Frasi su fare
pagina 47

Enrico Ruggeri photo

“Che temperamento delle donne […] quando si fanno fare male, ma non vogliono morire!”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Che temperamento!
Contatti

Enrico Ruggeri photo

“Con gli occhi bene aperti | chiediamo un po' d'amore | alla persona che vorremmo fare rimanere.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Mistero
La giostra della memoria

Enrico Ruggeri photo

“Io non voglio spendere denaro che non ho | per fare colpo su persone che non stimo.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Avarizia
L' uomo che vola

Enrico Ruggeri photo

“Usurai di questo mondo | datevi da fare.”

Enrico Ruggeri (1957) cantautore, scrittore e conduttore televisivo italiano

da Eroi solitari
Amore e guerra

Umberto Tozzi photo
Amadeo Bordiga photo

“Quando la catastrofe distrugge abitazioni coltivazioni e fabbriche e piomba nella inattività popolazioni lavoratrici, essa indubbiamente distrugge una ricchezza. Ma non è possibile rimediarvi con un prelievo sulla ricchezza altrove esistente, come con la miserabile operazione di razzolare in giro pastrani vecchi, quando la propaganda, raccolta e trasporto costano assai più del valore del logoro indumento.
Quella ricchezza sparita era accumulo di lavoro passato, secolare. Per eliminare l'effetto della catastrofe occorre una massa enorme di lavoro attuale, vivente. Se quindi della ricchezza diamo la definizione non astratta, ma concreta e sociale, essa ci appare come il diritto in certi individui formanti la classe dominante di prelevare sul lavoro vivo e contemporaneo. Nella nuova mobilitazione di lavoro si formeranno nuovi redditi e nuova ricchezza privilegiata; e l'economia capitalista non offre nessun mezzo di «spostare» ricchezza altrove accumulata per sanare il vuoto fatto in quella sarda o veneta, come non si potrebbe pigliar pari pari gli argini del Tevere per ristabilire quelli inghiottiti dal Po.
Ecco perché è una cretinata l'idea di fare un prelievo patrimoniale contro i titolari di campi e case e officine intatti, per ripristinare quelli sconvolti.
Centro del capitalismo non è la titolarità su tali immobili, ma un tipo di economia che consente prelievo e profitto su quanto in cicli incessanti crea il lavoro dell'uomo, e subordina a quel prelievo l'impiego di questo lavoro.”

Amadeo Bordiga (1889–1970) politico italiano

Omicidio dei morti, Sul filo del tempo LXXXIV, da Battaglia Comunista, n. 24 del 19-31 dicembre 1951

Leiji Matsumoto photo
Leiji Matsumoto photo
Leiji Matsumoto photo

“[Su Michael Jordan] Ti sembra di poterlo controllare, ma un attimo dopo è troppo lontano perché tu possa fare qualcosa. Le sue finte sono sempre micidiali. Non gli importa un accidente dell'età. E quando ti sta addosso, ti manca il respiro.”

Latrell Sprewell (1970) cestista statunitense

Origine: Citato in Riccardo Romani, Ultimo tiro, canestro: Jordan supera anche la prova del nove https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/dicembre/24/Ultimo_tiro_canestro_Jordan_supera_co_0_01122411554.shtml, Corriere della Sera, 24 dicembre 2001.

Giulio Cavalli photo
Riccardo Pazzaglia photo

“Il giudizio universale
Io una volta sognavo sempre mio nonno materno, l'unico che conobbi.
Ogni tanto, in sogno, questo nonno mi dava certi numeri sicuri, ma io non li capivo mai bene, oppure appena mi svegliavo me li scordavo. Poi non si fece vedere più e io, non so perché, mi misi in testa che forse non voleva più usare un mezzo di comunicazione di massa così antico, qual è il sogno. E una notte, obbedendo a un richiamo, scesi dal letto, accesi la televisione e cominciai a cercare. Non mi ero sbagliato.
Infatti dopo un po' vidi la sua faccia di napoletano dell'800, i suoi baffi guappeschi. Stavolta non era come in sogno, l'immagine era chiara, l'audio era perfetto.
Insomma era l'occasione per avere tre numeri precisi, il nome di un cavallo, una schedina da un miliardo.
Ma feci un grosso errore. Anziché pensare subito a queste cose serie, volli prima avere qualche risposta alle antichissime e inquietanti domande che si è sempre posto l'uomo: il mistero della nascita dell'universo, il fondamento della teoria aristotelica sulla nascita di Dio. Dissi: prima del terno sicuro, voglio notizie di prima mano sull'immortalità dell'anima.
Dietro mia insistenza, il nonno mi stava per rivelare i misteri dell'aldilà, quando improvvisanente mi disse che lo chiamavano dalla regia. Alzò la cornetta del telefono e cominciò a fare di sì con la testa, proprio come fanno quelli del telegiornale. Quando riattaccò, disse che dalla regia avevano detto che su quelle cose non poteva dire niente, poteva dare solo i numeri e i cavalli.
Dissi: va bene, per adesso mi servono almeno cinquecento milioni, il mistero della vita e della morte lo posso scoprire dopo che mi sono comprato una bella macchina nuova e una villa a Capri. Ma dovette succedere qualcosa all'antenna. Il nonno sparì nell'effetto nebbia e non lo ritrovai più.”

Riccardo Pazzaglia (1926–2006) scrittore, giornalista e paroliere italiano

pagg. 41-42
Il brodo primordiale

Paco Ignacio Taibo II photo
Paco Ignacio Taibo II photo
Paco Ignacio Taibo II photo
Paco Ignacio Taibo II photo
Ermanno Gorrieri photo
Fosco Giachetti photo
Oreste del Buono photo
Maurizio Zamparini photo
Fiorello photo
Fiorello photo
Ghemon photo
Nesli photo
Nesli photo

“Avrei voluto fare di più, dire di più, ma non è il turno di piangersi addosso. Non ora.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Oltre, n. 1
L'amore è qui

Renata Tebaldi photo
Vinicio Capossela photo

“Le cose che, veramente secondo me, hanno un peso determinante sono gli addii. Perché, non c'è niente da fare, per andare avanti si lascia qualcosa indietro e l'addio è sempre determinante.”

Vinicio Capossela (1965) cantautore e polistrumentista italiano

Origine: Da un'intervista di Daniele Luttazzi nel programma televisivo Satyricon, Rai 2, 14 febbraio 2001.

Rino Gaetano photo

“Ma la colpa almeno mi sia rivelata, | nulla colpa commettesti in loco, | ma ricordo che giorni orsono c'è stata. | Orsù e perché allora non fui punito? | Ovvia, non fare stupide quesizioni, | ti dirò che oggi la mia mano ha del prurito.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

cap. I, p. 138
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Terzo quaderno

Rino Gaetano photo
Rino Gaetano photo
Rino Gaetano photo

“Gianna non perdeva neanche un minuto per fare l'amore.”

Rino Gaetano (1950–1981) cantautore italiano

da Gianna, lato A, n. 4
Nuntereggae più

Giuliano Amato photo
Mahmūd Abbās photo
Dario Fo photo
Agostino d'Ippona photo
Agostino d'Ippona photo

“Colui che dice che non vi sarebbe potuta essere copulazione né generazione se non fosse stato per il peccato, si riduce a fare del peccato l'origine del sacro numero dei santi.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

citato in Fulton J. Sheen, Tre per sposarsi, Edizioni Richter, Napoli 1964

“Non c'è concetto o pensiero che non possa fare a meno del linguaggio; tutta la conoscenza è illuminata in quanto è penetrata dalla parola.”

Bhartṛhari (570) poeta, scrittore e grammatico indiano

da Vākyapadīya, I.123
Origine: Citato in Kamalakar Mishra, Tantra. Lo Śivaismo del Kaśmīr, traduzione di P. Zanoni, Lakṣmī, Savona 2012, p. 197.

Piergiorgio Odifreddi photo
Piergiorgio Odifreddi photo
Piergiorgio Odifreddi photo
Piergiorgio Odifreddi photo
Piergiorgio Odifreddi photo
Alessio Tacchinardi photo

“[Su Zinédine Zidane] Era davvero un giocatore di un altro pianeta. Mi viene sempre in mente la rete pazzesca che seppe fare a Reggio Calabria contro la Reggina. Con una finta si liberò di tre difensori e quindi sparò un missile in porta. Dopo quel gol, ogni qual volta la palla si fermava durante la partita, io mi avvicinavo e gli ripetevo "Oh, ma come hai fatto? Ma ti rendi conto della rete che hai segnato?"”

Alessio Tacchinardi (1975) allenatore di calcio e ex calciatore italiano

Il problema è che la gente ha visto la metà della sua classe.
Origine: Citato in Marco Bo, Zidane compie 40 anni. Manda i tuoi auguri a Zizou http://www.tuttosport.com/calcio/euro_2012/2012/06/23-195761/Zidane+compie+40+anni.+Manda+i+tuoi+auguri+a+Zizou, Tuttosport.com, 23 giugno 2012.

Sherilyn Fenn photo
Sherilyn Fenn photo
Tiziano Sclavi photo
Candido Cannavò photo
Giorgio Tosatti photo

“Basta Bierhoff a fare la differenza in questi Europei mediocri, privati di alcuni fuoriclasse da c. t. presuntuosi; un Bierhoff che Vogts non ha utilizzato neppure quando, fra squalificati e feriti, non riusciva a mettere in campo undici giocatori. C'è una sorta di nemesi, c'è una beffarda morale nel ritrovarlo nei panni del trionfatore. Dimostra quanto dico da tanto tempo: abbiamo il miglior vivaio d'Europa, bastava gestirne la ricchezza con oculatezza e buon senso per vincere. Non servono geni, non servono sofisticate ingegnerie calcistiche. Oppure Sacchi ed i suoi reggicoda vorranno farci credere che Bierhoff è un campione leggendario, che individualmente (come disse il c. t.) i nostri sono inferiori ai tedeschi e solo applicando il suo magico gioco potremmo batterli? Senza di lui l'abbiam fatto sempre. È proprio sicuro che gli attaccanti italiani (compresi quelli da lui messi all'indice) valgano meno di Klinsmann, Bierhoff, Bobic e Kuntz? Non Bestemmiamo. Crede davvero che da queste parti non ci sia gente migliore di Sammer, Reuter, Moeller, Haessler, Kohler ecc., ripudiati dai nostri club perché non riuscivano più ad emergere in un campionato duro come quello italiano? Si possono sbagliare scelte, formazioni, cambi, tattica, strategia, allenamenti ma non la corretta valutazione dei valori. L'impresa di Bierhoff, i pasticci dei ceki, l'ansimare di questa Germania orgogliosa, ma piena di vecchi, faranno capire ai trinariciuti quale irripetibile occasione abbiamo sprecato. Bastava un c. t. qualsiasi, senza l'ossessione di coltivare la propria grandezza.”

Giorgio Tosatti (1937–2007) giornalista italiano

da Bierhoff è la conferma che eravamo i migliori https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/luglio/02/Bierhoff_conferma_che_eravamo_migliori_co_0_9607022875.shtml, 2 luglio 1996
Dal Corriere della sera

Leopoldo II del Sacro Romano Impero photo
Damiano Cunego photo
Rosario Crocetta photo
Lirio Abbate photo
Gennaro Gattuso photo
Dwyane Wade photo
Serhij Stachovs'kyj photo
Bernie Ecclestone photo
Zinedine Zidane photo
Lucia Broccadelli da Narni photo

“Non me fare secondo la tua iustitia, ma secondo la tua misericordia.”

Lucia Broccadelli da Narni (1476–1544) mistica italiana

da Preghiera

Scipione Maffei photo

“Chi non attende al suo, invita | Gli altri ad attendervi, e patisce spesso | Quel che vuol fare, e di mal nasce male.”

Scipione Maffei (1675–1755) storico e drammaturgo italiano

Bruno, Atto II, p. 121
Le Cerimonie

Scipione Maffei photo

“Ciò ch'è ben fare, differire è male.”

Polifonte, Atto II, p. 26
Merope

Esteban Cambiasso photo
Esteban Cambiasso photo
Fabrizio Miccoli photo
Suso Cecchi D'Amico photo
Suso Cecchi D'Amico photo
Suso Cecchi D'Amico photo
Suso Cecchi D'Amico photo
Suso Cecchi D'Amico photo
Suso Cecchi D'Amico photo
Suso Cecchi D'Amico photo
Suso Cecchi D'Amico photo
Diablo Cody photo
João Guimarães Rosa photo
Sof'ja Tolstaja photo
Sof'ja Tolstaja photo
Vicente Blasco Ibáñez photo
Ferruccio Mazzola photo
Ferruccio Mazzola photo
Amélie Nothomb photo
Amélie Nothomb photo
Tat'jana L'vovna Tolstaja photo

“Di solito, all'inizio dell'autunno, la mamma partiva per Mosca con i bambini che andavano ancora a scuola. Mio padre, mia sorella e io restavamo a Jasnaja Poljana ancora qualche mese. Facevamo una vita da Robinson sull'esempio di nostro padre. Tenevamo la casa sole, senza l'aiuto di domestici, e preparavamo pasti strettamente vegetariani.
Un giorno ci annunciarono l'arrivo di una nostra zia, amica di tutti, alla quale volevamo molto bene. Sapendo che la zia apprezzava la buona tavola e particolarmente la carne, ci chiedevamo che cosa fare.
Preparare il «cadavere», chiamavamo così la carne, ci faceva orrore. Mentre discutevo la faccenda con mia sorella venne papà. Messo al corrente dei nostri dubbi, ci rassicurò, promettendoci di occuparsi del menu della zia.
«Quanto a voi,» disse, «preparate il pranzo come al solito.»
La zia, bella, allegra, piena di vita come sempre, arrivò quel giorno stesso. Venuta l'ora passammo nella sala da pranzo. E cosa vi trovammo? Al posto della zia c'era un enorme coltello da cucina e, attaccato alla seggiola con una cordicella, un pollo vivo. La povera bestia si dibatteva trascinandosi il sedile.
«Sappiamo che ti piace mangiare gli esseri viventi,» disse papà, «così ti abbiamo procurato questo pollo. Ma nessuno di noi vuole commettere un assassinio: quel coltello omicida è a tua disposizione per compierlo.»
«Un'altra delle tue burle!» esclamò zia Tatiana scoppiando a ridere. «Tania! Maša! Sciogliete subito quella povera bestia e ridatele la libertà.»
Ci affrettammo a obbedire alla zia. Liberato il pollo, venne servito quanto avevamo preparato per il pasto: maccheroni, legumi e frutta.”

Tat'jana L'vovna Tolstaja (1864–1950) attivista russa

Origine: Anni con mio padre, p. 187

Tat'jana L'vovna Tolstaja photo
Tat'jana L'vovna Tolstaja photo

“Si discuteva una sera a Jasnaja Poljana della divisione del lavoro. In quel tempo mio padre stava scrivendo il saggio Cosa bisogna fare?, opera colma di appassionata rivolta contro lo sfruttamento dei lavoratori da parte della classe privilegiata, che dimostra l'ingiustizia della cosiddetta «divisione del lavoro».
«Il lavoro manuale è sempre necessario,» diceva, «mentre il più delle volte il nostro lavoro, scientifico o artistico, non serve che a un cerchio ristretto di persone […].»
Il pittore Repin, nostro ospite, l'interruppe:
«Permettete Lev Nikolaevič, una mia osservazione personale. […] Mi capita spesso di vedere operai attaccati ai cavi, che alano parti del battello in costruzione. Un giorno che il pezzo era più pesante del solito, e gli operai sembravano esausti dalla fatica, vidi due di loro staccarsi dal gruppo e saltare sulla trave che stavano trascinando. Con bella voce vigorosa, intonarono un'allegra canzone. La loro energia si comunicò ai compagni che, ritrovate le forze, sentirono meno grave il loro compito.»
«E allora?» chiese mio padre, che aveva ascoltato attentamente e aspettava la conclusione.
«Ebbene,» disse Repin in modo discreto, «penso che debbano pure esistere coloro che confortano la vita dei lavoratori con la loro arte. Hanno un compito da assolvere. Mi sento uno di loro. Voglio essere fra coloro che cantano.»
«Molto bene,» riprese mio padre ridendo. «Il male è che sono in troppi a voler saltare sulla cosa che si sta trascinando e pochi a trascinarla. Il problema è questo!»”

Tat'jana L'vovna Tolstaja (1864–1950) attivista russa

Origine: Anni con mio padre, pp. 199-200

Ilie Năstase photo
Ilie Năstase photo

“Volevo solo metterti al corrente che ero riuscito a fare un colpo talmente incredibile.”

Ilie Năstase (1946) tennista rumeno

Origine: Al Roland Garros 1983, durante una partita contro Hogsted, per rispondere a un lob dell'avversario, Nastase lanciò la racchetta in aria. La racchetta colpì la pallina mandandola nella metà campo avversaria. Il giudice di sedia assegnò giustamente il punto a Hogstedt, ma Nastase chiese l'intervento del supervisor. Una volta arrivato in campo il supervisor disse rivolto al tennista rumeno: "Sono 25 anni che giochi a tennis, dovresti sapere che non puoi fare punto se non tieni la racchetta in mano!" Questa fu la risposta di Nastase.
Origine: Citato in Alessandro Mastroluca, I migliori anni di Nasty il ribelle http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2012/07/18/745939-migliori_anni_nasty_ribelle.shtml, Ubitennis.com, 18 luglio 2012.

Ion Ţiriac photo
Ion Ţiriac photo

“[Su Ilie Năstase] Dovrebbe fare l'ambasciatore, non il sindaco. Parla sei lingue e bacia benissimo la mano alle signore.”

Ion Ţiriac (1939) ex tennista, ex hockeista su ghiaccio e imprenditore rumeno

Origine: Citato in Paolo Garimberti, L'ultima partita di Ilie il cattivo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/06/02/ultima-partita-di-ilie-il-cattivo.html, la Repubblica, 2 giugno 1996.