Frasi su globale
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“Bisogna costruire, giorno per giorno, una vera politica dell'innovazione tecnologica nella giustizia non solo annunciata ma concretamente praticata, con una migliore utilizzazione delle risorse disponibili e su un rinnovamento procedurale basato su strumenti informatici avanzati di trattamento ed elaborazione dei dati giudiziari e processuali, e oggi strumenti informatici avanzati non significa costi elevati, al contrario.
Ogni giorno di più l'arretratezza sul terreno dell'innovazione nella giustizia si traduce in un passo indietro sul terreno dell'innovazione pubblica complessiva, e la schematicità di certe soluzioni sconta, a volte, anche la mancanza di una progettualità "di sistema" nel settore dell'informatica giuridica e giudiziaria rinunciando alle molte prospettive di interazione interna ed esterna (a cominciare dalla scarsa propensione di molti all'uso quotidiano ed efficace degli strumenti informatici disponibili o nella incapacità di individuare ed adottare caso per caso soluzioni informatiche in grado di porsi come "interfacce" condivise semplici e diffuse, ed il processo telematico costituisce forse un significativo banco di prova per i magistrati, ma anche per gli avvocati).
Ed in questo occorre allora un impegno diretto senza deleghe all'esterno cioè a uffici particolari o a referenti particolari, o mantenendo la consueta (e deleteria a mio modo di vedere) politica delloutsourcing. L'innovazione implica un impegno all'interno dei nostri uffici, un impegno locale e insieme globale, ma un impegno diretto e non una delega costante agli "specialisti".
E una politica dell'innovazione implica anche un completo ripensamento delle strutture dedicate: il sistema dei referenti distrettuali ha dieci anni, risente di un'articolazione rigida e inattuale e non ha dato molti risultati concreti o, meglio, non sono mancate esperienze innovative in qualche caso molto interessanti, ma esse non si sono tradotte in riferimenti generali.”

Giuseppe Corasaniti (1957) magistrato italiano

dall'intervento al XXIX Congresso della ANM, 2008; citato in Le proposte della Magistratura http://archivio.associazionenazionalemagistrati.it/media/71664/Atti%202008.pdf, archivio.associazionenazionalemagistrati.it

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“Le periferie, che sono molto più integrate da un punto di vista di comunicazione rispetto a quelle del secolo scorso, sono invece distaccate e non rappresentate da un punto di vista sociale e politico. Qui spesso le reti sociali sono scadenti o assenti. Il controllo sugli spazi urbani periferici risulta complesso e difficile, tanto che vaste aree — specie nelle megalopoli — finiscono sotto il dominio di mafie e di cartelli internazionali o nazionali del crimine. La città del XXI secolo è sempre meno una comunità di destino. Anzi, mentre una parte di essa viene assorbita nei flussi globali e procede sulla via dell’internazionalizzazione, un’altra resta ai margini e fuori dai circuiti di integrazione, se non sprofonda in una condizione di isolamento. Sono i quartieri abbandonati dove spesso le persone vivono per l’intera esistenza e dove forse i figli faranno la stessa vita dei genitori. L’universo delle megalopoli si è strutturato in modo che molto spazio abitato diventi luogo di esclusione. La megalopoli produce costantemente periferie urbane e periferizzazioni umane. Di fronte a questa realtà, specie nel Sud del mondo, lo Stato e le istituzioni sovente rinunciano ad un controllo reale di questi spazi. Diventa un mondo perduto, in cui i drammi umani e sociali si annodano con reti criminose e ribellismi endemici, nel quadro di una cultura della sopravvivenza. Il cristianesimo — su impulso di papa Bergoglio — ha la possibilità di comprendere in modo nuovo la condizione umana e urbana del XXI secolo.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

da Periferie. Crisi e novità per la Chiesa, Jaka Book, 2016
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“Nel modo di pensare e di comunicare è un papa globale, ma la globalizzazione Francesco l'ha appresa nella sua Buenos Aires: una grande capitale globalizzata che racchiude in sé svariati microcosmi religiosi, sociali e culturali. La Shoah e l'ebraismo, l'ortodossia russa, l'Holodomor degli ucraini, il Metz Yeghern degli armeni: tutte queste realtà Bergoglio le ha conosciute, frequentate e interiorizzate nella capitale argentina.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Dall'intervista a cura di Lucio Caracciolo e Fabrizio Maronta, Andrea Riccardi: Francesco, il primo papa della globalizzazione" http://www.repubblica.it/esteri/2014/03/11/news/andrea_riccardi_francesco_il_primo_papa_della_globalizzazione-80738593, Repubblica.it, 11 marzo 2014.

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“Ci è stato detto che quando avremmo avuto un presidente, avremmo visto una figura politica gigante e globale – l'uomo che sarebbe stato il leader di 500 milioni di persone, l'uomo che avrebbe rappresentato tutti noi sulla scena mondiale, l'uomo il cui lavoro sarebbe stato così importante che, naturalmente, Lei è pagato più del presidente Obama. beh, ho paura che quello che abbiamo avuto sia Lei. E mi dispiace, ma dopo la precedente performance da Lei fatta – e non voglio essere scortese – ma, sa, onestamente, Lei ha il carisma di uno straccio umido e l'apparenza di un impiegato di banca di basso grado. E la domanda che vorrei porre, che vorremmo porre noi tutti è: "Chi è Lei?" Io non mai sentito parlare di Lei. Nessuno in Europa ha mai sentito parlare di Lei! Vorrei chiederle, Presidente, chi ha votato per lei? E quale meccanismo – oh, lo so che la democrazia non è molto popolare da voi – e quale meccanismo hanno i popoli d'Europa per rimuoverLa? È questa la democrazia europea? Beh, ho la sensazione, tuttavia, che Lei sia competente, capace e pericoloso, e non ho dubbi sul fatto che è sua intenzione essere l'assassino silenzioso della democrazia europea e degli stati nazionali europei. Sembra che Lei abbia un odio per il concetto stesso degli stati nazionali – forse perché Lei proviene dal Belgio, che naturalmente è, per lo più, una non-nazione. Ma da quando ha assunto la carico, abbiamo visto la Grecia ridotta a nient'altro che a un protettorato.”

Nigel Farage (1964) politico britannico
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“L'intera opera di Adrienne von Speyr si configura come un «mondo» talmente costituito che isolare all'interno di esso qualche aspetto parziale, può risultare pericoloso in quanto se ne perde la prospettiva globale.”

Paolo Martinelli (1958) vescovo cattolico e teologo italiano

da La morte di Cristo come rivelazione dell'amore trinitario: nella teologia di Hans Urs von Balthasar, Jaca Book, Milano, 1996, p. 54 http://books.google.it/books?id=RMFU4U_TrE8C&pg=PA54. ISBN 88-16-30301-8

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“[Con Jens Stoltenberg] Abbiamo avuto l'opportunità di discutere della situazione in Ucraina e dell'atteggiamento sempre più aggressivo della Russia. Sosteniamo che la Nato sia il pilastro non soltanto della sicurezza transatlantica, ma sotto molti aspetti, di quella globale.”

Barack Obama (1961) 44º Presidente degli Stati Uniti d'America

2015
Origine: Citato in Usa: Barack Obama, Russia sempre più aggressiva in Ucraina http://it.euronews.com/2015/05/26/usa-barack-obama-russia-sempre-piu-aggressiva-in-ucraina/, Euronews.com, 27 maggio 2015.

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“Da un lato l'economia globale è scarsamente compresa, dall'altro sta diventando sempre più difficile sia ignorare che correggere certi suoi punti deboli.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense

Sulla nostra pelle

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“Lo stallo fra la Grecia e l'Eurozona sta diventando il più grande rischio per l'economia globale.”

George Osborne (1971) politico inglese

Origine: Citato in Tsipras: "Sostituire la Troika". La Germania: "Non è in programma" http://www.repubblica.it/economia/2015/02/02/news/obama_fa_la_sponda_per_tsipras_non_spremere_paesi_in_depressione-106333247/, Repubblica.it, 2 febbraio 2015.

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“A New York nevica e si gela, noi abbiamo bisogno del riscaldamento globale!”

Donald Trump (1946) 45esimo Presidente degli Stati Uniti d'America

2012

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“La nostra grande civiltà, qui in America e in tutto il mondo civile è giunta alla resa dei conti. Lo abbiamo visto nel Regno Unito, dove hanno votato per liberarsi dal governo globale e dagli accordi commerciali a livello globale, dalle politiche sull'immigrazione che hanno distrutto la loro sovranità e hanno distrutto molte nazioni. Ma la base centrale del potere politico mondiale è proprio qui, in America; il nostro corrotto sistema politico è il più grande potere che appoggia gli sforzi per una globalizzazione radicale e per la privazione dei diritti dei lavoratori. Le loro risorse finanziarie sono praticamente illimitate, le loro risorse politiche sono illimitate, i loro mezzi di comunicazione sono senza pari, e, soprattutto, la profondità della loro immoralità è assolutamente senza limiti. (dal discorso di Palm Beach, Florida, sul legame tra media e potere, 13 ottobre 2016”

Donald Trump (1946) 45esimo Presidente degli Stati Uniti d'America

2016
Variante: La nostra grande civiltà, qui in America e in tutto il mondo civile, è giunta alla resa dei conti. Lo abbiamo visto nel Regno Unito, dove hanno votato per liberarsi dal governo globale e dagli accordi commerciali a livello globale, dalle politiche sull'immigrazione che hanno distrutto la loro sovranità e hanno distrutto molte nazioni. Ma la base centrale del potere politico mondiale è proprio qui, in America; il nostro corrotto sistema politico è il più grande potere che appoggia gli sforzi per una globalizzazione radicale e per la privazione dei diritti dei lavoratori. Le loro risorse finanziarie sono praticamente illimitate, le loro risorse politiche sono illimitate, i loro mezzi di comunicazione sono senza pari, e, soprattutto, la profondità della loro immoralità è assolutamente senza limiti.

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“Il G20 stesso è un esempio calzante di come il mondo sia riuscito a venir fuori dalla crisi finanziaria globale del 2008-2009 attraverso la collaborazione internazionale, con vantaggi per tutti.”

Angela Merkel (1954) politica tedesca

Origine: Dall'intervista di Giovanni Di Lorenzo e Bernd Ulrich Intervista ad Angela Merkel: «Con Trump accordi lontani. L’Europa ora sia unita» http://www.corriere.it/esteri/17_luglio_06/mio-g20-rifondare-ordine-globale-giustopiu-distanti-usal-europa-ritrovi-slancio-5a6f43d6-61c7-11e7-bdfb-e027df3feb8d.shtml, Repubblica.it, 17 luglio 2017.

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“L'Iran è un paese giovane, con una forza lavoro che cresce del 2,5% all'anno, che necessita circa tre milioni di nuovi posti lavoro entro il 2020. Ma non basta, i giovani iraniani vogliono connettersi con il mondo esterno e far parte della comunità globale, sono stufi della propaganda islamica.”

Loretta Napoleoni (1955) economista e saggista italiana

Origine: Da Iran, il pericolo non è una nuova rivoluzione. Ma un’altra sanguinosa repressione dei giovani https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/07/iran-il-pericolo-non-e-una-nuova-rivoluzione-ma-unaltra-sanguinosa-repressione-dei-giovani/4078176/, Ilfattoquotidiano.it, 7 gennaio 2018.

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“Dobbiamo ridefinire chi è ricco e chi è povero. Dal punto di vista materiale è semplice. Ma se usiamo altri criteri – senso morale, valori, senso di umanità – il quadro cambia. Si tratta di mobilitare tutte le risorse per la prosperità e il benessere di tutti. Se capiamo che lo sviluppo diseguale è una sfida globale, ci avviciniamo alla soluzione. La povertà porta al terrorismo e all'estremismo, sfide che riguardano tutti.”

Asma al-Assad (1975) moglie del presidente siriano Bashar al-Asad

Variante: Dobbiamo ridefinire chi è ricco e chi è povero. Dal punto di vista materiale è semplice. Ma se usiamo altri criteri – senso morale, valori, senso di umanità – il quadro cambia. Si tratta di mobilitare tutte le risorse per la prosperità e il benessere di tutti. Se capiamo che lo sviluppo diseguale è una sfida globale, ci avviciniamo alla soluzione. La povertà porta al terrorismo e all'estremismo, sfide che riguardano tutti.

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“La nuova economia culturale globale deve essere compresa come un ordine complesso, sovrastante e disgiuntivo.”

Arjun Appadurai (1949) antropologo statunitense

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della sociologia, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 169. ISBN 9788858015827

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“Il potere oggi si sviluppa in una dimensione globale che ha come protagonisti non solo le grandi compagnie americane ma anche le aziende cinesi. Di fronte a questo la tradizionale democrazia europea rischia di essere in ritardo. Forse dovremmo usare di più la forza del nostro diritto, ma anche la possibilità di muoverci tutti insieme. Solo nella dimensione europea, sovranazionale, si può giocare la partita che è quella di definire nuovi confini della democrazia e della libertà.”

Antonello Soro (1948) politico italiano

Citazioni di Antonello soro
Origine: Citato in Privacy, il monito del Garante: la democrazia è a rischio http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/antonello-soro-presenta-libro-democrazia-e-potere-dei-dati-61397385-5ed4-4423-a94e-2b769c3e6de3.html?refresh_ce/, 31 ottobre 2019, rainews.it. URL archiviato il 6 novembre 2019 http://archive.is/KFw8h/.

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“Non c’è futuro al di fuori dell’Unione Europea. Di fronte alle grandi questioni e numerose sfide, tutte di carattere globale, in un modo sempre più condizionato da grandi soggetti, i singoli paesi dell’Unione si dividono tra quelli che sono piccoli e quelli che non hanno ancora compreso di esser piccoli anche loro.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2019
Origine: Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con i componenti dell’Associazione Stampa Parlamentare, i Direttori dei quotidiani e delle agenzie giornalistiche e i giornalisti accreditati presso il Quirinale per la consegna del “Ventaglio” da parte dell’Associazione Stampa Parlamentare https://www.quirinale.it/elementi/32034, 25 luglio 2019

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“Ad essere sincero, quando ho deciso di recuperare le Malvine non mi aspettavo di provocare un fatto di importanza globale. Ora vedo che è successo e sono preoccupato.”

Leopoldo Galtieri (1926–2003) militare argentino

Para serle franco, cuando decidí recuperar las Malvinas no esperaba provocar un hecho de importancia mundial, ahora veo que sí lo tuvo y estoy preocupado.

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“Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale globale sul lavoro, dalle colline di Hollywood ai corridoi di Westminster, fino alle fabbriche di Dhaka…”

in AA.VV., Il libro del femminismo, traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2019. ISBN 9788858022900

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“Lo sviluppo della Cina non avverrà a scapito degli altri paesi e Pechino non cercherà l’egemonia globale.”

Xi Jinping (1953) Segretario generale del Partito Comunista Cinese

Origine: Dal discorso in occasione del 40° anniversario dell'avvio delle riforme che aprirono l’economia cinese al libero mercato tenutosi il 18 dicembre 2018; citato in Quarant’anni di riforme, Internazionale, Numero 1287, Anno 26, 21/27 dicembre 2018.

“Stiamo perdendo la percezione della realtà di ciò che ci circonda… la tecnologia ci stà portando alla riduzione del nostro campo visivo e di conseguenza alla visione non globale di tutto ciò che esiste intorno a noi… siamo talmente concentrati dalle notizie e dalle immagini che arrivano da “oggetti” che solo apparentemente racchiudono la nostra REALTA’, che in effetti ci allontanano dal mondo che ci circonda. Passare troppo tempo sullo smartphone, ci porta alla chiusura della messa a fuoco su ciò che hai immediatamente davanti agli occhi, a scapito di tutto ciò che che è intorno a noi; non potrebbe essere altrimenti quando i 140 gradi di campo visivo di cui siamo capaci, si riducono di un terzo. Il tutto è paragonabile alla sostanziale differenza che può esserci nel fare un viaggi in auto, o effettuarlo in moto o in bicicletta; La percezione di ciò che ci circonda cambia totalmente…gli ampi spazi e l’orizzonte, allenano la nostra mente ad osservare, utilizzando immaginazione e insieme la parte più elevata della nostra mente; un senso di benessere ci pervade, per un attimo ci sentiamo un tutt’uno con L’ UNIVERSO. Mi viene in mente l’immagine dell’Elefante con la Farfalla sulla coda, e noi soggiogati ad osservarla…. la Farfalla non cè più, l’abbiamo sostituita con lo smartphone…. Forse l’ aver compreso ciò, ci aiuterà ad avere la visone di un altro “pezzettino” di Verità….”

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