Frasi sulla vittoria
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“Quella di Macron non è stata la vittoria di un uomo solo. È stata la vittoria in Francia dello spirito repubblicano e di un comune fondamento europeo. Sono stati premiati valori essenziali scarsamente difesi, contro il populismo anti-élite, anche dalla sinistra: la formazione culturale e tecnica, la competenza, l’apertura a energie giovani e a visioni riformiste non ancorate a vecchi schemi.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dall'intervista di Marzio Breda, Napolitano: «Ora si scopre Macron dopo aver inseguito Lega e M5S» http://www.corriere.it/politica/17_maggio_09/c-chi-scopre-presidente-francese-7b3da2a4-3424-11e7-8367-3ab733a34736.shtml#, Corriere.it, 5 maggio 2017.

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“Juan Larrea, Versione Celeste, traduzione di Vittorio Bodini, Einaudi, Torino, 1969.”

Juan Larrea (1895–1980) scrittore e poeta spagnolo

Bibliografia

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“Vincere turpemente non è vittoria, ma sconfitta. (da Far buona guerra, p. 108)”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

Oracolo manuale e arte di prudenza

“Non sempre rinunciare è una sconfitta: a volte, è una grande vittoria!”

Dal libro "Ho buttato tutto ciò che potevo per fare più spazio al cuore" di Ferruccio Parrinello - Edizioni Scripsi - 2015

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“Egualmente apprestato ad ogni sorte,
Si prometta vittoria, e sprezzi morte.”

Torquato Tasso (1544–1595) poeta, scrittore e drammaturgo italiano

Gerusalemme Liberata (1581)

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“Agli occhi del giovane pittore [Correggio], avvezzi alle sottigliezze, alle ondulazioni di linee miti,, […] dovette presentarsi come un nuovo mondo Mantova, impero dello statuario Mantegna. La forma solenne e massiccia di Andrea piombava romanamente sull'altare della Madonna della Vittoria, foggiava un classico scenario coi celebri Trionfi di Cesare, si disponeva in ritmo grandioso sulle pareti della Camera degli sposi, ove i Gonzaga avevan voluto ricordare le feste familiari con una imponenza sorpassante l'avvenimento casalingo.”

Adolfo Venturi (storico dell'arte) (1856–1941) storico dell'arte e accademico italiano

vol. 9, parte 2, p. 618
Storia dell'arte italiana, La pittura del Cinquecento
Variante: Agli occhi del giovane pittore, [... ] dovette presentarsi come un nuovo mondo Mantova, impero dello statuario Mantegna. La forma solenne e massiccia di Andrea piombava romanamente sull'altare della Madonna della Vittoria, foggiava un classico scenario coi celebri Trionfi di Cesare, si disponeva in ritmo grandioso sulle pareti della Camera degli sposi, ove i Gonzaga avevan voluto ricordare le feste familiari con una imponenza sorpassante l'avvenimento casalingo. (vol. 9, parte 2, p. 618)

“A San Vittore ci sono entrata con la testa della criminologa. Ho visto una massa indistinta di gente, ma non riuscivo a capire quali fossero i detenuti e quali le guardie. Per me il carcere deve essere un carcere e i detenuti devono saper fare il loro mestiere. Mi sento più sola oggi, qui a Sulmona, in mezzo a queste montagne dove il vento soffia sempre, l'aria è gelida e i detenuti sanno solo lamentarsi e scrivere alle Procure. La mia unica compagnia sono i miei cani, Leon e Luna. Io mi identifico spesso con gli uomini; quando cammino, dicono, incuto timore, fumo Super senza filtro, metto la mimetica militare. Ho 41 anni, sono sempre stata così, e morirò così, e non chiamatemi direttrice che mi manda su tutte le furie, io sono il direttore e basta.”

Armida Miserere (1956–2003) funzionaria italiana

Variante: A San Vittore ci sono entrata con la testa della criminologa. Ho visto una massa indistinta di gente, ma non riuscivo a capire quali fossero i detenuti e quali le guardie. Per me il carcere deve essere un carcere e i detenuti devono saper fare il loro mestiere. Mi sento più sola oggi, qui a Sulmona, in mezzo a queste montagne dove il vento soffia sempre, l'aria è gelida e i detenuti sanno solo lamentarsi e scrivere alle Procure. La mia unica compagnia sono i miei cani, Leon e Luna. Io mi identifico spesso con gli uomini; quando cammino, dicono, incuto timore, fumo Super senza filtro, metto la mimetica militare. Ho 41 anni, sono sempre stata così, e morirò così, e non chiamatemi direttrice che mi manda su tutte le furie, io sono il direttore e basta.
Origine: Da un'intervista a Io Donna del 1997; citato in Simona Mammano, I motivi del suicidio di una "servitrice dello Stato" http://www.poliziaedemocrazia.it/live/index.php?domain=rubriche&action=articolo&idArticolo=1345, Polizia e Democrazia, gennaio 2007

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“Vittorio Emanuele in Italia è già rientrato negli anni sessanta. Anzi, non ne è mai uscito. Fa parte a pieno titolo della storia recente del paese: quella storia italiana, invisibile e sotterranea, che ha a che fare con lobby riservate, logge segrete, aristocrazie occulte impegnate in affari internazionali, spesso sul crinale tra legalità e illegalità.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da La vera storia di Vittorio Emanuele di Savoia, italiano offshore http://www.giannibarbacetto.it/2017/12/18/vittorio-emanuele-di-savoia-italiano-offshore/, Il Fatto Quotidiano; riportato in Giannibarbacetto.it, 22 settembre 2017.

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“La nostra causa è giusta. Il nemico sarà sconfitto. La vittoria sarà nostra.”

Vjačeslav Michajlovič Molotov (1890–1986) politico e diplomatico sovietico

Origine: Citato in Oleg Chlevnjuk, Stalin: Biografia di un dittatore, Mondadori.

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“O solitaria Ravenna! molti racconti sono stati fatti | delle tue grandi glorie negli antichi giorni: | Duemila anni sono passati dacché vedesti | Cesare cavalcare alla vittoria imperiale.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

Origine: Citato in Italia Agenzia Nazionale Turismo http://www.italia.it/it/idee-di-viaggio/citta-darte/ravenna.html

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“La vittoria apparterrà solo a coloro che hanno fede nel popolo, quelli che sono immersi nella primavera della creatività popolare.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della politica, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2018, p. 231. ISBN 9788858019429

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“Tutto ritorna dove tutto cominciò, in Alabama, nella Sweet Home Alabama come era cantata dalla band Lynyrd Skynyrd, nella dolce e crudele casa di Rosa Parks la ribelle dell’autobus, del sangue nero sparso per i diritti civili, della rivoluzione morale e pacifica che mezzo secolo fa cambiò per sempre il volto dell’America. Come lo ha cambiato ora la sbalorditiva vittoria di un candidato democratico contro il campione repubblicano, proprio grazie al voto dei pronipoti degli schiavi.”

Vittorio Zucconi (1944–2019) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da La rivincita afroamericana dell’Alabama: oltre la siepe non c’è più solo il buio https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2017/12/13/news/la_rivincita_afroamericana_dell_alabama_oltre_la_siepe_non_c_e_piu_solo_il_buio-184040898/, Rep.repubblica.it, 14 dicembre 2017.

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“Se dopo il bombardamento Saddam dovesse riemergere, anche se sulle macerie di un paese devastato, canterebbe comunque vittoria. E le folle irachene e arabe sarebbero pronte a credergli.”

Magdi Allam (1952) giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano

Origine: Da La vittoria politica di Saddam negli incubi dei governi arabi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/02/09/la-vittoria-politica-di-saddam-negli-incubi.html?ref=search, la Repubblica, 9 febbraio 1998.

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“Ogni vittoria è bella, ed è straordinaria, perché vincere non è mai scontato.”

Massimiliano Allegri (1967) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Allegri: «Vincere è straordinario, non è scontato» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/allegri-vincere-straordinario-non-scontato.php, Juventus.com, 21 maggio 2017.

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“Nei primi sei o dodici mesi di una guerra contro gli Stati Uniti e la Gran Bretagna io correrò veloce e otterrò vittoria su vittoria. Dopo però, se la guerra dovesse continuare ulteriormente, non ho alcuna aspettativa di successo.”

Isoroku Yamamoto (1884–1943) ammiraglio giapponese

Origine: Dichiarazione al gabinetto del ministro Shigeharu Matsumoto e al primo ministro giapponese Fumimaro Konoe, come riportato nel libro Eagle Against the Sun: The American War With Japan (1985) di Ronald Spector. Questa frase si dimostrerà profetica: precisamente sei mesi dopo l'attacco a Pearl Harbor, la marina giapponese soffrirà una pesante sconfitta nella battaglia delle Midway, da cui non si riprenderà più.

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“Se dovessero scoppiare le ostilità tra il Giappone e gli Stati Uniti, non basterebbe che noi prendessimo Guam e le Filippine, e nemmeno le Hawaii e San Francisco. Perché la vittoria sia certa, noi dovremmo marciare fino a Washington e dettare i termini di pace dalla Casa Bianca. Mi domando se i nostri politici, tra i quali gli argomenti da salotto sulla guerra vengono sbandierati con disinvoltura nel nome della politica di stato, abbiano fiducia nel risultato finale e siano pronti a compiere i sacrifici necessari.”

Isoroku Yamamoto (1884–1943) ammiraglio giapponese

Origine: Come riportato in At Dawn We Slept (1981) di Gordon W. Prange; questo passaggio è stato scritto in una lettera indirizzata a Ryoichi Sasakawa prima dell'attacco a Pearl Harbor. A parte l'ultima frase, la citazione in America venne presa fuori dal contesto e quindi interpretata come un'evidenza che il Giappone volesse conquistare l'intera nazione statunitense. La parte omessa mostrò il consiglio di Yamamoto sulla prudenza riguardo una guerra che il Giappone avrebbe pagato a caro prezzo.

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“Giuseppe Di Vittorio da adolescente era ancora un semianalfabeta. Quando capì che far valere i suoi diritti in quelle condizioni era impossibile, si procurò un vocabolario.”

Nicola Lagioia (1973) scrittore italiano

Origine: Da Libri e cultura? Parliamone in campagna elettorale https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2018/01/21/news/libri_e_cultura_spariti_dalla_campagna_elettorale-186997274/, Rep.repubblica.it, 21 gennaio 2018.

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“La vittoria contro Saddam è già dolce per i nostri combattenti, ma il piacere di una guerra santa contro coloro che hanno istigato gli iracheni contro di noi, sarà di gran lunga più dolce.”

Ali Akbar Hashemi Rafsanjani (1934–2017) politico iraniano

Origine: Citato in Da domani nel Golfo le fregate italiane. Rafsanjani: "attenti" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/10/03/da-domani-nel-golfo-le-fregate-italiane.html?ref=search, la Repubblica, 3 ottobre 1987.

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“Cosa mi resta della mia carriera da centravanti? I gol sbagliati e le sconfitte. Delle vittorie ho goduto poco, perché sono subito volate via. Le sconfitte no, sono rimaste qui. E ancora ci combatto. La retrocessione in B del Genoa causata anche da un mio rigore sbagliato e la finale di Coppa Campioni persa con il Liverpool (nonostante il mio gol…) ancora mi vengono a trovare ogni tanto.”

Roberto Pruzzo (1955) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Da Bomber - La storia di un numero nove normale (o quasi); citato in Alessandro Catapano, Pruzzo e le sue confessioni: "A volte penso al suicidio..." http://www.gazzetta.it/Calcio/04-12-2014/pruzzo-autobiografia-roma-genoa-fiorentina-marcellini-italia-confessioni-suicidio-libro-100134536206.shtml, Gazzetta.it, 4 dicembre 2014.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Ritornerò Senza Di Voi

Ritornerò a sorridere
di vero cuore
tra le vie della vita,
sotto la volta celeste
luminosa e tersa dal dolore
e dalla rabbia delle divergenze delle idee di quelle varie
teorie in evoluzione.
Ritornerò a sorridere
con polmoni colmi di gioia insieme a te guardandosi intensamente negli occhi,
senza alcuna mascherina
a velarci le emozioni
inarcate sul viso
senza più distanze
a sottrarci dagli abbracci,
ma tenendosi le mani assaporandone il loro calore stringendole forte sul cuore, come se ci ritrovassimo dopo lunghi anni sotto quel cielo costellato di speranze e sogni, liberi, liberi di essere vissuti, finalmente dopo l'onda nefasta dei virus che imprigionano ancora le nostre vite
sotto i suoi sguardi severi,
che ancora condiziona
il nostro essere inerme
al suo oscuro passaggio seminando nella sua scia
morte, malattia e paura,
e tante mascherine colorate
come se fosse
una gran festa in maschera!
Ma io, tu, tutti ritorneremo
a sorridere un giorno,
poiché la certezza è già vittoria!
Non contaminerà mai
la nostra voglia di riemergere
e vivere liberamente, finalmente,
non sdradicherà mai
la nostra speranza vera essenza
delle nostre opere
dettate dal cuore.
Ritornerò insieme a te
e a tutti a sorridere sinceramente,
perché forte è nel tempo
il desiderio di rialzarsi
da sotto le macerie dei virus,
come araba fenice
che spicca il volo della libertà
nel cielo libero del destino,
per essere spirito puro
nel mondo,
finalmente libero,
Privo di virus e mascherina
che nascondono la nostra vitalità,
la nostra bellezza
espressa dall'anima,
quella libertà che ci fa essere incondizionatamente unici!”

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Cammino Senza Di Te

È già tardi, in questi fili 
di giorni sbiaditi senza sale, 
che al mio fianco lentamente camminano in silenzio a farmi ombra, 
senza ascoltare il cuore che piange, 
senza un sorriso a illuminarmi il viso, una carezza a scaldarmi la pelle, 
senza parlarmi di te e dei tuoi occhi, 
di quanto manchino in queste ore! 
Ormai cammino con il mio riflesso 
tra le tue preferite vie in fiore 
nei giorni d'estate, 
e le strade deserte d'inverno 
sotto la neve che imbiancava. 
La primavera era la tua festa 
nei campi d'ulivo, seduta sulla panca, 
paziente restavi a osservarla. 
L’autunno, la tua malinconia, 
tingeva di giallo e bronzo 
le foglie rosse del nostro giardino, 
e in ogni ricordo che scrivevi, 
per restituirlo alla sensibilità 
del cuore tra le pieghe dell'anima, 
c'era il timbro del sentimento. 
E in quei tramonti senza un perché, 
le tue cantilene sui tuoi gioielli 
più preziosi che sfoggiavi 
con orgoglio, i nostri splendidi figli, 
appesi al futuro che tesse in segreto 
i loro destini a noi sconosciuti,
che nelle notti tra le tue preghiere, 
nelle tue lacrime imprigionate, 
una luce di purezza d'animo, 
erano speranza sul tuo volto sincero! 
Oh cara, stanchi e tristi, senza respiro 
di felicità a lasciarci volare
sull'oceano d'amore,
i miei passi vagabondi seminano vento di tempesta dietro di me, 
senza rumori di rassegnazioni. 
Ti sei vestita di perle d'anima 
per addormentarti, ormai matura 
nei tuoi anni di spine e vittorie, 
nelle braccia del sonno eterno, 
verso la valle della libertà eterna. 
E io qui, ancora in questa giungla 
del tempo che squarcia e rattoppa ferite sul cuore che brucia sempre, 
soltanto questo amore nel mio petto. 
Amore mio, fedele colomba bianca, 
le tue ali sono le mie lacrime, 
ma il ricordo della tua essenza 
è la coltre che scalda l'anima 
nel fiore d'amore per te, 
che sulla tua tomba 
di freddo marmo adagio piano 
per non farti mancare mai 
il frastuono in tormenta d'amore 
nel sacrificio del silenzio rotto 
in ogni petalo che appassisce,
ma rinsavisce nell'eterno cielo 
nelle tue mani che un giorno rivedrò. 

Laura Lapietra ©”