Frasi su cosa
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“Se Voi, probabilmente avete letto le opere di Giordano Bruno, ebbene ne La cena delle ceneri, fa uno strano ragionamento. Dice: supponiamo di avere una palla, come la terra. La terra viene illuminata dal sole, ma soltanto una parte della terra viene illuminata dal sole. Man mano che ci si allontana, il sole è più lontano dalla terra, una parte sempre maggiore della sfera viene illuminata. Ora, domanda: quant'è la parte della sfera che al massimo può venire illuminata? Se il sole fosse all'infinito, allora illuminerebbe esattamente metà della sfera. Ora Giordano Bruno si chiede: ma poverina l'altra metà della sfera che cosa fa? Rimane in ombra? Allora l'idea di Giordano Bruno è: quando arriviamo all'infinito, facciamo un passo in più, incominciamo ad andare oltre questo primo infinito e il sole comincerà a illuminare la parte di dietro della sfera. Quando s'arriva all'infinito per la seconda volta tutta la sfera è illuminata. Non c'è bisogno di dire che questa è, ovviamente, è un'idea semplicemente metaforica, non ha nessun senso. Però è la prima volta nella storia in cui qualcuno pensa che ci sia effettivamente la possibilità di avere due o più infiniti. I matematici oggi sono arrivati ad averne addirittura infiniti.”

Piergiorgio Odifreddi (1950) matematico, logico e saggista italiano

dalla trasmissione RAI Il Grillo, 2 aprile 2001; citato in Storia dell'infinito http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=795#bruno, emsf.rai.it

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“C'è solo una cosa buona, la conoscenza, e una cattiva, l'ignoranza.”

Tobias Smollett (1721–1771) scrittore, storico e traduttore britannico

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“Se dovessi diventare presidente della Regione Sicilia dirò addio al sesso e mi considererò sposato con la Sicilia, le siciliane e i siciliani. Guidare la cosa pubblica è come entrare in un convento e non ho neanche più l'età per certe scorribande.”

Rosario Crocetta (1951) politico italiano

Origine: Citato in Regionali, Crocetta: se divento presidente dico addio al sesso http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2012/20-agosto-2012/regionali-crocetta-se-diventopresidente-dico-addio-sesso-2111503524274.shtml, Corrieredelmezzogiorno.corriere.it, 20 agosto 2012].

“Le chiedo inoltre cortesemente:
Chi è il Cigno di Boberfeld?
Cosa sono Dormente risonanti?”

Ervino Pocar (1892–1981) traduttore e germanista italiano

Pregiatissimo Dr. Hesse

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“Che cosa farò a Roma? Non so mentire.”

III, 41
Quid Romae faciam? Mentiri nescio.
Satire

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“La Juve è qualcosa di più di una squadra, non so di­re cosa, ma sono orgoglioso di farne parte.”

Gaetano Scirea (1953–1989) calciatore italiano

Origine: Citato in Guido Vaciago, Storiche citazioni di juventini veri http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2009/12/02-47339/Storiche+citazioni+di+juventini+veri+-+COMMENTA, Tuttosport.com, 2 dicembre 2009.

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“[Sul Alessandro Del Piero] Strano vederlo a Sydney, davvero strano. Personalmente avrei messo la firma non so su cosa pur di vederlo alla Juve per tutta la vita e, visto quello che ha fatto, se lo meritava anche. Purtroppo nel calcio non c'è riconoscenza da parte di nessuno.”

Fabrizio Miccoli (1979) calciatore italiano

Origine: Citato in Assist di Cassano, Miccoli va in goal: "Non sono un soldatino, per questo ho lasciato la Juventus. E per lo Scudetto tifo Napoli" http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2012/10/30/3488358/assist-di-cassano-miccoli-va-in-goal-non-sono-un-soldatino?source=breakingnews, Goal.com, 30 ottobre 2012.

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“Cosa cerchi di sfregarti via dal volto, con tutta quell'energia e quel freddo?”

Amélie Nothomb (1967) scrittrice belga

Origine: Diario di Rondine, p. 8

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“Non c'è cosa più virile del mirare giusto.”

Amélie Nothomb (1967) scrittrice belga

Origine: Diario di Rondine, p. 17

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“Morire di costipazione è una cosa difficile da capire.”

Amélie Nothomb (1967) scrittrice belga

Origine: Diario di Rondine, p. 98

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“Di solito, all'inizio dell'autunno, la mamma partiva per Mosca con i bambini che andavano ancora a scuola. Mio padre, mia sorella e io restavamo a Jasnaja Poljana ancora qualche mese. Facevamo una vita da Robinson sull'esempio di nostro padre. Tenevamo la casa sole, senza l'aiuto di domestici, e preparavamo pasti strettamente vegetariani.
Un giorno ci annunciarono l'arrivo di una nostra zia, amica di tutti, alla quale volevamo molto bene. Sapendo che la zia apprezzava la buona tavola e particolarmente la carne, ci chiedevamo che cosa fare.
Preparare il «cadavere», chiamavamo così la carne, ci faceva orrore. Mentre discutevo la faccenda con mia sorella venne papà. Messo al corrente dei nostri dubbi, ci rassicurò, promettendoci di occuparsi del menu della zia.
«Quanto a voi,» disse, «preparate il pranzo come al solito.»
La zia, bella, allegra, piena di vita come sempre, arrivò quel giorno stesso. Venuta l'ora passammo nella sala da pranzo. E cosa vi trovammo? Al posto della zia c'era un enorme coltello da cucina e, attaccato alla seggiola con una cordicella, un pollo vivo. La povera bestia si dibatteva trascinandosi il sedile.
«Sappiamo che ti piace mangiare gli esseri viventi,» disse papà, «così ti abbiamo procurato questo pollo. Ma nessuno di noi vuole commettere un assassinio: quel coltello omicida è a tua disposizione per compierlo.»
«Un'altra delle tue burle!» esclamò zia Tatiana scoppiando a ridere. «Tania! Maša! Sciogliete subito quella povera bestia e ridatele la libertà.»
Ci affrettammo a obbedire alla zia. Liberato il pollo, venne servito quanto avevamo preparato per il pasto: maccheroni, legumi e frutta.”

Tat'jana L'vovna Tolstaja (1864–1950) attivista russa

Origine: Anni con mio padre, p. 187

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“Si discuteva una sera a Jasnaja Poljana della divisione del lavoro. In quel tempo mio padre stava scrivendo il saggio Cosa bisogna fare?, opera colma di appassionata rivolta contro lo sfruttamento dei lavoratori da parte della classe privilegiata, che dimostra l'ingiustizia della cosiddetta «divisione del lavoro».
«Il lavoro manuale è sempre necessario,» diceva, «mentre il più delle volte il nostro lavoro, scientifico o artistico, non serve che a un cerchio ristretto di persone […].»
Il pittore Repin, nostro ospite, l'interruppe:
«Permettete Lev Nikolaevič, una mia osservazione personale. […] Mi capita spesso di vedere operai attaccati ai cavi, che alano parti del battello in costruzione. Un giorno che il pezzo era più pesante del solito, e gli operai sembravano esausti dalla fatica, vidi due di loro staccarsi dal gruppo e saltare sulla trave che stavano trascinando. Con bella voce vigorosa, intonarono un'allegra canzone. La loro energia si comunicò ai compagni che, ritrovate le forze, sentirono meno grave il loro compito.»
«E allora?» chiese mio padre, che aveva ascoltato attentamente e aspettava la conclusione.
«Ebbene,» disse Repin in modo discreto, «penso che debbano pure esistere coloro che confortano la vita dei lavoratori con la loro arte. Hanno un compito da assolvere. Mi sento uno di loro. Voglio essere fra coloro che cantano.»
«Molto bene,» riprese mio padre ridendo. «Il male è che sono in troppi a voler saltare sulla cosa che si sta trascinando e pochi a trascinarla. Il problema è questo!»”

Tat'jana L'vovna Tolstaja (1864–1950) attivista russa

Origine: Anni con mio padre, pp. 199-200

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“Tutti pensano che il mio nome sia Vitas Laitis. Che cosa puoi fare quando hai un nome che sembra una malattia?”

Vitas Gerulaitis (1954–1994) tennista statunitense

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 93 http://books.google.it/books?id=bWPm4d23hDUC&pg=PA93, ISBN 88-8598-826-2.

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“Il fulmine governa ogni cosa.”

fr. 64
Sulla natura

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“Viviamo in un'epoca di consumismo sfrenato… non si fa in tempo a comprare una cosa che già bisogna pagarla.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da L'ottavo nano, episodio 1
Personaggi originali, Brunello Robertetti

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“Io per essere venuto qui prendo centocinquantamila lire e l'unica cosa che vi dico è che bisogna chiamare un tecnico.”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano

da L'ottavo nano, episodio 7
Personaggi originali, Tecnoco