Frasi su avarizia

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema avarizia, essere, vita, grande.

Frasi su avarizia

“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.”

Lorenzo Milani (1923–1967) sacerdote, insegnante e scrittore italiano

da Lettera ad una professoressa

“La volontà di potenza, l'egoismo innalzato a sistema, il narcisismo mentale sono le radici sottili e inconsce dello spirito di avarizia.
L'avaro vuole dominare il mondo delle forme, vuole divenire padrone dei suoi fratelli schiacciandoli con il peso delle sue ricchezze. Per questo egli accumula con passione le ricchezze – non vi è cosa che non farebbe per aumentarle – e pensa che il denaro sia tutto, che la potenza economica tenga il posto di ogni altra cosa. Quanto più sarà ricco, tanto più potrà dominare, ma come farà a sapere di essere ricco? L'avaro non lo saprà mai, vedrà se stesso sempre povero, non dirà mai basta all'ingorda fame, e così la volontà di potenza che l'ha sedotto, alla fine lo beffa, muore e il suo tesoro viene disperso.
L'avarizia così offusca il lume della ragione e la conoscenza della grazia: più sarai ricco e più avrai potenza. L'accumulare diventa una mania: l'avaro non vede che il possesso, non vive che per possedere, il possesso è per lui il fine supremo. Il possesso, da schiavo, è divenuto padrone e selvaggiamente trionfa.
L'avaro non riconosce di esserlo, afferma di essere sobrio, parsimonioso, economo, di dover fare delle privazioni per non mancare ai suoi doveri, di non poter essere generoso perché altrimenti lui stesso dovrebbe mendicare, trova continuamente nuove economie e se ne vanta come di un pregio. Non vi è nulla di più spaventoso della buona fede dell'avaro, ed è questa buona fede che gli uccide l'anima.
Gli schiavi di altre passioni finiscono presto o tardi a sentirsi a disagio, le conseguenze delle loro passioni prima o poi li fanno meditare o vergognarsi; la possibilità di riconoscere il proprio peccato è una piccola via di salvezza loro offerta. Ma l'avaro di che cosa può pentirsi o vergognarsi? Frugale per non spendere, casto per economizzare, sobrio per non sprecare, convinto di sacrificarsi per il bene dei lontani eredi, si crea, a maggiore tranquillità, la visione di opere buone cui lascerà, morendo, tutto il suo. Allora si sente un eroe, un santo, un martire.”

Giovanni Vannucci (1913–1984) presbitero e teologo italiano

La vita senza fine

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“Vinci l'ira con la delicatezza, la cattiveria con la bontà, l'avarizia con la generosità, la menzogna con la verità.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

223
Dhammapada
Origine: Citato in dhammapada http://www.saibaba.it/dhammapada/223.html, saibaba.it.

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“Alla povertà poche cose fallano, ma all'avarizia tutte.”

Bartolomeo da San Concordio (1262–1347) scrittore e aforista italiano

XLII
Giunta agli Ammaestramenti degli Antichi
Origine: Citato in Harbottle, p. 246.

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“Tra l'avarizia e la prodigalità sta l'economia, ed è questa una virtù che l'uomo onesto deve praticare.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

cap. Il codice dell'uomo onesto, massima 85
Il bene ed il male

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“Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l'avarizia.”

Origine: La coscienza di Zeno, Storia di un'associazione commerciale, p. 348

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“Questi fuor cerchi, che non han coperchio | piloso al capo, e papi e cardinali, | in cui usa avarizia il suo soperchio.”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

Virgilio: VII, 46–48

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“L'avarizia comincia dove finisce la povertà.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Le illusioni perdute

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“O miei cari fratelli! Satana è uno schermitore che darebbe del filo da torcere a Grand-Jan, a Jan-petit e all'Inglese, e io vi dico in verità che molto rudi sono i suoi assalti. Fintanto che noi siamo nell'età di peccare mortalmente, messer Satana ci chiama sul Préx-aux-Clercs della vita. Le nostre armi sono i divini sacramenti; ma egli porta tutto un arsenale fatto dei nostri peccati, armi offensive e difensive insieme. Mi par di vederlo entrare in campo chiuso; la Golosità sul ventre; ecco la sua corazza; la Pigrizia gli serve da speroni; nella sua cintura vi è la Lussuria, che è uno stocco pericoloso, l' Invidia è la sua spada, sulla testa porta l' Orgoglio come un gendarme l'elmetto; ha in testa l' Avarizia per servirsene al bisogno ed ha in bocca la Collera con le ingiurie e tutto quel che segue il che vi dimostra che egli è armato fino ai denti. Quando Dio dà il segnale, Satana non vi dice come i cortesi gentiluomini: Signore in guardia! ma si precipita sul cristiano a testa bassa. Il cristiano accorgendosi che sta per ricevere un colpo di Gola nel mezzo dello stomaco, lo para col Digiuno. A questo punto il predicatore, per essere più eloquente, staccò un crocefisso e prese a maneggiare, dando colpi e facendo parate come un maestro d'armi col suo fioretto per mostrare un colpo difficile. – Satana ritirandosi, tira un gran fendente di Collera, poi producendo una ferita con l' Ipocrisia vi lascia andare un colpo di Orgoglio. Il cristiano prima si copre con la Pazienza, poi risponde all' Orgoglio con un colpo di Umiltà. Satana irritato, gli dà un 'a fondo' di Lussuria, ma vedendolo parato dalla Mortificazione, si getta a corpo morto sul suo avversario, dandogli una frustata di Pigrizia e un colpo di spada di Invidia, mentre tenta di fargli entrare l' Avarizia nel cuore. È qui che bisogna avere buon occhio e buoni piedi. Col Lavoro ci si libera della frustata della Pigrizia; del colpo di spada con l' Amore del prossimo (parata molto difficile, fratelli); e quanto alla botta dell' Avarizia non vi è che la Carità che possa farla deviare.”

Prosper Mérimée (1803–1870) scrittore, storico e archeologo francese
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“Non troverete in loro che un popolo ignorante e barbaro, che coniuga da lungo tempo l'avarizia più sordida alla superstizione più odiosa e all'odio più irrefrenabile per i popoli che li tollerano e li arricchiscono.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Ebrei
Dizionario filosofico

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“La malattia della quale soffrono tutti gli uomini anziani è l'avarizia.”

Thomas Middleton (1580–1627) drammaturgo britannico

Senza fonte

“L'avarizia accumula ricchezze che usa per il tornaconto personale, non nell'interesse collettivo.”

Cesare Marchi (1922–1992) scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano

prefazione, p. 9
Quando siamo a tavola

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“L'avarizia è la forma più sensuale di castità.”

1993, p. 7
Autobiografia del Blu di Prussia, Taccuino del Marziano

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“Io non voglio spendere denaro che non ho | per fare colpo su persone che non stimo.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Avarizia
L' uomo che vola

“La memoria gli sovveniva con avarizia.”

Angelo Fiore (1908–1986) scrittore italiano

Origine: Il supplente, p. 14

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“Il rospo si pasce di terra, e sempre sta macro, perché non si sazia: tanto è il timore, che essa terra non li manchi.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Avarizia; 1979, p. 53
Bestiario o Le allegorie

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“Definì l'avarizia la metropoli di tutti i mali.”

Diogene Laerzio (180–240) storico greco antico

VI, 50; 2009, p. 221
Vite dei filosofi

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“La gelosia è un misto d'amore, d'odio, d'avarizia e d'orgoglio.”

Alphonse Karr (1808–1890) giornalista e scrittore francese

Origine: Aforismi sulle donne, sull'uomo e sull'amore, p. 48

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“Piangiamo sulla povertà, ma non inteneriamoci per l'avarizia nemmeno se è l'avarizia di un povero.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

16 agosto 1904; Vergani, p. 219
Diario 1887-1910

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“Si dedica tanta attenzione ai peccati aggressivi, come la violenza, la crudeltà e l'avarizia, con tutte le loro tragiche conseguenze, che scarsa attenzione rimane per i peccati passivi, come l'apatia e la pigrizia, che alla lunga possono avere effetti ancor più rovinosi.”

Eleanor Roosevelt (1884–1962) attivista e first lady statunitense

Origine: Citato in Kathleen McGowan, La promessa, traduzione di Roberta Maresca, Piemme, 2010, p. 235 http://books.google.it/books?id=Fvn5wc_qSV4C&pg=PT235#v=onepage&q&f=false. ISBN 9788858502303

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“Grande, importante malattia quella di Basedow! Per me fu importantissimo di averla conosciuta. La studiai in varie monografie e credetti di scoprire appena allora il segreto essenziale del nostro organismo. Io credo che da molti come da me vi sieno dei periodi di tempo in cui certe idee occupino e ingombrino tutto il cervello chiudendolo a tutte le altre. Ma se anche alla collettività succede la stessa cosa! Vive di Darwin dopo di essere vissuta di Robespierre e di Napoleone eppoi di Liebig o magari di Leopardi quando su tutto il cosmo non troneggi Bismark.
Ma di Basedow vissi sol io! Mi parve ch'egli avesse portate alla luce le radici della vita la quale è fatta così: tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale ad un ritmo precipitoso, il battito di un cuore sfrenato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica, destinati a perire di una malattia che sembrerebbe di esaurimento ed è invece di poltronaggine. Il giusto medio fra le due malattie si trova al centro e viene designato impropriamente come la salute che non è che una sosta. E fra il centro ed un'estremità — quella di Basedow — stanno tutti coloro ch'esasperano e consumano la vita in grandi desiderii, ambizioni, godimenti e anche lavoro, dall'altra quelli che non gettano sul piatto della vita che delle briciole e risparmiano preparando quegli abietti longevi che appariscono quale un peso per la società. Pare che questo peso sia anch'esso necessario. La società procede perché i Basedowiani la sospingono, e non precipita perché gli altri la trattengono. Io sono convinto che volendo costituire una società, si poteva farlo più semplicemente, ma è fatta così, col gozzo ad uno dei suoi capi e l'edema all'altro, e non c'è rimedio. In mezzo stanno coloro che hanno incipiente o gozzo o edema e su tutta la linea, in tutta l'umanità, la salute assoluta manca.”

Origine: La coscienza di Zeno, Storia di un'associazione commerciale, pp. 387-389

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“La avarizia è metropoli d'ogni ribbalderia. (53; p. 8)”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

Il teatro della politica

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“Superbia, invidia e avarizia sono
le tre faville c'hanno i cuori accesi.”

The Divine Comedy (c. 1308–1321), Inferno

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“Acquistare il necessario o l'importante non è sinonimo di avarizia, ma di saper dare il giusto valore al denaro.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net