Frasi su oltraggio
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema oltraggio, vita, essere, stesso.
Frasi su oltraggio

“Approfondire un'idea è farle oltraggio: toglierle il fascino, anzi, la vita…”
Sillogismi dell'amarezza

Origine: Da Gloria mundi http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=1071&ID_sezione=56, La Stampa.it, 21 ottobre 2011.

citato in Cesare Giardini, I processi di Luigi XVI e Maria Antonietta (1793)

2001, p. 173
Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte

Origine: Dalla prefazione dell'autore a Ashenden l'inglese, traduzione di Fenisia Giannini, Garzanti, 1966.

Atto I, Scena IV
Egle

Origine: Biografie per corredo alla Storia universale, p. 523

da Liber Gomorrhianus, 1049, cap. XVI, traduzione dal latino di Irene Zavattero
da Cecco d'Ascoli e la musa popolare, p. 44
Origine: G. Carducci. Studi letterari; Della varia fortuna di Dante. I – Livorno, Vigo 1880.

Ordine del giorno approvato dopo il discorso della Conci, settembre 1945

da È possibile l'oltraggio alla Chiesa?, p. 185
Sopra di noi... niente

da È possibile l'oltraggio alla Chiesa?, pp. 197-198
Sopra di noi... niente

da È possibile l'oltraggio alla Chiesa?, p. 204
Sopra di noi... niente

“Ogni guerra è fratricidio, oltraggio a Dio e all'uomo.”
Tu non uccidere

Origine: Manifesto animalista, p. 150

da L'estremo oltraggio, 7 novembre 2007

Origine: Ricordanze della mia vita, p. 36

“A me è di oltraggio la stirpe, tu alla stirpe sei di oltraggio.”
libro IV, cap. 30
Giovanni Stobeo, Anthologion

Origine: Da «Fiorentini, esprimiamo il nostro sdegno» http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/11_Novembre/06/fallaci.shtml, Corriere della Sera, 6 novembre 2002.

Il Vespro Siciliano, presentazione della mostra di Guttuso, Galleria "La Tavolozza", Palermo 1975-1976.

Coro: Atto V
L'Oreste
Origine: Citato in Harbottle, p. 403

da L'estremo oltraggio, 31 gennaio 2012
Il Fatto Quotidiano

La tregua
Variante: Ci pareva, e così era, che il nulla pieno di morte in cui da dieci giorni ci aggiravamo come astri spenti avesse trovato un suo centro solido, un nucleo di condensazione: quattro uomini armati, ma non armati contro di noi; quattro messaggeri di pace, dai visi rozzi e puerili sotto i pesanti caschi di pelo.
Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quello che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa.
Così per noi anche l'ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso del pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, che nulla mai più sarebbe potuto avvenire di così buono e puro da cancellare il nostro passato, e che i segni dell'offesa sarebbero rimasti in noi per sempre, e nei ricordi di chi vi ha assistito, e nei luoghi ove avvenne, e nei racconti che ne avremmo fatti. Poiché, ed è questo il tremendo privilegio della nostra generazione e del mio popolo, nessuno mai ha potuto meglio di noi cogliere la natura insanabile dell'offesa, che dilaga come un contagio. E' stolto pensare che la giustizia umana la estingua. Essa è una inesauribile fonte di male: spezza il corpo e l'anima dei sommersi, li spegne e li rende abietti; risale come infamia sugli oppressori, si perpetua come odio nei superstiti; e pullula in mille modi, contro la stessa volontà di tutti, come sete di vendetta, come cedimento morale, come negazione, come stanchezza, come rinuncia.

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Dal discorso per il venticinquesimo anniversario della liberazione, 5 maggio 1966; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

“Or se tu se' vil serva, e il tuo servaggio
(Non ti lagnar) giustizia, e non oltraggio.”
Gerusalemme Liberata (1581)