va-ai-mondiali/, Iodonna.it, 29 aprile 2019.

Richard Nixon photo
Richard Nixon photo
Wole Soyinka photo
Umberto Eco photo

“Il nudo, anche e specie quando non è volgare, è sublimato e sublimante. Impone un modello al desiderio, ma questo modello non è reale.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

da Troubadours for Men only, Eretici e millenaristi, pp. 238-239
Dalla periferia dell'Impero

Phyllis Chesler photo

“Ovviamente il modello della sanità mentale nella nostra cultura è maschile. Il maggior numero dei medici considera le donne infantili, diverse.”

Perciò è particolarmente interessante che alcuni di essi, specialmente gli psichiatri, le preferiscano come pazienti. Forse la loro preferenza è molto sensata; il medico può ricevere un vero «servizio» psicologico dalla sua paziente sotto forma di possibilità di esercitare l'autorità e di sentirsi superiore a una femmina sulla quale può proiettare molti dei suoi desideri insoddisfatti di dipendenza, emotività e soggettività e nei cui confronti, data la sua posizione superiore di esperto e di medico, è protetto come non può esserlo nei confronti della propria madre, della moglie, della fidanzata. E in più viene pagato!
Paziente e patriarca: la donna nel rapporto psicoterapico

Phyllis Chesler photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Yuval Noah Harari photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Francis Fukuyama photo