Frasi su corpo
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“Mio padre è stato a Montecassino, ha combattuto nel Secondo Corpo d'Armata polacco, con il generale Anders. È stato ferito vicino a Recanati, risalendo l'Adriatico fino a Bologna. Era in una casa colonica in convalescenza quando ha conosciuto una ragazza marchigiana. Mia madre, la ragione per la quale è rimasto in Italia.”

Helena Janeczek (1964) scrittrice e giornalista tedesca

Le rondini di Montecassino, Incipit
Variante: Mio padre è stato a Montecassino, ha combattuto nel Secondo Corpo d'Armata polacco, con il generale Anders. È stato ferito vicino a Recanati, risalendo l'Adriatico fino a Bologna. Era in una casa colonica in convalescenza quando ha conosciuto una ragazza marchigiana. Mia madre, la ragione per la quale è rimasto in Italia.

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“Ho iniziato a studiare pianoforte, ma dopo tre anni la mia insegnante, che poi sarebbe diventata mia moglie Antonietta, mi ha detto: sei distratto. Volevo dedicarmi anima e corpo alla cucina.”

Gualtiero Marchesi (1930–2017) cuoco italiano

Origine: Dall'intervista di Eleonora Barbieri, Marchesi: "Odio i clienti ignoranti, la cucina non è per tutti" http://www.ilgiornale.it/news/politica/1068366.html, Il Giornale.it, 17 novembre 2014.

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“Vorrei fuggire da lì, vorrei sparire, vorrei volare via dalla finestra. Già, volare. Come lei. Come Nadia. Nadia Comaneci, la libellula che due mesi fa mi ha sedotto alle olimpiadi di Montréal. Quattordici anni, rumena, bruttina e strepitosa. Mai vista tanta decisione, tanta grazia, tanta perfezione. L'ho seguita come un faro in ogni gara, l'ho ammirata e temuta. Ha solo tre anni più di me ma mi pare un oracolo. Penso a lei che vola, svetta e sorride (poco) a ogni dieci che le assegnano i giudici, stregati come me dalla sua grandezza. Come splende su quelle parallele! La spina dorsale arrotolata su se stessa come un nautilus scatta come una molla e lei vola nel firmamento dei giochi olimpici. È potente, non solo per quello che fa, ma per come domina tutto e tutti. Ha messo in ginocchio l'intera giuria. Sono (siamo) tutti pazzi di lei. E, naturalmente, mi fa sentire un'inetta. Il suo sguardo serio e impassibile mi agita, mi emoziona. Mi sento inutile mentre lei fa man bassa di premi, di ori, di encomi, di stampa. Perché sono così soggiogata? Ho sempre avuto un debole per chi mi guarda con autorità e Nadia guarda il mondo intero con autorità. Il contrasto fra il suo corpo flessuoso e la sua volontà/dignità di ferro è un terremoto per il mio cuore. Lei è solida come un totem, io molliccia come un aspic di verdura. Lei è lieve come una farfalla, io pesante come una base per ombrelloni.”

Veronica Pivetti (1965) attrice, doppiatrice e conduttrice televisiva italiana

Origine: Da Mai all'altezza, Mondadori, 2017, p. 112 https://books.google.it/books?id=nBXeDQAAQBAJ&pg=PT112. ISBN 88-520-7851-7

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“[Su Marlon Brando] Era bello in modo incredibile, portava i blue-jeans e una t-shirt bianca che gli fasciava il corpo. Noi in Italia non avevamo mai visto una cosa così.”

Lucia Bosé (1931) attrice italiana

Origine: Dall'intervista di Alain Elkann, Lucia Bosé: Affascinante come un animale http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0197_01_2004_0182_0027_1389861/, La Stampa, 3 luglio 2004.

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“Tante volte, mentre ascolto della musica, le idee cominciano o scorrere... è come se la musica cominciasse a prendere corpo, ed io vedo la scena del mio film svilupparsi.”

David Lynch (1946) regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Da Stephen Pizzello, in American Cinematographer, vol. 78, n. 3, marzo 1997, p. 36; citato in Dario Martinelli, Il regista suonato. Note sul ruolo della musica nella cinematografia di David Lynch in G. Lanzo, C. Antermite (a cura di), Moviement: David Lynch, Gemma Lanzo Editore, 2009, p. 13.

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“È lo spirito che foggia il corpo a sua immagine.”

da La morte di Wallenstein, III, 13
Wallenstein
Origine: Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X

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“Se qualche cosa è sacra, il corpo umano è sacro.”

Canto il corpo elettrico, 8, p. 126
Foglie d'erba, Figli d'Adamo

“Il corpo, se lo si tratta bene, può durare tutta la vita.”

Noel Clarasó i Serrat (1899–1985) scrittore

Origine: Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X

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“Tutto sta per cambiare, | un corpo non è affatto male, | per quanto mi appartiene.”

Filippo Gatti (1970) cantautore, musicista e produttore discografico italiano

da Kaya, n.1
Tutto sta per cambiare

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“La ripetizione si basa sui ritmi del corpo, quindi ci identifichiamo con il battito del cuore, o con la marcia o il respiro.”

Karlheinz Stockhausen (1928–2007) compositore tedesco

Origine: Citato in AA.VV., Il libro della musica classica, traduzione di Anna Fontebuoni, Gribaudo, 2019, p. 306. ISBN 9788858022894

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“Il corpo va riscoperto non come appendice della persona ma come la sua solidità.”

Umberto Regina (1937) filosofo italiano

Il corpo è persona, va trattato con la cura e amore, più che in termini di diritti e doveri.

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“Il corpo è concepito per essere visto, non per essere coperto.”

Marilyn Monroe (1926–1962) attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense
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“Mio, mio. Un corpo si aggira.”

William Faulkner (1897–1962) scrittore, sceneggiatore e poeta statunitense
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“​Il corpo attrae ciò che la mente seduce.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

“Tradigione

Riversa sul pavimento di marmo di marquina, lei in cuor suo era consapevole del dolore sordo che la stava lacerando l’interno del nocciolo del suo essere, così profondo e delicato quanto immenso da perdersi dentro volutamente, e con gli occhi gonfi bagnati dalle copiose lacrime che le rigavano le rosse gote inflitte dal dolore angoscioso, fulminó rapidamente con lo sguardo respirando a fatica col petto stretto nella nella morsa del duolo, quella foto che ritraeva chi fino ad un’ora prima rappresentava tutto il suo mondo. Maledicendo quell’immagine sgualcita dal calore delle sue mani infuocate dalla rabbia, e dal freddo sudore che il suo corpo emanava tremando come se il suolo fosse colto da una scossa tellurica lasciando vibrare tutto ciò che vi era sovrapposto. Strappò con violenza incontrollata quell’immagine come se volesse sfregiare il ricordo di quello che fu origine in lei di tanto amore, per poi riversarlo in chi sapeva concepire dentro di sé quelle emozioni senza eguali, per effondere il cuore di chi la sapeva ancora far sgorgare acqua d’amore che nasceva spontanea da un profondo intaglio in una cresta fatta di cuore, affinché il suo corso di sentimento che dissetava la sua anima s’immettesse nel mar profondo bruciante d’ardore, abbracciando e inebriando in ogni parte il suo amato. Ma ormai consumato e prosciugato dalla delusione di un tradigione compiuto senza rimorso, quell’oceano di passione si trasformava in un vuoto di animosità che pacatamente colmerà con nuovi impulsi inclini alla fiducia verso qualcuno, ed ora non vi era intorno a lei che una fievole speranza nell’oscurità dei suoi triboli, di riuscire ad accartocciare tutto il suo corruccio per rialzarsi lentamente raccogliendo la sua dignità per farne perno per il suo invigorire interiore. Affidó il suo cuore al tempo affinché cura vi possa trovare nelle sue sagge braccia, per ottener sollievo da quel lamento disperso sotto le ali della solitudine, per amore.

©LAURA LAPIETRA”

“Guardami,
mentre ti accarezzo amorevolmente
con il mio bene che ti voglio!
Guardami come
non hai fatto mai
con nuovi occhi,
occhi di un altro tipo d'amore!
Sono per te,
quel lampo luminoso
e tuono imponente
squarcio nel buio pesto
che ti meraviglia
in un secondo
per poi svanire!
Sono per te
quella lacrima rugiada
sui petali del tuo cuore
che ti intenerisce l'essere
per poi lasciarti secco
una volta dissolta!
Sono per te,
quelle stagioni senza tempo nelle clessidre
che ti sospendono felice
nel cielo terso da nembi,
quando io cammino
a piedi scalzi
intessendo radici
per la via del mio vivere.
Sono per te,
quel rogo di fuoco
che ti brucia i sensi
quando mi pensi
ma non ti scalda perennemente
le tue membra!
Sono per te,
quella più bella stella
brillante tra le tante
che ti rapisce lo sguardo
ma non sempre ti guardo!
Sono per te,
quella incessante pioggia
di pure emozioni
che scivola percorrendoti
il corpo mentre ti lava l'anima donandoti estati,
quando il mio obbiettivo
è raggiungere un altro
inesplorato nuovo posto!
Sono per te,
quella alta marea
onde impetuose
colme di passione
che investe la tua voglia
di avermi tua,
ma non combacia con la mia!
Sono per te,
la tua sfida col destino
per vincermi come premio
fatto di oro e cristallo,
ma per te non sono in gioco!
Sono per te,
quel tuo rosaio
olezzo di voluttà
tinto di porpora in velluto come le lenzuola che vorresti disfare insieme a me,
mentre io vorrei
solo piegarle!
Sono per te,
quella spada di giustizia rendendoti forte nelle tue lotte con la vita,
mentre ne consegue solo
la mia sconfitta!
Sono per te,
quel tuo soave
Angelo di salvezza
quando in un orecchio
ti sussurro dolcezza,
mentre non apro
le mie ali per amore per te…
E ancora sono,
sono ancora tante altre cose per te, ma non per me!
Ti prego adesso
guardami,
guardami con altri occhi
con occhi nuovi
aperti al volto della verità,
la realtà che svela ancora
che nella vita vi sarà ancora
chi col suo miele
ti cospargerà
le labbra e il cuore,
chi col suo amore
sarà balsamo
per la tua bramosia d'amore!
Chi ancora arriverà
per starti accanto,
e non soltanto nei sogni!
Chi nelle sue splendide sembianze
meravigliosa creatura sarà tuo paradiso terrestre …
Quello che non sono
e sarò mai, io.”

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“Quando alla simpatia si aggiunge la bellezza dell'anima e del corpo, insieme danno vita ad una persona di infinito valore.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Ciò che il tuo corpo concede, la mente lo aveva già deciso.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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