Frasi sull'et
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“Il "dotto" è l'uomo di cultura in senso molto moderno, pronunciatamente borghese, saldamente inserito come protagonista nel processo di trasformazione della società.”

Nicolao Merker (1931–2016) scrittore e filosofo italiano

Origine: Introduzione a La missione del dotto, p. XXI

“[Su Djokovic nel 2011] Più aggressività e spinta di Lendl, più varietà nelle botte da fondo di Nadal. Eppoi, riflessi, mobilità, posizione avanzata, impatto con la palla e, quindi, risposta da doppista. Rafa non reggeva le pallate da dietro e col rovescio rallentava, e Nole l'ha massacrato: ha più armi tecniche.”

Paolo Bertolucci (1951) tennista e commentatore televisivo italiano

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Djokovic, questione di tempo http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/maggio/17/Djokovic_questione_tempo_ga_10_110517072.shtml?login=ok, Gazzetta dello Sport, 17 maggio 2011

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“[Su Alessandro Del Piero] È l'esempio di come gestire un'immagine vincente senza essere aggressivo e polemico. Sempre dentro le righe, sempre positivo. […] Non ha messo mai la società contro i tifosi, sarebbe stato molto demagogico dire che ancora poteva e voleva fare tanto per la Juve, invece è stato corretto fino in fondo e ha dimostrato ancora una volta di essere un grande.”

Gianni Petrucci (1945) dirigente sportivo italiano

Origine: Citato in Petrucci: «Del Piero via? Agnelli ha avuto coraggio» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/05/17-188406/Petrucci:+«Del+Piero+via?+Agnelli+ha+avuto+coraggio», Tuttosport.com, 17 maggio 2012.

“Una società globalizzata si governa meglio se è fatta di persone con poco senso critico, quindi irrazionali.”

Danilo Mainardi (1933–2017) etologo italiano

Origine: Dall'intervista di Piero Bianucci, Mainardi. La zanzara sulle ali del jumbo, La Stampa, 28 luglio 2001.

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“Nelle entusiasmanti parabole del disco di Consolini noi vediamo assai più dell'arido significato numerico: noi vediamo nel suo slancio indomito, nella sua tenacia paziente, nella sua serietà encomiabile la prorompente vitalità sportiva d'un popolo che gli eventi contrari e disgraziati hanno voluto misero e invilito, ma sempre ritrova in se stesso la forza di sopravvivere e di progredire.”

Gianni Brera (1919–1992) giornalista e scrittore italiano

Origine: Citato in Claudio Gregori, Milano celebra Brera. Noi lo ricordiamo così http://milombardia.gazzetta.it/milano/2012-11-18/milano-celebra-brera-noi-ricordiamo-cosi-913254193849.shtml, Gazzetta.it, 18 novembre 2012.

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“La musica aiuta a cambiare il mondo, ma deve farlo con l' aiuto degli individui. Da qui parte ogni società che vuole definirsi civile.”

Suzanne Vega (1959) cantautrice statunitense

Origine: Corriere della sera, 25 giugno 2009 https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2009/giugno/25/Suzanne_Vega_antidiva_conta_arte_co_9_090625047.shtml Suzanne Vega, l'antidiva: conta l'arte (ma senza urli)

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“[Sullo Juventus Stadium prima della gara Milan-Juventus del 25 novembre 2012] È molto più caldo e coinvolgente lo stadio bianconero che San Siro. Il Meazza non ha lo stesso effetto perché è più grande e dispersivo: vabbé, quando ci arriva la Juventus sarà esaurito ma quando ci hanno giocato le mie squadre metà dei posti era vuoto. Invece a Torino è tutta un'altra cosa. Sentivo che squadra e pubblico erano come un'onda capace di travolgere tutti e tutto.”

Davide Ballardini (1964) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Marina Salvetti, Lo JStadium sfida il Meazza: «Impianto Juve è il futuro» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/11/24-228186/Lo+JStadium+sfida+il+Meazza%3A+%C2%ABImpianto+Juve+%C3%A8+il+futuro%C2%BB, Tuttosport, 24 novembre 2012.

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“Devo lottare contro due avversari, quello che sta di là dalla rete, e l'età. E sono meno veloce. Hanno capito che sono battibile, ci provano tutti.”

Pete Sampras (1971) tennista statunitense

Origine: Citato in Gianni Clerici, Sampras e Agassi, è già finita la caduta degli dei americani http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/06/27/sampras-agassi-gia-finita-la-caduta-degli.html, la Repubblica, 27 giugno 2002.

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“[Sui giochi paralimpici] La mia non è crudeltà ma è crudele esaltare una finta pietà. Questo è ipocrita. Sembrano Olimpiadi organizzate da De Amicis con dei "personaggini."”

Paolo Villaggio (1932–2017) attore e scrittore italiano

Origine: Citato in Nico di Giuseppe, Paolo Villaggio sulle paraolimpiadi di Londra: "Una esaltazione delle disgrazie" http://www.ilgiornale.it/news/sport/paolo-villaggio-sulle-paraolimpiadi-londra-esaltazione-delle-833655.html, Il Giornale.it, 31 agosto 2012.

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“Io non sono un musicista, ma ho molto studiato la declamazione. Mi si accorda il talento di recitare assai bene i versi, e specialmente i miei. Venticinque anni or sono, mi venne fatto di pensare che la sola musica conveniente alla poesia drammatica e, soprattutto, all'aria e al dialogo che noi chiamiamo d'azione, sia quella che maggiormente s'accosta alla declamazione naturale, animata, energica; che la declamazione non è essa stessa che una musica imperfetta; che noi potremmo notarla quale essa è, solo quando avessimo escogitato un numero di segni bastevole ad esprimere tanti toni, tante inflessioni, tanti elevamenti, abbassamenti e sfumature d'una verietà pressocché infinita, quanti sono quelli che la voce assume declamando… Io giunsi a Vienna nel 1761 tutto preso da quest'idea. L'anno seguente, Sua Eccellenza il conte Durazzo, allora direttore degli spettacoli della Corte imperiale, ed oggi suo ambasciatore a Venezia, al quale avevo letto il mio Orfeo, mi sollecitò a darlo in teatro. Io vi acconsentii, a condizione che la musica sarebbe stata scritta a mio piacimento, al quale scopo egli mi indirizzò a Gluck, che – mi disse – si presterebbe a tutto. Io gli lessi il mio Orfeo e, declamandogliene ripetutamente alcuni brani, gli indicai le sfumature che mettevo nella mia declamazione, le sospensioni, i rallentamenti, le accelerazioni, i suoni della voce talvolta forzati, tal'altra fievoli e sommessi, di cui intendevo ch'egli si valesse nella composizione. Lo pregai, al tempo stesso, do abolire i passaggi, le cadenze, i ritornelli e tutto quanto si è introdotto di gotico, di barbaro, di stravagante nella nostra musica. Gluck adottò le mie vedute.”

Ranieri de' Calzabigi (1714–1795) poeta e librettista italiano

citato in Clemente Fusero, Mozart

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“Lasciateci giocare a tennis, ce lo meritiamo, la politica la facciano i politici. Se non andiamo in Cile, non si sarebbe dovuto andare in cento altri paesi, come l'Unione Sovietica, la Cecoslovacchia, il Brasile o l'Argentina. Oppure facciamo i conti coi morti in galera e diciamo no al Cile perché furono centomila e sì all'Argentina perché furono la metà?”

Nicola Pietrangeli (1933) tennista italiano

Origine: Il riferimento è alla finale di Coppa Davis 1976, poi vinta dall'Italia. Tale finale andava giocata nel Cile del dittatore Pinochet e la sinistra italiana pretendeva la rinuncia da parte della squadra azzurra. Pietrangeli era il capitano.

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“Sino a 19 anni giocavo meglio a calcio che a tennis. Ero nel settore giovanile della Lazio, facevo il centravanti e segnavo più di un gol a partita. Quando la società scelse di mandarmi in prestito in serie C, lasciai il calcio: da bambino sognavo di fare l'esploratore, pensai che col tennis avrei viaggiato di più.”

Nicola Pietrangeli (1933) tennista italiano

Origine: Da «Io, Pietrangeli, i miei 70 anni di tennis, donne e rimpianti» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/settembre/11/Pietrangeli_miei_anni_tennis_donne_co_0_030911105.shtml, Corriere della Sera, 11 settembre 2003.

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“Sarei felicissimo di scoprire che posso ancora correre in 50.5 secondi o di qualificarmi per i Trials olimpici.”

Edwin Moses (1955) atleta statunitense

Nel 2004, annunciando di voler provare, all'età di 49 anni, a qualificarsi per le selezioni olimpiche degli USA
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“La nostra società è profondamente radicata nel presente ed è quindi abbarbicata al mito della giovinezza. Non si riesce a concepire la fine, o il modificarsi, di un ciclo vitale; invecchiare e morire è considerata una cosa da perdenti.”

Loredana Lipperini (1956) giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica italiana

da Cinque domande a Loredana Lipperini, autrice di "Non è un paese per vecchie" http://ritacharbonnier.blogspot.com/2010/10/cinque-domande-loredana-lipperini.html

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“Io credo che il continuo inquinamento della terra, se incontrollato, finirà per annullare l'idoneità di questo pianeta quale sede di vita umana.”

Barry Commoner (1917–2012) biologo e politico statunitense

da Science and Survival; citato in Gordon Rattray Taylor, La società suicida, Arnoldo Mondadori, 1971

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“Se è vero che ogni minuto, negli Usa, muore una persona per carenza di organi per trapianto e che il Paese deve cercare una risposta a tale pressante richiesta, è anche doveroso salvaguardare i diritti e la volontà di individui che, quando ancora in possesso delle proprie capacità intellettive/cognitive, si sono posti il delicato problema di come essere assistiti (o non assistiti) nelle fasi di fine vita e di come disporre del proprio corpo. Le nuove misure trovano l'entusiastico sostegno di buona parte della comunità americana dei trapianti, nonostante il rischio segnalato dagli esperti di bioetica che si tratti di una legge che trasforma in donatori di organi anche individui che non lo avrebbero voluto, che obbliga certi familiari ad accettare decisioni non condivise e addirittura che spinge i medici a non somministrare certi farmaci a pazienti ormai terminali per timore di danneggiare la qualità di organi altrimenti disponibili per il prelievo e il trapianto. Si tratta di timori forse ingigantiti ma del tutto legittimi. Da decenni ci si adopera per risolvere il divario fra richiesta e offerta di organi, ma ciò non toglie che si debba procedere con estrema cautela. Sembra banale sottolineare un principio basilare ma è necessario tenere sempre presente che non è ammissibile assegnare più valore a un'esistenza rispetto a un'altra, in questo caso a quella di un uomo o una donna in lista d'attesa per un trapianto rispetto a quella di una persona che versa in fin di vita, in un reparto di rianimazione. Occorre agire con prudenza, dimostrando che l'interesse ultimo resta sempre e soltanto il rispetto e la salute dei cittadini, in qualsiasi fase della vita siano, a qualsiasi età e in qualsiasi situazione.”

Ignazio Marino (1955) medico e politico italiano

Origine: Da Le scelte dei donatori le norme per i trapianti http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/06/01/le-scelte-dei-donatori-le-norme-per.html, la Repubblica, 1 giugno 2007, p. 1.

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“Nell'età delle commozioni il cuore non basta a reggere la spinta del sangue. Il mondo intorno è poco rispetto alla grandezza che si allarga in petto.”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

Origine: Il giorno prima della felicità, p. 68

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“Carvalho suole guardare le donne dall'alto in basso, a metà strada tra la morale ugualitaria della gioventù che lo costringe a guardarle direttamente in faccia e le concessioni maschiliste permesse a se stesso mano a mano che invecchia.”

Variante: "Carvalho suole guardare le donne dall'alto in basso, a metà strada tra la morale ugualitaria della gioventù che lo costringe a guardarle direttamente in faccia e le concessioni maschiliste permesse a se stesso mano a mano che invecchia." (Storie di politica sospetta).
Origine: Da Storie di politica sospetta, traduzione di Hado Lyria, Feltrinelli, p. 92 https://books.google.it/books?id=Ps5OBAAAQBAJ&pg=PT92. ISBN 88-588-1849-0

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“Senza la parte che l'autorità tutelare deve naturalmente ricevere dal prodotto netto del territorio non vi sarebbe né governo, né società, né sicurezza dei possessi per qualsivoglia individuo.”

Pierre Samuel du Pont de Nemours (1739–1817) nobile, scrittore e economista francese

da De l'origine et des progrès d'une science nouvelle (1768), in Oeuvres politiques et économiques, vol. I, p. 565; citato in Miglio 2001, p. XXV

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“[Parodiando un talk-show qualsiasi] «Suo papà l'ha abbandonata che aveva tre anni per sposarsi con un transessuale; qualcuno vuole dire la sua?»”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da L'età dei figuranti, n. 11
Verità supposte

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“Nei salotti TV | figuranti stolti fanno più | ascolti di molti programmi colti, | tant'è che tanti li han tolti dando potere a spalti di giudicanti.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

da L'età dei figuranti, n. 11
Verità supposte

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“È sempre bene distinguere spiega la parola dall'esempio: non sono un paladino. Esprimo ciò che sento e che mi sta a cuore comunicare con l'auspicio che il mio senso critico su determinate questioni possa servire a supporto di chi prova a migliorare questa società.”

Caparezza (1973) cantautore e rapper italiano

Origine: Citato in Giusy La Piana, Pop, rap e storie d'eroi, Caparezza racconta il caos http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/05/pop-rap-storie-eroi-caparezza-racconta.html, la Repubblica, 5 febbraio 2009.

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“Considero la poesia impegnata come una missione personale, un dovere verso una società nella quale si evolve verso il controllo delle coscienze: si diventa persino sospetti di non pensare correttamente!”

Jan Theuninck (1954) pittore e poeta belga

da Letteratour http://www.letteratour.it/interviste/H02theunJ01.htm, 29 novembre 2004

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“Le droghe stanno distruggendo la nostra società, generando crimine, diffondendo malattie come l'AIDS, e uccidendo la nostra gioventù e il nostro futuro.”

Kofi Annan (1938–2018) 7º segretario generale delle Nazioni Unite

Kofi Annan, citato in Young People and Drugs, Awake! magazine, Jehovah's Witnesses, 8 april 2003

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“[…] la circoncisione, una mutilazione rituale arcaica che non ha nessuna giustificazione di nessun tipo e in nessun posto in una società avanzata.”

Ashley Montagu (1905–1999) antropologo e saggista inglese

da Mutilated Humanity Relazione a The Second International Symposium on Circumcision, San Francisco, California, 30 aprile – 3 maggio 1991