Frasi su conquistatore
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema conquistatore, essere, grande, mondo.
Frasi su conquistatore

da un discorso tenuto al City Carlton Club di Londra nel settembre del 1935 a proposito dei preparativi di Benito Mussolini per invadere l'Abissinia
Su Mussolini ed il fascismo
Origine: Da The second world war, Volume I The gathering storm, 10° capitolo Sanctions aginst Italy, 1935, Cassel & Company LTD, Londra, 1964.

da Avventura con un travestito, dall'album Non escludo il ritorno, 2005

Origine: Lettere di un polemista, XVIII. Alla signora***, p. 49

Origine: La pazienza dell'arrostito, p. 134
Origine: Dante rivendicato: Lettera al sig. Cavalier Monti, p. 146
Origine: Calabria, p. 73

Origine: Biografie per corredo alla Storia universale, p. 15
Brigantaggio e questione meridionale

da Piccole storie del mondo grande, Treves, 1920

Origine: Commento ai quattro Vangeli, Vangelo di Luca, p. 1328

“Una lingua è un continente, un universo e chi se lo appropria è un conquistatore.”
Incontri con Paul Celan [1987], p. 45
Fascinazione della cenere
Origine: Testo pubblicato nel Corriere della Sera del 15-6-1989. Il titolo è Rencontres avec Paul Celan. Paul Celan ed Emil Cioran si conobbero a Parigi nel 1952. Fascinazione della cenere, p. 72. Di Emil Cioran Celan tradusse i Précis de décomposition, (Sommario di decomposizione), uscito presso Gallimard nel 1949. Fascinazione della cenere, pp. 45-46.
prefazione alla Sacra Real Maestà
Considerazioni sopra la storia di Sicilia dai tempi Normanni sino ai presenti, Prefazioni
prefazione
Considerazioni sopra la storia di Sicilia dai tempi Normanni sino ai presenti, Prefazioni
Origine: Riferimento all'opera di francesizzazione della Gran Bretagna: essa ha portato ad utilizzare nella lingua inglese molti termini di origine francese, utilizzati anche nell'inglese moderno.
da La notte di Ronchi, pp. 19-22
“Lo spettacolo d'una mente che non conosca tabù è sempre un grande spettacolo umano.”
dalla prefazione a André Malraux, I conquistatori
dalla prefazione a André Malraux, I conquistatori

Il mistico trombetta, 8, p. 588
Foglie d'erba, Dal meriggio alla stellata notte

“Perché i conquistatori perdono l'impero se si addormentano sui sofà, signor Malaussène.”
Rabdomant: XXI; p. 103
Il paradiso degli orchi

Origine: Molti dei versi tratti da queste ultime strofe di Un canto di gaudi vengono fatti leggere a turno agli alunni dal professor Keating nel film L'attimo fuggente (1989).
Origine: Foglie d'erba, Un canto di gaudi, p. 231

da Vedo Satana cadere come la folgore, Adelphi, Milano, 2001, pp. 218-234

“Di coloro cui il mondo non basta: i santi, i conquistatori, i poeti e tutti gli amanti dei libri.”
26 ottobre 1807
Pensieri

È come se Elisabetta d'Inghilterra avesse detto della Invincibile Armada: "Quei poveri spagnoli, con quel mare cattivo, sono preoccupata".

Sermão Pelo Bom Sucesso das Armas de Portugal contra as de Holanda
Educazione europea
Origine: Educazione Europea, Neri Pozza, 4 ed., dicembre 2012, pag. 202, 203. Edizione originale Education Europeenne, Gallimard, 1956.
Origine: Frasi pronunciate dal personaggio Kurtler.

I-IV secolo d.C.), p. 117
La storia dell'arte
Variante: Forse nessun'altra invenzione architettonica esercitò un'influenza più duratura dell'arco trionfale, che i romani eressero in tutto il loro impero: Italia, Francia, Africa settentrionale e Asia. L'architettura greca in generale era composta da elementi identici, e lo stesso si può dire anche del Colosseo: gli archi trionfali, invece, adoperano gli ordini per incorniciare e mettere in risalto il grande passaggio centrale affiancandogli aperture più strette. Era una disposizione atta a essere usata nella composizione architettonica quasi come si usa un accordo in musica. (5. I conquistatori del mondo, Romani, buddisti, ebrei e cristiani (I-IV secolo d. C.), p. 117)
Origine: voce su Wikipedia
Origine: Massacro a Stanleyville, pp. 38-39
Variante: Gli hutu, che, nel '94, furono in gran parte gli assassini (e che ora rischiano di essere le vittime), sono, in generale, di statura più bassa. Più tozzi. Si dice che fossero invidiosi, al punto da segare talvolta le gambe di quei compatrioti tanto più alti di loro. Ma ci sono anche hutu più grandi e affilati dei tutsi. Dipende dalle regioni. Le diversità etniche possono essere un'invenzione. Un incubo. Sono tuttora un'ossessione. Un'eredità, si dice, lasciata dai colonizzatori bianchi, antropologi da strapazzo, ispirati da quell' antenato dei razzisti del nostro secolo che fu l'ottocentesco conte di Gobineau; e quindi inclini come lui a dissertare sulla "disuguglianza delle razze umane" fondata su una base fisica. E furono loro, coloni e missionari, a supporre e poi a raccontare, fino a costruirci attorno la "storia" del Ruanda, che i tutsi arrivavano dalle valli del Nilo e discendevano dai bianchi, dunque erano di origine straniera, dei conquistatori, insomma usurpatori, e di una razza superiore agli hutu, volgari bantù africani. Nel bailamme continentale delle tribù la fantasia europea poteva scatenarsi a piacere.