Frasi su virtù
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“Virtù è nel prence ciò che in altri è vizio.”

Giovanni Battista Casti (1724–1803) poeta e librettista italiano

XXII, 64
Gli animali parlanti
Origine: Sincope di "principe".

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“L'uomo è creatura siffattamente mirabile che non puoi mai enumerarne tutte le virtù d'un sol fiato e, più lo scruti, più cose singolari discopri – e il descriverle non avrebbe mai fine.”

Nikolaj Vasiljevič Gogol (1809–1852) scrittore e drammaturgo ucraino

Citazioni di Nikolaj Vasil'evič Gogol
Origine: Da Il corso Nevà, in I racconti degli «Arabescchi»

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“Non siamo struzzi, e non possiamo credere che se non guarderemo, ciò che non vogliamo vedere non esisterà più. E tanto meno lo possiamo, quando ciò che non vogliamo vedere è quel che vogliamo mangiare. E soprattutto, se almeno fosse necessario tutto ciò! O magari non necessario, ma se non altro almeno utile a qualcosa. E invece? Niente, non è di nessuna utilità. (Coloro che ne dubitano leggano quei numerosi libri che sono stati scritti a questo proposito da scienziati e da medici, e nei quali viene appunto dimostrato che la carne non è affatto necessaria all'alimentazione umana. E non ascoltino invece quei medici veterotestamentari che difendono a spada tratta la necessità di far uso di carne solamente perché la carne è stata ritenuta necessaria per lungo tempo dai loro predecessori e poi anche da loro stessi; costoro la difendono caparbiamente, con malevolenza, così come si difende sempre quel che è vecchio e va ormai cadendo in disuso.) Serve soltanto a educare la gente ai sentimenti bestiali, a sviluppare la bramosia, la lussuria, l'ubriachezza. Il che trova perennemente conferma nel fatto che uomini giovani, buoni, non guastati ancora, e in particolar modo le donne e le fanciulle, sentono, pur senza saperlo, che così come da una cosa ne deriva un'altra, allo stesso modo la virtù non è compatibile con la bistecca, e non appena desiderano esser buoni, abbandonano appunto i cibi a base di carne.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“Che condimento necessario per tutto è la bontà! Le migliori virtù senza la bontà non valgono nulla; i peggiori vizi con essa si riscattano.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

24 ottobre 1891, p. 354

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“Questa virtù [l'umiltà] non è altro che la verità.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Padre Canisio

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“Poiché prendono per imperfezione i miei piccoli atti di virtù, potranno altrettanto bene ingannarsi prendendo per virtù ciò che è soltanto imperfezione.”

Teresa di Lisieux (1873–1897) religiosa e mistica francese

Storia di un'anima, Manoscritto autobiografico C

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“Come siete umano, tenero, pieno di riguardi! Voi fareste la guerra per arrotondare una terra di confine o per le importazioni da un porto straniero; spargereste del sangue per una tassa troppo forte sui merletti e a causa d'un saluto non reso da un ammiraglio; ma per ciò che può rendere la vita degna o miserabile, come siete umano! Ve lo dico, e so quel che mi dico: non ci sono mai state guerre inevitabili e necessarie, tranne le guerre religiose; non vi sono state mai giuste guerre se non di religione; non vi sono state mai guerre umane, se non religiose. In esse si è combattuto per qualche cosa che tendeva per lo meno a formare la felicità e la virtù dell'uomo. Se non altro, il Crociato pensava veramente che l'Islam era causa della perdita d'ogni anima umana, fosse quella d'un Re o d'uno stagnino, di cui potesse impadronirsi. Da parte mia, credo che Barker e tutti quegli avvoltoi arricchiti causino la perdita dell'anima di ogni uomo, rovinino ogni pollice di terreno, ogni pietra delle case di cui riescono ad impadronirsi. Credete ch'io non abbia il diritto di combattere per Notting Hill, voi Governo inglese che avete così spesso fatto la guerra per delle inezie? Se davvero, come i vostri ricchi amici pretendono, non c'è Dio, e il cielo sulle nostre teste è tetro e vuoto, in nome di che un uomo dovrebbe lottare, se non pel giardino che fu l'Eden della sua infanzia e dove conobbe le delizie, troppo caduche, del primo amore? Se non v'è tempio né scrittura che siano sacri, che c'è di sacro, se la giovinezza dell'uomo non è sacra?”

Origine: Il Napoleone di Notting Hill, p. 122

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“La virtù è come una gemma preziosa: risalta meglio se la montatura è semplice.”

Francesco Bacone (1561–1626) filosofo, politico e giurista inglese

Of Beauty

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“Può darsi che i giovani non abbiano tutte le virtù degli anziani, ma ne hanno una che vale tutte le altre e cioè che un giorno ne prenderanno il posto.”

Louis Armand (1905–1971) ingegnere francese

Simples Propos; citato in Selezione dal Reader's Digest, ottobre 1974

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“E Virtù che sola al mondo | Fa l'uom chiaro e lo sublima, | La Virtù che sola è cima | Di grandezza, e il resto è fondo.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Origine: Il cespuglio delle quattro rose, p. 73

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“Opimio: La virtù difese | L'iniquità; ma pur soggiacque.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto II, p. 145
Cajo Gracco

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“Cajo Gracco: Ahi nome vano, Virtù, | ludibrio de' malvagi!”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Atto III, p. 175
Cajo Gracco

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“La natura naturante, dunque, è il sottostrato di tutto: ogni cosa parte da lei, ogni cosa in lei torna, ad essa dobbiamo il mondo in cui viviamo; le idee, le volizioni, i sentimenti sono possibili soltanto in virtù di cotesta prakrti che tutto crea, determina e condiziona.”

Giuseppe Tucci (1894–1984) orientalista, esploratore e storico delle religioni italiano

Origine: Prakrti. Si sta parlando della visione del Sāṃkhya.
Origine: Storia della filosofia indiana, p. 76

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“Dal Cenisio al Mongibello | Dal mare greco al Tosco mar | Ogni villa, ogni castello | È concorde in esultar. | La cagion di tanta gioia | Regal vergine [Margherita di Savoia] sei tu | Tu la perla dei Savoia | Fior di grazia e di virtù.”

Giuseppe Giacosa (1847–1906) drammaturgo, scrittore e librettista italiano

Origine: Ballata composta nell'aprile 1868 in occasione delle nozze del principe ereditario Umberto I di Savoia con la cugina Margherita (Romano Bracalini, La regina Margherita, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1985, ISBN 88-17-16555-7).

“Ama chi piange. Ricordati che le lagrime sono il battesimo della virtù.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Lagrime e sorrisi

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“Ma intanto, della cresciuta gloria di Dante congratuliamoci, come di felice augurio colla nostra età, colla nostra Patria. Ella ha molti altri grandi scrittori, anzi i più grandi in ogni arte o scienza moderna; il più gran lirico di amore, il più gran novellatore, il più grand'epico grave, il più grande giocoso, il più gran pittore, il più grande scultore, il primo de' grandi fisici moderni e il maggior degli ultimi: Petrarca, Boccaccio, Tasso, Ariosto, Raffaello, Michelangelo, Galileo e Volta. Vogliam noi glorie, vanti, supremazie? Non ci è mestieri ire in cerca d'ignoti o negati. Tutti questi ce ne daranno. Ma vogliamo noi aiuti? e non a ingegno, di che non abbiam difetto, ma a virtù, se già così sia che ne sentiam bisogno? Torniamo pure, abbandoniamoci all'onda che ci fa tornare al più virtuoso fra' nostri scrittori, a colui che è forse solo virilmente virtuoso fra' nostri classici scrittori. In lui l'amore non è languore, ma tempra; in lui l'ingegno meridionale non si disperde su oggetti vili, ma spazia tra' più alti naturali e soprannaturali; in lui ogni virtù è esaltata, e i vizi patrii od anche proprii sono vituperati, e gli stessi errori suoi particolari sono talora occasioni di verità più universali; la patria città, la patria provincia e la patria italiana sono amate da lui senza stretto detrimento l'una dell'altra, e massime senza quelle lusinghe, quelle carezze, quegli assonnamenti più vergognosi che non l'ingiurie, più dannosi che non le ferite; e i destini nostri allor passati, presenti o futuri, sono da lui giudicati con quella cristiana rassegnazione alla Provvidenza divina, che accettando con pentimento il passato, fa sorgere con nuova forza ed alacrità per l'avvenire. Noi cominciammo con dire, essere stato Dante il più italiano fra gli italiani; ma ora, conosciuti i fatti ed anche gli errori di lui, conchiudiamo pure, essere lui stato il migliore fra gl'Italiani. S'io m'inganno sarà error volgare di biografo; ma come o perché s'ingannerebbe ella tutta la nostra generazione?”

Cesare Balbo (1789–1853) politico italiano

Origine: Da Vita di Dante, pp. 218-219

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“Se la bontà, la moderazione, la virtù, le sostanze, la nobiltà, potessero far resistere alla morte, non sarebbe morto Federico, che qui giace.”

libro VI, cap. XLI
Si probitas, sensus, virtutum gratia, census, | Nobilitas orti possent resistere morti, | Non foret extinctus Fredericus, qui jacet intus...
Nova Cronica

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“Io per mi pensava che in un giovine l'esser innamorato fusse il condimento di tutte le sue virtù, e che se ben alcun fusse una profonda sentina di vitii, Amor fusse bastante a sollevarlo in un momento fino a le stelle.”

Alessandro Piccolomini (1508–1579) scrittore, filosofo e astronomo italiano

Fabritio: Atto I, scena I
L'Alessandro
Variante: Io per mi pensava che in un giovine l’esser innamorato fusse il condimento di tutte le sue virtù, e che se ben alcun fusse una profonda sentina di vitii, Amor fusse bastante a sollevarlo in un momento fino a le stelle.
Origine: Citato in Harbottle, p. 328.

“La virtù deve essere cercata, non offerta.”

Campaspe

“Virtù, ho intenzione di portare alla tomba, non capelli grigi.”

John Lyly (1554–1606) scrittore

Galatea

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“Le virtù noi le acquistiamo se prima ci siamo esercitati, come accade anche nelle arti. Ciò che infatti dobbiamo fare quando le abbiamo imparate, ciò lo impariamo attraverso la pratica.”

II, 1, 1103a
Etica Nicomachea
Origine: Riportata spesso come: «Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo».

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“L'Onu è un baraccone di piccole virtù. Chi lo magnifica come una mirabile entità salvifica è un illuso e probabilmente un ipocrita.”

Giovanni Sartori (1924–2017) politologo italiano

da Bush e Zapatero, chi sbaglia di più: p. 102
Mala costituzione e altri malanni

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“Riflettendo su questi testi biblici [il Vangelo proposto dalla liturgia in quella domenica, Mt 21, 28-32], ho pensato subito a Papa Giovanni Paolo I, di cui proprio oggi ricorre il trentesimo anniversario della morte. Egli scelse come motto episcopale lo stesso di san Carlo Borromeo: Humilitas. Una sola parola che sintetizza l'essenziale della vita cristiana e indica l'indispensabile virtù di chi, nella Chiesa, è chiamato al servizio dell'autorità. In una delle quattro Udienze generali tenute durante il suo brevissimo pontificato disse tra l'altro, con quel tono familiare che lo contraddistingueva: "Mi limito a raccomandare una virtù, tanto cara al Signore: ha detto: imparate da me che sono mite e umile di cuore… Anche se avete fatto delle grandi cose, dite: siamo servi inutili". E osservò: "Invece la tendenza, in noi tutti, è piuttosto al contrario: mettersi in mostra" (Insegnamenti di Giovanni Paolo I, p. 51-52). L'umiltà può essere considerata il suo testamento spirituale.
Grazie proprio a questa sua virtù, bastarono 33 giorni perché Papa Luciani entrasse nel cuore della gente. Nei discorsi usava esempi tratti da fatti di vita concreta, dai suoi ricordi di famiglia e dalla saggezza popolare. La sua semplicità era veicolo di un insegnamento solido e ricco, che, grazie al dono di una memoria eccezionale e di una vasta cultura, egli impreziosiva con numerose citazioni di scrittori ecclesiastici e profani. È stato così un impareggiabile catechista, sulle orme di san Pio X, suo conterraneo e predecessore prima sulla cattedra di san Marco e poi su quella di san Pietro. "Dobbiamo sentirci piccoli davanti a Dio", disse in quella medesima Udienza. E aggiunse: "Non mi vergogno di sentirmi come un bambino davanti alla mamma: si crede alla mamma, io credo al Signore, a quello che Egli mi ha rivelato" (ivi, p. 49). Queste parole mostrano tutto lo spessore della sua fede. Mentre ringraziamo Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo, facciamo tesoro del suo esempio, impegnandoci a coltivare la sua stessa umiltà, che lo rese capace di parlare a tutti, specialmente ai piccoli e ai cosiddetti lontani. Invochiamo per questo Maria Santissima, umile Serva del Signore.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

28 settembre 2008 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/angelus/2008/documents/hf_ben-xvi_ang_20080928_it.html
Angelus, Regina Coeli

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“La calamità è motivo di virtù.”

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Calamitas virtutis occasio est.
Citazione falsamente attribuita a Publilio Siro. Essa appartiene invece al De providentia di Seneca (IV, 6).
Citazioni errate
Origine: Vedi l'elenco completo delle citazioni falsamente attribuite a Publilio Siro.

“Lei è un caro figliolo, tale la poesia, tale la lettera. Ciò che Lei mi dice è all'altezza della sua ispirazione, vera e profonda: e dei doni che Lei ha ricevuto […]. Li custodisca, figliolo caro, con la virtù, con lo studio, e con l'amore intenso che Lei ha per la verità.”

Carlo Betocchi (1899–1986) poeta e scrittore italiano

Origine: Da una lettera a Giovanni Raboni; citato in Paolo De Stefano, Raboni, il mondo privato del poeta: tutti gli amici e una Milano perduta https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/settembre/08/Raboni_mondo_privato_del_poeta_co_9_090908072.shtml, Corriere della Sera, 8 settembre 2009, p. 34.

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“L'umiltà è la virtù più difficile da conquistare; niente di più duro a morire del desiderio di pensar bene di se stessi.”

Thomas Stearns Eliot (1888–1965) poeta, saggista e critico letterario statunitense

Origine: Da Shakespeare e lo stoicismo di Seneca.