Frasi su Dio
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“Io odio Federico Zeri e desidero la sua morte.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da Maurizio Costanzo Show; citato da Blob, 20 gennaio 2006
Da programmi televisivi

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“[Parlando dell'arte contemporanea e del Maxxi] Non vorrei fare Sgarbi, ma il quadro – purtroppo io sono un italiano che lo capisce meglio – è un quadro di ladri, di incapaci, di ignoranti, di architetti da galera, i cui nomi non voglio neanche dirli perché li ho già detti; pensa soltanto che a Milano abbiamo il Monumento "all'Ago e al Filo" del grande artista americano Oldenburg in piazza Cadorna con un orrore di Gae Aulenti che deforma una piazza che era una piazza civile. Non so se hai visto il Museo di Messina: il Museo di Messina è un luogo bellissimo, quello che c'è, un edificio storico; quel cesso che hanno fatto, una scatola di merda, non è neanche un magazzino, miliardi agli architetti! Fuksas, che è un distruttore e un fascista, prende 22 miliardi di parcella, neanche Bramante, Palladio, Michelangelo hanno preso tanto. In galera! Altro che Bertolaso per la casa da 1.500 euro al mese. Architetti ladri! Distruttori! Detto questo, però, non voglio fare Sgarbi, ma siccome conosco tutto, tu non hai idea di come è bello un museo povero. E posso dirti che io che ho fatto il più bel museo d'Italia e l'ho aperto in tre mesi, prendendoli a calci nel culo, solo con i ragazzi che lavoravano con me, ho speso, per il Museo della Mafia, 60.000 euro. Stella, che non è mai stato mio amico ma, insomma, è sempre stato il severo censore, è rimasto sedotto dal fatto che un museo bellissimo con un artista formidabile, che si chiama Inzirillo, con tante cose che verrete a vedere, spero, […] è costato 60.000 euro […] Sai quanto è costato il cesso di Zaha Hadid? 160 milioni di euro! Per un monumento a una troia irachena! […] Tu non vieni da noi, a distruggere l'Italia, per farti un monumento! Che non serve a niente! E a spendere 50 milioni di euro di opere di merda! Di opere di merda! Perché se non hai i soldi per il Colosseo, è perché hai comprato Andy Warhol, Gilbert & George, dei cacatori di merda! […] Fuksas, guarda, è bene che non venga, perché calci nel culo, in galera deve andare! In galera! In galera! Ci sono i soldi, vengono buttati! […] Ai tempi di Andreotti c'erano 40 miliardi per il Colosseo, 20 milioni di euro; oggi ne occorrono 17. Perché hanno speso… Roma ha bisogno di un museo d'arte contemporanea, 160 milioni di euro, e non ha bisogno del Colosseo? Il problema della spesa pubblica è capire che cosa è importante fare e non buttare i soldi. Lì, tra gli acquisti e il museo, hanno speso 220 milioni di euro per la merda d'artista.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

da L'ultima parola, 5 giugno 2010
Da programmi televisivi

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“Bella è, ancora oggi, la vita a Modica. Città grande e spaziosa e insieme intima e segreta, Modica cresce a grappolo sulle rocce e sulle grotte seguendo una strada sinuosa, come a spirale. Il cuore è la grandiosa chiesa di San Giorgio, la cui facciata è ritta come una torre e insieme soffice come una torta. La vediamo da ogni punto: dal Palazzo Giardina con una spaziosa terrazza e poi dal mirabile Palazzo Napolino. Tra le mura della città senti ancora la voce di Quasimodo, il poeta che partì da una piccola casa, oggi riarredata e custodita da Valeria Lentini, per arrivare a parlare della Sicilia in tutto il mondo. Ma il tempo qui non si è fermato: riparato nella sua casa scrive oggi Franco Antonio Belgiorno, descrivendo le estasi di questo luogo straordinario. E c'è poesia non solo nella letteratura, ma anche nella produzione di dolci e cioccolate, su ricette antiche con sapori insperati. Così troviamo animate, per una festa senza fine, le pasticcerie di Modica: Di Lorenzo, Bonajuto e Iacono, che preservano i sapori in carte colorate che saranno piaciute a Giuseppe Tornatore. L'incanto e la vita continuano nella notte a Villa De Naro Papa, integra negli arredi e magica nel giardino, teatro di musiche zigane, arabe e greche, spagnole. Così lasciamo Modica con molto rimpianto e molte cioccolate.”

Vittorio Sgarbi (1952) critico d'arte, politico e opinionista italiano

Citazioni di altro tipo
Origine: Da La magia di Modica nascosta nei dolci da Sgarbi Quotidiani, ne Il Giornale, agosto 2002.

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“La causa dell'autorità è santa per la Chiesa, in quanto nell'autorità vive un raggio di Dio.”

Giovanni Spadolini (1925–1994) politico, storico e giornalista italiano

II, III; p. 102
Il papato socialista

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“Non ho mai visto nessuno supporre che tutti i cittadini di New York siano colpevoli di omicidio, violenze, rapine, spergiuri o scrittura di software proprietario.”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

da My Doom and You

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“Gli idioti possono essere sconfitti, ma non lo ammetteranno mai.”

Richard Stallman (1953) informatico e attivista statunitense, fondatore del progetto GNU

Les cons peuvent être vaincus mais ils n'admettent jamais l'être.
Gioco di parole in francese, lingua che Stallman conosce bene.
Attribuite

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“Se vuoi combattere i dittatori, comincia col primo dittatore: Dio.”

Alberto Savinio (1891–1952) scrittore, pittore e compositore italiano

da La nostra anima, Adelphi

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“[…] Qualsiasi cosa fu ante o post Nirvana. Radio e stampa iniziarono a prendere in considerazione "l'alternativa."”

Michael Azerrad (1961) scrittore, giornalista e musicista statunitense

Origine: Nirvana – Vieni come sei, p. 9

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“Talvolta Dio dice "no" alle nostre preghiere… ma è tutta un'apparenza. Quando lo fa, il suo "no" si trasforma in un torrente di grazie per qualcun altro, spesso per molti altri. Non c'è nulla al mondo di simile a una preghiera inesaudita.”

Variante: "Talvolta Dio dice "no" alle nostre preghiere... ma è tutta un'apparenza. Quando lo fa, il suo "no" si trasforma in un torrente di grazie per qualcun altro, spesso per molti altri. Non c'è nulla al mondo di simile a una preghiera inesaudita." (p. 244)
Origine: L'ultimo crociato, p. 244

“Ma la maggior parte di quelli che hanno lo spirito d'avventura lo combinano con lo spirito di conquista. Vanno in lontane contrade non tanto per diffondervi la Fede, quanto per depradarle dell'oro. Questi uomini vogliono che il loro coraggo serva a loro, non a Dio. Non è necessario essere cristiano per questo! Qualunque pagano potrebbe fare altrettanto. Dov'è l'uomo che ha lo spirito dei veri crociati? L'uomo che vuole compiere una missione, non perché egli lo vuole, ma perché Dio lo vuole? Deus lo vult: non ho mai udito questo grido in tutta la mia vita! Lasciamo che le cose vadano per la loro via, e le future generazioni non capiranno nemmeno più come un grido di tal genere si sia potuto proferire. Lo traduranno nelle loro anime mercenarie come una strana specie di ipocrisia, Dio mi perdoni, come una superstizione.”

Variante: "Ma la maggior parte di quelli che hanno lo spirito d'avventura lo combinano con lo spirito di conquista. Vanno in lontane contrade non tanto per diffondervi la Fede, quanto per depradarle dell'oro. Questi uomini vogliono che il loro coraggo serva a loro, non a Dio. Non è necessario essere cristiano per questo! Qualunque pagano potrebbe fare altrettanto. Dov'è l'uomo che ha lo spirito dei veri crociati? L'uomo che vuole compiere una missione, non perché egli lo vuole, ma perché Dio lo vuole? Deus lo vult: non ho mai udito questo grido in tutta la mia vita! Lasciamo che le cose vadano per la loro via, e le future generazioni non capiranno nemmeno più come un grido di tal genere si sia potuto proferire. Lo traduranno nelle loro anime mercenarie come una strana specie di ipocrisia, Dio mi perdoni, come una superstizione."
Origine: L'ultimo crociato, p. 251

“La felicità perpetua non è che un'altra parola per indicare Dio.”

Louis de Wohl (1903–1961) scrittore e astrologo ungherese

La liberazione del gigante

“Come ti bestemmio, o Dio! Non ti credo nei cieli! Sei in terra e Sei l'amore! Sii maledetto, o amore!”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

. Perché non mi uccidi?
Storia di un'anima, Anima

“S'io prendessi moglie? – Oh suicidio!”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Anima

“Voglio conoscere la potenza di Genova? Vado a gustare la grandiosa poesia del suo Porto.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Schizzi dal mare

“Ama la musica. Credila il preludio di quel giorno eterno di cui il sole sia l'amore.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Lagrime e sorrisi

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“Dio ci supera a titolo di miglior amante.”

Jean-Luc Marion (1946) filosofo francese

Il fenomeno erotico

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“L'odio di sé è dunque la tonalità affettiva ultima dell'ego in regime di riduzione erotica.”

Jean-Luc Marion (1946) filosofo francese

Il fenomeno erotico

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“Dio e il Nulla sono sinonimi.”

Giuseppe Rensi (1871–1941) filosofo e avvocato italiano

Apologia dell'ateismo

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“Spero iddio che questi calcoli possano essere eseguiti da un motore a vapore.”

Charles Babbage (1791–1871) matematico e filosofo britannico

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“La liturgia è il luogo per eccellenza dove la Chiesa comunica la parola di Dio e la sua presenza nei sacramenti.”

Jean-Marie Lustiger (1926–2007) cardinale e arcivescovo cattolico francese

Aspettare per capire

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“Ci sono uomini colti persino tra i professori.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

da Saper leggere, Studio Tesi, 1988
Origine: Anche in Ideario. La citazione è attribuita a Benedetto Croce nella forma: «Ci sono persone colte persino tra i professori».

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“Gli uomini politici italiani, in generale, sono mediocri.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

citato in Rudy de Cadaval, La Nuova Tribuna Letteraria, Anno XI, n. 64, Padova 2001

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“In Italia contro l'arbitrio che viene dall'alto non si è trovato altro rimedio che la disobbedienza che viene dal basso.”

Codice della vita italiana, Capitolo III – Del Governo e della Monarchia

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“Ma intanto, della cresciuta gloria di Dante congratuliamoci, come di felice augurio colla nostra età, colla nostra Patria. Ella ha molti altri grandi scrittori, anzi i più grandi in ogni arte o scienza moderna; il più gran lirico di amore, il più gran novellatore, il più grand'epico grave, il più grande giocoso, il più gran pittore, il più grande scultore, il primo de' grandi fisici moderni e il maggior degli ultimi: Petrarca, Boccaccio, Tasso, Ariosto, Raffaello, Michelangelo, Galileo e Volta. Vogliam noi glorie, vanti, supremazie? Non ci è mestieri ire in cerca d'ignoti o negati. Tutti questi ce ne daranno. Ma vogliamo noi aiuti? e non a ingegno, di che non abbiam difetto, ma a virtù, se già così sia che ne sentiam bisogno? Torniamo pure, abbandoniamoci all'onda che ci fa tornare al più virtuoso fra' nostri scrittori, a colui che è forse solo virilmente virtuoso fra' nostri classici scrittori. In lui l'amore non è languore, ma tempra; in lui l'ingegno meridionale non si disperde su oggetti vili, ma spazia tra' più alti naturali e soprannaturali; in lui ogni virtù è esaltata, e i vizi patrii od anche proprii sono vituperati, e gli stessi errori suoi particolari sono talora occasioni di verità più universali; la patria città, la patria provincia e la patria italiana sono amate da lui senza stretto detrimento l'una dell'altra, e massime senza quelle lusinghe, quelle carezze, quegli assonnamenti più vergognosi che non l'ingiurie, più dannosi che non le ferite; e i destini nostri allor passati, presenti o futuri, sono da lui giudicati con quella cristiana rassegnazione alla Provvidenza divina, che accettando con pentimento il passato, fa sorgere con nuova forza ed alacrità per l'avvenire. Noi cominciammo con dire, essere stato Dante il più italiano fra gli italiani; ma ora, conosciuti i fatti ed anche gli errori di lui, conchiudiamo pure, essere lui stato il migliore fra gl'Italiani. S'io m'inganno sarà error volgare di biografo; ma come o perché s'ingannerebbe ella tutta la nostra generazione?”

Cesare Balbo (1789–1853) politico italiano

Origine: Da Vita di Dante, pp. 218-219