Frasi su punto
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“È forte il ricordo di quando, nel 2011, le celebrazioni per il centocinquantenario dell’Unità d’Italia si trasformarono, in tutto il Nord, in diffusa ricorrenza popolare, con il tricolore che occhieggiava ovunque. Lì ebbe fine, dal punto di vista emotivo, il secessionismo italiano.”

Michele Serra (1954) giornalista, scrittore e autore televisivo italiano

31 ottobre 2017 http://www.repubblica.it/rubriche/l-amaca/2017/10/31/news/l_amaca_del_31_ottobre_2017-179851762/?rss&ref=RHPF-WU
la Repubblica, L'Amaca

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“Per alcuni la semplicità è un banale punto di partenza, per altri un meraviglioso punto di arrivo.”

Dal libro "Ho buttato tutto ciò che potevo per fare più spazio al cuore" di Ferruccio Parrinello - Edizioni Scripsi - 2015

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“Non dovrei parlare dato che sono stata presidente della Camera, ma il difetto principale di de Mita è che vuole rispondere a tutti quelli che prendono la parola, ad uno ad uno. Non aspetta mai che si esaurisca la discussione su un punto.”

Nilde Iotti (1920–1999) politica italiana

Origine: Citato in Iotti:"de Mita non sa fare il presidente" http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0848_01_1992_0317_0003_25098685/, La Stampa, 19 novembre 1992.

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“Non ho soggiornato abbastanza a Napoli, per essere istruito a fondo sulla vita, sia privata sia di società che vi si conduce. So solo che vi si dorme più che in qualsiasi altro paese dell'Italia; che vi si consuma una quantità prodigiosa di cioccolato che ogni privato fa preparare a casa sua nella dose che più preferisce; che le conversazioni o riunioni generali sono nel tono di quelle delle altre città d'Italia; che nelle cerchie private il parlare è alla greca, cioè, molto allegro ed estremamente libero; che la galanteria è tanto comune e poco discreta nei primi ranghi, quanto rara e misteriosa nella borghesia; che, a seguirla nel popolo, gli estremi si toccano; che la continenza, in generale, a Napoli è la virtù meno comune; che l'amore, che altrove spesso non è che apparenza, fatuità, fantasia, è uno dei più urgenti bisogni; infine che il Vesuvio, che comanda questa città, è l'emblema più esatto sotto cui da questo punto di vista la si possa rappresentare.
Altri bisogni, che la polizia ed un certo pudore altrove, soprattutto nelle grandi città, reprimono, a Napoli sono al di sopra di tutte le leggi. Lo zolfo, mescolato a tutti i vegetali e a tutti gli alimenti, l'uso continuo del cioccolato, dei liquori più forti, delle spezie che più riscaldano provocano esplosioni ed eruzioni che non sopportano né rinvio né cerimonie. I cortili dei palazzi e degli alberghi, i porticati delle case private, le loro scale e i loro pianerottoli sono altrettanti ricettacoli per le necessità di tutti i passanti. Anche chi va in carrozza scende per mescolarsi alla folla che cammina; chiunque si prende in casa d'altri la libertà che permette a casa sua.”

Pierre-Jean Grosley (1718–1785) storico e scrittore francese

Observations sur l'Italie et sur les Italiens, , vol. III

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“Il bello della musica è che ti lascia questo punto interrogativo, questo mistero che ognuno di noi ha. Uno suona e non sa né quello che viene fuori né quello che è. Questo mondo onirico rimane lì, sospeso, come questo mondo in cui viviamo che è un po' terreno e un po' celeste.”

Alessandra Celletti (1966) pianista e compositrice italiana

Citazioni di Alessandra Celletti
Variante: "Il bello della musica è che ti lascia questo punto interrogativo, questo mistero che ognuno di noi ha. Uno suona e non sa né quello che viene fuori né quello che è. Questo mondo onirico rimane lì, sospeso, come questo mondo in cui viviamo che è un po' terreno e un po' celeste".

“Il clero sciita, che ha promosso e guida la rivoluzione islamica di Teheran, non è composto di vermi che si agitano nella sporcizia e nel fango, come diceva il defunto scià di Persia. Gli ayatollah, che lo hanno travolto quando sembrava all'apice della potenza, difendono l'umiliato orgoglio di un'antica nazione, la Persia, e una religione a lungo frustrata, che i loro predecessori non hanno saputo preservare e rispettare. Li difendono col fanatismo, con l'odio, con una crudeltà d'altri secoli, e con un pessimo gusto che arriva al punto di costruire nel cuore di Teheran una fontana da cui sgorga acqua tinta di rosso, per ricordare il sangue versato dai martiri della rivoluzione. Ma li difendono dopo i numerosi fallimenti dei laici, degli innovatori. La loro rivoluzione è contro il mondo moderno, contro le società occidentali, contro i pagani, dai quali per secoli sono stati presi a calci. È un orgoglio ferito che esplode irrazionalmente, con il conforto di una religione che ha conservato una carica, un'intensità che noi definiamo medievale. Senza tener conto di questo, non si può capire il fenomeno iraniano.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Il clero sciita, che ha promosso e guida la rivoluzione islamica di Teheran, non è composto di vermi che si agitano nella sporcizia e nel fango, come diceva il defunto scià di Persia. Gli ayatollah, che lo hanno travolto quando sembrava all'apice della potenza, difendono l'umiliato orgoglio di un' antica nazione, la Persia, e una religione a lungo frustrata, che i loro predecessori non hanno saputo preservare e rispettare. Li difendono col fanatismo, con l'odio, con una crudeltà d' altri secoli, e con un pessimo gusto che arriva al punto di costruire nel cuore di Teheran una fontana da cui sgorga acqua tinta di rosso, per ricordare il sangue versato dai martiri della rivoluzione. Ma li difendono dopo i numerosi fallimenti dei laici, degli innovatori. La loro rivoluzione è contro il mondo moderno, contro le società occidentali, contro i pagani, dai quali per secoli sono stati presi a calci. È un orgoglio ferito che esplode irrazionalmente, con il conforto di una religione che ha conservato una carica, un' intensità che noi definiamo medievale. Senza tener conto di questo, non si può capire il fenomeno iraniano.
Origine: Da La piaga iraniana http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/08/04/la-piaga-iraniana.html?ref=search, la Repubblica, 4 agosto 1987.

“Era anzi un privilegio essere giunto dal Pianeta America fino a questo punto cruciale per sfondare la Linea Gustav, l'ultima linea di difesa che ormai si frapponeva fra la loro avanzata e Roma.”

Helena Janeczek (1964) scrittrice e giornalista tedesca

Le rondini di Montecassino
Variante: Era anzi un privilegio essere giunto dal Pianeta America fino a questo punto cruciale per sfondare la Linea Gustav, l’ultima linea di difesa che ormai si frapponeva fra la loro avanzata e Roma.

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“[Sulla propaganda russa. ] Una bugia non è un punto di vista alternativo, una cosa è la libertà di espressione altro è una macchina propagandistica sovvenzionata, non è un punto di vista è un'arma.”

Linas Linkevičius (1961) politico lituano

Origine: Citato in Gli "Elfi" della piccola Lituania contro i "Troll" della propaganda russa http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Elfi-Lituania-Troll-propaganda-russa-3e78771a-170b-4a06-a7fb-1b5b2dc560cf.html, Rainews.it, 28 dicembre 2016.

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“[Su Antonio Conte] Non è stato un allenatore per me. È stato il mio allenatore. Punto. Certo, ce ne sono anche molti altri, ma se devo ricordarne uno dico lui, per tutto quello che mi ha permesso di fare. È un vincente, un insegnante di calcio.”

Paolo De Ceglie (1986) calciatore italiano

Origine: Citato in Valentino Della Casa, "La Juve, Conte, Chiellini e i malintesi": tutta la verità di De Ceglie https://gianlucadimarzio.com/it/paolo-de-ceglie-intervista-al-giocatore-ex-juventus-dove-gioca-e-storia, Gianlucadimarzio.com, 18 dicembre 2018.

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“L'Europa è stata vicina alla nostra causa. Anche per questo è importante che la libertà e la democrazia si mantengano salde in Europa, perché per questi valori la UE è un punto di riferimento nel mondo.”

Lorent Saleh (1988) attivista venezuelano

Origine: Citato in Venezuela: Saleh (premio Sakharov '17), Ue caposaldo democrazia http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2018/12/12/venezuelasalehpremio-sakharov-17ue-caposaldo-democrazia_bf627067-ffbd-4515-b5c0-a03a213c9821.html, Ansa.it, 12 dicembre 2018.

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“Secondo la scuola austriaca il valore non è solo un rapporto tra le cose, ma anche tra le persone. Un tozzo di pane ha valore grandissimo per l'affamato, non ne ha punto per il sazio.”

Francesco Merlino (1856–1930) politico italiano

cap. 4, p. 61
L'utopia collettivista
Origine: Scuola austriaca o di Vienna: scuola di pensiero economico eterodosso che proclama una stretta aderenza all'individualismo metodologico.

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“[…] ciò che costituisce il maggior merito di Félix Vallotton, disegnatore così fermo, sicuro e personale nella sua volontaria limitazione dei mezzi grafici di rappresentazione, decoratore così garbato ed efficace, psicologo così sottile ed osservatore spesso così acuto delle realtà anche più usuali e volgari, è che egli ha sempre voluto e saputo vivificare quanto di arcaico ha la forma da lui prescelta, mercé un sentimento schietto e profondo della modernità. Ed avviene così che, mentre la ricerca alquanto artificiosa di un dilettantistico arcaismo raffredda, dopo un po' di tempo che le abbiamo guardate, il godimento estetico che a bella prima ci hanno procurato le ingegnose fantasie decorative, […], non ci stanchiamo punto di contemplare le incisioni del valente ed originalissimo disegnatore di Losanna, perché ci accorgiamo subito che sotto la vecchia ruvida corteccia fluisce una linfa abbondante e giovine, la quale assicura foglie, olezzanti fiori e pomi ai nostri occhi, alle nostre nari, al nostro palato del secolo ventesimo.”

Vittorio Pica (1864–1930) scrittore e critico d'arte italiano

da I moderni incisori su legno: Félix Vallotton https://archive.org/details/emporium21isti/page/318, Emporium [Rivista mensile illustrata d'arte letteratura scienza e varietà], Istituto italiano d'arti grafiche Bergamo - Editore, volume XXI, 1905, p. 318
Origine: Raro latinismo per "verdi".
Origine: Variante arcaica di "saporosi".

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“Permettetemi a questo punto di rendere omaggio a uno dei, l'unico ancora in vita, padri fondatori della nostra nazione, il compagno Robert Gabriel Mugabe. Accettiamo e riconosciamo tutti il suo immenso contributo alla costruzione della nostra nazione.”

Origine: Citato in Zimbabwe: Zimbabwe, Mnangagwa rende omaggio a Mugabe: "Padre della nazione" https://it.notizie.yahoo.com/zimbabwe-mnangagwa-rende-omaggio-mugabe-padre-della-nazione-112023276.html, Yahoo Notizie, 24 novembre 2017.

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“Il conte Cavour uscì fuori un giorno a dirmi: «Convenga con me, che il Connubio fu il più bell'atto della mia vita politica.»
Io lo guardai negli occhi, e poi gli risposi: «A me lo dice? a me che ho durato quasi un anno a persuadere or lei, or Rattazzi onde portarli a quel punto che Ella ben ricorda?» e Cavour scoppiando in una gran risata : «È vero, è vero (già cà l'è vera), mio caro Castelli,» e poi a furia una fregatina di mani.”

Michelangelo Castelli (1808–1875) politico italiano

p. 39
Variante: Il conte Cavour uscì fuori un giorno a dirmi: «Convenga con me, che il Connubio fu il più bell'atto della mia vita politica.»
Io lo guardai negli occhi, e poi gli risposi: «A me lo dice? a me che ho durato quasi un anno a persuadere or lei, or Rattazzi onde portarli a quel punto che Ella ben ricorda?» e Cavour scoppiando in una gran risata : «È vero, è vero (già cà l'è vera), mio caro Castelli,» e poi a furia una fregatina di mani. (p. 39)
Origine: Urbano Rattazzi (1808–1873), politico italiano.

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“Fabris è un esempio, per me rappresenta un incoraggiamento continuo. Siamo paesani ed è un punto di riferimento per tutti i pattinatori insieme ad Anesi ed agli altri che hanno fatto la storia di questo sport. Mi aiuta molto sulla tecnica e questo è molto importante per me.”

Nicola Tumolero (1994) pattinatore di velocità su ghiaccio italiano

Origine: Citato in PyeongChang 2018, pattinaggio di velocità: è bronzo per Nicola Tumolero http://www.repubblica.it/speciali/olimpiadi/pyeongchang2018/2018/02/15/news/pattinaggio_velocita_tumolero_bronzo-188926794/, Repubblica.it, 15 febbraio 2018.

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“Gli hutu, che, nel ' 94, furono in gran parte gli assassini (e che ora rischiano di essere le vittime), sono, in generale, di statura più bassa. Più tozzi. Si dice che fossero invidiosi, al punto da segare talvolta le gambe di quei compatrioti tanto più alti di loro. Ma ci sono anche hutu più grandi e affilati dei tutsi. Dipende dalle regioni. Le diversità etniche possono essere un' invenzione. Un incubo. Sono tuttora un' ossessione. Un' eredità, si dice, lasciata dai colonizzatori bianchi, antropologi da strapazzo, ispirati da quell' antenato dei razzisti del nostro secolo che fu l' ottocentesco conte di Gobineau; e quindi inclini come lui a dissertare sulla "disuguglianza delle razze umane" fondata su una base fisica. E furono loro, coloni e missionari, a supporre e poi a raccontare, fino a costruirci attorno la 'storia' del Ruanda, che i tutsi arrivavano dalle valli del Nilo e discendevano dai bianchi, dunque erano di origine straniera, dei conquistatori, insomma usurpatori, e di una razza superiore agli hutu, volgari bantù africani. Nel bailamme continentale delle tribù la fantasia europea poteva scatenarsi a piacere.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Gli hutu, che, nel '94, furono in gran parte gli assassini (e che ora rischiano di essere le vittime), sono, in generale, di statura più bassa. Più tozzi. Si dice che fossero invidiosi, al punto da segare talvolta le gambe di quei compatrioti tanto più alti di loro. Ma ci sono anche hutu più grandi e affilati dei tutsi. Dipende dalle regioni. Le diversità etniche possono essere un'invenzione. Un incubo. Sono tuttora un'ossessione. Un'eredità, si dice, lasciata dai colonizzatori bianchi, antropologi da strapazzo, ispirati da quell' antenato dei razzisti del nostro secolo che fu l'ottocentesco conte di Gobineau; e quindi inclini come lui a dissertare sulla "disuguglianza delle razze umane" fondata su una base fisica. E furono loro, coloni e missionari, a supporre e poi a raccontare, fino a costruirci attorno la "storia" del Ruanda, che i tutsi arrivavano dalle valli del Nilo e discendevano dai bianchi, dunque erano di origine straniera, dei conquistatori, insomma usurpatori, e di una razza superiore agli hutu, volgari bantù africani. Nel bailamme continentale delle tribù la fantasia europea poteva scatenarsi a piacere.

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“Partigiano, sopravvissuto al campo di concentramento, padre costituente, professore e poi rettore dell'università Cattolica, Lazzati è, in politica, un punto di riferimento per i cattolici democratici.”

Gianni Barbacetto (1952) giornalista e scrittore italiano

Dal suo blog su Il fattoquotidiano.it
Origine: Da La Milano di Scola: via la Fondazione di Martini, arriva Cl https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/22/la-milano-di-scola-via-la-fondazione-di-martini-arriva-cl/2151220/, 22 ottobre 2015.

“Mio padre non ha mai combattuto a Montecassino, non è mai stato un soldato del generale Anders. Ma per quell'imbuto di montagne e valli e fiumi della Ciociaria, forse, è passato qualcosa di mio: di me perduta e ritrovata in un punto geografico, un luogo che ci contiene tutti.”

Helena Janeczek (1964) scrittrice e giornalista tedesca

Le rondini di Montecassino
Variante: Mio padre non ha mai combattuto a Montecassino, non è mai stato un soldato del generale Anders. Ma per quell'imbuto di montagne e valli e fiumi della Ciociaria, forse, è passato qualcosa di mio: di me perduta e ritrovata in un punto geografico, un luogo che ci contiene tutti.

“Il Congo-Zaire del maresciallo-presidente Mobutu Sese Seko è diventato col tempo un terreno di forte competizione tra Parigi e Washington. E lo scontro politico si è accentuato quando Washington ha cominciato a sostenere Kabila e Parigi ha continuato a sostenere Mobutu. Fino all'ultimo, o quasi. Al punto che la sua fine appare adesso una sconfitta francese. E, bizzarria della storia, gli Stati Uniti che sostennero Mobutu, e indirettamente contribuirono all'assassinio di Lumumba, ora accompagnano al potere Kabila, l'uomo che esalta, o addirittura "vendica" Lumumba.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Variante: Il Congo-Zaire del maresciallo-presidente Mobutu Sese Seko è diventato col tempo un terreno di forte competizione tra Parigi e Washington. E lo scontro politico si è accentuato quando Washington ha cominciato a sostenere Kabila e Parigi ha continuato a sostenere Mobutu. Fino all'ultimo, o quasi. Al punto che la sua fine appare adesso una sconfitta francese. E, bizzarria della storia, gli Stati Uniti che sostennero Mobutu, e indirettamente contribuirono all' assassinio di Lumumba, ora accompagnano al potere Kabila, l'uomo che esalta, o addirittura "vendica" Lumumba.

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“Dobbiamo ridefinire chi è ricco e chi è povero. Dal punto di vista materiale è semplice. Ma se usiamo altri criteri – senso morale, valori, senso di umanità – il quadro cambia. Si tratta di mobilitare tutte le risorse per la prosperità e il benessere di tutti. Se capiamo che lo sviluppo diseguale è una sfida globale, ci avviciniamo alla soluzione. La povertà porta al terrorismo e all'estremismo, sfide che riguardano tutti.”

Asma al-Assad (1975) moglie del presidente siriano Bashar al-Asad

Variante: Dobbiamo ridefinire chi è ricco e chi è povero. Dal punto di vista materiale è semplice. Ma se usiamo altri criteri – senso morale, valori, senso di umanità – il quadro cambia. Si tratta di mobilitare tutte le risorse per la prosperità e il benessere di tutti. Se capiamo che lo sviluppo diseguale è una sfida globale, ci avviciniamo alla soluzione. La povertà porta al terrorismo e all'estremismo, sfide che riguardano tutti.

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“[Sulle differenze tra calcio italiano e francese] La Ligue 1 è un campionato completamente differente dove la tattica viene un po' a mancare. C'è molta più individualità anche per via dei molti giovani — meno preparati dal punto di vista dell'esperienza — che vengono lanciati con più frequenza e l'errore tattico è meno considerato rispetto all'Italia. E un'altra differenza che pongo in questione è la molta più fisicità rispetto alla Serie A italiana.”

Paolo De Ceglie (1986) calciatore italiano

Origine: Citato in Mirko Di Natale, Paolo De Ceglie: "Sono tifoso della Juve, spero nello Scudetto. Vi parlo di Batshuayi e del mio futuro..." https://www.tuttojuve.com/primo-piano/esclusiva-tj-paolo-de-ceglie-sono-tifoso-della-juve-spero-nello-scudetto-vi-parlo-di-batshuayi-e-del-mio-futuro-287435, Tuttojuve.com, 8 aprile 2016.

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“In Africa, dovunque crescano i baobab ci sono anche miti che spiegano la strana forma dell'albero. molte di queste leggende raccontano che il baobab è stato conficcato nel terreno a testa in giù, con le radici per aria. In Zimbabwe si racconta che, per via dei suoi molteplici usi, il baobab fosse diventato molto presuntuoso e che prendesse in giro tutti gli animali. ogni volta che Dio creava un nuovo essere vivente, il baobab lo criticava: la iena era brutta, la zebra buffa, la cicogna deforme. Stanco di questi commenti, Dio lo strappò dalla terra. Ma non voleva distruggere quell’albero così particolare, così lo inilò nella terra a testa in giù. Da allora il baobab non dà più fastidio. Un altro mito racconta che tanto tempo fa gli dèi piantarono il baobab nel bacino del fiume Congo. L’albero, però, si lamentava del clima, troppo caldo e umido. Gli trovarono posto sulle montagne della Luna, in Uganda, ma protestò perché aveva poco spazio. Allora gli fu assegnato un posto caldo e asciutto nella savana. A quel punto, però, il baobab pretendeva di avere un tronco possente per distinguersi. Il suo desiderio fu esaudito, ma arrivò subito una nuova richiesta: una corteccia morbida e frutti vellutati. Anche questa fu soddisfatta. All'ennesima pretesa, quella di avere fiori d’oro, la misura era colma: gli dèi lo strapparono dalla terra e ce lo inilarono a testa in giù. Da allora nessuno ha più sentito il baobab lamentarsi.”

David Signer (1964) etnologo, giornalista e scrittore svizzero
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“Il rispetto senza condizioni dell' "altro" […è un] obiettivo, credo, rappresenti un punto fermo non solo per la salvaguardia, legittima e indiscutibile, dei valori e delle regole su cui la Massoneria fonda la propria esistenza, ma, più in generale, per la difesa di un mondo in cui la libertà, la scelta di un'idea e di un cammino di vita, siano fruibili senza limiti e condizionamenti di alcun genere.”

Gianni De Michelis (1940–2019) politico italiano

Origine: Estratto de [Mauro Cascio, Gianni De Michelis, Prefazione al libro "Storia (Apologetica) della Massoneria", Bastogi, Foggia, 2005, 61392815], con video https://www.youtube.com/watch?v=cxK7zQVaG80/ in 3 parti, archiviate il 13 luglio 209 http://web.archive.org/web/20190713213621/https://www.youtube.com/watch?v=hZdVusRPlH8/; pref. citata da [Giacinto Butindaro, https://www.lanuovavia.org/massoneria/text/54ed2693(massoneria_smascherata)-37.html, La Massoneria mascherata, 13 - L'ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI), http://archive.is/d86dy/, 13 luglio 2019, no]. URL archiviato il 13 luglio 2019 http://archive.is/RFRRe/

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“Da un punto di vista morale, economico e politico, la nostra nazionale non prospererà fino a che ci saranno persone che hanno troppo e altre che hanno troppo poco.”

Bernie Sanders (1941) politico statunitense

Origine: Citato in Bernie Sanders è di nuovo in corsa per la Casa Bianca https://www.wired.it/attualita/politica/2019/02/19/bernie-sanders-candidato-casa-bianca-2020/?refresh_ce=, Wired.it, 19 febbraio 2019.

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“Opera e pensa in tutto come se ti trovassi in punto di morte.”

Marco Aurelio (121–180) imperatore romano

vol. II, p. 290
A sé stesso