Frasi su livello
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“Secondo me Coutinho è al livello di Neymar, solo che l'asso del Santos è più pubblicizzato. Ma il valore è assolutamente lo stesso, e se Neymar viene accostato alle grandissime d'Europa non vedo perché Coutinho non possa arrivare in un top club senza problematiche. Non mi meraviglierei se arrivassero Barça, Real…”

Toni Lima (1970) calciatore andorrano

Origine: Citato in Lima, osservatore Inter: "Cou come Neymar, vale Barça e Real. Chissà..." http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=73370, Fcinternews.it, 29 febbraio 2012.

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“Anche se un "bolla" immobiliare di scala nazionale non sembra probabile, sembra che ci siano al minimo segni di "schiuma" in alcuni mercati locali dove i prezzi degli immobili hanno raggiunto livelli insostenibili.”

Alan Greenspan (1926) economista statunitense

da www.federalreserve.gov http://www.federalreserve.gov/boarddocs/testimony/2005/200506092/default.htm, 9 giungo 2005

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“Quella di Stefano Rodotà è una candidatura di alto profilo, in grado di rappresentare adeguatamente il Paese anche a livello europeo e internazionale. Il lavoro e i diritti che gli danno dignità, il valore della cittadinanza e i fondamenti della Costituzione sono da sempre parte rilevante della sua cultura.”

Sergio Cofferati (1948) sindacalista e politico italiano

Origine: Da una comunicazione congiunta con Maurizio Landini; citato in Fabrizio Barca, poi Landini e Cofferati: nuovo partito a sinistra nato da un tweet? http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/antonio-sansonetti-opinioni/fabrizio-barca-landini-cofferati-nuovo-partito-sinistra-nato-tweet-1537474, Blitzquotidiano.it, 20 aprile 2013.

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“La soluzione del caso in esame, quando sia riferita alla specificità del caso concreto, ha un percorso obbligato: deve puntare su un uomo del pool antimafia, deve puntare sulla struttura che a questo pool fa capo. Il pool di magistrati dell'ufficio istruzione di Palermo ha saputo attrezzarsi (prima di tutto culturalmente) realizzando così una struttura nuova affiatata, che ha diffuso professionalità. Non bisogna infatti dimenticare che si è trattato di una struttura aperta, nel senso che ha formato professionalmente magistrati che, prima di entrare a far parte del pool, di questi problemi non si erano mai occupati e che viceversa, grazie al pool, hanno conseguito livelli di capacità decisamente di grande rilievo. Alla fine, operando in questo modo, il pool di giudici istruttori del tribunale di Palermo ha ottenuto risultati di grande rilievo, basati sulla individuazione dei caratteri della nuova mafia. I primi risultati, dopo anni, decenni e decenni di sostanziale impunità.
In alcuni interventi si è parlato di premio, in particolare di premio al protagonismo, come di un criterio da non seguire, e la storia del protagonismo e un po' come la storia di quando le donne portavano il velo. A quel tempo le donne erano tutte belle, ma quando il velo cadde si cominciarono a constatare delle differenze. Un po' la stessa cosa è successa per la magistratura. Quando i giudici non davano «fastidio», quando non erano scomodi, erano tutti bravi e belli. Ma quando hanno cominciato ad assumere un ruolo preciso, a dare segni di vitalità, a pretendere di esercitare il controllo di legalità anche verso obiettivi prima impensati, ecco che è cominciata l'accusa di protagonismo.
Mentre quei giudici che si tirano indietro (ed è successo sia a Torino in occasione del processo d'Assise ai capi storici delle BR, sia a Palermo, in occasione dei processo d'Assise alla mafia da poco concluso) non rischiano proprio nulla e nessuno si leva a protestare o levar critiche nei loro confronti. In altri interventi si è parlato di premio nel senso di carriera che correrebbe lungo corsie «privilegiate» per quei giudici che abbiano fatto determinate esperienze professionali.
Ma è inconcepibile, perfino un po' scandaloso, che si parli di privilegio con riferimento ai giudici di Palermo che vivono nelle condizioni a tutti note; che semmai rappresentano una pesante penalizzazione.
Nel caso della lotta alla mafia, questi interessi sono gli interessi della democrazia, ciò che rende questa seconda visione (non settoriale) del tutto giustificata. Per questi motivi esprimo avviso contrario alla proposta della commissione.”

Gian Carlo Caselli (1939) magistrato italiano

Origine: Trascrizione del discorso tenuto al plenum del CSM il 19 gennaio 1988 in cui espresse voto contrario ad Antonino Meli come consigliere istruttore che poco dopo sciolse il pool di Palermo, da www.cuntrastamu.org http://www.cuntrastamu.org/mafia/speciali/falcone/csm1_2.htm

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“Non credo si possa commentare il tennis se non lo si è mai giocato a livello agonistico.”

Mats Wilander (1964) tennista svedese

Origine: Dall'intervista Wilander: "Sock batterà il tuo Cipolla" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/08/30/764902-wilander_sock_battera_cipolla.shtml di Ubaldo Scanagatta, Ubitennis.com, 30 agosto 2012.

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“Colgo l'occasione per ribadire la mia totale fiducia in Adriano Galliani, uno dei massimi manager calcistici a livello mondiale a cui mi lega un'amicizia trentennale e un'incondizionata stima professionale.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2012
Origine: Citato in Berlusconi scende di nuovo in campo: "Totale fiducia per Galliani" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Milan/02-10-2012/berlusconi--912787193850.shtml, Gazzetta.it, 2 ottobre 2012.

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“In Hitler il popolo tedesco ha trovato riassunti, al di sopra di ogni schema tradizionale di divisioni classistiche, alcuni dei motivi essenziali da sempre ritornanti a definire il proprio carattere, la fisionomia del proprio ethos: il gusto della violenza, il misticismo «romantico», la fanatica dedizione a un ordine meccanico, disumano. Hitler sapeva trascinare il grande industriale con l'esca dell'interesse e col ricorso al mito prediletto della supremazia tedesca nel mondo; affascinava il piccolo borghese col suo estetismo pompier, con la sua oratoria accesa e volgare, pronta sempre ad offrire, di ogni problema, la soluzione più semplicistica; piaceva all'intellettuale decadente, permeato di femmineo postnicianesimo (l'intelligencija tedesca già nel 1914 era in stato fallimentare come nessun'altra in Europa), per la sua ostentata energia virile, per il suo dichiarato disprezzo di ogni indugio morale o sentimentale, per quel suo rozzo materialismo demagogico che, nonostante tutto, pretendeva considerazione «spirituale». Conquistava infine anche l'operaio, facendo leva non soltanto sul suo sciovinismo non perfettamente esorcizzato, ma porgendogli, anche, delle sue rivendicazioni sociali, un'attuazione più concretamente immediata, meno utopica e intellettualistica di quanto non gliela prospettasse il programma della rivoluzione proletaria: e fosse pure nei limiti di una umiliante, paternalistica nota di concessioni padronali. […] il nazismo non è certo la realizzazione di un genio. Hitler è effettivamente uno dei tanti […].
Parlare di tirannide perciò non persuade. Esiste una tecnica della tirannide, esposta in classiche trattazioni. Ma il nazionalsocialismo al potere non ne tiene conto per nulla, e in questo sì che è rivoluzionario. Assolutista, il nazismo raggiunge la popolarità proprio in ragione del suo prepotere. […] Il nazionalsocialismo, al contrario, non concede nessuna rivincita, sia pure formale, alle avanguardie dello Spirito. Il suo cinismo, la sua crudeltà, la sua perfidia, trovano dall'inizio tutta una orgogliosa cultura preparata a giustificarli, a farseli propri. La tirannide non presenta più il viso odioso e meschino del regime di polizia, non adopera più di soppiatto, tra impaurita e feroce, i vecchi mezzucci della sobillazione e della calunnia, ma si accampa, fanatica e violenta, con la sicurezza, l'intransigenza esclusiva di una religione messianica. […]
Sentirsi puri, non contaminati. Il popolo tedesco ha sempre reagito alle proprie crisi con un disperato, irrazionale desiderio di purezza: e la rivolta luterana – a un livello umano e ideale ben diverso, d'accordo – rappresenta forse il primo, imponente documento storico di questo impulso innato. Sorto dopo Versaglia, il nazionalsocialismo non si è tanto imposto con la violenza alle masse, quanto piuttosto le ha trovate già pronte ad accoglierlo e ad acclamarlo.”

Giorgio Bassani (1916–2000) scrittore e poeta italiano

La rivoluzione come gioco, p. 44

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“La credenza in una virtualità che funzioni come sostituto dei rapporti umani è una sciocchezza di questi tempi. Noi ci affidiamo alle tecnologie telematiche anche quando ci rendiamo conto che ci stiamo forzando a farlo. Il miracolo del vedere vicino ciò che è lontano e la possibilità di una esplorazione praticamente infinita ci attraggono. La nostra pigrizia e la pubblicità convincente rendono il processo quasi automatico. Soddisfatti al massimo due sensi su cinque, costruiamo la grande illusione. Ma la vista e l'udito sono, nella nostra era, così bistrattati da aver perduto quasi completamente la capacità di differenziare, selezionare, preferire. Sono diventati due poteri maleducati e sgangherati. Chattare fa passare un po' di tempo e ci ingombra in quei pezzi di noi che sono o che lasciamo momentaneamente un po' più liberi e sensibili. […] Mi piacerebbe essere genericamente dissacratoria nei confronti della pratica della virtualità. Economia virtuale, amore virtuale, conoscenze virtuali, cultura virtuale, comunicazione virtuale, partecipazione virtuale. Devi per forza testare quale odore, quale sapore, quale consistenza abbia la persona, prima di decidere se o che ti piace. Solo dopo comparirà il livello di smaterializzazione e idealizzazione che, comunque, tutti adottano soprattutto affrontando il cosiddetto amore. Non un computer, ma il nostro cervello farà sufficiente casino per far sembrare bello ciò che non lo è, vicino ciò che non lo è, accettabile ciò che non lo è. Ma questa è un'altra storia. È la storia della libertà intellettuale e sentimentale che caratterizza la dimensione umana. Questa storia non ha, però, giustificazione di accadere prima di, e a prescindere da, olfatto, gusto e tatto.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Vanity Fair, n. 48, 7 dicembre 2011
Citazioni di Mina

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“Non isolarsi, non cercare di affrontare e risolvere i problemi importanti da isolati; da isolati non si risolvono che problemi di igiene, di salute personale e, se mai, di benessere ad un livello angusto.”

Aldo Capitini (1899–1968) filosofo, politico e antifascista italiano

Origine: Da Le tecniche della nonviolenza, 1967, in Le ragioni della nonviolenza, p. 190.

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“Vorrei che l'Inter arrivasse al livello di perfezione collettiva del Brescello. Ma sarà difficile riuscirci.”

Luigi Simoni (1939) dirigente sportivo, allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Origine: Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2116 http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2116. ISBN 8880898620

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“Vivere contrariati, anche se a livello inconscio, consuma molte energie e alimenta uno stress senza fine.”

Jean Monbourquette (1933–2011) presbitero e psicologo canadese

L'arte di perdonare

“[Famosa gaffe] A livello europeo e mondiale trovare un terzino sinistro con ambedue i piedi è difficilissimo.”

Riccardo Ferri (1963) calciatore e allenatore di calcio italiano

Origine: Citato in Le più belle barzellette sull'Inter, Sonzogno, 2004, p. 104. ISBN 88-454-1202-4

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“Le rivalità ravvivano l'atmosfera e migliorano anche il rendimento, richiamando anche chi in genere non segue il tennis. E questo manca al nostro sport e mancherà ancora di più negli anni perché spuntano sempre nuovi giocatori di alto livello. Mentre 10 – 15 anni fa c'erano quei due – tre che spiccavano.”

Pete Sampras (1971) tennista statunitense

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Troppo Sampras per il tennis http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/luglio/08/troppo_Sampras_per_tennis_ga_0_9707082488.shtml, Gazzetta dello Sport, 8 luglio 1997.

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“Novak ha la mente dalla sua, è molto molto forte da quel punto di vista, soprattutto quando gioca con avversari del suo livello. Poi ha una grande difesa, corre bene e tecnicamente ha ancora dei margini di miglioramento sul piano tecnico.”

Pete Sampras (1971) tennista statunitense

Origine: Citato in Davide Uccella, Sampras su Djokovic: "Nole può vincere il Roland Garros" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/05/15/712980-sampras_djokovic_nole_vincere_roland_garros.shtml, Ubitennis.com, 15 maggio 2012.

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“Credo che Djokovic sia migliore di Federer soprattutto perché ha degli avversari di maggior rilievo. Murray e Nadal sono in grandissima forma, c'è Del Potro e altri giocatori molto pericolosi. In questo momento il livello di tennis è molto più alto e ed per questo che dico che Djokovic è migliore.”

Pat Cash (1965) tennista australiano

Origine: Citato in Davide Uccella, Cash: "Djokovic meglio di Federer". Moya: "Andiamoci piano" http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/10/28/609394-cash_djokovic_meglio_federer_moya_andiamoci_piano.shtml, Ubitennis.com, 28 ottobre 2011.

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“Sapevamo che diversi contratti non sarebbero stati rinnovati, ma nessuno si immaginava le cessioni di Thiago Silva e Ibrahimovic. A certi livelli di van Bommel si può fare a meno, di loro no.”

Mark van Bommel (1977) calciatore olandese

Origine: Da un'intervista rilasciata a Il Giornale, citato in Tempi duri per il Milan, anche Van Bommel è perplesso: "Io posso essere sostituito, Thiago Silva e Ibrahimovic no" http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2012/08/28/3335888/tempi-duri-per-il-milan-anche-van-bommel-è-perplesso-io, Goal.com, 28 agosto 2012.

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“[Su Federer nel 2005] Ha un polso incredibile che cambia qualsiasi colpo all' ultimo momento, ha occhio e fisico eccezionali. Commentare la sua finale è stato un piacere enorme, avrei pagato il biglietto volentieri. E non credo che quello di questa finale di Wimbledon sarà il suo ultimo spettacolo a questi livelli, penso anzi che continuerà per qualche anno ancora.”

Jimmy Connors (1952) tennista e allenatore di tennis statunitense

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Laver: «Un onore essere paragonato a lui» http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/luglio/04/Laver_onore_essere_paragonato_lui_ga_10_0507042787.shtml, Gazzetta dello Sport, 4 luglio 2005.

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“È chiaro che le banche più grosse del Nord avranno uomini nostri a ogni livello. La gente ci dice prendetevi le banche e noi lo faremo.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

Repubblica http://www.repubblica.it/politica/2010/04/14/news/riforme_schifani_insiste_per_il_dialogo_senza_condivisione_salta_tutto-3341338/, 14 aprile 2010

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“L'intento di Ščeglov è spiegare l'impressione comune, contraddittoria, che il mondo ovidiano lascia nel lettore: grande varietà e ricchezza, ma insieme grande unità, e parentela fra tutte le cose. Cercando di individuare i fattori che suscitano questa duplice impressione, Ščeglov – eccellente filologo – considera la strana insistenza con cui nel poema vengono usati epiteti che a prima vista possono apparire superflui o ornamentali (lungo serpente, umide paludi ecc.), e nota come questi abbinamenti abbiano invece la precisa funzione di isolare proprietà oggettive, di fissare tratti distintivi mediante concetti geometrici e fisici; e passando alla tecnica delle descrizioni ovidiane, in prima linea quelle delle trasformazioni, ci mostra come la riduzione di ogni fenomeno a un ristretto numero di elementi fondamentali (le proprietà, i tratti distintivi) abbia tutta una catena di effetti: da un lato Ovidio caratterizza non singole cose, ma classi di cose; dall'altro, dato che i concetti geometrici e fisici sono applicabili alle cose piú disparate, tutto diventa commensurabile e quindi riducibile ad altro: e qui appunto è riposto il segreto della facilità con cui le trasformazioni avvengono nel poema e sono da noi accettate, e il mondo per le infinite combinazioni possibili si allarga, e al tempo stesso, però, riportato a un livello unico, ci si presenta come un sistema.”

Piero Bernardini Marzolla
Metamorfosi, Citazioni sulle Metamorfosi

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“Roger è al livello di Agassi e Sampras nei loro giorni migliori, non è questione di superficie, è questione di capacità di far tutto e di saper variare tutto, a cominciare dal servizio che non leggi mai.”

Lleyton Hewitt (1981) tennista australiano

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Mago Federer cambia la moda http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/novembre/23/Mago_Federer_cambia_moda_ga_10_04112310036.shtml, Gazzetta dello Sport, 23 novembre 2004.

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