Frasi su consiglio
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“Cajo Gracco: Consiglio di nemico è tradimento.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto II, p. 147
Cajo Gracco

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“[Sul Governo Monti] In questi mesi questo Governo ha portato il Paese fuori dal baratro e non nel baratro, come qualcuno, falsificando la realtà, sostiene. Non starò a citarvi gli andamenti degli spread, i commenti delle istituzioni economiche mondiali ed europee. Basta un solo dato: un anno fa rischiavamo di non pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici ed eravamo un problema per la stabilità europea. Non eravamo in grado di adempiere agli impegni e ai protocolli europei sottoscritti dal Governo Berlusconi. Oggi siamo elemento di stabilità, finanziaria ed economica e, nonostante la crisi faccia ancora soffrire famiglie, lavoratori e imprese, abbiamo gettato le basi per una politica che certamente dovrà essere impostata da qui in poi sulla crescita e i primi segnali si colgono nella legge di stabilità, che dobbiamo approvare prima della fine dell'anno. Certo, i principali protagonisti di questa gigantesca rivoluzione politica sono stati gli italiani, che con i loro sacrifici si sono assunti la responsabilità di salvare il Paese, ma è difficile non cogliere nella guida del Presidente del Consiglio un salto di mentalità e di comportamenti che noi attendevamo da tempo.”

Pier Ferdinando Casini (1955) politico italiano

Origine: Camera dei Deputati – XVI Legislatura – Seduta n. 730 http://www.camera.it/410?idSeduta=0730&tipo=stenografico#sed0730.stenografico.tit00020.sub00010 di giovedì 6 dicembre 2012 – Resoconto stenografico dell'Assemblea. Roma, Camera dei Deputati, 6 dicembre 2012.

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“[Silvio Berlusconi] Rifiuta costantemente i consigli strategici del suo ministro degli esteri, demoralizzato, privo di risorse e sempre più irrilevante, a favore dei suoi sodali d'affari, molti dei quali sono profondamente implicati nella politica energetica russa verso l'Unione Europea.”

Ronald Spogli (1948) politico, diplomatico e imprenditore statunitense

Wikileaks http://web.archive.org/20101206142533/213.251.145.96/cable/2008/11/08ROME1406.html, cablogramma di Ronald Spogli del 19 novembre 2008

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“Nominare Di Pietro Ministro della Giustizia, altrimenti arrestano anche la moglie del Presidente del Consiglio.”

Francesco Cossiga (1928–2010) 8º Presidente della Repubblica Italiana

Citazioni tratte da interviste

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“Sono uscito dal consiglio delle Generali perché quando da assicuratori si vuole diventare finanzieri non si fa un buon servizio all'azienda. Purtroppo è un vizio nazionale: tutti vogliono fare il mestiere di altri.”

Leonardo Del Vecchio (1935) imprenditore italiano

Origine: Citato in Andrea Greco, Del Vecchio sale in Generali e boccia il management: "Troppa finanza" http://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/04/28/news/del_vecchio_sale_in_generali_e_chiede_la_testa_del_management_troppa_finanza-34085652/?rss, la Repubblica, 28 aprile 2012.

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“Noi non siamo che un'associazione nascente, fondata da dodici anni, composta soprattutto da laici e da giovani che vogliono provvedere alla loro salvezza. Noi non avremmo alcuna qualifica per trattare con voi se il Sommo Pontefice Gregorio XVI non si fosse degnato, con un Breve del 10 gennaio 1845, di approvare paternamente la nostra istituzione, e di attribuirle delle ricche indulgenze di cui egli estende il beneficio a tutti coloro che noi avremo aggregato alla nostra Società. Il nostro primo scopo è stato quello di consolidare la fede e di rianimare la carità nella gioventù cattolica, di rafforzare i ranghi con amicizie edificanti e solide, e di formare così una nuova generazione, capace di riparare, se è possibile, il male che I'empietà ha fatto nel nostro paese. II primo modo di realizzare questo disegno fu di radunarsi tutte le settimane, di imparare così a conoscerci e ad amarci; e al fine di dare un interesse alle nostre riunioni, intraprendemmo la visita dei poveri a domicilio: gli portammo del pane, dei soccorsi temporali di vario genere, e sopratutto dei buoni libri e buoni consigli. Questa Società, fondata dodici anni fa da otto giovani, del tutto oscuri, conta oggi circa 10.000 membri, in 133 città; si è insediata in Inghilterra, in Scozia, in Irlanda, in Belgio, in Italia. Si sono sempre persegui questi due principali risultati: la santificazione della gioventù cristiana e la visita dei poveri a domicilio. Noi abbiamo in ciascuna città delle opere pei gli ammalati, per I'istruzione dei bambini, per il collocamento di operai, che sono affidate a dei comitati poco numerosi e soccorsi dal denaro della Società tutta intera. Possa I'unione della nostra umile Società diventare il simbolo dell' unione di tutti i popoli al di là e al di qua dei mari, nella pratica della legge di Dio, nella fedeltà alla fede, nell'attaccamento alla SS. Chiesa Romana e nell'amore di Nostro Signore Gesù Cristo.

Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!”

Frédéric Ozanam (1813–1853) storico e giornalista francese

Al Presidente della Società di San Vincenzo de Paoli del Messico, Parigi, 19 settembre 1845, p. 232
Lettere

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“Gli dico [riferendosi a Massimo Moratti] che avrebbe fatto bene a seguire il consiglio di Cannavò, quando gli disse di non reclamare lo scudetto 2006 che è stato assegnato per un errore di politica sportiva. Ma oggi il presidente dell'Inter ha tutto il diritto di difenderlo.”

Franco Carraro (1939) dirigente sportivo e politico italiano

citato in Carraro: "Juve ora basta con la storia dei 29 scudetti. E a Moratti dico che..." http://www.fcinter1908.it/?action=read&idnotizia=40165, fcinter1908.it, 8 dicembre 2011

“Le parole dei vecchi sono ritenute da tutti un saggio consiglio.”
Quod senior loquitur, omnes consilium putant.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

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“Il miglior consiglio sulla carriera da dare ai giovani è: "Scoprite cosa vi piace di più fare nella vita, poi trovate qualcuno che vi paghi per farlo."”

Katharine Whitehorn (1928) scrittore, giornalista, editorialista

The best careers advice given to the young ... is "Find out what you like doing best and get someone to pay you for doing it."
Origine: Da "The Ten-Hour Week is Here to Stay," in The Observer, Londra, 19 gennaio 1975.

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“[La vicenda biografia di Macalda Scaletta] Della vita di que' baroni ci è saggio la storia di Macalda di Scaletta. Vedova di un Guglielmo d'Amico, esigliato al tempo degli Svevi, era andata profuga in abito di frate Minore, stette a Napoli, a Messina, e da Carlo d'Angiò ricuperò i beni confiscati al marito. Sposatasi ad Alaimo di Lentini, uno de' più fervorosi nel Vespro, tradì i Francesi che a lei, come beneficata da Carlo, rifuggiavano in Catania, della qual città suo marito fu fatto governatore. Quand'egli andò alla guerra di Messina, essa ne tenne le veci; e sui quarant'anni, pure ancor bella, generosa net donare, vestiva piastre e maglie; e con una mazza d'argento alla mano, emulava i cavalieri ne' cimenti guerreschi. Di sua onestà chi bene disse, chi ogni male. Aspirò agli amori di re Pietro, lo accompagnò, gli chiese ricovero; ma egli non volle comprenderla, di che essa pensò vendicarsi.
Alaimo fu poi fatto maestro giustiziere, e valse a reprimere i molti che reluttavano alla nuova dominazione, e acquistò tal reputazione che eccitò la gelosia dell'infante don Giacomo. La crescevano i superbi portamenti di Macalda, la quale tenevasi alta fin con Costanza, e non volea dirle regina, ma solo madre di don Giacomo; se compariva alla Corte, era per isfoggiare abiti e gioie. Contro ogni decenza, volle in un convento passar la gravidanza e il parto, sol per godere l'amenità del luogo : Costanza fu a visitarla, e n'ebbe accoglienze sgarbate; offri di levar al battesimo il neonato, e Macalda rispose non voler esporlo a quel bagno freddo, poi tre giorni appresso vel fece tenere da popolani. Costanza, mal in salute, si fece portare in lettiga da Palermo al duomo di Monreale; e Macalda essa pure, per le strade della città e fin a Nicosia in lettiga coperta di scarlatto, di che fu un gran mormorare. Re Giacomo viaggiava con trenta cavalli di scorta; e Macalda con trecento, e volea far da giustiziere, e apponeva a re Pietro di avere mal compensato coloro, che del resto l'aveano domandato compagno e non re.
Alaimo condiscendeva alla moglie, e dicono le giurasse non dar mai consigli a danno de' Francesi, anzi procurarle il ritorno in Sicilia. Se il facesse noi sappiamo; certo i re aragonesi gli si avversarono, fors'anche per la solita ingratitudine a chi più beneficò. Giacomo finge spedire Alaimo in gran diligenza a suo padre in Catalogna per sollecitarne ajuti : Alaimo va, è accolto con ogni maniera di cortesia; ma appena egli partì, la plebe di Messina, sollecitata dal Loria, lo grida traditore, affollasi alla sua casa ad ammazzare i Francesi prigionieri di guerra che vi tenea, e così quelli che stavano nelle carceri e che egli aveva salvati. Macalda accorse per sostenere i suoi fautori, ma vide il marito dichiarato fellone e confiscatigli i beni, Matteo Scaletta fratello di lei, decapitato; ella stessa chiusa in un castello, forse vi lini la vita. Alaimo, dopo alquanti anni, fu rimandato verso la Sicilia, e come fu in vista della patria isola, buttato in mare.”

Cesare Cantù (1804–1895) storico, letterato e politico italiano

Vol. IV, cap. CII, p. 177
Storia degli Italiani

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“Avete visto che bella giornata?”

Mario Monti (1943) politico, economista e accademico italiano

la mattina del giorno della sua nomina a Presidente del Consiglio

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“Quali obiettivi abbiamo avuto e abbiamo nella nostra azione verso l'Unione europea? Nella primissima fase abbiamo avuto l'obiettivo di mostrare, con le azioni che svolgevamo all'interno del Paese, di non aver bisogno della protezione un po' paralizzante altrui. E posso rivelare che in quella fase eravamo molto sottoposti a paterni, qualche volta materni, consigli: ma perché non fate domanda di appoggio o di finanziamento da parte del Fondo «salva Stati» o del Fondo monetario internazionale? Questa situazione l'ha vissuta per primo il mio predecessore, il Presidente Berlusconi, nelle giornate del G20 di Cannes, a fine ottobre, primi di novembre, ma poi anche noi nei primi due-tre mesi abbiamo avuto questo tipo di comunicazione. Abbiamo preferito che il Paese cercasse di fare da sé, non perché sia una cosa necessariamente disdicevole essere assistiti. Abbiamo visto che l'assistenza verso la Spagna è un'assistenza specifica, ossia verso le banche; un'assistenza across the board, generalizzata, invece, perché un Paese non si rimette in piedi da solo con la finanza pubblica, vuol dire la cosiddetta troika, termine russo, ma in salsa europea, ossia avere seduti, quasi come governatori collettivi di un Paese, il Fondo monetario internazionale, la Banca centrale europea e la Commissione europea. Credo che questo Parlamento condivida il sentimento che è del Governo e che è nella tradizione italiana di auspicare sì parziali cessioni delle sovranità nazionali in un contesto europeo, come processo condiviso per esercitare più efficacemente le sovranità nazionali. Altro è dover cedere in modo asimmetrico parte della propria sovranità. Ritengo che gli sforzi che il popolo italiano ha fatto e sta facendo siano duri da accettare, ma ritengo che sarebbero stati più duri da accettare, e maggiore sarebbe stato il senso di alienazione, di frustrazione e di ripulsa verso la costruzione europea, se questi sforzi si fossero dovuti accettare, come ad esempio in Grecia, perché dettati dalla troika.”

Mario Monti (1943) politico, economista e accademico italiano

Origine: Citato in XVI Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta della Camera dei Deputati n. 649 del 13 giugno 2012 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=16&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=649 – Informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri sul vertice informale dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione europea svoltosi a Bruxelles il 23 maggio scorso. Camera dei Deputati, 13 giugno 2012.

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“[Sulle dimissioni di Terzi dalla carica di Ministro degli affari esteri] Sono rimasto stupefatto per ciò che il Ministro ha fatto e per ciò che il Ministro non ha fatto in connessione con le sue dimissioni. Ciò che ha fatto è aver reso note qui le sue dimissioni, senza alcuna informazione preventiva né al Capo dello Stato né al Presidente del Consiglio, ma soprattutto ciò che non ha fatto. Abbiamo tutti esperienza di funzionamento degli organi decisionali, di organi collegiali e sappiamo tutti che possono esistere all'inizio divergenze di punti di vista. Sappiamo tutti che è natura della collegialità pervenire a decisioni condivise. Sappiamo anche tutti che può essere al limite utilizzato lo strumento per indurre altri partecipanti alla decisione, o in questo caso il Presidente del Consiglio, a modificare la loro posizione; può anche essere utilizzato un preannuncio di dimissioni a meno che qualche cosa cambi. Signori, niente di questo è avvenuto, né alle riunioni del CISR, né alla riunione che si è svolta nel mio ufficio a Palazzo Chigi ieri mattina dalle 11 alle 13, alla presenza del Ministro della difesa, del Ministro degli affari esteri e in collegamento frequente, telefonico e via internet, con il Ministro della giustizia e con altri collaboratori. Abbiamo messo a punto il testo che i due Ministri, a nome del Governo, avrebbero presentato, e in particolare il Ministro degli affari esteri, qui ieri pomeriggio, come poi è avvenuto, e niente mi è stato detto dal Ministro degli affari esteri circa un suo dissenso e men che meno circa una sua intenzione di dimettersi. Questo lo dico perché, sulla base di questi fatti oggettivi, ho ragione di ritenere che l'obiettivo non fosse quello di modificare una decisione, alla quale il Ministro aveva consapevolmente partecipato con il suo lavoro, ma fosse quello più esterno di conseguire altri risultati che magari nei prossimi tempi diventeranno più evidenti.”

Mario Monti (1943) politico, economista e accademico italiano

Origine: Camera di deputati della Repubblica Italiana – XVII Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta n. 5 di mercoledì 27 marzo 2013 http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0005/stenografico.pdf – Informativa urgente del Presidente del Consiglio dei ministri sulle dimissioni del Ministro degli affari esteri preannunziate nel corso della informativa sulla vicenda dei militari italiani sottoposti a procedimento giudiziario in India. Roma, Camera dei Deputati, 27 marzo 2013.

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“Una pubblicazione turistica del governo norvegese consiglia: «Guardando il Polo Nord, la Norvegia è quella a sinistra.»”

Ludwig Bemelmans (1898–1962) scrittore e pittore tedesco

citato in Selezione dal Reader's Digest, settembre 1962

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“Quello che abbiamo varato nel Consiglio dei ministri [del Governo Letta] di mercoledì scorso non è un provvedimento svuotacarceri. Casomai, se posso usare un gioco di parole, cerchiamo di riempirle di meno.”

Anna Maria Cancellieri (1943) prefetto e funzionaria italiana

Citazioni di Annamaria Cancelleri
Origine: Citato in «Governo, nessuna tensione sulla giustizia» http://www.corriere.it/politica/13_giugno_29/cancellieri-giustizia_9d2933fc-e099-11e2-aa9b-d132be5871d0.shtml, Corriere.it, 29 giugno 2013.

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“Bobo deve a me la sua elezione in consiglio comunale, almeno al cinquanta per cento.”

Mario Chiesa (1944) politico e ingegnere italiano

Origine: Citato in Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio, Mani pulite. La vera storia, 20 anni dopo, Chiarelettere, 2012.

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“Se l'incanto della quiete e il dormire in pace sino al mattino
ti piacciono, e se la polvere, lo strepito dei carri
e l'osteria ti infastidiscono, ti consiglio di andare a Ferentino.”

I, 17, 7-8
Si te grata quies et primam somnus in horam | delectat, si te puluis strepitusque rotarum, | si laedit caupona, Ferentinum ire iubebo.
Epistole

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“Tre cose sono contrarie al consiglio: fretta, ira et cupidità, cioè desiderio di guadagnare.”

Andrea da Grosseto letterato italiano

da Dottrina del tacere e del parlare

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“[Pensi di aver giocato il tuo miglior calcio in Italia? ] È lì che ho trascorso la maggior parte della mia carriera, essendo stato alla Juventus per dieci anni. Questa è stata la cosa migliore che mi è successo perché fu il luogo dove ho avuto modo di conoscere il calcio vero, in un club ambizioso con giocatori ambiziosi. Avendo sperimentato ciò, non mi sento fuori luogo per dare consigli o un parere su quello che il River potrebbe fare per giungere quello che ho fatto oltre quel decennio. Ho avuto la possibilità di giocare con tre Palloni d'oro come Zidane, Cannavaro e Nedvěd così come la fortuna di conoscere artisti del calibro di Emerson, Del Piero, Ibrahimović, Thuram e Vieira. Erano giocatori straordinari che, oltre ad essere talentuosi, avevano sempre un forte desiderio di vincere titoli. Tale livello di ambizione è fondamentale se vuoi raggiungere grandi obiettivi.”

David Trezeguet (1977) calciatore francese

citato in Trézéguet: I'm Argentinian at heart http://www.fifa.com/worldfootball/news/newsid=1789728.html, Fifa.com, 22 ottobre 2012
[Do you think you played your best football on Italian soil?] That's where I spent the biggest chunk of my career, having been at Juventus for ten years. That was the best thing that happened to me because it was where I got to know real football, at an ambitious club with ambitious players. Having experienced that, I don't feel out of place giving out advice or an opinion on what River could do to achieve what I did over that decade. I had the chance to play with three Ballon d'Or winners in [Zinédine] Zidane, [Fabio] Cannavaro and [Pavel] Nedvěd, as well as getting to know the likes of [Alessandro] Del Piero, [Zlatan] Ibrahimović, Emerson, [Lilian] Thuram and [Patrick] Vieira. They were extraordinary players who, as well as being talented, always had a fierce desire to win titles. That level of ambition is vital if you want to achieve your goals.

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“La cristianità è una buona notizia, non un buon consiglio.”

William Ralph Inge (1860–1954) docente, scrittore, religioso (prete anglicano)

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“La povertà radicale è personale, la povertà comunitaria implica la prudenza e, per un cristiano, il dono del consiglio.”

Marie-Dominique Philippe (1912–2006) teologo e filosofo francese

Fuoco sulla terra. Colloqui sulle beatitudini

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“Se fossi stato presente alla creazione, avrei dato qualche utile consiglio per una migliore organizzazione dell'universo.”

Alfonso X di Castiglia (1221–1284) sovrano

Origine: Citato in Guido Almansi, Il filosofo portatile, TEA, Milano, 1991.

“Quando nascesti li anzoli ci venne; | quando nascesti, colorito ziglio, | tutti li santi furno a quel consiglio.”

Leonardo Giustinian (1388–1446) politico e umanista italiano

da Se li arbori sapessen favellare

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“Assai più giova, | Che i fervidi consigli, | Una lenta prudenza ai gran perigli.”

Pietro Metastasio (1698–1782) poeta italiano

da Antigono, III, 3

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“Galliani: «L'addio di Leo è stata una scelta presa consensualmente tra il presidente del Milan e il presidente del Consiglio.»”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

17 maggio 2010 http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/maggio/17/ROMPI_PALLONE_ga_10_100517004.shtml

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“[…] In conclusione, lo sperma è un alimento sano ed io lo consiglio per la prima colazione di tutta la famiglia!”

Daniele Luttazzi (1961) attore, comico e scrittore italiano

versando su una fetta biscottata una sostanza, probabilmente latte condensato, e mangiandola con gusto

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“Ho messo via un po' di consigli, dicono è più facile, li ho messi via perché a sbagliare sono bravissimo da me.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Ho messo via, n. 3
Sopravvissuti e sopravviventi

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“In tempi di scarsi denari abbondano i consigli.”

Riccardo Bacchelli (1891–1985) scrittore e drammaturgo italiano

cap. I, Il tesoro della Madonna di Spagna
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“R: È la sinistra che non lo ha sistemato perché io, quando ero presidente del Consiglio, presentai un disegno di legge uguale alla legge americana. La sinistra, poi lo ha tenuto nel cassetto per poterlo usare contro di me.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Il Fatto; 13 dicembre 2000
Lettera d'amore a una ragazza di una volta, Rai, Silvio Berlusconi, Dopo la vittoria alle regionali del 2000

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“D: Alcuni provvedimenti che voi avete preso, hanno dato l'impressione di sistemare qualche problemino giudiziario del presidente del Consiglio. Cito, ad esempio, rogatorie e falso in bilancio.”

Enzo Biagi (1920–2007) giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano

Con Michail Gorbacev; un bilancio della perestroika, Con il ministro leghista Castelli

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“[Riferimento a Giovanni Raboni] Tutto quel che mi ha detto è stato oro. Perdìo, e bisognava arrivare alla mia età per trovare un aiuto, un consiglio vero, come quelli che lei mi ha dato. E poi la mia vanità era soddisfatta; colavo sugo da tutte le parti.”

Franco Fortini (1917–1994) saggista, critico letterario e poeta italiano

Origine: Citato in Paolo Di Stefano, Raboni, il mondo privato del poeta: tutti gli amici e una Milano perduta https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/settembre/08/Raboni_mondo_privato_del_poeta_co_9_090908072.shtml, Corriere della Sera, 8 settembre 2009, p. 34.

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“La Tebaldi, che deve aver fatto tesoro di alcuni consigli che le rivolgemmo da queste pagine, è ora una cantante eccezionale…”

Guido Pannain (1891–1977) compositore e musicologo italiano

Origine: Citato in Carla Maria Casanova, Renata Tebaldi, la voce d'angelo, Electa, Milano, 1981.

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“In consiglio comunale si completerà a breve l'iter per intitolare una strada a Bettino Craxi. Credo sia un doveroso riconoscimento e omaggio della Capitale a uno dei più grandi leader della storia della Repubblica.”

Gianni Alemanno (1958) politico italiano, ex sindaco di Roma

Origine: Citato in Alemanno: presto una via per Craxi http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=47015&sez=HOME_ROMA, Il Messaggero, 17 febbraio 2009.

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