Frasi su iracheno
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema iracheno, guerra, popolo, americano.
Frasi su iracheno

Origine: Citato in Panorama, anno XLV n. 32, 9 agosto 2007.

Origine: Da Il Mediterraneo dimenticato http://www.corriere.it/editoriali/13_giugno_30/il-mediterraneo-dimenticato-sergio-romano_a6fa2238-e13e-11e2-a879-533dfc673450.shtml, Corriere.it, 30 giugno 2013.

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: C'è una qualità nella personalità irachena che io stesso possedevo, ma che ora è stata modificata a causa del mio incarico ufficiale. L'iracheno, cioè, spesso si confida totalmente con gli altri. Quando gli piace qualcuno, potrebbe svelargli tutto. Ma quando dopo scopre che la sua fiducia è stata malriposta, reagisce aspramente contro la persona a cui ha dato fiducia assoluta e grande generosità.

Variante: Secondo le stime della maggior parte degli studiosi, l’invasione dell’Iraq da parte di Bush e Blair nel 2003 ha causato almeno 700.000 vittime – in un paese che non aveva alcuna storia di jihadismo. I curdi avevano ottenuto concessioni politiche e territoriali; sunniti e sciiti avevano classi e differenze settarie, ma erano in pace; i matrimoni misti erano comuni. Tre anni prima dell’invasione, ho guidato lungo tutto l'Iraq senza paura. Nel tragitto ho incontrato gente fiera, soprattutto di essere irachena, erede di una civiltà che a loro pareva una presenza fisica.Bush e Blair hanno fatto a pezzi tutto questo. L’Iraq odierno è un covo di jihadisti. Al Qaeda – come i “jihadisti” di Pol Pot – ha colto l’opportunità fornita dall’assalto di ‘Shock and Awe’ e dalla guerra civile che ne seguì. La “ribelle” Siria ha offerto loro benefici ancora maggiori, insieme alla CIA e agli stati del Golfo che offrono logistica e denaro per il traffico d’armi attraverso la Turchia. L’arrivo di reclute straniere era inevitabile.

Variante: Il popolo [iracheno] non diede alla Rivoluzione la sua fiducia per caso, né all'inizio diede il suo appoggio assoluto. Invece, osservò la Rivoluzione rigorosamente e criticamente, e lo considerò con cautela, fino a che non si accorse gradualmente che sia il popolo che la Rivoluzione costituissero un solo corpo.

Variante: In Europa l’immigrazione è un problema. Per noi è la conseguenza del problema. La gente lascia i nostri Paesi e viene da voi. Ecco allora che lavorare insieme diventa prioritario. Oggi abbiamo in Siria 1,5 milioni di iracheni, oltre 500 mila rifugiati palestinesi e nell'estate 2006 circa 700 mila libanesi si sono rifugiati da noi. È come se in Italia fossero arrivati 5,8 milioni di profughi in pochi mesi. Noi cosa abbiamo fatto? Abbiamo aperto le nostre scuole: sono 30 mila i bambini iracheni che studiano nelle scuole siriane e speriamo con l’anno prossimo di arrivare a 50 mila. Perché lo facciamo? Perché se ai minori diamo la possibilità di studiare, sosteniamo una generazione, e non importa che siano iracheni. Sono i nostri vicini. Abbiamo aperto anche i nostri ospedali. E soprattutto abbiamo aperto i nostri cuori. La Siria non è un Paese ricco e questa ondata ha avuto un grande impatto. Ma cos'altro potevamo fare?

da L'ultima parola, 5 giugno 2010
Da programmi televisivi

dal Quotidiano nazionale, 15 dicembre 2003, p. 15
da Vanity Fair, n. 29, 29 aprile 2004
Citazioni di Mina

Origine: Citato in Lorenzo Fuccaro, Striscioni allo stadio, email americane: «Quattrocchi eroe» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/aprile/19/Striscioni_allo_stadio_email_americane_co_9_040419031.shtml, Corriere della Sera, 19 aprile 2004.
da Libero, 9 maggio 2004

“La bandiera irachena sarà issata al centro di Mosul e in ogni villaggio molto presto.”
Citazioni di Ḥaydar Jawwād al-ʿAbādī
Origine: Citato in Bryan Denton e Michael R. Gordon, L’offensiva irachena per riprendere Mosul, The New York Times, Stati Uniti, tradotto e pubblicato in Internazionale, n. 1176, 21 ottobre 2016. Dichiarazione resa il 17 ottobre 2016.

America: il nuovo tiranno
Origine: Da Massimo Fini è Cyrano, Marsilio, 2005.

[...] it has become almost clear to all Arabs, including Iraqis, that "Israel" is not a group of Jews, whether of Palestinian or other origins, seeking a refuge after their persecution under the Nazis. Rather, it is an aggressive entity which does not hesitate to launch acts of aggression against the Arab nation whenever it has the technical ability.

The worker and the employer are now brothers who cannot be separated one from the other. The days of exploitation of the whole for the benefit of the individual have gone. The worker and the employer are now brothers, working side by side in harmony and solidarity for the people and the immortal Iraqi Republic.
Principles of 14th July revolution

And this is the case of all Iraqis: soft to the limit, human to the limit, and also sharp to the limit in case of need. This is a quality in the Iraqi people that I like. What is more important is another quality in the Iraqi people. They are not satisfied with anything.
Variante: Questo è caso per tutti gli iracheni: pacifici fino al limite, umani fino al limite, ma anche severi fino al limite se è necessario. Questa è una qualità del popolo iracheno che a me piace. Un' altra qualità ancora più importante del popolo iracheno è che non sono mai soddisfatti.

One can safely say that oil was the fuel of the glorious struggle of the Iraqi people for economic independence and social progress.

The man who leads the Iraqis must be of a quick and nimble pace so the others will not step on his heels, then his back, then step on his head and pass him over.
Variante: L'uomo che guida gli iracheni dev'essere d'un passo svelto e agile, altrimenti gli altri lo calpesteranno i talloni, poi la schiena, per poi calpestargli la testa e avanzare oltre.

The nationalisation of Iraqi oil crowned a dauntless unremitting struggle that lasted for over half a century against foreign domination and alien exploitation.
Variante: La nazionalizzazione del petrolio iracheno è stata il coronamento d'una lotta audace e incessante che è durata per più di mezzo secolo contro la dominazione e lo sfruttamento straniero.

A people thrown into narrow confines is like a large ship made to sailing in a small river. It will certainly fail to sail, not because of an intrinsic reason, but because those in charge did not provide the suitable requirements for the ship to use its capacity in appropriate surroundings.
This was the case of the Iraqi people, almost since the decline of the prosperous Abbasid era. The people were always severely judged, not by the ruler, but by the outcome, when such outcome was put in the wrong historical perspective and the Iraqi people held responsible for the failure. The fact is that the Iraqi people, for almost a thousand years, were not responsible for any negative result in their life, or in their society as a whole.

da Strade dell'est, n.3, lato A
L'era del cinghiale bianco

The woman, your sister, has achieved victory. She will share with you, sooner or later, the responsibilities of administration. The peasant, likewise, has achieved victory, and so has the employer. Formerly, the employer used to fear for his life and for his property. Now, the employer and the worker are brothers working together in both prosperity and adversity to protect the gains of the Iraqi Republic. They work constantly not for any transient selfish interest but for the interest of the people.
Principles of 14th July revolution

An open letter from President Saddam Hussein to the rulers of Iran
Variante: Avete continuato la vostra aggressione senza trarre alcuna lezione dalle battaglie a est di Basra, in cui il popolo d'Iraq trionfò e le vostre inutili legioni vennero schiacciate. Poi lanciaste due offensive a est del settore Maysan. Dopo il vostro fallimento e sconfitta, vi siete spostati in tutti gli altri settori del fronte per mettere alla prova la vostra sfortuna.In ciascuna di quelle offensive la stampa sionista, insieme alle stampe e i servizi di intelligence dei nemici d'Iraq e della nazione araba, tentarono di rincuorarvi dopo aver mobilitato tutti i loro mezzi diretti e indiretti in un tentativo disperato e palese di scoraggiare gli iracheni. In ognuna di queste offensive, che erano più di venti, due di esse di maggior importanza, voi e i vostri alleati parlaste arrogantemente di come avreste mandato milioni di soldati. Ma dal momento in cui cominciarono le battaglie si conobbe la verità, smascherando la vostra debolezza, le vostre menzogne e fesserie, dimostrando che le vostre truppe all'attacco erano solo diecimila, che gli iracheni, con il sostegno di Dio e la loro propria forza e capacità, fecero a pezzi con ovvia superiorità su tutti i livelli e in ogni settore.

Praise be to Almighty God for all that has been realized and congratulations to you, great Iraqis, on what you have achieved. You rightly deserve good and glory. You are a people which has offered a lot to life. Thousands of years ago, you offered great civilizations to humanity and lit the torch of science and knowledge. Together with other sons of your great Arab nation, you contributed – with great distinction – to spreading the great heavenly messages. Throughout eras of decline, you, your fathers and grandfathers lived for centuries under oppression, tyranny, backwardness and poverty. Your enemies thought that you had lost your historical opportunity for ever. But – despite all that you suffered during those dark stages of your history – you have proved that you are a living people, that you are the sons of a living and vigorous nation, and that you are the descendants of those great ancestors, the well-known historical leaders, constructors, originators of civilization and Message-bearers.
Variante: Sia lodato Dio onnipotente for tutto ciò che è stato realizzato, e congratulazioni a voi, grandi iracheni, per quanto avete ottenuto. Meritate giustamente il bene e la gloria. Siete un popolo che ha offerto tanto alla vita. Migliaia di anni fa, avete offerto grandi civiltà all'umanità e acceso la torcia della scienza e della conoscenza. Insieme agli altri figli della vostra grande nazione araba, avete contribuito, con grande merito, a propagare grandi messaggi celesti. Attraverso secoli di declino, voi, i vostri padri e i vostri avi avete vissuto per secoli sotto l'oppressione, la tirannia, l'arretratezza e la povertà. I vostri nemici credevano che avevate perso la vostra opportunità storica per sempre. Ma malgrado tutte le sofferenze che avete subito durante quelle fasi oscure della vostra storia, avete dimostrato d'essere un popolo vivo, che siete i figli d'una nazione viva e vigorosa, e che siete i discendenti di quei grandi antenati, i famosi capi, costruttori, artefici storici della civiltà e Messaggeri.

Origine: Citato in Gaffe di Kerry sui soldati italiani 'Per battere l'Iraq bastavano loro' http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/esteri/campagnausatre/itaeserker/itaeserker.html, Repubblica.it, 12 ottobre 2004.

Any territory you seize from Iraq's territory will be wrested out of your eyes, no matter how long the war may last, after we shatter your wicked dreams. We are absolutely sure that the war is drawing to an end because we, courageous Iraqis, backed by honourable Muslims and Arabs will foil all your malicious attempts.
Variante: Qualsiasi territorio che prendete dall'Iraq verrà ripreso sotto i vostri occhi, indipendentemente da quanto durerà la guerra, dopo che avremo spezzato i vostri sogni maligni. Siamo certissimi che la guerra si sta concludendo, perché noi, i coraggiosi iracheni, col sostegno dei musulmani e gli arabi d'onore, sventeremo tutti i vostri tentativi malvagi.

The Iraqi people consist of brotherly nationalities which have amalgamated in order to defend the existence of the eternal Iraqi Republic. [This is] why we always declare 'long live true Iraqi unity, for in it lies our strength.
Variante: Il popolo iracheno è costituito da nazionalità fraterne che si sono amalgamate per difendere l'esistenza dell' eterna Repubblica irachena. [Per questo] dichiariamo sempre «lunga vita all'unità irachena, poiché in essa sta la nostra forza.»
Origine: Dal discorso, marzo 1959; citato in Adeed Dawisha, Iraq: A Political History, Princeton University Press, 2013, p. 198.

Variante: Sono il figlio del popolo. Giuro su Dio che mi sacrificherò per voi. Offrirò la mia vita per difendere il popolo iracheno.

Principles of 14th July revolution
Variante: La donna, vostra sorella, ha ottenuto la vittoria. Tra poco, condividerà con voi le responsabilità dell'amministrazione. Nello stesso modo, il contadino ha ottenuto la vittoria, e anche il capo. Precedentemente, il capo temeva per la sua vita e per la sua proprietà. Ora, il capo e l'operaio sono fratelli che lavorano insieme, che piova o ci sia il sole, per proteggere le vittorie della Repubblica irachena. Fatichano costantemente non per qualche interesse egoista di poca durata, ma nell'interesse del popolo.

The Iraqis and the Arabs have learnt from this experience that they should bury the most important strategic organs in their economy, scientific bodies and technical requirements, to a degree where they would be immune from even a direct strike with a nuclear bomb.

An open letter from President Saddam Hussein to the rulers of Iran
Variante: Anche Assad è laico e moderno, è un esponente del partito Baas, una volta interarabo ma da tempo frantumato in correnti nazionali, e anche Assad ha i riflessi pronti nell'eliminare gli avversari virtuali prima che diventino reali. Assad è simile a Saddam perché la Siria è come l'Iraq un mosaico di clan. Nel grande Egitto o nella piccola Tunisia i rais sono o sono stati di un altro stampo perché quei due paesi sono più omogenei. E attorno alle monarchie più note (in particolare la marocchina e la saudita) si sono creati consensi abbastanza ampi. Nonostante abbia ormai vent'anni, per il regime di Assad il consenso è invece spesso sulle punte delle spade o meglio sulle bocche dei cannoni dei suoi carri armati. Il clan di Assad è la setta alauita, scisma dell'Islam con vaghi elementi cristiani e alcuni dogmi segreti, considerata la maggioranza sunnita siriana un'eresia o un intollerabile groviglio di laici. Gli alauiti rappresentano poco più di un decimo della popolazione, sono all'incirca un milione e mezzo. Per imporsi Assad ha sparso molto sangue, in particolare a Hama, dove i suoi mezzi blindati hanno schiacciato nell'82 il movimento dei Fratelli Musulmani che in nome dell'Islam sunnita avevano aperto le ostilità contro il regime laico e moderno del Baas siriano, guidato da Assad, come quello iracheno è guidato da Saddam.
Variante: Ci fu un tempo, non tanto lontano, in Occidente, in cui il carattere laico e moderno del presidente iracheno era apprezzato, se non proprio esaltato. Il confronto con Khomeini concedeva un notevole vantaggio a Saddam Hussein. Di fronte alla rivoluzione islamica di Teheran, esportatrice di un oscurantismo inquietante, la classica dittatura di Bagdad, senza propositi missionari, sembrava un argine non solo accettabile ma provvidenziale. E' capitato a molti di noi di scrivere o di pensare qualcosa del genere durante la guerra Iran-Iraq. L'Iraq non era proprio una diga democratica, questo no, questo nessuno ha osato dirlo: ma un utile sbarramento laico e moderno, ossia efficiente, sì: un argine, appunto, in grado di contenere un fanatismo come quello iraniano ansioso di ricondurre le società musulmane ai secoli più bui della loro storia, e di aggredire attraverso il terrorismo gli infedeli dell' Occidente europeo e americano. Al contrario degli ayatollah iraniani, i dirigenti del partito Baas iracheno non erano considerati una minaccia alla stabilità del Golfo, vale a dire del mercato del petrolio. Khomeini costruiva moschee, Saddam Hussein scuole e ospedali e caserme. Egli dedicava, è vero, una particolare attenzione a quest' ultime ed anche alle prigioni, come del resto faceva Khomeini, ma, al contrario di Khomeini, era al tempo stesso favorevole all'emancipazione delle donne, alle quali a Bagdad non veniva imposto il ciador. Quando negli acquitrini della Mesopotamia meridionale, dove si incontrano il Tigri e l'Eufrate, furono scoperti nel 1984 migliaia di giovani iraniani uccisi dai gas iracheni, la nostra morale non fu affatto scossa. L' utilità di Saddam Hussein, in quanto diga del fondamentalismo musulmano, placava le nostre coscienze. Soltanto quattro anni dopo, quando i gas furono usati per mattare la città curda di Halabja, ci furono alcune reazioni.
I Fratelli musulmani e i derivati integralisti, salafiti ed altri, si sono intromessi nella folla in rivolta. Avevano sulle spalle anni, decenni di galera e di torture e avevano il diritto di ribellarsi.
Origine: Da Assad e la sindrome irachena http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/07/20/olds/assad-la-sindrome-irachena.002assad.html?ref=search, la Repubblica, 20 luglio 2012.
Variante: È vero che il regime iracheno è laico e moderno rispetto a molti altri della regione. A Bagdad non si discute come a Ryad se la terra è quadrata o rotonda. Né si lapidano le adultere. Né sono obbligatorie le preghiere quotidiane dell'Islam. Né esiste la segregazione sociale tra uomini e donne. Né sono soltanto le antiche qualità di un despota orientale che hanno consentito a Saddam Hussein di restare per ventidue anni filati il dittatore dell' Iraq. Sino al 1979 come vice presidente ma in realtà come il vero uomo forte; e da allora come l'indiscusso capo dello stato.
Variante: Non che quest'ultimo ispirasse eccessiva fiducia, ma come dittatore classico era senz'altro preferibile a una rivoluzione islamica che avrebbe potuto sconvolgere ampie e decisive regioni del pianeta. Tanto preferibile che nel settembre '80 la tentata invasione irachena dell'Iran, da cui scaturì la guerra del Golfo, non suscitò uno scandalo adeguato alla gravità dell' aggressione. Quella complice indulgenza, allora comprensibile se non proprio inevitabile, ha partorito un monster, secondo la brutale espressione di un senatore americano, o un nuovo voleur de Bagdad, secondo quella più poetica di un quotidiano francese. Un mostro o un ladro di Bagdad che dispone della forza militare più importante del Golfo e del mondo arabo, tra l' altro dotata di gas nervini come ben sanno le popolazioni civili curde, e in possesso di un arsenale atomico per fortuna ancora incompleto, ma non tanto lontano dall'esserlo. Una potenza costruita grazie agli aiuti paralleli se non congiunti o concertati di Mosca e di Washington, di Parigi e di Londra, e di tante altre capitali ansiose di vendere armi, tra le quali Roma, Varsavia, Praga, Il Cairo... Nella lista non manca il Kuwait che, per proteggersi da Khomeini, finanziò lautamente Saddam Hussein, sapendo benissimo che sotto le spoglie del protettore si nascondeva un lupo ansioso di fare dell'emirato un solo boccone. Ma tra lui e Khomeini non c'erano scelte.
Origine: Da Il ladro di Bagdad http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/08/03/il-ladro-di-bagdad.html?ref=search, la Repubblica, 3 agosto 1990.

Origine: Da Il rischio di farne un martire eroe dell'islamo-nazionalismo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/06/il-rischio-di-farne-un-martire-eroe.html?ref=search, la Repubblica, 6 novembre 2006.
Origine: Da Anche per i leader arabi Saddam va eliminato http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/08/12/anche-per-leader-arabi-saddam-va-eliminato.html?ref=search, la Repubblica, 12 agosto 1990.

Origine: Da La rovina dell’Iraq si poteva evitare https://www.internazionale.it/opinione/gwynne-dyer/2016/07/08/la-rovina-dell-iraq-si-poteva-evitare, Internazionale.it, traduzione di Federico Ferrone, 8 luglio 2016.

Origine: Da La vittoria politica di Saddam negli incubi dei governi arabi http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/02/09/la-vittoria-politica-di-saddam-negli-incubi.html?ref=search, la Repubblica, 9 febbraio 1998.

Origine: Citato in Da domani nel Golfo le fregate italiane. Rafsanjani: "attenti" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/10/03/da-domani-nel-golfo-le-fregate-italiane.html?ref=search, la Repubblica, 3 ottobre 1987.

Origine: Citato in Rafsanjani. "Con l'Iraq preferiamo l'accordo" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/07/28/rafsanjani-con-iraq-preferiamo-accordo.html?ref=search, la Repubblica, 7 luglio 1984.