Frasi su ballata
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema ballata, vita, essere, grande.
Frasi su ballata

da Se..., in Ballate delle baracche e altre poesie, a cura di Franco Buffoni, Oscar Mondadori, 1989, pp. 121-123. ISBN 88-04-40258-X
Origine: Faust mediterraneo, p. 121

“La giraffa ha il cuore lontano dai pensieri. Si è innamorata ieri, e ancora non lo sa.”
da Ballate
da Ballata della via larga
Arrivederci Italia

Ugo Foscolo
riferito in particolare a La ballata dell'esilio

“La vanità, fredda, gioiva: | un uomo s'era ucciso per il suo amore.”
da La ballata dell'amore cieco, n.° 1

da Canti d'Alessandria, X
da Ballata della via larga
Arrivederci Italia

da La ballata dell'esilio; citato in La dolce stagione
Rime

da La ballata dell'esilio; citato in La dolce stagione
Rime
Origine: Il boccafina ovvero il gastronomo avveduto, Parte seconda, p. 81

da La ballata della moda, n°7
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan

da La ballata della moda, n°7
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan


Origine: Da Conversazioni, 1987; citato in Andrea Monda, G. K. Chesterton, anche un grande poeta http://www.romasette.it/modules/news/article.php?storyid=5176, Roma Sette, 28 settembre 2009.

da Il testamento e La ballata degli impiccati, traduzione di Rina Sara Virgillito, Rusconi, 1976

“Al corpo segue solo l'ombra, nel regno dei morti silente.”
Varie
Origine: Da Ballate.

da Soggiorno in Dalmazia, pp. 39-40
Foglie e pietre

“Le narrano piano le onde e i pioppi le stanno a ascoltare.”
da La ballata degli annegati, n. 9
Folk beat n. 1

“Per me era peso il passato, e l'acqua sembrava leggera.”
da La ballata degli annegati, n. 9
Folk beat n. 1

“Le forze che cambiano il corso della storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo.”
Origine: Citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, La Ballata del Cavallo Bianco, Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 159.

Imitazioni, Antonino Zichichi, In Crozza Italia

“Sul mare sei nato tu in una città del Sud | la lasciasti un giorno e poi non ci sei andato più.”
da La ballata del meridionale trapiantato, 10<sup>a</sup> composizione, p. 61
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno

da La ballata di Renzo, 1971
Incluse in raccolte
Origine: Brano inedito incluso nella raccolta Live & Rarities (2009), famoso soprattutto per la sorprendente somiglianza tra la fine di Renzo narrata nel brano e quella dello stesso cantautore, rifiutato da cinque ospedali dopo l'incidente. Nel brano Gaetano cita tre di quei cinque ospedali: Policlinico, San Giovanni e San Camillo. La prima versione di questo brano, Quando renzo morì io ero al bar, composizione numero 55, differisce per alcuni particolari.

Origine: Storia della musica, p. 540

da La ballata del marinaio, n.º 9
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan
Origine: Tenco stesso indica questo brano come la prima delle "ballate" composte per il programma televisivo Le comare e pubblicate postume nel 1972. Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti

da La ballata del marinaio, n°9
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan

Origine: Da Sette storie gotiche; citato in Primo Levi, I costruttori di ponti, in Ranocchi sulla luna e altri animali, Einaudi, 2014, p. 87.

da La ballata della moda, n°7
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan

Origine: Da Palermo all'Opéra Abbagnato si racconta http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/persone/eleonora-abbagnato/eleonora-abbagnato/eleonora-abbagnato.html, Repubblica.it, 1 marzo 2009.

Origine: Citato in Classic Rock Lifestyle Italia, n. 21, luglio 2014, p. 91.
parte IV, cap. III, p. 240
Le quattro ragazze Wieselberger

2004
Senza piume (Without Feathers), Una guida ad alcuni balletti minori

da Serate futuriste, Editrice Tirrena, Napoli, 1930
Variante: Il restaurant Astarita è abbacinato di luce elettrica e resta avvitato nel mare dai violenti riflessi di gesso elettrico liquido. Le barche da nolo nella penombra turchina si ninnano come fette di poponi. Le caldarroste scoppiettano. Una padella frigge. Un odore di olio e di pesce fritto e di mare. Seduti a riva gruppi di popolane stritolano i tarallini bagnati nell'acqua sulfurea. Il mozzo resupino nella speranza, con gli occhi e la bocca alle stelle, canta una canzone di nasse... Gli abitanti marinai del borgo luciano, sono addossati alle finestre terrene dalle quali sfolgora l'aureo salone dello chalet Savoia. quei vani dame in décolletés e cavalieri in frac. Salone, dame e cavalieri tipo Vedova allegra... A mezzanotte, poi, nei restaurants di Santa Lucia Nuova trillano tutti i mandolini dei posteggiatori della riva, che cantano alle mense delle chanteuses ancora pulsanti di canzoni cantate e ballate...
E allora tu, nell'odor del mare, senti un odor d'amore...(da Serate futuriste, Editrice Tirrena, Napoli, 1930)
Origine: Citato in Giovanni Artieri, Napoli, punto e basta?, [Divertimenti, avventure, biografie, fantasie per napoletani e non], Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1980, pp. 605-606.

Petyr Baelish
a Sansa Stark
2016, p. 487
Il Grande Inverno