Frasi su spia

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema spia, cosa, essere, stesso.

Frasi su spia

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“L'anima per se stessa | è un'amica imperiale – | o la più angosciante Spia – | che un Nemico – possa inviare.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

J683 – F579, vv. 1-4
Lettere

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“La pioggia batte contro i tergicristalli, | spingo 'sta roba come Bob Marley, | la spia è accesa, vediamo se si può | e se ti piace 'sta merda grida "Ooh"”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Extralarge, n. 7
Chi vuole essere Fabri Fibra?

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“Il ladro insegnava al poliziotto che non era bene fare la spia.”

Giulia Carcasi (1984) scrittrice italiana

Io sono di legno

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“Ammetto di essere una spia, è una cosa disdicevole, ma qualcuno deve pur farlo …”

Charles Dickens (1812–1870) scrittore, giornalista e reporter di viaggio britannico

dialogo del personaggio John Barsad, la spia. (da Tale of two cities)

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“Ogni uomo, per agire, ha bisogno di credere importante e buona la propria attività. E per questo, qualunque sia la sua condizione, egli non mancherà di crearsi una visione della vita umana in genere, alla luce della quale la sua attività possa apparirgli importante e buona.
Di solito si pensa che il ladro, l'assassino, la spia, la prostituta, riconoscendo cattiva la propria professione, debbano vergognarsene. Invece accade esattamente il contrario. Gli uomini che il destino e i loro peccati o errori hanno posto in una determinata condizione, per quanto sbagliata sia, si creano una visione della vita in genere alla luce della quale questa condizione possa apparir loro buona e rispettabile. Per sostenere poi tale visione gli uomini si appoggiano istintivamente a una cerchia di persone in cui venga riconosciuto il concetto che si sono creati della vita e del loro posto in essa. La cosa ci sorprende quando i ladri si vantano della loro destrezza, le prostitute della loro depravazione, gli assassini della loro crudeltà. Ma ci sorprende solo perché la cerchia, l'ambiente di queste persone è circoscritto, e soprattutto perché noi ne siamo al di fuori. Ma non capita forse lo stesso fenomeno fra i ricchi che si vantano delle loro ricchezze, cioè di ladrocinio, fra i capi militari che si vantano delle loro vittorie, cioè di omicidio, fra i sovrani che si vantano della loro potenza, cioè di sopraffazione? Noi non vediamo in queste persone un concetto distorto della vita, del bene o del male, volto a giustificare la loro condizione, solo perché la cerchia di persone con tali concetti distorti è più vasta, e noi stessi vi apparteniamo.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“In un governo ben ordinato, libero, popolare… tutti siamo in dovere di fare la spia…!”

Antonio Ghislanzoni (1824–1893) librettista, poeta e scrittore italiano

Abrakadabra: storia dell'avvenire

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“Questo lo diceva il Tao: "L'imperatore non fa mai leggi, perché se emanasse una norma vorrebbe dire che qualcosa non va". Ogni legge in qualche modo è la spia di una condizione imperfetta: l'ideale sarebbe non averne bisogno.”

Sergio Quinzio (1927–1996) teologo e aforista italiano

da Sergio Quinzio, Gustavo Zagrebelsky, Democrazia e Apocalisse, a cura di Maurizio assalto, La Stampa, 28 maggio 1995, p. 21

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“Il portiere su e giù cammina come sentinella. | Il pericolo lontano è ancora, ma se in un nembo s'avvicina | oh allora una giovane fiera s'accovaccia e all'erta spia.”

Tre momenti
Canzoniere
Origine: Cinque poesie per il gioco del calcio; riportate in Gironi.it http://www.gironi.it/poesia/saba.php.

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“Dammi tre parole, donne, soldi, amore'; | Olio, spia, motore; nervi, stress, dottore; | turbo, fuori, serie; barca, spiagge, ferie. | Dammi tre parole, sono solo parole.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da 3 parole, n. 13
Controcultura
Origine: Valeria Rossi, Tre parole (2001): «Dammi tre parole: sole, cuore e amore.»

“Penso che la domanda "a che serve?" applicata ai contenuti di uno studio o di una ricerca possa essere la spia di una mentalità utilitaristica, pragmatistica, consumistica. Penso che le civiltà evolute debbano lasciare spazio al conoscere in quanto valore in sé.”

Paolo Rossi (filosofo) (1923–2012) filosofo e storico della scienza italiano

da Norberto Bobbio, Umberto Cerroni, Umberto Eco, Italo Mancini, Paolo Rossi, Emanuele Severino, Gianni Vattimo, Che cosa fanno oggi i filosofi?, Bompiani, Milano 1982

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“Colui che tanto vi domina non ha che due occhi, due mani, un corpo, non ha niente di più dell'uomo meno importante dell'immenso ed infinito numero delle nostre città, se non la superiorità che gli attribuite per distruggervi. Da dove ha preso tanti occhi, con i quali vi spia, se non glieli offrite voi? Come può avere tante mani per colpirvi, se non le prende da voi? I piedi con cui calpesta le vostre città, da dove li ha presi, se non da voi? Come fa ad avere tanto potere su di voi, se non tramite voi stessi? Come oserebbe aggredirvi, se non avesse la vostra complicità? Cosa potrebbe farvi se non foste i ricettatori del ladrone che vi saccheggia, complici dell'assassino che vi uccide e traditori di voi stessi? Seminate i vostri frutti, affinché ne faccia scempio. Riempite ed ammobiliate le vostre case, per rifornire le sue ruberie. Allevate le vostre figlie perché abbia di che inebriare la sua lussuria. Allevate i vostri figli, perché, nel migliore dei casi, li porti alla guerra e li conduca al macello, li faccia ministri delle sue bramosie, ed esecutori delle sue vendette. Vi ammazzate di fatica perché possa trattarsi delicatamente nei suoi lussi e voltolarsi nei suoi piaceri sporchi e volgari. Vi indebolite per renderlo più forte e rigido nel tenervi la briglia più corta. E di tutte queste indegnità, che neanche le bestie potrebbero accettare o sopportare, voi potreste liberarvi se provaste, non dico a liberarvene, ma solo a volerlo fare. Siate decisi a non servire più, ed eccovi liberi. Non voglio che lo scacciate o lo scuotiate, ma solo che non lo sosteniate più, e lo vedrete, come un grande colosso al quale è stata tolta la base, piombare giù per il suo stesso peso e rompersi.”

2014, p. 36
Discorso sulla servitù volontaria

“A Valentino si accende la spia, la lucetta rossa, ma non è quella del limitatore, è quella di Pedrosa, che gli sta per mettere il sale sulla coda.”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Misano 2016, quando Pedrosa dopo un gran recupero si appresta a superare Rossi, vincendo poi la gara.
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“È rarissimo vedere un caimano che spia i compagni mentre fanno il bagno.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 17

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“Lo spaventapasseri sembra una spia fucilata.”

Ramón Gómez De La Serna (1888–1963) scrittore e aforista spagnolo

Origine: Mille e una greguería, Greguería‎s‎, p. 74

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