Frasi su livello
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“L'uomo moderno non riesce a comprendere… come la Risurrezione di Gesù possa essere un avvenimento che ha liberato una forza vitale che l'uomo, ora, può fare sua mediante i sacramenti. ciò appare assurdo al biologo, poiché per lui la morte non è un problema. L'idealista, certamente, parla d'una vita che sfugge alla morte, ma non può immaginarsi che questa vita sia data per il fatto che un morto ritorni alla vita fisica. L'azione di Dio che, in queste condizioni, ridarebbe la vita all'uomo, gli sembra incomprensibilmente inserita nel corso della natura. Non può riconoscere un'azione di Dio che lo tocca personalmente in questo avvenimento naturale tanto miracoloso quanto la risurrezione d'un morto che, d'altra parte, è incredibile.
Per il pensiero gnostico, Cristo morto e risorto non era solamente un uomo, era l'uomo-Dio; la morte e la sua risurrezione non erano un fatto limitato a lui in quanto individuo, ma erano l'avvenimento cosmico al quale abbiamo preso parte. Ma l'uomo moderno non può che difficilmente aderire a questo modo di pensare e, in ogni caso, non può riviverlo, poiché l'uomo vi è rappresentato come natura, l'avvenimento della salvezza come processo di natura. E da ultimo, la rappresentazione d'un Cristo preesistente come essere celeste e le rappresentazioni correlative della sua entrata in un mondo celeste e luminoso dove sarà rivestito in modo celeste e dotato d'un corpo pneumatico, non gli sembrano solamente incomprensibili a livello razionale, ma non hanno alcun significato per lui. Non comprende come la sua salvezza, che deve essere il compimento della sua vita, della sua personalità, possa confondersi con uno stato simile.”

Rudolf Bultmann (1884–1976) teologo tedesco

L'interprétation du Nouveau Testament

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“In tutti i paesi del mondo la ricerca vive di finanziamenti pubblici. Ci sono essenzialmente tre modi per assegnarli: criteri di opportunità politica, indici bibliometrici, o la peer review, la valutazione da parte dei pari, anonima e indipendente. Prima di assumere un docente, qualsiasi dipartimento chiederà cosa ne pensino i rappresentanti della sua disciplina sparsi per il mondo. Il capo del dipartimento manderà una ventina di e-mail ai più noti studiosi in quella disciplina, chiedendo loro di scrivere una o due pagine con una valutazione della ricerca e delle prospettive future del docente in esame, e una comparazione della sua ricerca con quella di altri studiosi della stessa età che insegnano in atenei dello stesso livello. E prima di decidere se pubblicare un lavoro, un direttore di rivista scientifica chiederà a dei referees esterni cosa ne pensano. Questi sottoporranno dei rapporti, con una valutazione dettagliata degli elementi di innovazione nel lavoro e di eventuali difetti, ed eventuali suggerimenti su come correggere questi ultimi. Il direttore della rivista deciderà quindi se accettare il lavoro, rigettarlo, oppure rimandarlo agli autori perché vi apportino modifiche, da far poi valutare nuovamente ai referees. Con questa procedura, le migliori riviste di ogni disciplina pubblicano meno del 10% dei lavori ad esse sottoposte. Infine, molti dipartimenti pagano per essere sottoposti periodicamente alla valutazione dei migliori colleghi di altri atenei che ne indichino i punti di forza e di debolezza.”

Roberto Perotti (1961) economista italiano

Origine: L'università truccata, p. 148

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“Meraviglia della chiesa di Cristo, che a un certo livello di profondità è sempre rimasta indivisa, nonostante le apparenze.”

André Louf (1929–2010) monaco cattolico belga, eremita, scrittore di libri di spiritualità

Tradizioni esicastiche d'oriente ed occidente

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“L'intento di Ščeglov è spiegare l'impressione comune, contraddittoria, che il mondo ovidiano lascia nel lettore: grande varietà e ricchezza, ma insieme grande unità, e parentela fra tutte le cose. Cercando di individuare i fattori che suscitano questa duplice impressione, Ščeglov – eccellente filologo – considera la strana insistenza con cui nel poema vengono usati epiteti che a prima vista possono apparire superflui o ornamentali (lungo serpente, umide paludi ecc.), e nota come questi abbinamenti abbiano invece la precisa funzione di isolare proprietà oggettive, di fissare tratti distintivi mediante concetti geometrici e fisici; e passando alla tecnica delle descrizioni ovidiane, in prima linea quelle delle trasformazioni, ci mostra come la riduzione di ogni fenomeno a un ristretto numero di elementi fondamentali (le proprietà, i tratti distintivi) abbia tutta una catena di effetti: da un lato Ovidio caratterizza non singole cose, ma classi di cose; dall'altro, dato che i concetti geometrici e fisici sono applicabili alle cose piú disparate, tutto diventa commensurabile e quindi riducibile ad altro: e qui appunto è riposto il segreto della facilità con cui le trasformazioni avvengono nel poema e sono da noi accettate, e il mondo per le infinite combinazioni possibili si allarga, e al tempo stesso, però, riportato a un livello unico, ci si presenta come un sistema.”

Piero Bernardini Marzolla (1929–2019) glottologo, filologo e traduttore italiano

Origine: Metamorfosi, p. XXI

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“In Italia a livello di ostentazione culturale, tutto ciò che ha a che fare con l'umorismo è spesso considerato con sprezzante sufficienza.”

Alberto Perrini (1919–2007) scrittore, autore teatrale, critico letterario e giornalista

Serietà dell'umorismo

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“[Parlando di Gadda] La derisoria violenza della sua scrittura esplodeva esasperata, contestando insieme il linguaggio e la parodia, tra il ron-ron rondesco-neoclassico-fascistello e il pio-pio crepuscolare-ermetico-pretino, in schegge di incandescente (espressionistica) espressività… Proprio come per Rabelais e per Joyce che gli sarebbero poi stati accostati, «a braccio» e «a orecchio», i suoi messaggi fanno a pezzi ogni codice, spiritate e irritate, le sue invenzioni verbali dileggiano significati e significanti; devastano ogni funzione o finalità comunicativa; rappresentano innanzitutto se stesse, e i propri fantasmi, in un foisonnement inaudito e implacabile di spettacolari idioletti… […] La complessa ricchezza linguistica e tematica dell'opera gaddiana, così visceralmente composta e tramata, e sardanapalesca, e pantagruelica, continua a sollecitare una pluralità di letture, a diversi livelli, lungo differenti parametri, secondo i più svariati presupposti e pregiudizi: a costo di razionalizzare fin troppo lucidamente attraverso nitidi procedimenti di schede e di referti quel suo atrabiliare viluppo di fantasticate irrisioni e di furie «compossibili»… […] Non per nulla, gl'interessi enciclopedici dell'Ingegnere coincidono (fino al delirio di riversare tutta la Funzione nell'Espressione) coi manifesti tracciati due secoli fa dagli impeccabili fratelli Verri e da Cesare Beccaria, risoluti a insultare programmaticamente la Crusca in nome di Galileo e di Newton, cioè a sviluppare una cultura extraletteraria cosmopolita e un pensiero intellettuale «assolutamente moderno» a dispetto della grammatica arcaica dei Pedanti, trasgredendo al purismo imbecille che caldeggia l'impiego di qualsiasi grulleria del Piovano Arlotto per definire prodotti e nozioni del nostro tempo.”

Alberto Arbasino (1930) scrittore, saggista e giornalista italiano

da Genius Loci, in Certi romanzi, pp. 339-71

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“Dentro di me ho sempre creduto che sarei tornato, o almeno che mi avrei dato a me stesso una chance di rientrare. Allo stesso tempo ero realista. Dopo così tanti interventi, non sai mai se potrai essere di nuovo in grado di giocare allo stesso livello. Ho imparato che non puoi combattere quello che non puoi controllare. Ci sono stati momenti in cui mi sono chiesto "Perché io?"”

Brian Baker (1985) tennista statunitense

Ma provi ad andare avanti e sperare che arriveranno tempi migliori.
Origine: Brian Baker è stato una grande promessa del tennis mondiale nei primi anni 2000, ma una lunga serie di infortuni ne ha condizionato pesantemente la carriera.
Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, "Mi piace avere il destino nelle mani" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/05/24/717838-piace_avere_destino_nelle_mani.shtml, Ubitennis.com, 24 maggio 2012.

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“Un sogno non solo a livello personale ma anche di gruppo, perché nessuna squadra italiana è mai riuscita a fare una cosa del genere e poche squadre in Europa sono riuscite a realizzare il Triplete come abbiamo fatto noi.”

Diego Milito (1979) calciatore argentino

Origine: Citato in Dal Triplete agli infortuni Milito si riprende l'Inter http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Inter/05-01-2012/dal-triplete-infortuni-milito-si-riprende-inter-804209312098.shtml, gazzetta.it, 5 gennaio 2012.

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“[Pensi di aver giocato il tuo miglior calcio in Italia? ] È lì che ho trascorso la maggior parte della mia carriera, essendo stato alla Juventus per dieci anni. Questa è stata la cosa migliore che mi è successo perché fu il luogo dove ho avuto modo di conoscere il calcio vero, in un club ambizioso con giocatori ambiziosi. Avendo sperimentato ciò, non mi sento fuori luogo per dare consigli o un parere su quello che il River potrebbe fare per giungere quello che ho fatto oltre quel decennio. Ho avuto la possibilità di giocare con tre Palloni d'oro come Zidane, Cannavaro e Nedvěd così come la fortuna di conoscere artisti del calibro di Emerson, Del Piero, Ibrahimović, Thuram e Vieira. Erano giocatori straordinari che, oltre ad essere talentuosi, avevano sempre un forte desiderio di vincere titoli. Tale livello di ambizione è fondamentale se vuoi raggiungere grandi obiettivi.”

David Trezeguet (1977) calciatore francese

citato in Trézéguet: I'm Argentinian at heart http://www.fifa.com/worldfootball/news/newsid=1789728.html, Fifa.com, 22 ottobre 2012
[Do you think you played your best football on Italian soil?] That's where I spent the biggest chunk of my career, having been at Juventus for ten years. That was the best thing that happened to me because it was where I got to know real football, at an ambitious club with ambitious players. Having experienced that, I don't feel out of place giving out advice or an opinion on what River could do to achieve what I did over that decade. I had the chance to play with three Ballon d'Or winners in [Zinédine] Zidane, [Fabio] Cannavaro and [Pavel] Nedvěd, as well as getting to know the likes of [Alessandro] Del Piero, [Zlatan] Ibrahimović, Emerson, [Lilian] Thuram and [Patrick] Vieira. They were extraordinary players who, as well as being talented, always had a fierce desire to win titles. That level of ambition is vital if you want to achieve your goals.

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“Mi rivedo un po' in Alberto Aquilani a livello tecnico, anche se rispetto a me lui è meno potente e più dinamico.”

Carlo Ancelotti (1959) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in La Roma, luglio 2008.

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“Se Dio non mi avesse dato il pallone, sarei un salariato di basso livello.”

Michel Platini (1955) calciatore francese

Origine: Palla lunga e pedalare, p. 23

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“Ci sono stati momenti in cui ho pensato se era giusto continuare a giocare, perché a livello challenger perdi dei soldi ogni settimana, hai più spese che guadagni. È stato un periodo difficile, ma sono contento di non aver mollato.”

Gilles Müller (1983) tennista lussemburghese

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/09/26/121263-citazioni_bordo_campo_settembre.shtml, Ubitennis.com, settembre 2008.

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“È incredibile come il tuo fisico e la tua mente reagiscano quando la pressione è spinta al limite. Ti riescono cose che non ti credi capace di poter realizzare. È stata una giornata di grazia e un merito speciale va al mio avversario, che ha saputo giocare a questo livello.”

Tiger Woods (1975) golfista statunitense

Origine: Citato in Riccardo Romani, Tiger, futuro da presidente https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/agosto/22/Tiger_futuro_presidente_co_0_0008225234.shtml, Corriere della sera, 22 agosto 2000.

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“Marat, gran ragazzo, gran giocatore, gran gioco, uno di quelli coi quali preferisco giocare. Siamo tutti contenti di riaverlo ad alto livello e per questo anche un po' preoccupati…”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2004
Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Ora il mondo è di Federer http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/gennaio/31/Ora_mondo_Federer_ga_10_0401311071.shtml, Gazzetta dello Sport, 31 gennaio 2004.

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“[Su David Foster Wallace] Artisti come lui hanno ideali di un livello troppo alto, che spesso non reggono, purtroppo, il confronto con la vita. Lui ha scritto un saggio meraviglioso su di me. Anche grazie a lui il mondo è per me un posto migliore.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2009
Origine: Dall'intervista di Giancarlo Dotto, Federer: "È facile essere me stesso" http://web.archive.org/web/20100111033113/http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/tennis/200909articoli/22698girata.asp, La Stampa, 20 settembre 2009.

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“[Sulla rivalità con Nadal] Non ci sarà mai una rivalità come la nostra. Neanche quella tra Borg e McEnroe è a quel livello, anche se entrambi avevano grande personalità e uno era destro e l'altro mancino. Murray e Djokovic sono molto simili. Io e Rafa siamo opposti in tutto e questo ha spinto molto i tifosi a schierarsi per uno di noi due.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2013
Origine: Dall'intervista al quotidiano spagnolo Marca; citato in Federer: "Mai più una rivalità come la mia con Nadal" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/07/25/925159-federer_posso_vincere_ancora.shtml, traduzione di Alberto Giorni, Ubitennis.com, 25 luglio 2013.

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