Frasi su jet-set

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema jet-set, set, due-giorni, film.

Frasi su jet-set

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“Accidenti a questa nebbia, | te set adre a laurà, | questa Lega è una vergogna, | noi crediamo alla cicogna | e corriamo da mammà.”

Pino Daniele (1955–2015) cantautore e musicista italiano

da O Scarrafone, n. 1
Un uomo in blues

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“Si è più registi prima di andare a dormire, quando si va in bagno, parlando con la propria moglie, piuttosto che sul set.”

Massimo Troisi (1953–1994) attore e regista italiano

Origine: Citato in Troisi, chi era costui? http://cinema.ilsole24ore.com/film-brevi/2013-11-16/troisi-costui-00026803.php?refresh_ce, Il Sole 24 Ore, 16 novembre 2013.

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“Vi amo tutti, ma dovete perdonarmi se ho perso la voce urlando e lamentandomi questa settimana e ho perso la testa un po’ di tempo prima quest’anno per cui dovrò leggere. Grazie Hollywood Foreign Press, giusto per sottolineare quello che ha già detto Hugh Laurie, voi e tutti noi apparteniamo alla categoria più diffamata in America. Pensateci: Hollywood, foreigners (stranieri), press (stampa). Ma chi siamo noi e che cosa è Hollywood? Siamo solo persone provenienti da altri luoghi. Sono nata e cresciuta e ho studiato nelle scuole pubbliche del New Jersey. Viola è nata nella cabina di un mezzadro in South Carolina ed è cresciuta a Central Falls, Rhode Island; Sarah Paulson è nata in Florida, allevata da una madre single a Brooklyn. Sarah Jessica Parker è una di sette o otto fratelli dell’Ohio. Amy Adams è nata a Vicenza, in Italia. E Natalie Portman è nata a Gerusalemme. Dove sono i loro certificati di nascita? E la bella Ruth Negga è nata ad Addis Abeba, in Etiopia, cresciuta a Londra – o forse in Irlanda ed è qui nominata per aver interpretato una ragazza proveniente da una piccola città della Virginia. Ryan Gosling, come tutte le persone migliori, è canadese, e Dev Patel è nato in Kenya, cresciuto a Londra, e qui ha interpretato un indiano cresciuto in Tasmania. Hollywood è dunque infestata da stranieri e da gente che viene da fuori. E se li cacciassimo tutti a calci non ci rimarrebbe nulla da guardare se non il football e le arti marziali. Che non sono arti. Mi hanno dato tre secondi per dire queste parole: il lavoro di un attore è quello di infilarsi nella vita delle persone diverse da noi, e far sentire come ci si sente. E nell’anno passato ci sono state molte, molte, molte prove di attore potenti in questo senso. Mozzafiato. Ma ce n’è stata una quest’anno che mi ha stordito. Colpito al cuore. Non perché fosse particolarmente buona; non c’era niente di buono. Ma è stata efficace e ha fatto il suo dovere. Ha fatto ridere l’audience a cui era destinata. È stato il momento in cui la persona che chiedeva di sedersi sulla poltrona più rispettata nel nostro Paese ha imitato un giornalista disabile che superava per privilegi, potere e per capacità di reagire. Vedere quella scena mi ha spezzato il cuore e ancora non riesco a togliermela dalla testa. Perché non era un film. Era vita reale. E questo istinto di umiliare gli altri, quando è usato da qualcuno che ha una grande visibilità, da parte di qualcuno potente, si trasmette nella vita di tutti, perché dà un pò il permesso agli altri di fare la stesse cose. La mancanza di rispetto incoraggia altra mancanza di rispetto, la violenza incita alla violenza. E quando i potenti usano la loro posizione di prevaricare gli altri tutti noi perdiamo. O. K., andare avanti con lui. E questo mi porta alla stampa. Abbiamo bisogno di una stampa capace di esercitare il controllo sui potenti, e farli rispondere per ogni gesto oltraggioso. È per questo che i nostri fondatori hanno inserito la libertà di stampa ed espressione nella Costituzione. Quindi chiedo alla facoltosa Hollywood Foreign Press e a tutti i presenti di unirsi a me nel sostenere il Comitato per la protezione dei giornalisti, perché ne avremo bisogno nell’immediato futuro, ne avremo bisogno per salvaguardare la verità. Ancora una cosa: una volta me ne stavo sul set a lamentarmi per qualcosa – del tipo che stavamo lavorando troppo o all’ora di cena o qualcosa di simile – e Tommy Lee Jones mi disse: «Non è un già un enorme privilegio, Meryl, essere solo un'attrice?». In effetti è proprio così, e dobbiamo ricordarci a vicenda il privilegio e la responsabilità di questo mestiere. Dovremmo essere tutti orgogliosi del lavoro di Hollywood che si onora qui stasera. Come la mia amica, la Principessa Leia, mi ha detto una volta, prendete il vostro cuore spezzato, e fatene arte."”

Meryl Streep (1949) attrice, doppiatrice e produttrice cinematografica statunitense

Golden Globe 2017, Meryl Streep riceve il Golden Globe alla carriera

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“[In riferimento al lavoro di Woody Allen sul set] Non lo vedrai mai urlare, se non è contento al massimo alza un sopracciglio.”

Josh Brolin (1968) attore statunitense

Origine: Citato in Woody Allen tra cinema e politica "Obama dittatore sarebbe un bene" http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/05/15/news/cannes_allen-4087685/, la Repubblica, 15 maggio 2010.

“Il cinema indipendente è il cinema della passione, unico motore di produzioni che non portano alti guadagni, quando ne portano. Giuseppe Lazzari, nel suo primo film ce ne ha messa di passione, portando avanti un progetto che ha realizzato interamente a sue spese. Primo lungometraggio italiano realizzato interamente in 4K, massimo grado di risoluzione digitale, "Sentirsidire" racconta le storie parallele di Ludovico e Filippo, benestante e superficiale il primo, dignitoso e umile il secondo. Due vite diverse, che si incroceranno nella città di Milano, per dare vita ad una profonda amicizia, capace di cambiare entrambi. Trattandosi di un'opera prima, non mancano momenti di debolezza narrativa, e a volte i dialoghi prendono una piega un po' retorica, se non moralistica, ma questo non deve distogliere l'attenzione dalla validità contenutistica e formale del film. Una regia per niente classica e un montaggio creativo, sono accompagnati da un suggestivo uso del sonoro, capace di comunicare perfettamente la cupezza e la drammaticità degli avvenimenti. Degna di nota è la colonna sonora, indubbiamente azzeccata, costituita dalle canzoni di tre artisti non nuovi al panorama cinematografico: Damien Rice, James Morrison e Nate James. Le vicende dei due protagonisti sono alternate seccamente, allo scopo di accentuare (anche attraverso la bella fotografia di Luca Coassin, che ben differenzia l'atmosfera di Agrigento da quella di Milano) il divario tra nord e sud Italia, tra un ambiente ricco ed uno povero, tra due ragazzi che hanno avuto dalla vita possibilità diverse, ma che provano uguale insoddisfazione. Esordio per il regista e prima esperienza sul set per i due attori protagonisti. Il ballerino Mariottini, si dimostra ben entrato nel ruolo di Ludovico e l'attore novizio Taormina, interpreta un Filippo a cui è impossibile non affezionarsi. Annunciato dal web, questo film di denuncia arriva a scuotere le coscienze dei giovani a cui piace sentire storie di giovani come loro. Il regista lo definisce "una spaccatura della parte cupa dell'Italia", e, in effetti, lo è. Si tratta di un film per niente leggero ma drammatico e di forte impatto emotivo. Un film in cui la macchina da presa si muove molto all'interno dello spazio perché vuole vederlo tutto, non vuole perderne nemmeno un frammento. Nessun dettaglio sfugge all'occhio attento di Giuseppe Lazzari, scrupoloso al massimo nel voler raccontare ai giovani (ma anche agli adulti, genitori e non) cosa succede agli altri giovani, e non c'è niente di irreale o di esagerato in questo: la storia dei due amici procede nell'assoluto rispetto di una realtà che l'Italia conosce bene da qualche anno a questa parte.”

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“E a questo punto, è "game, set and match!"”

Flavio Tranquillo (1962) giornalista e scrittore italiano

quando una partita è praticamente decisa
Citazioni tratte da telecronache, Formule classiche

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“[Sulla questione dei pari montepremi tra tennis maschile e femminile] Non conta quanta gente ci sia a vederci, ma conta il nostro livello di gioco. C'è lo stesso impegno, gli stessi sacrifici, lo stesso lavoro tecnico e atletico, e non è detto che i match a cinque set siano sempre migliori di quelli al meglio dei tre.”

Samantha Stosur (1984) tennista australiana

Origine: Citato in Davide Uccella, Vicenda "Pari Montepremi": le reazioni di Bartoli, Stephens e Stosur http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/06/28/735996-vicenda_pari_montepremi_reazioni_bartoli_stephens_stosur.shtml, Ubitennis.com, 28 giugno 2012.

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“[Riferita a Wimbledon, l'ultimo torneo con montepremi diversi tra uomini e donne, all'epoca] Se per avere lo stesso montepremi degli uomini dobbiamo giocare tre set su cinque, siamo disposte a farlo…”

Martina Navrátilová (1956) tennista cecoslovacca

Origine: Citata in Gaia Piccardi, Federer-Williams, la battaglia dei sessi https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/26/Federer_Williams_battaglia_dei_sessi_co_9_060626113.shtml, Corriere della Sera, 26 giugno 2006.

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“La differenza tra una buona e una brutta partita è la differenza che passa tra mettere un servizio vincente su un set point o affossare una palla a rete sul set point.”

Andy Roddick (1982) tennista statunitense

Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, Andy Roddick, crisi senza fine http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/02/23/671877-andy_roddick.shtml, Ubitennis.com, 23 febbraio 2012.

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“[Dopo i problemi dovuti alla sindrome di Sjögren] Servo come prima, però cerco subito di spingere e fare break : perché se non ingrano non insisto, gli scambi lunghi o i set che si trascinano non fanno altro che ridurre la mia autonomia. In ogni set devo essere protagonista, nel bene o nel male.”

Venus Williams (1980) tennista statunitense

Origine: Citato in Daniele Uccella, Venus Williams: "La dieta, il segreto della mia ripresa" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/01/17/831413-venus_williams_dieta_segreto_della_ripresa.shtml, Ubitennis.com, 17 gennaio 2013.

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“Andy ha grandi abilità e la sua mobilità è fantastica, ancora meglio sull'erba. Resta un ottimo ribattitore. Il suo più grande problema è vincere sei set contro due dei top-3.”

Brad Gilbert (1961) allenatore di tennis e ex tennista statunitense

Origine: Dall'intervista I campioni secondo Gilbert http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/06/26/734928-campioni_secondo_gilbert.shtml, traduzione di Bianca Mundo, Ubitennis.com, 26 giugno 2012.

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“[Su Gary Cooper] La chimica di un bravo attore cambia tutto. La sceneggiatura prende vita, diventa tridimensionale quando sul set ci sono attori così.”

Frank Capra (1897–1991) regista italiano

Origine: Citato in Mariapaola Pierini, Gary Cooper, il cinema dei divi, l'America degli eroi, Le Mani-Microart'S, 2011.

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“Son stato in prova nel jet set ma non ho superato il test.”

Sergio Caputo (1954) cantautore e musicista italiano

España, n. 8
No smoking

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“Spoleto è solo una vacanza dell'anima.”

Gian Carlo Menotti (1911–2007) compositore e librettista italiano

citato in snob? jet set? no, platea dei Due Mondi, Corriere della sera, 29 giugno 1993

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“Per ogni scena, set e personaggio ti chiedi come siano nella realtà. Il più delle volte, sono diverse da come le avevi immaginate. Che aspetto ha il bar di una scuola del South Bronx? Cerco di inserire per gradi i tratti inaspettati in modo da conferire a quello che faccio la maggiore realtà possibile.”

Gus Van Sant (1952) regista, sceneggiatore, montatore, pittore, fotografo, musicista e scrittore statunitense

Su Scoprendo Forrester
Origine: Dall'intervista in Dietro le quinte, Contenuti speciali del DVD di Scoprendo Forrester.

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“[su Jaco Van Dormael] Trovo Jaco uno dei più grandi registi al mondo. Da lui ho imparato molto, soprattutto dall'ambiente meraviglioso che è riuscito a creare. Sul suo set si può vedere chiaramente quello che si può creare quando si trattano le persone con gentilezza e attenzione.”

Sarah Polley (1979) attrice e regista canadese

Origine: Citato in Jared Leto e Jaco Van Dormael: "Siamo anche noi dei Mr. Nobody" http://www.moviesushi.it/cinema/item/2879-jared-leto-e-jaco-van-dormael-siamo-anche-noi-dei-mr-nobody.html, MovieSushi.it, 11 settembre 2009.

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“Il tennis femminile sono due set di immondizia che durano appena mezz'ora.”

Pat Cash (1965) tennista australiano

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/11/15/132811-citazioni_bordo_campo_novembre.shtml, Ubitennis.com, novembre 2008.

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“Un giornalista canadese mi ha detto che se giocherò ai prossimi Australian Open sarò il primo tennista a prender parte a prove dello Slam a cavallo di quattro decadi. Sarebbe un bel record. Non intendo però prendere questa decisione a cuor leggero. Se voglio essere in grado di giocare match al meglio dei cinque set dovrò rinunciare ad andare a sciare a dicembre.”

Fabrice Santoro (1972) tennista francese

Origine: Il francese disputò il suo primo Slam nel 1989 a Parigi. Cfr. Fabio Bagatella, Santoro non smette mai http://www.tennisitaliano.it/santoro-non-smette-mai-1-il-rientro, Il Tennis Italiano, 30 ottobre 2010.
Origine: Citato in Fabio Bagatella, Santoro non smette mai http://www.tennisitaliano.it/santoro-non-smette-mai-1-il-rientro, Il Tennis Italiano, 30 ottobre 2010.

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“C'è l'Italia finta dei sogni di Berlusconi e dei suoi ministri, fatta di plastica e di set televisivi. C'è anche un'altra Italia, quella vera e reale – l'abbiamo vista oggi per le vie di Roma con le proteste dei disabili e delle loro famiglie, e con le proteste dei terremotati de L'Aquila – abbindolata dal sogno berlusconiano, presa in giro dal governo un attimo dopo aver spento i riflettori dei teatrini di posa tv.”

Nichi Vendola (1958) politico italiano

Origine: Da "C'è l'Italia Berlusconiana fatta di plastica" http://www.sinistraeliberta.eu/comunicati-stampa/nichi-vendola-c%e2%80%99e-l%e2%80%99italia-berlusconiana-fatta-di-plastica-ma-ci-sono-gli-italiani-in-carne-e-ossa-presi-in-giro-che-non-si-meritano-le-manganellate-ma-esigono-fatti-e-il-poter-manif, SinistraeLibertà.eu, 7 luglio 2010.

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